Come far crescere i bulbi
Alcune tra le piante da giardino preferite da molti sono i bulbi. Semplici da far crescere e con poche attenzioni da dedicare loro per mantenerli. Le specie e le cultivar disponibili in natura e in commercio sono molteplici, tra cui narcisi, bucaneve, gigli, tulipani, crocus e gladioli.
Il momento migliore per metterli a dimora, di solito, è quando questi sono dormienti. Uno dei loro aspetti positivi è che impiegano solo pochi mesi a fiorire dal momento della messa a dimora. Si possono selezionare bulbi di ogni grandezza e colore, per ogni stagione e per la maggior parte dei tipi e delle condizioni del suolo. Molti di loro sono anche indicati per la coltivazione in vaso, utili per creare colorate composizioni per ogni periodo dell’anno.
Non dimenticate che ci possono essere delle perfette note di colore in giardino con bulbi invernali, quando molte piante sono in riposo vegetativo e senza foglie: ciclamini, narcisi, bucaneve, hellebori e molti altri.
Quali sono gli elementi essenziali dei bulbi?
- Molti sono facili da coltivare.
- Ne esistono per fioriture in ogni stagione dell’anno ma le fioriture primaverili sono le più sorprendenti.
- Il periodo migliore per la messa a dimora, a secondo della tipologia, può essere la primavera, l’estate o l’autunno.
- Si trovano bulbi capaci di soddisfare ogni desiderio di crescita, dai più piccoli ai più grandi, da quelli bassi a quelli alti.
- Alcuni sono piuttosto delicati, altri sono estremamente resistenti.
- Molti richiedono poca o nessuna manutenzione.
- Alcuni riescono a naturalizzarsi facilmente con il tempo, come ad esempio i Narcisi o gli Iris.
Cosa sono i bulbi?
Il termine bulbo è utilizzato nel linguaggio comune per indicare quattro tipi di organi di piante che si trovano nel sottosuolo, che hanno la funzione di stoccare le energie utili alla crescita.
Con la parola bulbo si indica un organo utile ad accumulare e conservare sostanze preziose per la pianta. Sono, di solito, carnosi, dalla forma arrotondata. Si trovano molto spesso in commercio quando sono in fase di riposo vegetativo, pronti per essere piantati. Nella grande varietà del termine troviamo narcisi, tulipani, giacinti, gigli e nell’orto cipolle e agli. Con lo stesso termine, talvolta, si indicano anche altri organi di stoccaggio sotterranei delle piante come cormi, tuberi e rizomi.
Le diverse tipologie di organi sotterranei delle piante di questo tipo per immagazzinare energia sono:
- I bulbi veri e propri. Solitamente dalla forma arrotondata, con una punta più o meno pronunciata nella parte superiore, con base piatta da cui crescono le radici. Tra questi troviamo narcisi, gigli e bucaneve.
- I cormi. Sono molto simili ai bubi ma, di solito, presentano uno o due germogli nella parte superiore con le radici che spuntano alla base. Ne sono un esempio crocus e gladioli.
- Tuberi. Sono parti gonfie, di solito, sotterranee di uno stelo o di una radice, con la funzione di immagazzinare energia per la pianta. Sulla superficie presentano delle gemme che possono dar vita a nuove piante. Tra gli appartenenti a questo raggruppamento possiamo trovare le begonie tuberose, i ciclamini, le dalie e, per le piante dell’orto, la patata.
- I Rizomi. Sono steli ingrossati che si sviluppano orizzontalmente sopra o appena al di sotto della superficie del terreno. Assomigliano a delle radici ma in realtà sono degli steli modificati. Lungo la lunghezza del rizoma la pianta produce radici, steli con foglie e perfino fiori. I componenti di questo gruppo sono numerosi, tra essi spiccano per notorietà l’anemone nemorosa, il bambù, la canna indica, il mughetto, l’iris barbuto.
Ognuno dei bulbi sopra descritti differisce dagli altri per l’aspetto ma la funzione che svolge è molto simile a quella degli altri, devono accumulare e conservare le sostanze utili alla crescita della pianta nel periodo di riposo vegetativo, che si presenta, di solito, dopo la fioritura.
Quali bulbi scegliere
I bulbi che si trovano più spesso in parchi, giardini e balconi sono quelli più semplici da coltivare, indicati per realizzare bordure fiorite o per creare colorate composizioni in vaso e, in alcuni casi, da far naturalizzare nei prati.
Alcuni di essi vengono coltivati in interno, in condizioni di temperatura e luce controllate, pronti per essere delle perfette fioriture per Natale.
Forzare la crescita dei bulbi è un modo per alterarne lo sviluppo all’aperto in modo che fioriscano prima della loro stagione abituale, all’interno per portare un’esplosione di colore in casa durante i mesi invernali, quando si hanno pochi colori a disposizione in natura.
Piantare i bulbi in vaso offre un’opportunità incredibile per portare per una bellissima palette di colori e forme su un terrazzo o su un balcone. Vale la pena dedicare del tempo ad approfondire le combinazioni migliori di colori e di piantagione, per realizzare composizioni con dimensioni, forme e colori adatti allo stile del vostro ambiente.
La maggior parte dei bulbi predilige per la crescita un luogo soleggiato, con un substrato di coltivazione leggero e ben drenato. Tuttavia, ne esistono alcuni che possono essere messi a dimora in terreni umidi o estremamente secchi, con un’esposizione a sole pieno o in ombra completa.
Quali bulbi comprare e come
I bulbi possono essere acquistati nella loro forma dormiente, pronti per la messa a dimora, come ad esempio i tulipani, oppure in vaso, già vegetati, pronti a fiorire come accade per i ciclamini. L’acquisto dei bulbi dormienti è l’alternativa più economica, mentre i vasi con bulbi già vegetati e fioriti aggiungono colore istantaneamente all’ambiente che desiderate decorare.
I più semplici e comuni possono essere acquistati nei Garden Center e da siti online. Il mio consiglio per non avere sorprese, specie per i più esigenti, è quello di rivolgersi a rivenditori specializzati, in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta.
I bulbi dormienti devono essere acquistati in prossimità del momento della messa a dimora in terra, per evitare che si deteriorino in presenza di condizioni di conservazione non ottimali.
Al momento dell’acquisto, selezionate bulbi di dimensioni adeguate alla tipologia prescelta, dalla consistenza soda, che non presentino segni di danni o di marciumi anche leggeri.
Alcuni tipi di bulbi, come i bucaneve ad esempio, possono essere acquistati anche dopo la fioritura, quando hanno ancora le foglie. Per questi tipi di bulbi l’attecchimento è migliore se si acquistano quando sono ancora in vegetazione piuttosto che nella loro fase dormiente.
Le piante che si sviluppano da rizomi, come il mughetto, sono solitamente vendute in contenitori, pronti per la fioritura. I tuberi, come le dalie, possono essere acquistati in dormienza o in contenitori già vegetati.
Lo sviluppo vegetativo dei diversi tipi di bulbi dipende, come per tutte le piante, da più fattori, tra i quali il clima del luogo in cui si trova, la quantità di luce che riceve, la stagione, la disponibilità di acqua, ecc.
Quando piantare i bulbi
Il momento migliore per mettere a dimora i nuovi bulbi dipende, di solito, dal periodo di fioritura dei bulbi.
Quali bulbi piantare in autunno/inverno
Le prime fioriture dei bulbi alla fine dell’inverno annunciano l’arrivo della primavera. Tra questi si trovano crocus, Galantus nivalis, narcisi, tulipani, Scilla, Muscari, Fritillaria e Allium oltre a molti altri.
I bulbi a fioritura primaverile dovrebbero essere piantati in autunno, a settembre e ottobre, anche un po’ prima o un po’ dopo, a seconda delle regioni e delle condizioni ambientali.
Per i tulipani si può procedere a ottobre e novembre, le fioriture più tardive possono essere piantate anche dopo.
Se vi siete scordati di piantare i vostri bulbi primaverili, non preoccupatevi. Potete metterli a dimora il prima possibile, scartando quelli mollicci o con segni di marciume. A seconda delle condizioni dell’inverno che seguirà, questi bulbi potrebbero stupirvi ampiamente.
Quali bulbi piantare in primavera
I bulbi che fioriranno in estate possono essere piantati in primavera, con variazioni di mesi in più o in meno a seconda della regione in cui vorrete metterli a dimora.
Tra i bulbi a fioritura estiva non dimenticate gigli, dalie, gladioli e crocosmia.
Quali bulbi piantare in estate
I bulbi a fioritura autunnale, come Nerine, Colchicum, dovrebbero essere piantati entro la fine dell’estate.
Per ottenere fioriture sorprendenti, i bulbi di nerine devono sentire bene il calore dei raggi del sole, quindi, evitate di posizionarli all’ombra di altre piante. Mettete i bulbi appena sotto la superficie del terreno in gruppi numerosi. Nelle zone con temperature più rigide in inverno utilizzate una buona pacciamatura al termine della fioritura per garantire ulteriore protezione ai bulbi.
Le piante possono mal riuscire nella fioritura se piantate troppo tardi o se troppo vecchie e mal conservate.
I bulbi acquistati in contenitori già vegetati o dopo la fioritura prima che diventino dormienti, dovrebbero essere piantati prima possibile dopo l’acquisto.
Quali bulbi piantare in autunno
Ci sono dei bulbi che fioriscono durante l’inverno in interno, tra questi Hippeastrum e Amaryllis oltre ai narcisi, che raggiungono la fioritura da sei a otto settimane dopo la messa a dimora.
Dove piantare i bulbi
La maggior parte dei bulbi, come già detto, preferisce una posizione calda e soleggiata, in un substrato di coltivazione, sciolto, ben drenato, ricco di sostanza organica ma se ne possono trovare di indicati per posizioni di ombra e con terreno povero e asciutto.
Il mio consiglio è quello di cercare di conoscere bene i bulbi prima del momento dell’acquisto e di controllare, per maggiore sicurezza, l’etichetta riportata sulla confezione d’acquisto per assicurarsi di poter fornire le giuste condizioni di crescita e ottenere le migliori fioriture.
Come piantare i bulbi
Prima di mettere a dimora i nuovi bulbi per la prossima stagione di fioritura, controllate le condizioni del terreno di cui disponete. Se occorre, miglioratelo con l’aggiunta di sabbia o compost così da renderlo più leggero, drenante e accogliente per il vostro nuovo impianto.
Il compost da giardino è un ammendante che potete autoprodurre nel vostro giardino, in una apposita compostiera, con rifiuti vegetali decomposti. Il risultato del compostaggio viene aggiunto al suolo per migliorarne fertilità, struttura e capacità di trattenere l’acqua.
In alternativa, potreste utilizzare del terriccio professionale per la semina realizzato con una miscela di vari ingredienti, tra cui terriccio, corteccia compostata, cocco e sabbia.
In presenza di terreni argillosi o particolarmente pesanti, potrete migliorarne la struttura e il drenaggio con l’aggiunta di materia organica matura prima di piantare.
- Bulbi e cormi, devono essere piantati a una profondità pari a tre volte l’altezza del bulbo. Se piantati troppo in superficie, potrebbero non fiorire negli anni successivi. uesto Q
Questo succede in particolare per i narcisi. Per i bulbi da coltivare in contenitori, si può procedere con la messa a dimora ad una profondità minore e con una densità maggiore per ottenere un effetto più appariscente. In queste condizioni i bulbi offrono fioriture in tono ridotto nell’anno successivo, quindi, vi suggerisco di sostituirli ogni anno.
Molti bulbi sono utilizzati nei prati spontanei per aggiungere forme e colori.
Bulbi come i giacinti possono anche essere piantati in interno in condizioni forzate per avere fioriture pronte per il Natale.
- Rizomi, come ad esempio Canna indica o Agapanthus, di solito sono piantati sopra o appena sotto la superficie del suolo, a seconda del luogo in cui dovranno crescere. Se li acquistate in vaso, già vegetati, metteteli a dimora alla stessa profondità per consentire un corretto sviluppo della pianta.
- Tuberi, come ad esempio le dalie, dovrebbero essere piantati a circa 15-20 cm di profondità. Tuberi dai grandi fiori, come le Begonie, sono piantati più in superficie a 3-8 cm.
Tuberi come il ciclamino dovrebbero essere messi a dimora quasi a livello del terreno.
In generale, i bulbi richiedono poca o nessuna manutenzione, in modo particolare se coltivati in piena terra. Per quelli disposti in contenitore, occorre offrire loro un’irrigazione adeguata e dei nutrienti al momento e nella quantità opportune.
Come irrigare i bulbi
Tutti i bulbi hanno bisogno di un’irrigazione adeguata alla condizione nella quale si trovano durante il periodo di crescita e per sei settimane dopo la fioritura fino a quando le foglie appassiscono e entrano in dormienza. I bulbi a fioritura estiva potrebbero aver bisogno di più acqua durante periodi più secchi e con poche precipitazioni.
Per produrre fioriture estive vigorose e con colori accesi tuberi e rizomi richiedono annaffiature regolari per tutta la stagione di crescita.
Se coltivate i bulbi in vaso, assicuratevi che il terriccio del contenitore non sia mai secco durante il periodo di sviluppo della pianta. Quando annaffiate, controllate che il terreno si sia bagnato in modo uniforme. Prima dell’innaffiatura successiva accertatevi che il substrato sia leggermente umido e mai bagnato.
Concimazione per i bubi
Per favorire la produzione di fioriture generose, di dimensioni adeguate e dai colori accesi per l’anno successivo, fornite ai vostri bulbi i nutrienti necessari almeno una volta alla settimana, durante la stagione di crescita, con un fertilizzante ad alto contenuto di potassio, meglio se solubile nell’acqua dell’irrigazione.
Evitate gli eccessi e seguite sempre le indicazioni riportate sulle confezioni d’acquisto.
Non appena compaiono i primi germogli iniziate a somministrare il concime ai bulbi per interrompere quando le foglie iniziano ad appassire al termine della stagione.
Per i bulbi coltivati in vaso iniziate la concimazione in prossimità della fioritura, per continuare fino a quando appaiono le prime foglie gialle.
Tuberi e rizomi a fioritura estiva, come le dalie, beneficiano di concimazioni liquide da fare ogni due settimane durante il periodo di fioritura.
Rimozione di fiori appassiti per i bulbi
Tagliate i fiori appassiti alla base del gambo del fiore. Per i bulbi veri e propri e per i cormi, questo non stimola l’emissione di nuovi fiori ma impedisce alla pianta di spendere energia per produrre semi. Al contrario, la pianta accumula nuove energie nel bulbo per l’anno successivo.
La rimozione dei fiori appassiti, in inglese deadheading, è la pratica seguita per rimuovere i fiori dalle piante quando sono appassiti o secchi. Sulle piante da fiore viene fatto per prolungare la fioritura e mantenere in ordine la pianta.
Con tuberi e rizomi, come le dalie e i ciclamini, la rimozione regolare dei fiori appassiti stimola una fioritura prolungata.
Rimozione delle foglie appassite per i bulbi
Per i bulbi e i cormi, come narcisi e tulipani, potete rimuovere le foglie appassite sei settimane dopo la fine della fioritura. Prima di farlo, aspettate che siano completamente gialle e siano ormai improduttive per la pianta.
Prima di arrivare a questo momento, continuate ad annaffiare e fertilizzare regolarmente la pianta.
Evitate di legare o sorreggere le foglie per prolungarne la vita, potreste danneggiare la fioritura dell’anno successivo.
Come conservare i bulbi dormienti
I bulbi più resistenti possono essere lasciati a dimora nel terreno tutto l’anno. Lo stesso dovrebbe valere anche per quelli coltivati in vaso. I vasi possono essere spostati in una serra non riscaldata se vi trovate in regioni con inverni particolarmente rigidi o con forti gelate.
Per piante più tenere e meno resistenti, come canna indica, Agapanthus e gladioli, vi consiglio di coltivarli in contenitori per portarli in interno durante l’inverno, sempre in presenza di inverni freddi e forti gelate. Una protezione utile può essere una buona pacciamatura, di spessore adeguato alle condizioni ambientali.
Evitate di pacciamare terreni argillosi e particolarmente pesanti, in inverno diventeranno troppo umidi, tanto da far marcire i bulbi.
Alcuni bulbi, come i tulipani, preferiscono essere tenuti asciutti quando sono in dormienza durante l’estate. Per fornire le condizioni ottimali è consigliabile estrarli da terra, asciugarli e conservarli in un luogo asciutto, al buio fino all’autunno, quando saranno nuovamente messi a dimora in terra.
Per estrarre i bulbi dal terreno in modo corretto seguite questi semplici consigli:
- Aspettate fino a quando le foglie sono appassite del tutto.
- Estraete con attenzione i bulbi dal terreno, pulendoli dai residui di terriccio sulla superficie.
- Tagliate le radici e rimuovete gli strati esterni secchi o danneggiati.
- Conservate solo i bulbi sani e di dimensioni adeguate, scartate quelli danneggiati o con inizi di marciumi.
- Disponete i bulbi su un vassoio per farli asciugare per almeno 24 ore. In questo modo preverrete lo sviluppo di funghi.
- Riponete i bulbi in sacchetti di carta o di rete con l’indicazione del tipo e del colore dei fiori.
- Conservateli in un luogo fresco, buio e asciutto.
Manutenzione dei bulbi più vecchi
I bulbi che si trovano in terra da più tempo possono trovarsi in una situazione di sovraffollamento, con conseguente riduzione della fioritura. In questo caso vi consiglio di dividerli con una frequenza di due o tre anni, per assicurare una crescita vigorosa e una fioritura generosa.
I bulbi non richiedono potature particolari. E’ sufficiente rimuovere con attenzione i capolini con i semi e il fogliame una volta che è appassito completamente alla fine del periodo di crescita.
Riproduzione dei bulbi
- I bulbi veri e propri e i cormi si riproducono facilmente se disponete di una buona dose di pazienza. La maggior parte impiega dai due ai sette anni per raggiungere la fase di fioritura se riprodotti per mezzo di semina o mediante taglio del bulbo.
Quelli che formano dei ciuffi, come i giacinti, possono essere estratti dal terreno dopo la fioritura, divisi in cespi più piccoli e messi di nuovo a dimora. Questi dovrebbero attecchire rapidamente e fiorire l’anno successivo.
- I rizomi sono facili da propagare. Occorre tagliare il rizoma in sezioni. Assicurarsi che ogni sezione abbia radici e gemme, chiamati anche ‘occhi’. Ripiantateli alla stessa profondità della pianta originale.
- I tuberi a radice carnosa, come le dahlie, di solito si riproducono in primavera per divisione o prelevando delle talee. Quando si effettua la divisione occorre che ogni parte abbia gemme o germogli su di essa, altrimenti la divisione potrebbe non funzionare.
Malattie o problemi dei bulbi
I bulbi, di solito, non presentano particolari problemi. Se messi a dimora a profondità non corretta, potrebbero non fiorire o avere fioriture deludenti negli anni successivi.
Prima di riporre i bulbi per l’anno successivo, scartate quelli danneggiati o malati. Eliminate anche quelli che avevano foglie con chiazze gialle, potrebbero essere state contaminate da virus.
I parassiti più comuni che possono attaccare i bulbi possono essere:
- Afidi,
- Lumache e limacce,
- Animali selvatici, come istrice, tasso, scoiattoli, ecc.
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un parco o in giardino. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura dei vostri bulbi, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino o terrazzo.
Se state cercando dei bulbi, anche insoliti, per il vostro parco, giardino o terrazzo, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo dei bulbi e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne, a crescerli e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quelli che preferite, comprarli, piantarli e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!