la rosa di natale: cura e tradizione dell’elleboro
L’Elleboro bianco, comunemente chiamato Rosa di Natale, è una delle più interessanti piante a fioritura invernale, tanto cara agli appassionati di giardinaggio e ai giardinieri più esperti.
Helleborus nella tradizione e nella medicina
Il genere Helleborus appartiene alla famiglia delle Ranuncolaceae.
Grazie alle sue proprietà medicinali connesse alla presenza di elleborina, nei secoli è stato apprezzato anche per le sue proprietà curative.
Secondo la tradizione popolare, questa “magica” pianta “libera” letteralmente dai mali dell’anima, soprattutto dall’angoscia, in riferimento all’effetto rilassante. Tuttavia, nella moderna farmacopea sembra che non venga più utilizzato così tanto come in passato nella preparazione di farmaci, poiché tra le sostanze che lo compongono ci sono anche degli alcaloidi molto tossici per l’uomo e per gli animali.
Originaria del Caucaso e dell’Asia Minore, molto diffusa nei Balcani come nella nostra penisola, questa è una pianta rustica, che nel corso dei secoli è stata protagonista di diverse leggende della tradizione cristiana, che la vogliono legata soprattutto alla Natività.
Una di esse narra di come un cespuglio di roselline bianche, per intervento di un angelo, fosse spuntato nelle vicinanze della grotta al momento della nascita di Gesù, così da permettere a una pastorella molto povera e intimidita, di portare come gli altri un dono al Bambinello.
Come panacea contro tutti i mali, ne parla anche Plinio il Vecchio nella Storia Naturale, raccontando il mito del veggente Melampo, che con una ciotola del latte munto da capre alimentate a elleboro, avrebbe guarito dalla pazzia le tre figlie di Preto, re di Tirinto, vaganti nei boschi dell’Argolide.
Il fiore dei giardini invernali
Abbondantemente diffuso in natura, specialmente ai margini di boschi collinari o nelle pietraie, l’Hellaborus ha da sempre avuto una sua collocazione decorativa nei giardini rocciosi o nei giardini invernali, per colorare la base ombreggiata di alberi e cespugli, dove può prosperare anche per mezzo secolo.
La sua fioritura è particolarmente lunga, inizia con l’inverno durante le giornate più tiepide, assieme a quella di crochi e bucaneve, e si protrae fino a marzo, accompagnandosi alle più tardive primule e polmonarie. Non teme le basse temperature, e appena il termometro risale, persino le piantine più abbacchiate riprendono vigore.
Dopo averlo messa a dimora nel periodo autunnale o invernale (evitando le gelate del terreno), occorre preservarlo dalle correnti d’aria e scegliere un luogo a mezz’ombra, affinché stia alla luce solare diretta solo per alcune ore del giorno: si consiglia inoltre di non cambiargli posizione, perché la pianta non è amante dei trapianti.
La semina può avvenire a fine inverno, in vaso o in terra, per vederne spuntare i germogli a primavera inoltrata, in terriccio leggero calcareo senza ristagni, mescolato a pietra pomice, con humus o stallatico. L’elleboro ha bisogno di notevole spazio perché ha forti radici rizomatose, che si espandono in profondità.
Nella stagione calda deve essere innaffiato regolarmente e fertilizzato ogni 20 giorni circa, con un concime per piante fiorite, ricco di fosforo e potassio; d’inverno fusti e radici devono essere rinforzati con fertilizzanti poveri in azoto, per evitare uno sviluppo tardivo che renderebbe la pianta troppo sensibile alle temperature rigide.
Per comporre una bordura fiorita nel vostro giardino, magari utilizzando varietà dai colori differenti, abbiate cura di distanziare le piantine di circa 30 centimetri l’una dall’altra. La moltiplicazione delle piante può avvenire per divisione e i nuovi esemplari devono avere almeno due o tre nuovi getti.
L’elleboro è una specie resistente alle malattie, ma può essere soggetto a micosi quali macchia nera o botrytis, favorite dal ristagno di umidità nel terreno.
In natura la pianta del genere Helleborus conta circa 30 specie di perenni, alcune a foglia sempreverde, caratterizzate da fiori penduli, anche grandi, singoli o a grappoli, la cui gamma cromatica si è ampliata nel corso del tempo grazie alla varietà di cultivar, diffuse in quattro secoli di coltivazione ornamentale.
La rosa di Natale: Hellaborus niger
Per Rosa di Natale s’intende l’Hellaborus niger (così chiamato per via del colore del rizoma generalmente scuro). Questa è la specie più popolare in Italia e in Toscana in particolare.
Si tratta di una pianta splendida, dalle dimensioni contenute, con fiori unici dal tipico portamento leggermente ricadente o pendulo. Il colore dei fiori è di un bel bianco opalescente, che può virare al rosa.
Gli stami sono dorati. Le foglie sono piuttosto grandi, dalla forma palmata, con la superficie coriacea, di un bel colore verde scuro. La rosa di Natale preferisce un terreno molto calcareo e con un buon drenaggio che eviti i pericolosi ristagni d’acqua tanto dannosi alle radici.
Può riservare a ogni piantina un vaso di almeno 20 cm o scegliere – rispettando questo parametro di spazio – un vaso di dimensioni maggiori per più piante. In questo modo è possibile mantenere la pianta per un periodo sufficiente ad evitare un rinvaso l’anno successivo. Si ricordi che sono specie rustiche in genere resistenti al freddo, che vogliono la mezza ombra e prosperano in un terreno ricco e ben drenato.
I fiori di H. niger da recidere devono inoltre essere protetti con una campana di vetro dalle intemperie quando sbocciano in pieno inverno.
Se vorrà ottenere nuove piante potrà farlo per mezzo della divisione dei rizomi, da effettuarsi in marzo (in ottobre per H. atrorubens) avendo l’accortezza di ripiantare immediatamente le porzioni di rizoma ottenute.
Vorrei un ulteriore informazione e vero che la pianta contiene un succo velenoso? Saluti
Sì è vero, come scrivevamo contiene alcaloidi molto tossici, specialmente prima della fioritura: infatti anticamente l’estratto di radici e di rizoma veniva usato anche come veleno letale. Tutte le parti sono velenose: contengono l’elleborina (un glicoside) che danneggia il cuore. Il succo della pianta è inoltre molto irritante per la pelle, arrivando fino a provocare ulcere. Quindi in presenza di bambini o di animali domestici bisogna prendere le dovute precauzioni e comunque maneggiarla con tanta cautela (e guanti).
Puo’ vivere dentro casa?
Buona sera,
l’elleboro o rosa di Natale, può vivere anche in interno a patto che la temperatura non sia eccessivamente alta e con aria secca. Un luogo indicato per conservarlo integro, potrebbe essere sul davanzale di una finestra, lontano da fonti di calore.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
L’ho piantato ben 3 volte in terra , in giardino, ma purtroppo mi è sempre morto (Temp. -5 gradi). Perché?
Buona sera,
probabilmente la posizione o il terreno per la messa a dimora non erano adatti per l’elleboro. L’elleboro è una pianta semplice e con poche esigenze ma non si adatta a terreni pesanti con molta argilla o carichi di acqua o ancora in posizioni eccessivamente soleggiate. In estate lo ha mai innaffiato? Le piantine che ha piantato in terra dove le aveva comprate? Se erano piantine appena uscite da una serra, potrebbero aver sofferto lo stress del trapianto. Provi a lasciarle in vaso e vedrà come si comportano. Provi ad effettuare il trapianto in terra dopo alcuni mesi.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Ho un belliss elleboro sul terrazzo vorrei sapere se va potato a fine fioritura e come?
Buon giorno, la pianta dell’elleboro non necessita della potatura. Alla fine della sua stagione vegetativa, perderà i fiori e anche le foglie, non sempre. In autunno, metterà nuove foglie per poi fiorire di nuovo. Si ricordi di annaffiarlo con regolarità, anche se avrà perso le foglie e dare alla piante del concime alla ripresa vegetativa.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Quali sono le sue massime dimensioni?
Buona sera, di Helleboro ne esistono molte varietà. Ognuna di esse ha le proprie peculiarità per periodo di fioritura, colore dei fiori, profumi o meno, resistenza e adattabilità al tipo di terreno e anche le dimensioni.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Salve,ho questo helleboro da anni e quest’anno non ha fatto fiori ma dai germogli sino nate nuovi rametti con foglie che si sono alzate tantissimo superando quelle vecchie.
Ecco, cosa devo fare con le foglie vecchie?tagliarle?(sono verdi scuro e più basse)
Grazie mille
La pianta di Helleboro tende ad emettere foglie nuove ad ogni stagione. Probabilmente la sua non ha prodotto fiori a causa di una carenza nutrizionale o della mancanza di acqua al momento in cui doveva preparare i germogli a fiore. Le foglie vecchie, se secche e danneggiate possono essere rimosse senza alcun problema. Se sono ancora verdi e in buona salute, possono essere lasciate sulla pianta, così da aiutarla a ricaricare le batterie di energie per la fioritura della prossima stagione.
Buon giardinaggio
Ho un bellissimo helleboro che in questo periodo sta fiorendo,ma un insetto, che non riesco a vedere, mangia sia le foglie che i petali,lasciando dei buchi quasi perfetti .Non so con quale insetticida intervenire.Può essere buona una soluzione di acqua e sapone di marsiglia?
Vi ringrazio per la risposta che mi invierete, Letizia Cossu.
Da quello che scrive potrebbe trattarsi di lumache, se la pianta si trova in interno, di oziorrinco, anche se in questo periodo dovrebbe essere in dormienza, di cavallette, ma le morsicature sarebbero più irregolari.
Per risolvere il problema del suo Helleboro dovrebbe impiegare un insetticida, meglio se di origine naturale. L’acqua con sapone di marsiglia può funzionare contro gli afidi ma con ospiti indsiderati più grandi e consistenti risulta pressoché inutile.
Per capire meglio di che insetto di tratta provi ad osservare la pianta con maggiore attenzione in momenti diversi del giorno, così da cercare di trovare l’intruso.
Buon giardinaggio
Buongiorno,
Ho piantato diverse piantine a fine novembre sulle banconiere in terrazza e sono cresciute tanto dandomi dei bei fiori. Credo però che oramai i vasi siano piccoli per loro.
Quando sarebbe il periodo giusto per il rinvaso?
Possono convivere ai piedi degli allori? (Anche essi in vaso grande)
Grazie!
L’Helleboro non ha un apparato radicale così esteso e una crescita così veloce da richiedere un rinvaso solo dopo pochi mesi dalla messa a dimora. Con il cambiare delle stagioni la piantina cambia forma, perde i fiori, cambia le foglie, fino quasi a perderle tutte con le alte temperature. Solo in autunno metterà nuove foglie. Le sconsiglio di mettere l’Helleboro nello stesso vaso di un alloro. Quest’ultimo ha un apparato radicale molto esteso e non lascia molto spazio ad altre piante sia in superficie che nel terreno.
Buon giardinaggio
Vorrei sapere come posso fare perchè l ‘helleboro mantenga il fiore bianco e non diventi verde…o è naturale che capiti così?
L’Helleboro è una pianta perenne che vive in posizioni di mezz’ombra o ombra totale. In natura lo si trova sotto la chioma degli alberi in bosco, in terreni ricchi di sostanza organica e ben drenati.
Esistono diverse specie di Helleboro e altrettante cultivar selezionate da giardino. Ognuna di queste ha delle caratteristiche proprie ben definite come la dimensione di fiori o foglie, il periodo di fioritura, il colore dei fiori, ecc.
In genere, come accade talvolta per altre piante come le Ortensie, i fiori bianchi prodotti dalla pianta, con il passare dei giorni tendono a diventare nauralmente verdi. E’ l’invecchiamento del fiore. In altri casi, ci sono Hellebori, come quelli che si trovano nei boschi in Toscana e in altre regioni d’Italia, producono fiori bianco tendente al verde.
Le consiglio di selezionare la specie e la cultivar che abbiano fiori bianchi. Una volta che il fiore sta iniziando ad appassire può rimuoverlo.
Buon giardinaggio
Buongiorno, ho sentito che fa ” miracoli ” a curare diverse malattie. Mi sa dire se è vero e dove trovare un medico che può aiutarmi? Grazie
L’uso delle piante per la cura di patologie legate alla salute umana è una vera e propria scienza (erboristeria). Il punto di partenza alla base è la conoscenza approfondita dell’organismo umano e delle proprietà specifiche delle piante.
Una conoscenza sommaria delle piante per i diversi rimedi e un uso fai da te possono essere anche molto pericolosi per la salute.
Io non conosco medici che siano preparati in materia di applicazione delle piante alle cure. Le consiglio di documentarsi meglio, chiedere delle referenze e anche di verificarle in modo approfondito prima di affidarsi a qualcuno che abbia le conoscenze adeguate in materia.
Buon giardinaggio
Salve, ho un Helleboro da due anni, fiorisce, ma i fiori rimangono quasi attaccati alla base della pianta, alcuni tendono a diventare bianchi, gran parte rimangono verdi. Cosa sbaglio? La pianta è sul balcone in posizione mezz’ ombra, le innaffiature le faccio regolarmente più o meno a giorni alterni. Forse vivendo a Roma soffre? Grazie
L’Helleboro è una pianta tipica del sottobosco. Vive bene in ambiente umido ma mai bagnato, con un substrato ricco di sostanza organica, con clima fresco. In natura ne esistono diverse specie e altrettante varietà. Fiorisce principalmente nel periodo invernale, anche per questo motivo viene comunemente chiamato la rosa di Natale.
Nel corso degli anni questa pianta ha conosciuto momenti di maggiore o minore popolarità tra gli amanti del giardinaggio. Tuttavia, appassionati di piante ed esperti vivaisti ne hanno prodotte nuove cultivar con fiori di molti colori, dal bianco, al rosa, al viola, ecc.
Probabilmente, da quello che scrive, il suo Helleboro appartiene ad una delle specie e varietà che hanno le foglie più piccole, con i fiori di dimensioni contenute, con steli non troppo lunghi. I fiori di questi Hellebori hanno la caratteristica di fiorire bianchi o verdi e di rimanere così o di evolversi dal bianco al verde.
Cerchi di capire di quale specie e cultivar è in possesso, così da poter migliorare le cure alla sua pianta. Non dimentichi, almeno due o tre volte all’anno, specie se la pianta si trova in vaso, di somministrare dei nutrienti. In questo modo potrà migliorare la crescita e lo sviluppo del suo Helleboro, oltre a incrementarne la fioritura.
Buon giardinaggio