Nella mitologia greca, Iris o Iride, figlia di Taumante, una divinità del mare, e di Elettra, una ninfa oceanina, scendeva sulla Terra per portare i messaggi che le venivano affidati, correndo veloce sull’arcobaleno. Spesso è rappresentata come una bella fanciulla, dotata di ali e vestita con abiti dai colori brillanti.

Gli Iris si possono trovare di tutti i mille colori dell’arcobaleno, dal viola, al blu, al lillà, all’arancio, al rosso, al rosa e anche al giallo. I suoi petali sono spessi e vellutati, di frequente venati di altri colori.

Ogni giardiniere vorrebbe avere questa perenne in giardino, è resistente,  facile da coltivare e affidabile. E’ capace di attrarre farfalle e dona bellissimi fiori recisi.

Crescono nel deserto come in uno stagno. Gradiscono con piacere il sole ma si adattano anche all’ombra. Tante sono le scelte che gli Iris offrono, uno piccolo e colorato, con dolci note profumate per l’inizio della primavera oppure uno più grande, che produce grandi bacche di color arancio, dopo la fioritura del tardo autunno.

Il genere Iris appartiene alla famiglia delle Iridaceae. Le piante che vi appartengono possono essere considerate come perenni, rizomatose o anche bulbose. Nell’accezione comune, l’Iris è anche chiamato Iride di Firenze, Giaggiolo o Fiore di San Marco. Sono circa 300 le specie che appartengono al genere Iris. Tra gli Iris disponibili in commercio, numerosi sono gli ibridi e le varietà appartenenti alle specie più comuni.

L’iris è una delle piante che,da un punto di vista estetico, più sorprende il visitatore del giardino, con le sue foglie a forma di lance perfettamente dritte e i petali ondulati dei suoi fiori, che si incontrano in un arco nella parte superiore. Se osservate con attenzione i fiori di questa perenne, potrete trovare un’insolita somiglianza con una donna con la barba. La “barba” dell’Iris è anche un termine scientifico, usato per descrivere questo genere di fiori. Se guardate meglio dentro l’interno dell’iride, vedrete come una piccola ciocca di capelli ben curati. Facendo un paragone con la famosa artista Frida Kahlo, che ha dipinto i baffi nel proprio autoritratto, l’iride è attraente come una donna con la barba. L’Iris ha ispirato anche pittori del calibro di Vincent Van Gogh che li ha ritratti nelle sue opere.

Come e quando piantare l’Iris

Nella scelta del terreno ideale per la messa a dimora degli Iris, è opportuno preferire suoli fertili, con pH da neutro a leggermente acido e un drenaggio efficiente. L’esposizione ideale è quella di terreni ben soleggiati per almeno metà giornata, anche se è possibile selezionare specie e varietà che si adattano bene anche a condizioni di mezz’ombra.

Gli Iris, se messi a dimora insieme ad altre piante in bordure fiorite, non devono essere ombreggiati dalle fronde di alberi o arbusti. Il loro miglior effetto scenico lo rendono se si crea una bordure di soli Iris.

Il drenaggio del terreno dove sono piantati gli iris è molto importante. I ristagni idrici sono causa certa di dannosi marciumi radicali, che possono portare anche alla morte della pianta. Arieggiare il terreno aiuta le radici a respirare ed evita il compattamento del suolo. Ammendare con del compost migliora la struttura del terreno e aumenta la parte organica presente, in grado poi di fornire nutrienti alle piante..

La messa a dimora delle nuove piante è consigliata dalla metà alla fine dell’estate.Gli iris hanno rizomi, radici carnose. I rizomi sono le strutture carnose delle radici alla base della pianta. Se vi trovate in regioni a clima caldo, i rizomi dovrebbero essere parzialmente ricoperti di terra. Questo ne favorirà la nuova germinazione ed eviterà possibili marciumi.

La messa a dimora dei nuovi rizomi deve avvenire ad una distanza di circa 30 centimetri gli uni dagli altri o anche più, a seconda della dimensione delle radici. Una volta piantate le nuove piantine, è opportuno bagnare abbondantemente il terreno.

Le concimazioni devono essere fatte con concimi a basso contenuto di azoto e non più di due volte all’anno.

Cura e manutenzione degli Iris

Come già detto, meglio evitare di utilizzare fertilizzanti con alti valori di azoto. Buona norma è anche quella di evitare di pacciamare le aiuole di Iris. Il pacciame trattiene più a lungo l’umidità nel terreno e potrebbe favorire marciumi nelle radici di Iris.

Tenere i rizomi esposti, in parte, all’aria, favorisce la loro asciugatura. A differenza degli altri bulbi, che prosperano floridi sotto terra, gli Iris per vivere in salute e prosperare, hanno bisogno di un po’ di sole e di aria per mantenersi liberi da funghi e dall’acqua. Se piantate Iris insieme ad altre piante o gli uni accanto agli altri, rischierete di perderli. Solo in primavera potrete effettuare una leggera pacciamatura per favorire lo sviluppo dei rizomi. Ma ricordatevi di non esagerare.

Al termine della fioritura, evitate di commettere l’errore di tagliare le foglie. Queste servono alla pianta per effettuare la fotosintesi, per immagazzinare energia per la fioritura del prossimo anno. Eliminare i gambi dei fiori alla base o le punte delle foglie deperite, per scoraggiare il formarsi di futuri marciumi.

Una volta che le foglie delle piante sono appassite, in autunno o all’inizio dell’inverno, potrete rimuoverle per eliminare eventuali parassiti presenti.

Se le piante crescono in luoghi ristretti ed iniziano a sovrapporsi, inizieranno a risentire di questa congestione radicale. Dopo tre o quattro anni dalla messa a dimora iniziale, è consigliabile rimuovere i rizomi da terra, dividerli e procedere con il nuovo impianto. Ricordate di piantare solo quelli sani e privi di parti molli. Il momento migliore per eseguire la divisione e il rinnovo dell’impianto è subito dopo la fioritura. Bagnate bene dopo l’impianto ma successivamente date acqua ai nuovi rizomi evitando ristagni d’acqua.

Quando si effettua la divisione dei rizomi di Iris, ricordarsi di tagliare le foglie, lasciandone circa 10/20 centimetri. Aiuteremo così i rizomi ad ambientarsi nella loro nuova casa.

Parassiti e malattie degli Iris

Gli Iris sopportano bene la siccità. Se avete visitato la Toscana in genere o le colline nei dintorni di Siena e Firenze in primavera o nelle calde giornate estive, avrete senza dubbio visto dei bellissimi Iris fioriti, di color bianco, lavanda, blu o viola. I rizomi sono, il più delle volte, pendenti da muretti in sasso esposti al sole o lungo delle strade bianche di campagna.  Una delle migliori scelte possibili per la messa a dimora degli Iris sono i giardini rocciosi.

I parassiti più comuni dell’Iris, in Toscana, sono le lumache e le limacce, alcuni afidi e dei nematodi. Ricordate al momento del trapianto di gettare i rizomi di Iris con dei fori. Al loro interno potrebbero nascondersi dei parassiti che si nutrono delle loro radici carnose.

Curiosità

L’iris nel corso dei secoli si è guadagnato la sua meritata posizione: è l’emblema reale francese, il fleur-de-lis,  e anche il simbolo della città di Firenze.

L’uso di radici essiccate di Iris ‘Florentia’, era considerata una cura efficace per il sangue e per le malattie polmonari. In passato i bambini, nei primi mesi di vita, venivano incoraggiati a succhiare una parte di radice essiccata per le sue capacità terapeutiche naturali.

Varietà raccomandate

fiore irisMettendo insieme in una sola aiuola tipi diversi di Iris, è possibile ottenere fioriture continua dall’inizio della primavera fino a tutta l’estate. Se poi inserirete anche delle varietà rifiorenti, la fioritura potrà arrivare anche ai mesi autunnali.

Considerato che il periodo di fioritura è influenzato sia dal terreno che dalla regione in cui si trovano, in genere la fioritura inizia con Iris nani (o Iris reticulata), tra i primi bulbi a fiorire in primavera. Sono poi seguiti dalle varietà tardive e primaverili, che fioriscono ,in genere, in questo ordine:

Iris barbuti (o Iris tedesco),

Iris siberiano,

Iris della Louisiana,

Iris giapponesi,

Iris olandesi.

Una breve descrizione delle specie più comuni può aiutare ad avere un quadro più chiaro delle scelte possibili per il vostro giardino o terrazzo.

Gli Iris nani (Iris reticulata e Iris danfordiae) sono specie che crescono da bulbi piantati in autunno. I loro fiori, alti tra i 15 e i 20 cm. sono di colore blu, viola, giallo. Sono i primi fiori a sbocciare in giardino alla fine dell’inverno. Se messi a dimora in un terreno ben drenato e soffice, non hanno difficoltà a naturalizzarsi e a fiorire abbondantemente anche negli anni successivi.

Gli Iris barbuti (Iris germanica e ibridi) comunemente conosciuti come Iris tedeschi, hanno i fusti dei fiori che variano tra i 20 cm. e il metro di altezza, a seconda della varietà scelta. Le cultivar principali sono divise per gruppi di altezza. La scelta dei colori dei fiori è molto ampia, le piante hanno foglie rigide e verticali. Sono varietà ideali per produrre fiori recisi. Alcune di queste sono anche profumate, altre sono rifiorenti.

L’Iris siberiano (Iris sibirica) raggiunge un’altezza tra gli 80 e i 120 cm. . Hanno fiori per lo più di colore blu, viola e bianco. Il loro habitat ideale è in condizioni di terreno fresco e umido. Vivono bene anche in pieno sole.

Gli Iris della Louisiana (Iris fulva, Iris giganticaerulea e Iris brevicaulis) sono piante alte 2/3 metri, amanti dell’acqua, ideali per ornare il bordo di un laghetto o in una zona umida di un parco o di un giardino. Gradiscono anche terreni acidi. Sono resistenti al marciume. Le foglie sono alte ed erette,come una spada.

Gli Iris giapponesi (Iris ensata) sono una specie che prolifera su terreni umidi e acidi. In giardino un buon luogo in cui coltivarli è il bordo di una piscina naturale, di un biolago o di un piccolo corso d’acqua. Se volete coltivarli in terrazzo, potrete inserirli in una vecchia pentola, parzialmente immersa in un giardino d’acqua. I gambi dei loro fiori sono lunghi 2/3 metri di altezza, con colori dei fiori, dal bianco al lavanda.

Gli Iris olandesi (Iris x hollandica)sono cresciuti come annuali. Crescono da bulbi che si mettono a dimora in autunno o primavera, a seconda delle regioni climatiche. Fioriscono dalla tarda primavera all’inizio dell’estate. I fiori di questi Iris hanno molti colori tra cui scegliere e molte forme.

2 pensieri su “Come coltivare, mantenere e dividere il fiore dell’iris

  1. Giovanna Pesavento dice:

    Ciao Tiziano, ho cercato “come piantare gli iris ” ed è venuto fuori il tuo sito.
    Come stai? Io bene, mi sono trasferita in Veneto a vivere con la mia famiglia.
    Approfitto per salutarti e chiederti a quanta profondità e distanza tra di loro devo piantare i bulbi.
    Complimenti per il tuo lavoro.
    Un abbraccio
    Giovanna

    • Codiferro dice:

      Ti ringrazio per i complimenti. In bocca al lupo per la scelta del cambio regione. Per mettere a dimora i bulbi in genere e gli Iris in particolare, dovresti piantarli ad una profondità di circa due/tre volte la grandezza del bulbo o del rizoma. Solo così si fornisce al bulbo la possibilità di germinare con successo e di non essere soffocato. Più il bulbo è grande, maggiore aumenta la profondità di piantagione nel terreno, più è piccolo minore è la profondità. Dopo aver piantato il bulbo evita di compattare eccessivamente il terreno.
      Un saluto e buon giardinaggio

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