Rimuovere o non rimuovere i fiori appassiti dalla pianta, questa è la domanda
cQuesto è un quesito molto comune tra i giardinieri e gli appassionati di giardinaggio.
Rimuovere i fiori appassiti dalla pianta si traduce nel termine anglosassone Deadheading ed ha un significato completamente diverso per quelli che sono giardinieri, piuttosto che per il pubblico estraneo alle piante.
Se cercate in rete Dead Head o deadhead, i risultati di ricerca più comuni restituiscono informazioni sui fan dei Grateful Dead, piuttosto che sull’atto di rimuovere le fioriture esaurite dalle piante. In ricerche di lingua inglese, occorre digitare “Gardening Deadhead” per ottenere dei risultati utili per approfondire le conoscenze su come mantenere le piante da fiore.
Negli ultimi mesi ho fatto attenzione al fatto che molti clienti mi hanno chiesto informazioni con maggiore frequenza su sé, come e quando eliminare i fiori appassiti dalle piante fiorite. Di seguito cercheremo di acquisire maggiori informazioni sul motivo per cui a volte è necessario il rimuovere i fiori appassiti dalle piante, come dovreste eseguire questa operazione e quali piante tra le più comuni ne hanno o meno bisogno.
Che cos’è la rimozione dei fiori appassiti dalla pianta o deadhead?
Forse siete nuovi del mondo del giardinaggio o forse avete acquistato delle nuove piante da fiore che non conoscete bene da mettere a dimora in giardino e vorreste saperne di più sulla loro cura e manutenzione.
Occorre rimuovere sempre i fiori appassiti dalla pianta? La risposta è, dipende.
Innanzitutto, cos’è esattamente il deadheading? Questo termine di origine anglosassone significa semplicemente rimuovere le vecchie fioriture esaurite, compresi i capolini contenenti i semi in via di sviluppo, da una pianta per prolungare la sua fioritura.
Probabilmente vi state chiedendo “Perché una pianta fiorisce di più o più a lungo se si rimuovono i fiori secchi?” Nella vita di una pianta i fiori hanno lo scopo di garantire la sopravvivenza della specie. Tutti i diversi tipi di fiori che nei millenni si sono sviluppati in natura, sono un modo per garantire che i semi di quella pianta vengano prodotti e che da essi si possa sviluppare la prossima generazione.
Per alcune piante, come abbiamo visto più volte in questo blog, una volta che la pianta ha fiorito e che il seme è stato prodotto, per assicurare la sopravvivenza della specie, la pianta non produrrà ulteriori fioriture poiché non c’è più motivo di impiegare energia in questa dispendiosa operazione. La produzione di fiori prima e di frutti poi richiede alla pianta di spendere una grande quantità di energia. Per recuperare tutto quello che ha speso in questa operazione, la pianta ha bisogno di tempo e di nuove risorse.
Probabilmente, nei secoli passati, è stato un giardiniere a capire per primo che rimuovere i fiori vecchi prima che producano semi aiuta a mantenere le piante fiorite più a lungo. Questa operazione richiede certamente tempo ed energie per la manutenzione della pianta ma molto spesso viene ripagato con soddisfacenti fioriture.
In tempi più recenti, gli ibridatori, i vivaisti specializzati e i giardinieri professionisti si sono impegnati molto per prolungare il più possibile la durata della fioritura delle piante. Nel corso degli anni, poi, qualcuno ha visto che le piante sterili, ovvero quelle che non producono semi, fioriscono per periodi più lunghi anche se non si rimuovono i fiori appassiti. Questo perché, tali piante cercano in continuazione ma senza successo, di produrre semi, emettendo sempre nuovi fiori, con grande gioia per i giardinieri.
Ibridatori e vivaisti specializzati in piante da fiore, tra i quali anche i coltivatori di rose, hanno compiuto molti sforzi per selezionare piante che con fioriture che si protraggono nel tempo senza l’ausilio della mano del giardiniere. Tuttavia, non solo le piante sterili hanno tempi di fioritura più lunghi ma esistono anche cultivar selezionate ad hoc per questo scopo.
Quando si progetta e si realizza un nuovo giardino è sempre indispensabile avere una conoscenza approfondita del materiale vegetale, così da selezionare piante con fioriture prolungate ma che richiedono allo stesso tempo una bassa manutenzione.
Alcune di esse non richiedono la rimozione dei fiori appassiti per produrre maggiori quantità di fiori nel corso della stagione, altre rimuovono i fiori secchi senza l’aiuto della mano del giardiniere. Questo significa semplicemente che il vento o la pioggia provvedono a rimuoverli dalla pianta, semplicemente sbriciolandoli lentamente sugli steli senza lasciare alcun fiore vecchio da rimuovere.
La scelta di specie e cultivar che non necessitano della rimozione dei fiori appassiti sarebbe sicuramente la via più semplice per ottenere fioriture continue e prolungate. Tuttavia, in alcuni casi è impensabile realizzare un giardino senza l’aiuto di una pianta di cui non potete fare a meno, anche se questa necessita del deadheading. Talvolta, invece, le vecchie fioriture ancora attaccate agli steli non sono così gradevoli alla vista, tanto da richiederne la rimozione.
Questi sono due esempi in cui non si può fare a meno della rimozione dei fiori secchi dagli steli di una pianta in un vaso o in una bordura mista.
Come effettuare la rimozione dei fiori appassiti dalla pianta
Il Deadheading è l’operazione con la quale si tagliano le fioriture esaurite. Questo di per sé è semplice e non comporta particolari rischi per la manutenzione della pianta. Tuttavia, può diventare più complicato perché piante diverse hanno esigenze diverse.
La rimozione delle fioriture appassite dipende molto dalle singole piante e dalle esigenze del giardiniere che deve effettuarla.
Per molte specie e cultivar di piante, il deadheading consiste semplicemente nel rimuovere i vecchi fiori pizzicando lo stelo appena sotto la base dei fiori. Con questo semplice gesto si elimina il vecchio fiore, così da impedirgli di andare a seme.
Se lo stelo che state per rimuovere non è così sottile, vi consiglio di utilizzare forbici da giardinaggio ben affilate e pulite. Mi preme sottolineare che occorre rimuovere completamente il fiore, poiché eliminando solo i suoi petali, la pianta tende naturalmente a produrre semi lo stesso e a ridurre la fioritura.
Qualsiasi fiore può essere rimosso appena sopra la prima foglia sotto il capolino senza intaccare il resto della pianta. Tuttavia, per le piante che hanno steli più consistenti e pronunciati, rimuovere il fiore all’attaccatura, lascerebbe scoperto il lungo stelo nudo. In questi casi, meglio scendere un po’ di più con le cesoie e rimuovere anche il lungo stelo.
Per molti giardinieri, la rimozione dei fiori secchi è un lavoro che richiede tempo ed energia che in certi periodi dell’anno sono molto preziosi e che devono essere dedicati ad operazioni più proficue.
Alcune nuove varietà di piante, come alcune petunie, sono state ibridate per questi giardinieri sempre a corto di tempo.
Alcuni appassionati di giardinaggio e giardinieri professionisti ritengono questa operazione molto preziosa per trovare una buona connessione con la natura e con il suo tempo, una tradizione perpetrata da secoli, un modo per rilassarsi alla fine di una giornata faticosa o anche una sorta di meditazione simile allo Zen.
Anche se le piante non richiedono necessariamente questa pratica, farlo non le danneggia. Sentitevi liberi di rimuovere tutti i fiori appassiti che desiderate.
Perché effettuare la rimozione delle fioriture appassite?
Ci sono più motivi per i quali occorre effettuare la rimozione dei fiori appassiti. Vediamone di seguito alcuni.
- Promuovere una nuova fioritura. Rosa, Echinacea e Delphinium sono solo alcuni dei fiori perenni che possono avere una nuova fioritura nell’anno, se curate in modo corretto. La maggior parte delle piante annuali, come le calendule, le salvie e le zinnie, continuano a produrre fiori senza l’aiuto di nessuno fino alla fine della stagione.
- Evitare che la pianta spenda energia nella produzione dei frutti e dei semi, così da conservarla e spenderla in nuove fioriture e alla crescita di più radici e foglie. In alcuni casi, è preferibile avere una pianta più sana e robusta ad una che ha una fioritura prolungata.
- Impedire alla pianta di produrre semi per impedirle di riprodursi oltre il necessario.
Quando non eliminare i fiori appassiti?
Esistono anche motivi per cui non è consigliabile eliminare i fiori appassiti dalla pianta.
- Se desiderate che la pianta si riproduca naturalmente. Le Aquilegie sono un’ottima pianta che si auto semina in giardino se non si tagliano i fiori appassiti. Sono delle piante perenni, dalla vita breve ma dalla sorprendente fioritura per forme e colori.
- Se avete delle piante biennali e desiderate che completino il loro ciclo di vita, lasciate che crescano liberamente. Il primo anno spuntano le foglie; il secondo anno appaiono i fiori, dopo di che la pianta termina il suo ciclo vitale. La Digitalis ne è un ottimo esempio. Permettendogli di andare a seme, avrete nuove piate negli anni successivi.
- Se desiderate fornire cibo agli uccelli selvatici. L’Echinacea e i Girasoli ne sono un eccellente esempio.
- Allo stesso modo, i semi possono essere una preziosa fonte di cibo per gli animali selvatici durante la stagione fredda. Alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno, lasciate che i fiori appassiti producano semi, non rimuoveteli.
Che voi preferiate o meno rimuovere i fiori appassiti dalla pianta dipende dalle vostre scelte, dal tipo di pianta che state coltivando e dalle esigenze del parco o giardino che avete. Un approfondimento sulle caratteristiche delle singole specie e cultivar può aiutare quali a capire quali sono le scelte migliori per il vostro giardino.
Nozioni di base sulla rimozione dei fiori appassiti: come mantenere i fiori in arrivo
Per ottenere bordure miste da fiore o vasi con fioriture il più lunghe possibile, sarete quasi obbligati a praticare comunemente questa operazione. Tagliare i fiori appassiti è uno dei modi che consentono alle rose di prolungare le loro fioriture per più mesi. Allo stesso modo si possono avere contenitori colmi di Dahlie, Cosmos, Salvie, Echinacea. Lasciando i fiori secchi sulla pianta, si riduce il tempo di fioritura e si stimola la produzione di semi.
Come regola molto generale, potete tagliare quasi tutte le piante perenni al livello del terreno per far sì che crescano e fioriscano di nuovo. Tuttavia, consiglio vivamente di approfondire il più possibile le conoscenze sulle piante che si vorrebbero usare nel proprio giardino per migliorarne la crescita, la fioritura ed evitare errori grossolani.
Il momento migliore per rimuovere i fiori secchi è subito dopo la fioritura. Non aspettate a lungo se desiderate ottenere una buona ricrescita e una nuova fioritura all’inizio dell’autunno.
Per alcune piante perenni, che quasi certamente non hanno una seconda fioritura, la rimozione degli steli e dei fiori secchi può aiutare a trasmettere una migliore sensazione di ordine.
Per le piante con fioriture continue, come le dahlie, tagliate il gambo fino a un paio di germogli o di foglie sotto il fiore.
Nel caso di piante con una consistenza più legnosa, come i Penstemon o alcune Salvie, è consigliabile ridurre l’altezza della pianta, tagliando i gambi fioriti della metà e sopra un paio di foglie. Per le salvie, in genere, un approccio più drastico con il taglio quasi dell’intera pianta fino alla base, aiuta ad avere una pianta sana, rigogliosa e fiorita di nuovo in autunno.
In alcuni casi, tagliare significa rimuovere anche parte del fogliame più vecchio e danneggiato. Ad esempio, per alcune piante che possono soffrire comunemente di attacchi di oidio, come la Knautia macedonica, suggerisco di tagliarle fino alla base per incoraggiare fogliame e fiori completamente nuovi. Dopo potature così drastiche, queste piante hanno bisogno di cure e attenzioni adeguate: innaffiature regolari in assenza di piogge, concimazioni adeguate.
Evitate le potature drastiche nei periodi più caldi.
Per coloro che desiderano che alcune piante si auto seminino in giardino, occorre lasciare i fiori appassiti sulla pianta, così che vadano a seme.
Per qualsiasi rosa rifiorente, è consigliabile eliminare i fiori appassiti. Una volta che tutti i fiori sostenuti da un unico stelo sono appassiti, rimuovetelo per intero, scendendo con il taglio ad alcune foglie sotto l’attaccatura del grappolo di fiori. In alternativa, potete adottare una via più drastica e potare per intero tutta la pianta più in basso per stimolare l’emissione di giovane vegetazione e una nuova fioritura.
Per quali piante non effettuare la rimozione dei fiori appassiti
Come per molte delle attività di giardinaggio, la teoria deve essere affiancata da regole empiriche acquisite nel tempo grazie ad una buona pratica. Ecco un elenco esemplificativo di alcune cultivar di specie per le quali non occorre procedere con la rimozione dei fiori appassiti per ottenere fioriture continue.
- Ageratum,
- Angelonia,
- Argyranthemum o Margherita delle Canarie,
- Begonia,
- Bidens o Forbicina,
- Browallia,
- Calendula,
- Calibrachoa o Petunia nana,
- Canna da fiore,
- Chrysocephalum,
- Cleome,
- Cuphea,
- Dahlia,
- Euphorbia,
- Evolvulus,
- Gaura,
- Gomphrena,
- Heuchera,
- Hypoestes,
- Impatiens,
- Isotoma,
- Lamium,
- Lantana,
- Lobelia,
- Lobularia,
- Osteospermum,
- Oxalis,
- Pelargonium,
- Petunia,
- Phlox,
- Portulaca,
- Salvia,
- Scaevola,
- Sedum,
- Solenostemon Coleus,
- Sutera,
- Thunbergia,
- Torenia,
- Verbena.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quelle che preferite, comprarle, piantarle e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!