pomodori in vaso

Dei succosi e colorati pomodori maturi, raccolti dalla pianta nell’orto o in giardino, sono l’immancabile pietanza della tavola estiva. Se pensate che l’uso del pomodoro sulle nostre tavole risale a poco più di un secolo fa! Come si potrebbe fare a meno del pomodoro nella cucina mediterranea? E’ alla base di tantissime ricette in molte regioni d’Italia, dalla pizza, alla pasta, alla panzanella, alla parmigiana di melanzane, al ragù, ecc., ecc.. I pomodori possono essere coltivati da chiunque abbia spazio per un vaso o un contenitore di qualsiasi forma, in un luogo ben soleggiato e riparato.

Le cultivar compatte e dal portamento cespuglioso di pomodorini sono quelle più facili da coltivare in vaso. Hanno il vantaggio di avere anche un grande valore estetico: i rami delle piante scendono oltre il bordo del vaso, al pari di surfinie e gerani e producono un sacco di piccoli, dolci frutti gustosi e colorati per ogni singola pianta.

Gli ortaggi coltivati sul davanzale della finestra della cucina, sul tetto e in piccoli giardini sono una pratica diffusa, che consente a molte persone di gustare il sapore di questi frutti così colorati. Il pomodoro è un ortaggio che si presta molto bene alla coltivazione in vaso, anche se per ottenere risultati ottimali occorre selezionare la varietà più adatta.

Se in piena terra il pomodoro è una pianta molto frugale, quando viene coltivato in vaso richiede maggiori attenzioni da parte nostra, per l’irrigazione, la concimazione, ecc. .

Un cliente, qualche mese fa mi ha detto che aveva piantato dei semi di pomodori e cetrioli in dei piccoli vasi. Le piantine erano spuntate e avevano iniziato a crescere velocemente. A quel punto le aveva spostate in vasi più grandi. Era la prima volta che seminava ortaggi, l’esperienza gli era piaciuta molto e si stava divertendo come un bambino con un nuovo gioco. Purtroppo, non riusciva a capire bene quale dovesse essere il passo successivo per arrivare a raccogliere dei succosi pomodori. Continuava ad annaffiare i vasi che aveva posizionato sul tavolo della cucina, in un moderno appartamento di città.

Ripensando a quel momento mi è venuto in mente di riassumere in un post alcuni semplici consigli per aiutare quelli di voi che desiderano coltivare dei pomodori non avendo un giardino o del terreno a disposizione. Vediamo insieme cosa dobbiamo fare dalla scelta della varietà, del contenitore e del terreno giusti, come annaffiarli e concimarli e molto altro ancora.

Un po’ di storia del pomodoro

pomodori in vasoI pomodori appartengono al genere Solanum, che si trova all’interno della famiglia delle Solanaceae. Di questa fanno parte numerose piante da giardino, come la Belladonna o la petunia, o molte altre piante dell’orto, altrettanto popolari, come peperoni, patate, melanzane e persino il tabacco

Tutte le varietà attualmente coltivate di pomodoro derivano da un’unica specie, il Solanum lycopersicum. In natura esistono 16 varietà selvatiche di Solanum lycopersicum, originarie del Sud America, che si trovano solo in una stretta regione costiera nell’angolo nord-occidentale del continente dall’Ecuador al nord del Cile, comprese le Isole Galapagos.

Il pomodoro che arriva sulle nostre tavole è autoimpollinante. Questa caratteristica è frutto dell’ibridazione fatta dall’uomo nei secoli, poiché così è molto più facile controllare l’impollinazione sulle piante autoimpollinanti che non corrono il rischio di incrociarsi inavvertitamente con specie affini.

Circa nel 1880, con l’invenzione della pizza a Napoli, il pomodoro iniziò a diffondere la propria popolarità in Europa. Prima che il frutto arrivasse sulle tavole del Nord America, era considerato una pianta velenosa anche mortale, poiché proveniente dalla famiglia delle Solanaceae. Molte piante di questa famiglia contengono pericolose tossine, gli alcaloidi tropanici.

Una delle prime testimonianze scritte in Europa sull’uso del pomodoro è dall’erborista italiano, Pietro Andrea Mattioli, che per primo considerò il pomodoro come afrodisiaco.

Il pomodoro era consumato sulle tavole degli Aztechi già nel 700 d.C., che lo chiamavano “tomatl”. Da resoconti di spedizioni spagnole in America nel XVI secolo, si pensava che i conquistadores spagnoli di ritorno dalle spedizioni in Messico e regioni limitrofe avessero introdotto i semi nell’Europa meridionale. Secondo alcuni ricercatori Cortez ebbe il merito di aver portato i semi in Europa nel 1519 al solo scopo ornamentale.

John Parkinson, il farmacista di re Giacomo I e botanico di re Carlo I, sosteneva che mentre li pomodori venivano consumati dagli abitanti dei paesi caldi per placare il calore e la sete, i giardinieri inglesi li coltivavano solo per curiosità e per la bellezza dei frutti.

Nel 1822, numerose ricette sull’uso dei pomodori apparvero su periodici e giornali locali negli Stati Uniti ma ancora si pensava che la pianta fosse velenosa.

Pian piano gli agricoltori iniziarono a studiare l’uso del pomodoro e ne sperimentarono diverse varietà. Nel 1897, Joseph Campbell scoprì che i pomodori si conservano bene se mantenuti in scatola. Questo rese popolare la zuppa di pomodoro condensata.

Oggi i pomodori sono consumati in tutto il mondo in innumerevoli varietà.

Perché coltivare i pomodori in vaso

Coltivare i pomodori in vaso consente sicuramente di ottenere dei vantaggi:

  • Il principale è che potete posizionare i contenitori ovunque, in un cortile, in un portico, su un balcone o anche lungo un camminamento.
  • Si riducono i rischi di malattie e i problemi di parassiti provenienti dal terreno, poiché si utilizza un substrato pulito e fresco.
  • Permette di risparmiare spazio. Potresti anche coltivare i pomodori in dei basket appesi!

I migliori pomodori da coltivare in vaso

Per ottenere delle piante di pomodoro coltivate in vaso sane, rigogliose e con molti frutti succosi e saporiti è fondamentale la scelta del giusto tipo di pianta, del contenitore delle dimensioni e del materiale migliori, dell’esposizione, dell’irrigazione corretta e del terreno adeguato.

Ogni cultivar di pomodoro può essere tecnicamente coltivata in un contenitore. Anche quelli dalla crescita più generosa si possono coltivare in vaso a patto che si dia loro un contenitore di dimensioni adeguate.

Per motivi pratici e di risultati i pomodori più piccoli, di dimensioni compatte, sono la scelta migliore per la coltivazione in contenitori. Quindi, ricordatevi di cercare quelle cultivar per realizzare il vostro orto sul balcone.

Quale vaso scegliere per coltivare i pomodori in vaso

Per scegliere il contenitore migliore per la coltivazione dei pomodori un elemento essenziale è la sua dimensione. Meglio prediligere un contenitore che permetta alla pianta di sviluppare un adeguato apparato radicale e di crescere a sufficienza, producendo frutti polposi e saporiti. Un vaso con un diametro di almeno 40 cm e un’altezza di circa 30 cm potrebbe essere una buona scelta.

È essenziale che il vaso abbia sufficienti fori di drenaggio sul fondo, per consentire all’acqua in eccesso delle innaffiature di defluire facilmente. Il pomodoro predilige terreni ben drenati e privi di ristagni idrici.

Per quanto riguarda il materiale, in commercio sono disponibili una vasta gamma di prodotti tra cui scegliere. Alcune persone preferiscono contenitori in tessuto per privilegiare il riciclo e la sostenibilità, altri danno maggiore enfasi all’aspetto economico, cercando il risparmio con la plastica. Si possono trovare contenitori in semplice plastica o in una più costosa e resistente resina. I più attenti al design faranno realizzare dei contenitori su misura in metallo (tipo corten) o in legno. La terracotta è un’ottima scelta che riduce il numero delle innaffiature, grazie alla sua naturale porosità. Un vaso in terracotta ha un peso maggiore, che preserva dal rischio di ribaltamento del contenitore a causa di forti venti.

La plastica è poco costosa e trattiene bene l’umidità ma in regioni con clima molto caldo, rischia di trattenere all’interno troppo calore, che potrebbe danneggiare le radici della pianta.

E’ utile ricordare che quando si piantano pomodori in contenitori sufficientemente grandi è possibile mettere a dimora più piante insieme e creare delle consociazioni di piante (ad esempio pomodori con insalata, basilico, sedano e prezzemolo) per migliorare i risultati finali.

Molte persone mi chiedono se dovrebbero mantenere le piante nei vasi in cui le hanno coltivate dopo il trapianto. Questi vasi sono troppo piccoli. E’ opportuno travasare la giovane pianta in un contenitore di dimensioni maggiori.

La posizione migliore per il pomodoro

Per sua natura il pomodoro preferisce crescere in posizioni con un buon irraggiamento solare. Per ottenere risultati apprezzabili nella coltivazione del pomodoro in vaso, nei primi giorni dal trapianto è preferibile scegliere luoghi freschi, non troppo caldi e con luce diretta. Una temperatura non eccessivamente alta e una buona umidità aiuteranno l’attecchimento delle giovani piante.

Le prime piantine di pomodoro si mettono a dimora in aprile o maggio a seconda della regione di coltivazione e delle condizioni climatiche. Se potete scegliere, preferite un luogo con una buona luce, con esposizione a sud o sud/est, sud/ovest per favorire la copertura della luce del sole durante tutto il giorno.

Nel caso non abbiate possibilità di scegliere e disponiate solo di spazi esposti a nord, non disperate ma sappiate che i vostri pomodori cresceranno e fruttificheranno un po’ meno.

Per coloro che si trovano in città, dovete cercare di evitare le zone dove si proietta l’ombra di fabbricati vicini o di alberature stradali o di giardini limitrofi. Talvolta, questi ombreggiamenti riescono a mitigare l’eccessivo irraggiamento delle ore pomeridiane in posizioni rivolte a sud, con la conseguenza di difendere naturalmente la pianta dai troppi raggi del sole che potrebbero causare bruciature sulle foglie dei vostri pomodori.

Come scegliere il terreno giusto

Per ottenere pomodori più sani e gustosi assicuratevi di utilizzare un terriccio ricco di sostanza organica, leggero, ben drenato. Potete acquistare sacchi di terriccio premiscelato, già pronto, come per le piante ornamentali oppure potete creare la vostra miscela ideale, combinando torba o fibra di cocco, con compost, lapillo vulcanico, pomice, agriperlite o vermiculite.

Per ottenere buoni risultati è consigliabile utilizzare, se possibile, un terreno fresco e privo di residui. Se intendete impiegare il substrato dell’anno precedente o prendere solo della terra dal giardino cercate di fare attenzione, potreste avere problemi di parassiti, malattie, compattazione del suolo e crescita stentata. Il pomodoro è una pianta esigente in fatto di nutrienti, per questo si consiglia di aggiungere al substrato anche utili microelementi che serviranno a prevenire spiacevoli e dannose carenze nutrizionali.
Come piantare i pomodori in vaso

Uno dei principali vantaggi della coltivazione dei pomodori in vaso è che li potete mettere a dimora prima di quanto accade in giardino.

Mettete i contenitori che avete scelto per i vostri pomodori in un luogo riparato e soleggiato. Riempiteli con il substrato che avete composto, lasciando liberi circa 2-3 cm dal bordo. Mettete a dimora le giovani piante, seppellendo lo stelo fino al primo gruppo di foglie. Si formeranno delle radici lungo tutto lo stelo interrato, così da dare alla pianta un sistema radicale più forte e robusto, che potrà assorbire meglio i nutrienti e l’acqua. Annaffiate bene dopo la messa a dimora delle nuove piante.

Una domanda ricorrente che mi sento fare spesso dai miei clienti è: quante piante di pomodoro posso mettere nello stesso vaso?

Vi consiglio di coltivare una sola pianta di pomodoro per vaso. Poiché le piante di pomodoro sviluppano radici grandi e diffuse, che cercano sempre nuovi nutrienti e acqua. Con più piante nello stesso vaso otterrete piante stentate, poco rigogliose e con pochi o piccoli frutti.
Come irrigare i pomodori in vaso

Il pomodoro, come abbiamo appena detto, ha un apparato radicale ampio e profondo sempre in cerca di acqua e nutrienti. Questo fornisce alla pianta un solido ancoraggio al terreno e un continuo approvvigionamento di alimenti per la sua crescita. Un’irrigazione eccessiva non ha altro scopo che quello di stimolare la vegetazione a scapito della qualità e del sapore dei frutti. In piena terra le irrigazioni devono essere profonde ed abbondanti ma non troppo frequenti.

Per le piante di pomodoro coltivate in vaso le regole si modificano. Il terriccio del vaso si asciuga molto più velocemente e le piante richiedono innaffiature regolari e sufficienti a bagnare tutto il substrato all’interno del contenitore.

Come per le piante coltivate in terra valgono alcuni utili suggerimenti per l’irrigazione dei pomodori:

  • E’ importante bagnare solo la superficie del terreno, evitando di far toccare le foglie dall’acqua. In questo modo si preservano le piante da possibili patologie fungine come l’oidio o la peronospora.
  • Se avete un pozzo per le irrigazioni o l’acqua proviene da una condotta profonda, è consigliabile che l’acqua che raggiunge le piante di pomodoro sia a temperatura ambiente e non eccessivamente fredda, così da evitare shock termici alle radici delle piante in vaso.
  • Evitate con cura ristagni d’acqua in sottovasi o contenitori simili per prevenire il formarsi di marciumi radicali. Se non potete evitarli, impiegate dei prodotti a base di Bacillus thuringiensis israelensis al fine di fronteggiare il diffondersi delle fastidiose zanzare.

Per le piante di pomodoro coltivate in vaso è necessario mantenere il terreno uniformemente umido, annaffiando in profondità con regolarità.

Nei mesi più caldi, specialmente per le piante coltivate in vasi realizzati con materiali porosi, potrebbe essere necessario bagnare più volte al giorno. Meglio controllare sempre prima di irrigare.

L’utilizzo di impianti di innaffiatura automatica a goccia, dotati di centralina elettronica programmabile può essere un valido aiuto per evitare che le piante soffrano.
La concimazione dei pomodori coltivati in vaso

La concimazione è molto importante per i pomodori coltivati in vaso. Non solo consumano i nutrienti molto più velocemente ma, ogni volta che si innaffia, parte di essi viene lavata via insieme all’acqua in eccesso attraverso i fori di drenaggio.

E’ utile reintegrare costantemente i nutrienti per avere piante sane e ricche di frutti. La concimazione inizia al momento della messa a dimora delle giovani piantine, aggiungendo fertilizzante organico granulare mensilmente. Potrete anche impiegare prodotti da diluire nell’acqua ma vi suggerisco di leggere bene le etichette sulle confezioni onde evitare pasticci.
Come si potano le piante di pomodoro in vaso

La potatura dei pomodori coltivati in contenitori richiede minor impegno di quanto accade per quelli coltivati in piena terra. E’ un’operazione che può aiutarli a produrre meglio.

E’ sufficiente rimuovere semplicemente i polloni appena appaiono sulla pianta. Questo permette alla pianta di concentrare più energia sui frutti piuttosto che sulla vegetazione. Nel caso abbiate scelto una varietà particolarmente vigorosa, può essere utile contenerne lo sviluppo costantemente.

Le foglie nella parte bassa del fusto e tutti i rami che non fioriscono si possono eliminare.

Come sostenere le piante di pomodoro in vaso

Anche se la maggior parte delle cutivar di pomodoro impiegate per la coltivazione in vaso ha dimensioni contenute, talvolta hanno bisogno di un supporto per sostenere i rami appesantiti dai frutti.

Nei casi più semplice è sufficiente l’uso di tutori o tutori con rete in mezzo. E’ consigliabile posizionare i tutori al momento della messa a dimora delle giovani piante, farlo successivamente può causare danni alle radici o ai rami.

Pacciamatura dei vasi di pomodoro

La pacciamatura è molto usata negli ultimi anni in vivaio per ridurre l’uso dei diserbanti chimici per contrastare la crescita delle malerbe. Lo stesso vale anche in giardino o nell’orto, limitando la scerbatura manuale o il diserbo.

Per le piante coltivate in vaso la pacciamatura ha più vantaggi:

  • Consente di mantenere più a lungo l’umidità nel terreno,
  • Rallenta la crescita di malerbe,
  • Apporta costantemente nuova materia organica alla pianta, che lentamente la percepisce come nutrienti.

A tale scopo si possono usare molteplici materiali, tra cui:

Nei mesi più caldi, se posti in luoghi particolarmente assolati le piante di pomodoro coltivate in vaso possono subire lo stress di eccessiva insolazione. In questo caso può essere utile coprire parzialmente le piante con del telo ombreggiante oppure spruzzare la vegetazione con una soluzione a base di caolino per proteggere le foglie dalla forte insolazione e prevenire pericolose scottature.

Le api e i pomodori in vaso

pomodori in vasoNonostante i pomodori coltivati siano piante autoimpollinanti, anche loro si avvalgono del prezioso lavoro svolto da api e bombi per l’impollinazione. Specie in città non sempre è semplice avere insetti utili sul balcone o sul terrazzo. Proprio per questo dovremmo cercare di attrarne in quantità sfruttando di nuovo la consociazione di piante. Piantare zinnie e pomodori aiuta ad attrarre le api. Lavanda e boragine fioriscono in momenti diversi ma entrambe sono amanti del sole e molto visitate dalle api.

Patologie del pomodoro coltivato in vaso

Per i pomodori coltivati in terra o in vaso le patologie possibili sono le stesse. Tuttavia, su terrazzi e balconi possono crearsi microclimi che possono facilitare la presenza di alcuni funghi o insetti dannosi ai pomodori.

Come detto più volte, la prevenzione è sempre la migliore arma. Quindi osservate con attenzione le vostre piante di pomodoro coltivate in vaso. Se notate la presenza di insetti dannosi o di funghi è consigliabile effettuare prontamente trattamenti utili a contrastarli, meglio se di origine naturale, come macerati di aglio, ortica, equiseto o il classico rame.

Raccolto

Prima di raccogliere i frutti aspettate che diventino maturi. Il raccolto al momento giusto rende questi frutti impareggiabili. I primi dovrebbero essere pronti da metà giugno, a seconda del tempo e di dove vivete. Innaffiature e concimazioni continue per tutta l’estate, insieme alla rimozione delle foglie vecchie per far entrare luce e aria, consentono di allungare la produzione e la vita utile della pianta fino a settembre.
Coinvolgete i bambini

Ricordate sempre di coinvolgere i bambini nelle attività del giardino e dell’orto. Non è mai troppo presto per rendere i bambini attivi e consapevoli della crescita e dello sviluppo di piante, fiori e frutti.

Molti prodotti di origine naturale o organica sono efficaci se impiegati sulle piante al momento giusto e, ancora meglio, per prevenire il problema. E’ sempre opportuno, in giardino, creare le condizioni colturali ottimali per ogni pianta per evitare o limitare l’insorgere della patologia e per stimolare lo svilupparsi delle difese naturali delle piante stesse. Alcuni prodotti naturali sono efficaci ma non sono una panacea per tutti i mali. Sono utili alleati che ritengo necessario conoscere per creare un equilibrio vitale nel giardino intorno alle piante che amate. Da non dimenticare anche le utili consociazioni di piante, di cui abbiamo già più volte parlato.

Basta avere pazienza, imparare a conoscere le alternative e sperimentare sempre nuove vie per il giardinaggio sostenibile.

A questo punto, non vi resta che iniziare a sperimentare e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

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