Come piantare, coltivare e prendersi cura delle Dahlie
Le dahlie sono “tornate” di moda dopo anni di dimenticatoio. Sono utilizzate nella realizzazione di giardini, nell’allestimento di mostre di arte floreale e persino per fastose decorazioni ai matrimoni. La vasta gamma di colori, forme e dimensioni, rende questo fiore molto apprezzato per dare colore a qualsiasi luogo o evento. La pianta della Dahlia ha una lunga tradizione, che si è evoluta dalle dahlie originali, coltivate per la cucina, alla vasta gamma di varietà odierne. Se si hanno le dovute cure e attenzioni, può essere coltivata con successo e protetta dai numerosi parassiti e malattie che possono colpirla nei giardini.
Le Dalie sono piante facili da coltivare e producono bellissime fioriture da metà estate fino all’autunno. La Dahlia è un genere di piante tuberose, che appartengono alla famiglia delle Asteraceae. Delle specie affini sono il girasole, la margherita, il crisantemo e la zinnia. Crescono da piccoli tuberi piantati in primavera. Le Dahlie riescono a ravvivare qualsiasi giardino, parco o terrazzo con la loro fantasia di forme, dimensioni e colori. Sono splendide piante perenni a fioritura estiva ed autunnale, disponibili in una gamma infinita di varietà.
Per ottenere delle Dahlie in salute e con un’abbondante fioritura, è necessario predisporre un terreno ricco di sostanza organica, che sia umido ma ben drenato, oltre che seguire un attento un programma per la loro irrigazione e concimazione. Una buona pacciamatura è un elemento essenziale per la coltivazione con successo della Dahlia.
Un po’ di storia
Il Genere Dahlia è originario della America Centrale, principalmente degli altipiani del Messico. Alcune specie sono state trovate in Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador e Costa Rica (probabilmente introdotte dai Toltechi o dai loro antenati), oltre che in regioni del Sud America.
Dal punto di vista botanico, il Genere Dahlia appartiene alla famiglia Compositae (Asteraceae). Per un errore, nel 1803 al genere fu attribuito il nome “GEORGINA”, nome con cui sono ancora conosciute in molte parti dell’Europa orientale.
La coltivazione della Dahlia è documentata già dal 1300 in diverse popolazioni precolombiane, dove gli Atzechi, ad esempio le chiamavano acocotle e cocoxochitl. Venivano apprezzate si per le loro forme e colori ma soprattutto venivano impiegate in cucina, come alimento, dove si consumavano i tuberi. Il primo a darne una descrizione della specie fu Francisco Hernandez, uno studioso della vegetazione del Messico.
In seguito, Vicente Cervantes le coltivò presso l’Orto Botanico di Città del Messico. Nel 1789, lo stesso ne spedì dei semi all’abate Antonio Cavanilles, membro emerito del Giardino Botanico Reale di Madrid, del quale divenne poi direttore. Nel 1791 Cavanilles, che nel frattempo era riuscito a far fiorire uno dei semi ricevuti, descrive per la prima volta la Dahlia pinnata, dove il nome specifico (pinnata) fa riferimento alla forma delle foglie e il nome generico (dahlia) era un riconoscimento di merito al botanico di origine svedese Anders Dahl, uno dei seguaci di Linneo.
Una curiosità. Dahl fu uno dei primi ad intraprendere degli studi sull’inquinamento dell’ambiente. Nel 1784 pubblicò su un giornale di Stoccolma una ricerca su quali fossero le conseguenze inquinanti dovute agli scarti della produzione dell’olio di aringa. In seguito, le autorità competenti introdussero delle limitazioni agli scarichi industriali (probabilmente la prima legge a tutela dell’ambiente).
Negli anni successivi, la marchesa di Bute portò le dahlie da Madrid a Kew. Le stesse giunsero anche in altre parti d’Europa, tra cui Torino e Parma. A Parigi, Andrè Thouin iniziò i primi tentativi di ibridare queste piante.
Carl Ludwig Willdenow, direttore dell’orto botanico di Berlino, tentò di mettere ordine nella varietà di Dahlie che iniziavano ad essere disponibili, sostituendo il nome di Dahlia con quello di Georgina, in onore del botanico Johann Gottlieb Georgi. Da qui il nome di Georgine.
Tutto quello che dovete sapere sulla Dahlia
Le dalie sono piante perenni, con radici dalla forma di tubero, con una folta vegetazione che, di solito, va perduta durante la stagione fredda. In commercio ne esistono di tutti i tipi, con circa 42 specie riconosciute e oltre 18.000 varietà, che si distinguono per forma dei fiori, colori e dimensioni. La gran parte di queste prendono origine da due specie la Dahlia x pinnata e la Dahlia coccinea.
La grande varietà è dovuta al fatto che le dalie sono piante ottoploidi, cioè con otto serie di cromosomi. La gran parte delle altre piante sono diploidi, con solo due coppie di cromosomi. Da questa caratteristica deriva la grande possibilità di ottenere combinazioni di cromosomi e, quindi, di caratteri distintivi.
Oggi ne esistono cultivar con fiori dalla forma di ninfea, paeonia, orchidea, crisantemo e anemone, con petali piatti, larghi, arrotolati e appuntiti e con fiori a forma di palla (fiori globulari).
Come scegliere una Dahlia
Con una quantità così grande di colori e forme di fiori, la scelta di una dahlia rispetto ad un’altra dipende quasi esclusivamente dal gusto personale. Ecco alcuni consigli su come scegliere le vostre dalie.
- Le varietà a fiori singoli sono migliori per gli impollinatori.
- Le cultivar con un portamento più compatto sono le migliori per la coltivazione in contenitori e in piccole aiuole.
- Quelle con fiori grandi sono molto belle ma difficilmente si armonizzano con le altre piante nelle bordure miste.
- Con le dalie potete creare abbaglianti masse di colori in giardino.
- Considerate bene le loro dimensioni a maturità. Le Dahlie con steli più corti sono ideali per la parte anteriore di composizioni di vasi o di bordure. Le varietà più alte, in genere, necessitano di sostegni per mantenere i fiori ben dritti.
Le Dahlie possono essere acquistate già vegetate in vaso, durante la loro stagione vegetativa. In alternativa, potrete comprare i tuberi in primavera nei garden center o delle talee ben radicate in vivai specializzati.
Se decidete di optare per i tuberi o le talee, dovrete avere a disposizione un luogo riparato, come una serra riscaldata o una semplice stanza ben illuminata ed esposta a sud, a seconda del luogo in cui vivete e delle relative temperature.
Piantare la Dahlia
Dove piantare una dahlia
Per avere un risultato eccellente con le Dahlie è necessario metterle a dimora in terreni leggeri, ben sciolti e con un buon drenaggio. Se le piantate in condizioni ottimali, eviterete di dover togliere i tuberi durante l’inverno per preservarli da muffe o marciumi. L’esposizione migliore dipende dalla regione nella quale avete intenzione di piantarle. Le Dahlie preferiscono posizioni soleggiate, dove però i raggi del sole non scaldano troppo durante le ore più calde. E’ importante lasciare spazio a sufficienza tra una pianta e l’altra per farle sviluppare correttamente.
Quando piantare una dahlia
Poiché le Dahlie hanno tuberi delicati e la loro nuova vegetazione è fragile, è preferibile farle crescere inizialmente in un ambiente protetto, come una serra. Soltanto in seguito, dopo le gelate primaverili tardive, potrete metterle a dimora nel sito in cui dovranno fiorire.
Se volete riprodurre delle Dahlie dai semi che avete raccolto o acquistato, è consigliabile seminarle in semenzaio all’inizio della primavera.
Come piantare una dahlia
Se volete mettere a dimora le dalie in un’aiuola in piena terra e non avete un terreno perfetto, cercate di migliorarlo aggiungendo della sostanza organica, come del compost di buona qualità, o del letame maturo.
Per i tuberi pre-coltivati è opportuno mantenere una distanza tra pianta e pianta di circa 60 cm., mettendo i tuberi ad una profondità di circa 12 cm.
Se optate per le talee radicate in vaso, potete ridurre leggermente la distanza d’impianto, avendo cura di non interrare troppo la talea.
Una pacciamatura adeguata consentirà al terreno di mantenere a lungo la propria umidità.
Proteggete le nuove foglioline appena nate dalle lumache, che potrebbero danneggiarle seriamente.
Infine, se volete piantare i tuberi che avete acquistato o conservato dall’anno precedente, per prima cosa accertatevi che siano in buono stato di conservazione, privi di muffe, marciumi o parassiti. Potete piantarli direttamente nel luogo di destinazione finale, in primavera inoltrata. Per avere delle fioriture precoci, coltivateli prima in serra e metteteli a dimora già vegetati.
Manutenzione durante la crescita
Durante il ciclo di vita delle dahlie è opportuno seguirle con attenzione, per avere come ricompensa una luminosa ed abbondante fioritura.
Tutorare
Se avete scelto delle varietà di dahlie con dei grandi fiori, è opportuno mettere un tutore per ogni stelo che porterà un fiore e assicurare gli steli, per evitare ai fiori di piegarsi e rompersi. Per le dahlie con fiori più piccoli, sarà sufficiente creare una specie di gabbia con del filo e delle canne di bambù agli angoli. Le varietà con portamento naneggiante non avranno bisogno di sostegni.
Irrigazione
In condizioni di caldo intenso, le dahlie richiedono innaffiature frequenti per mantenere il terreno umido ma mai bagnato. Per innaffiarle correttamente, dovete bagnare alla base della pianta in quantità, per evitare di dover ripetere l’operazione dopo poco tempo e tenere lontani funghi e marciumi radicali.
Concimazione
Quando mettete a dimora le nuove piante, somministrate del concime, possibilmente di origine naturale, evitando con cura gli eccessi. In seguito, diluite del concime liquido nell’acqua delle innaffiature e somministratelo almeno una volta ogni due settimane, da luglio a settembre. Un concime ideale per le dalie è quello con titoli più alti di potassio, per favorire la fioritura.
Per le piante coltivate in vaso, date il concime nei contenitori una volta alla settimana. L’acqua delle innaffiature dilava facilmente i nutrienti dal terriccio.
Rimozione dello sfiorito
Man mano che i fiori appassiscono, rimuoveteli con attenzione. In questo modo incoraggerete le vostre dahlie ad emettere nuovi fiori.
Cure di fine stagione
Con il passare dei mesi e il ridursi delle ore di luce e delle temperature le Dahlie iniziano ad assumere un aspetto leggermente malandato, fino a perdere completamente le foglie.
Quindi alla fine della stagione è possibile:
- Lasciare le piante dove si trovano, rimuovendo la parte aerea danneggiata. In questo caso è opportuno coprire il terreno con un’adeguata pacciamatura a protezione dei tuberi. E’ una soluzione ideale per chi vive in zone con climi miti e temperature che difficilmente scendono sotto lo zero. Per fare questo è necessario avere, come già detto, un terreno sciolto, leggero e ben drenato.
- Togliere i tuberi dal terreno e conservarli in casa. Una soluzione da adottare se abitate in zone dove le temperature scendono molto in inverno e se avete dei terreni più pesanti. Tagliate le parti aeree, rimuovete i tuberi dal terreno, puliteli con cura, rimuovendo le parti danneggiate. Conservate i tuberi in scatole di cartone o in cassette di legno, coperti di sabbia, al buio, in ambiente asciutto. Questa è la strada da percorrere se cresci su un terreno invernale umido e vivi nelle parti più fredde del paese. Se volete dividere dei tuberi, fatelo al momento della piantagione e non prima, per evitare danni agli stessi. Ogni tanto, controllate i tuberi per verificarne lo stato di conservazione e la presenza di eventuali danni.
- Se la prossima stagione volete riprodurre delle dalie per mezzo dei semi, è necessario raccoglierli e conservarli con cura. Ricordate che le piante riprodotte per seme hanno una variabilità genetica rispetto alla pianta madre. Cosa che non succede con le talee.
Potatura e selezione
Via via che le piante crescono, spuntano i nuovi germogli che sarebbe opportuno selezionare con cura, diradandoli per ottenere fioriture più belle. E’ consigliabile avere un massimo di 7-10 steli robusti per pianta. Per le varietà con fiori giganti, meglio limitare ulteriormente il numero degli steli a 3-5 per pianta.
Quando gli steli della dalia raggiungono un’altezza di circa 40 cm, è auspicabile spuntarli per stimolarne la ramificazione. Se coltivate le dalie in piena terra per bordure o in vaso per i loro colori, non fate altro. Se le coltivate per ottenere dei fiori recisi, effettuate una successiva selezione dei boccioli per avere un solo fiore di dimensioni maggiori.
Malattie ed insetti
I parassiti più comuni che colpiscono le dalie sono gli afidi e le lumache. Ma non sono da sottovalutare, le forbicine, i bruchi e il ragnetto rosso.
In condizioni di scarsa irrigazione e di stress, sulla pianta può apparire l’oidio, che macchia inesorabilmente le foglie di bianco. Per prevenirlo innaffiate bene le piante alla base e mai sulle foglie.
In alcuni casi possono manifestarsi delle virosi, che determinano una crescita stentata o un appassimento delle foglie.
Se le vostre Dahlie producono pochi fiori potrebbe essere dovuto ad un insufficiente irraggiamento solare o da scarse innaffiature. Nel caso abbiate pochi fiori e molte foglie, potreste aver esagerato con un concime ricco di azoto.
Le varietà di dahlie
Le dalie sono classificate in base alla forma e alla struttura delle loro infiorescenze.
Ecco un esempio non esaustivo delle varietà più popolari di dahlia attualmente in commercio:
- Dahlia a fiore singolo, ha una fila singola di fiori. Le dalie a fiore singolo includono varietà come Dahlia Yellow Hammer, di colore giallo, Princess Marie Jose di colore rosa e Orangeade di colore rosso-arancio;
- Dahlia a fiore di anemone, ha uno o più anelli esterni di petali, con petali allungati al centro. Le varietà più popolari sono la Dahlia Vera Higgins di colore bronzo, Lucy di colore giallo-lilla, Cometa di colore rosso;
- Dahlia a colletto, hanno dimensioni leggermente maggiori delle precedenti. Hanno fiori composti da un anello esterno di petali disposti a raggio all’esterno che è sovrapposto a un anello di petali più corti e contorti di un colore diverso, che sembrano un colletto. Le varietà sono Dahlia Chimborazo (rosso e crema), La Gioconda (scarlatto e oro), Claire de Luna (giallo e crema);
- Dahlia a fiore di peonia, sono leggermente più grandi, con un’altezza simile a quelle a colletto. Le varietà popolari sono Dahlia Fascination di colore lilla e Symphonia di colore rosso cremisi;
- Dahlia decorativa, comprendono la Dahlia Jocondo con fiori giganti viola, Thames Valley con grandi fiori gialli, David Howard con infiorescenze arancioni in miniatura. Tutte le varietà hanno doppie infiorescenze;
- Dahlia palla, con doppie infiorescenze a forma di globo. Alcune di loro possono avere una forma leggermente appiattita. Le varietà sono Dahlia Doreen Hayes di colore rosso, Esmonde di colore giallo e Crichton Honey di colore rosso pesca;
- Dahlia pompon, con doppie infiorescenze a forma di palla. I fiori del raggio sono arricciati, smussati o arrotondati alle punte. Le varietà sono Dahlia Noreen con fiori rosa e Willo’s Violet con fiori viola chiaro;
- Dahlia dei cactus, con fiori doppi. I fiori del raggio sono incurvati, stretti e appuntiti. Le varietà sono Dahlia Danny rosa gigante, Pirouette gialla in miniatura, Visit rossa grande, Doris Day piccola rossa;
- Dahlia semi-cactus, con doppie infiorescenze, i fiori di raggio sono arrotolati per metà della loro lunghezza. Le varietà sono Dahlia Nantenan giallo grande, Yellow Mood giallo in miniatura, Autumn Fire arancione di medie dimensioni e White Swallow piccolo bianco;
- Dahlia delle ninfee, assomigliano a delle ninfee. Hanno doppie infiorescenze di una bella forma regolare. Le varietà sono Dahlia Brushstrokes viola, Gerrie Hoek di un colore rosa tenue, Jeanette bianca.
A questo punto, non vi resta che provare e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!