Come coltivare i pomodori in giardino e nell’orto
Giugno è un altro dei mesi in cui si possono fare un sacco di cose interessanti sul terrazzo, in giardino o nell’orto.
Una delle attività che più di altre ci porta a trascorrere del tempo all’aria aperta, a contatto con le piante, è la coltivazione degli ortaggi. Tra tutti quelli che possiamo scegliere, il pomodoro è inimitabile nell’orto, in giardino e sulla tavola. Sul mio sito potrai trovare anche un articolo per la coltivazione dei pomodori in vaso.
Coltivare i pomodori è un’attività semplice. Piantare anche solo due piante in giardino, sul terrazzo in vaso o nell’orto, vi ricompenserà con un sacco di deliziosi pomodori per tutta la stagione calda. Sono ideali per essere coltivati in contenitori o in piena terra, in un luogo soleggiato o in serra. In commercio si possono trovare innumerevoli cultivar da provare, dai più piccoli pomodorini dolci e saporiti, a quelli più grandi gustosi e ricchi di polpa, a quelli giganti.
Il pomodoro proviene dai paesi dell’America Centrale e Merisdionale, come Perù e Messico, dove inizialmente i Maya e successivamente gli Atzechi lo coltivavano quasi come un’erba spontanea. Successivamente alla scoperta dell’America, è stato importato in Europa e in molti altri paesi del mondo, dove ha conquistato il primato in cucina come una delle più diffuse colture da orto. Nell’arco degli ultimi due secoli sono state selezionate numerosissime cultivar di pomodoro da piantare nell’orto di casa o in pieno campo. Ogni varietà ha caratteristiche ben definite, che possono riguardare la forma e il colore del frutto, il sapore, l’epoca di maturazione, l’adattamento a climi e terreni diversi.
Il nome scientifico del pomodoro è Solanum lycopersicum. Il genere Solanum appartiene alla famiglia delle Solanaceae. Il pomodoro è una pianta annuale.
Nell’orto di casa, come nell’orto di un ristorante stellato non può mancare una fila di pomodori. Se siete attenti al rispetto dell’ambiente e alle coltivazioni prive di pesticidi e senza l’impiego di concimi chimici, vi suggerisco una coltivazione biologica di pomodoro. La coltivazione in cumuli, secondo quanto descritto dalla Hugelkultur, può essere un ottimo metodo di coltivazione biologica. Così facendo avrete un risparmio di fatica, un impiego ridotto di concimi, un minor impiego di acqua per l’irrigazione e otterrete pomodori sani, saporiti, a chilometro zero, 100% sostenibili, pronti a casa vostra.
Scegliere quali pomodori coltivare
Tutti i pomodori che potete reperire in commercio, si possono suddividere in due macro categorie. Queste si differenziano per il modo in cui crescono le piante: a crescita eretta (a cordone), a portamento prostrato.
- Nella coltivazione a cordone i pomodori si sviluppano in altezza, fino a circa 2 mt.. Le piante, per stare in posizione eretta, richiedono dei tutori sufficientemente alti. Le piante con questo portamento sono da consigliare per la coltivazione in serra o nell’orto, in un luogo soleggiato, sia in piena terra che in grandi vasi, addossati ad un muro esposto a Sud. Io li consiglio quando lo spazio a disposizione è limitato. In questo modo, le piante crescono in verticale, alte e strette e producono un buon raccolto. Il rovescio della medaglia è che richiedono una manutenzione maggiore, con irrigazione, concimazione, legatura ai supporti e selezione dei germogli laterali da effettuare con regolarità.
- Le piante con portamento prostrato e compatto hanno rami più corti e più larghi. Sono da suggerire per piccoli giardini, vasi e sacchi per la coltivazione. Le cultivar più piccole possono anche essere coltivate in ciotole appese, con gli steli che scendono dai lati. Queste sono le varietà più facili da coltivare e richiedono poca manutenzione, a parte un’irrigazione e una concimazione costanti. Gli steli, di solito, non hanno bisogno di sostegni.
Controllate con attenzione prima dell’acquisto le confezioni dei semi o le etichette delle giovani piante, per assicurarvi di scegliere la varietà migliore in funzione dello spazio e dele condizioni di coltivazione disponibili. Come detto sopra, ci sono moltissime cultivar tra le quali scegliere. I colori dei frutti vanno dal rosso tradizionale, al viola scuro, al rosa, all’arancione, al giallo, al verde e persino alle variegature. Sono disponibili varietà più antiche, coltivate da molti decenni, così come cultivar più recenti e resistenti alla peronospora. I frutti possono essere rotondi e molto piccoli, a forma di prugne allungate, da insalata lisci e uniformi, simili a bistecche di grandi dimensioni, rugosi a coste, ecc.
Cosa e dove acquistare
Le giovani piantine di pomodoro sono disponibili nei garden center, su siti di settore di vendita online. I prezzi delle piantine variano molto in base al tipo di pianta scelta, alle dimensioni e se la pianta è ottenuta d’innesto o meno. I semi consiglio di autoprodurli da piante coltivate l’anno precedente. In alternativa, è possibile trovarli in vendita online, nei centri di giardinaggio e da rivenditori specializzati.
Come si coltiva il pomodoro
Semina al chiuso dei pomodori
I pomodori sono facili da coltivare partendo dai semi. La semina dovrebbe avvenire, nei primi mesi della primavera, al chiuso, in un ambiente caldo. Potete seminare dalla fine di febbraio alla metà di marzo se avete intenzione di coltivare le vostre piante in una serra. Se, invece, volete piantare i pomodori all’aperto, il momento migliore per la semina va dalla fine di marzo, all’inizio di aprile.
Ecco come procedere. Riempite un piccolo contenitore con un terriccio fine e ben drenato da semina, annaffiate abbondantemente ma con delicatezza, disponete i semi nel terreno. Coprire con della vermiculite e mantenete il contenitore ad una temperatura media di circa 18/20°C, meglio se in un apposito spazio riscaldato. La vermiculite è un minerale idratato, leggero, capace di assorbire bene l’umidità. I piccoli granuli che la compongono sono spugnosi, di colore bruno-argenteo. E’ indicata come terreno di coltura per semi e talee oppure da mescolare al terriccio per rendere il composto meglio areato e con una maggiore ritenzione dell’umidità.
In alternativa, coprite il contenitore con un sacchetto di plastica trasparente e posizionatelo in un luogo caldo e soleggiato. Non appena le giovani piantine spuntano dal terreno, il che accade in media dopo due settimane dalla semina, scoprite il vasetto e posizionatelo in un luogo luminoso. In questo modo eviterete che le piantine siano di colore verde chiaro, sottili e allungate.
Rinvaso delle giovani piantine di pomodoro
Da quando le giovani piantine di pomodoro sono spuntate dal terreno, dovrebbero trascorrere almeno un paio di settimane prima di procedere al rinvaso. A questo punto dovreste metterle a dimora singolarmente in nuovi vasi, procedendo come segue:
- Riempite i piccoli vasi con del terriccio di buona qualità e ben drenato. Il terriccio da rinvaso è facilmente reperibile in commercio. E’ realizzato con una miscela di diversi ingredienti, tra cui, fibra di cocco, torba, sabbia e fertilizzante, anche se è possibile realizzarne di propri. Inumidite bene il terriccio, quindi, fate un buco al centro di ciascun vaso.
- Rimuovete le singole piantine dal letto di semina. Aiutatevi con specifici utensili adatti all’uso, cercando di mantenere una piccola zolla attorno alle radici. La vegetazione delle piantine è tenera e può rompersi facilmente. Fate molta attenzione. Mettete a dimora la piantina nella buca fatta, compattando delicatamente il terreccio intorno al gambo.
Disponete i vasetti con le nuove piante in un luogo ben illuminato, con una temperatura media costante di circa 15/17°C. Mantenete il substrato costantemente umido ma mai bagnato. Dopo circa un mese, se avete accudito le piantine a dovere, dovrebbero essere pronte per essere messe a dimora nel luogo definitivo di produzione, dove si apriranno i primi fiori.
A questo punto siete pronti per iniziare la coltivazione dei pomodori in vaso o in terra.
Le giovani piantine di pomodoro devono essere disposte in file parallele, con distanze sulla fila e tra le singole piante tale da consentire un adeguato sviluppo dell’apparato radicale, della chioma e la maturazione dei frutti. Evitate di farvi prendere dall’entusiasmo e non esagerate. Se volete coltivare i pomodori in vaso vi occorreranno contenitori sufficientemente capienti, con una capacità di circa 80/100 lt.
Una volta che le giovani piante avranno iniziato a crescere, occorre fornire loro un supporto, come una canna semplice o in bambù o un filo teso, al quale appoggiarsi. Alcune specie e varietà hanno un portamento compatto e prostrato, quindi, tendono a svilupparsi in orizzontale sul terreno e non richiedono tutori.
Come innaffiare i pomodori
Per ottenere pomodori succosi e saporiti occorre innaffiare le piante con regolarità e con quantità di acqua adeguate alle temperature, alla tipologia di suolo, ecc. Il consiglio è sempre quello di irrigare l’orto nel pomeriggio inoltrato o il mattino presto. Annaffiature abbondanti rischiano di far crescere il frutto con delle spaccature. Una forte siccità, al contrario, con temperature eccessivamente alte e un forte irraggiamento solare, può compromettere il raccolto. Siate costanti nell’innaffiare ed evitate gli eccessi. Se ne avete la possibilità, realizzate un impianto di irrigazione automatico che vi consenta di irrigare bene il terreno alla base delle piante e che eviti di bagnare la vegetazione e i frutti per preservarli da eventuali patologie.
Come migliorare l’impollinazione dei pomodori in serra
Se coltivate i pomodori in serra, spalancate regolarmente le aperture per l’aria durante le ore più calde della giornata, per consentire agli insetti impollinatori di arrivare fino ai fiori. Potete anche picchiettare o scuotere leggermente i fiori quando sono completamente aperti per favorire il trasferimento del polline all’interno del fiore.
Pacciamatura dei pomodori
Stendete uno strato di pacciamatura sopra il terreno per uno spessore di almeno 4/5 cm. Disponete il pacciame attorno alle piante di pomodoro, piantate in filari o in vaso, per aiutare a mantenere costante il livello di umidità nel terreno e per rallentare la crescita delle erbacce. Lasciate dello spazio attorno alla base dello stelo, per evitare che si formino marciumi radicali o del colletto.
Cultivar di pomodori
Ci sono numerose varietà di pomodori in commercio. Tra questi, in Italia, il più conosciuto è il pomodoro di San Marzano (Dop). È prodotto nell’agro nocerino-sarnese, in provincia di Salerno, ed è il più adatto per fare pelati e conserve. Poi abbiamo i pomodori di Pachino, tipici della Sicilia. I pomodori sorrentini, rugosi e polposi. Quelli a forma di ciliegia o cavi all’interno. Esiste anche il pomodoro giallo. Lo producono a Castelfiorentin
o. In ogni caso, secondo la varietà del pomodoro scelto, la raccolta può avvenire fra i 40 e 50 giorni dal trapianto, fino un massimo di 120 giorni.
Nell’orto e in giardino a giugno
Nell’orto o in giardino nelle aiuole miste, a Giugno, si coltivano anche le melanzane, i peperoni, i fagiolini, le zucchine, i piselli, varietà tardive di carote. Mentre tra la fine di Giugno e le prime settimane di luglio è possibile seminare il finocchio. Anche le piante aromatiche, come il basilico e il prezzemolo, vanno piantate in questo mese.
Il basilico, se cimato regolarmente, dura fino a settembre. È una delle piante più diffuse nel nostro paese. Come per i pomodori, anche per il basilico ci sono diverse varietà. La più pregiata è quella genovese mentre la più misteriosa è il basilico rosso. Secondo uno studio del 1991, pubblicato sull’Indian Journal of Pharmacology, il basilico rosso è migliore anche del rinomato ginseng in casi di stress e nervosismo. Ha un profumo misto di fiori, garofano ed anice. Molti lo usano con successo per condire la pasta o il riso e sembrano apprezzarne il sapore.
In questo periodo, coltivare l’orto è piacevole e rilassante. Le giornate sono molto lunghe, il tramonto arriva tardi, le temperature sono miti, ancora non ci sono le fastdiose zanzare delle sere d’estate. Prendersi un pò di tempo per coltivare i propri ortaggi preferiti aiuta, anche se siete stanchi, ad allentare le tensioni della giornata di lavoro, oltre che a ritrovare il contatto con la natura che molto spesso si perde.
A questo punto, non vi resta che iniziare a sperimentare e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!