Come coltivare le erbe aromatiche in terra ed in vaso
Le erbe aromatiche accompagnano lo sviluppo delle civiltà in diverse parti del mondo da millenni. Per secoli, giardinieri, monaci, sciamani, cuochi, hanno coltivato le più disparate varietà di specie vegetali per la preparazione di prelibati piatti in cucina, di preparati medicali per la cura di disturbi di ogni genere e per la formulazione di profumi unici.
Le specie vegetali commestibili che possono essere coltivate in giardino o su un terrazzo sono molto numerose. Il successo o meno della coltivazione in terra o in vaso di queste piante dipende dalla regione in cui si vive e dal relativo clima. Tuttavia, piante come menta, prezzemolo, erba cipollina o timo sono un buon punto di partenza per principianti giardinieri in piante aromatiche. La loro coltivazione può avvenire sia in interno che in esterno: è sufficiente una fioriera capiente su un davanzale soleggiato per iniziare questa nuova avventura verde.
Se è la prima volta che coltivate le erbe aromatiche, questo post può fornirvi le conoscenze di base per iniziare. Se, al contrario, siete degli esperti giardinieri, potreste trovare alcune curiosità o suggerimenti finora ignorati.
Come si scelgono le erbe aromatiche giuste da coltivare nel proprio giardino, terrazzo o sul davanzale della finestra della cucina? Cercate di capire cosa vorreste fare con le erbe che desiderate coltivare, una ricetta in cucina, un amaro, una tisana, così da scegliere le migliori per il vostro scopo, risparmiando tempo, energie e denaro.
In natura le piante aromatiche si adattano bene al luogo in cui si trovano, non hanno particolari necessità in materia di terreno, sono rustiche, tollerano la siccità senza troppi problemi, necessitano di poca manutenzione. Se, però, avete cercato di coltivarle in giardino, vi sarete accorti ben presto che al di fuori del loro ambiente, sono piante piuttosto esigenti. Ognuna di esse ha le proprie peculiarità, pertanto, conoscere quali sono le cure delle piante aromatiche che avete in giardino può aiutare a crescerle sane e rigogliose.
Storia delle erbe aromatiche
Nei secoli gli esseri umani hanno usato le erbe in genere per i seguenti scopi:
- in cucina, per dare sapore alle pietanze,
- per preparare profumi,
- come disinfettanti,
- come difesa da germi e parassiti,
- come medicamenti,
- in sostituzione del denaro, come moneta.
Anche oggi le piante aromatiche hanno gli stessi usi. Se aprite lo sportello della dispensa della vostra cucina troverete senza dubbio alcune delle più comuni facilmente, come menta, origano, curcuma, ecc.
Da dove provengono le erbe aromatiche?
Le piante aromatiche che sono oggi di uso comune provengono da paesi sparsi in tutto il mondo. Le tradizioni popolari ci hanno tramandato come usarle al meglio e anche come coltivarle.
Gli antichi Egizi annotarono le loro conoscenze sulle erbe sui papiri, per tramandare ai posteri ciò che avevano appreso nei secoli. I Sumeri della Mesopotamia, in sostituzione del papiro usavano tavolette di argilla.
Ippocrate, medico e geografo dell’antica Grecia, considerato come il fondatore della medicina basata su principi scientifici, era un esperto conoscitore delle erbe. Galeno di Pergamo era il medico dell’imperatore Marco Aurelio. Dioscoride Pedanio, botanico esperto, era il medico dell’imperatore Nerone.
Il libro della guarigione e Il canone della medicina sono le opere più conosciute del medico arabo Avicenna, dal quale abbiamo appreso l’utilizzo di numerose erbe aromatiche impiegate in India e in Cina.
Durante il Medioevo, epoca buia della conoscenza, in Europa, il sapere sulle erbe è stato conservato, arricchito e tramandato dai monaci, che le coltivavano negli hortus conclusus dei monasteri a fini medici e culinari.
Ildegarda di Bingen, monaca cristiana, badessa ed erborista tedesca, dichiarata nel 2012 dottore della Chiesa da Papa Benedetto XVI, curava i malati con le erbe.
Con i primi esploratori del XV e XVI secolo le erbe coltivate in Europa ed in oriente, passarono gli oceani e così fecero quelle del continente americano.
Da quali paesi arrivano le più comuni erbe aromatiche?
Originarie della Mesopotamia, tra le più note, sono la mela, il coriandolo, il finocchio, l’aglio e la cipolla. Dall’antica Grecia e dall’Italia di epoca romana arrivano: salvia, prezzemolo, erba cipollina, melissa, menta, timo, valeriana, calendula, ecc..
L’India è la culla di aloe, cumino, cardamomo, noce moscata e altre.
La Cina vanta un’antica e ampia tradizione nella coltivazione e nell’uso delle erbe aromatiche, tra cui: radice di ginseng, cumino, crisantemo, gelsomino, liquirizia, nespolo, loto, litchi, rabarbaro, ecc..
Provengono da diversi paesi dell’Europa: cerfoglio, dente di leone, fiori di sambuco, eufrasia, cardo mariano, olmaria, ortica, erba di San Giovanni, verbena, achillea, ecc..
Pillole di conoscenza sulle erbe aromatiche
Uno dei primi giardini di erbe aromatiche conosciuti fu realizzato a Babilonia, il capoluogo della Mesopotamia. In esso si trovavano oltre 60 specie di piante aromatiche, tra le quali alcune di quelle che noi usiamo oggi con regolarità, ad esempio le rose. I medici di queste regioni ritenevano che i pazienti avrebbero tratto il maggior beneficio dall’assumere le medicine se le avessero prese al mattino presto o di notte. Affermazioni simili le fanno anche i medici moderni.
Gli antichi indù posero regole severe su dove coltivare, come crescere e raccogliere le erbe. Si potevano prendere dalla pianta solo le parti tenere di erbe che crescevano in luoghi difficili da raggiungere, di solito in terreno ricco e ben drenato. Le erbe dovevano essere adulte. Preferivano luoghi con il giusto compromesso tra luce e ombra. Dall’India abbiamo anche imparato ad addolcire le sostanze più amare con dolcificanti naturali, come il miele.
Gli antichi romani usavano le erbe aromatiche per allontanare gli insetti e per profumare gli ambienti, cospargendole sui pavimenti. Il riscaldamento a pavimento ne esaltava gli aromi. Alla fine della giornata, le erbe venivano rimosse e sostituite con nuove e fresche. Quelle secche si usavano per accendere il fuoco.
I Druidi erano, antichi sacerdoti celtici vissuti nella Gran Bretagna precristiana, usavano la verbena per curare le infezioni della vescica.
Quali sono le erbe officinali da provare?
Tutte le erbe aromatiche più conosciute possono essere coltivate senza troppe difficoltà in un orto rialzato, in uno tradizionale, in aiuole o bordure miste o semplicemente in vaso. Tra le tante erbe officinali che potete trovare facilmente in commercio vi suggerisco di provare, se già non le conoscete:
- tra le erbe annuali: basilico, coriandolo e aneto,
- tra le biennali: cumino, cerfoglio e prezzemolo,
- tra le perenni: borragine, erba cipollina, finocchio, maggiorana, menta, salvia, dragoncello e timo.
Quando e dove coltivare le erbe aromatiche
Le erbe aromatiche, come più volte detto, non hanno particolari esigenze di terreno, tuttavia, per ottenere risultati migliori è consigliabile metterle a dimora in una posizione ben soleggiata, in un terreno leggero, ben drenato, capace di trattenere l’umidità ma di far defluire facilmente l’acqua in eccesso, fertile, ricco di sostanza organica.
In giardino o nell’orto si possono realizzare aiuole dedicate alle aromatiche oppure inserirle all’interno di bordure insieme a fioriture stagionali. Se siete dei miei lettori assidui, ricorderete di quando ho parlato di tecniche alternative di coltivazioni per orti e giardini, come la Hugelkultur, la Permacultura, l’orticoltura del “non fare” di Fukuoka o l’idroponica. Tutte tecniche che possono essere impiegate anche per la coltivazione delle erbe aromatiche.
Per ottenere erbe aromatiche disponibili per un maggior periodo dell’anno suggerisco di:
- Per le specie e varietà a crescita rapida, come coriandolo e aneto, seminare ad intervalli di quindici giorni per tutta la primavera e l’estate.
- Selezionate diverse cultivar della stessa specie, se possibile, che abbiano tempi di maturazione scaglionati, in modo da mantenere produttivo il vostro piccolo orto di erbe aromatiche o da poterne apprezzare le fioriture.
- Se vivete in una regione con climi invernali rigidi, riparate i vasi con le erbe officinali finora coltivate all’aperto, come erba cipollina, menta e prezzemolo, in casa per l’inverno, disponendole su un davanzale esposto a sud.
- Coltivate alcune piante officinali in vaso vicino a casa, così da raccoglierne facilmente e da apprezzarne il profumo e le generose fioriture di alcune.
- Per le piante officinali a crescita più vigorosa, preferite contenitori di maggiori dimensioni o la coltivazione in piena terra, come per salvia e rosmarino.
- In alternativa ai vasi è possibile impiegare dei sacchi appoggiati in terra per la coltivazione delle aromatiche, in particolare se non avete spazio sufficiente a disposizione.
- Se siete degli appassionati di giardinaggio o esperti giardinieri, iniziate le prime semine all’inizio della primavera con semenzai o letti di semina protetti.
- Preparate alcuni vasetti con le nuove specie seminate in una serra, in un giardino d’inverno o su di un davanzale soleggiato, così da avere le nuove piantine pronte per la messa a dimora in terra o in vaso non appena le temperature lo permettono.
Consociazioni di piante aromatiche
Le erbe officinali o aromatiche sono piante che hanno ognuna una o più caratteristiche che le rendono uniche. Svolgono benefici effetti in giardino o nell’orto grazie anche alle sostanze che contengono. Aiutano gli insetti impollinatori e gli insetti utili offrendo loro rifugio e polline di cui nutrirsi. Una consociazione tra piante e insetti è molto utile per la biodiversità.
Una corretta disposizione delle piante aromatiche in giardino, sul terrazzo o nell’orto aiuta ad instaurare rapporti di buon vicinato tra le piante. La consociazione di piante o companion planting, in inglese, crea effetti benefici reciproci tra le piante. Alcune apportano sostanze utili al terreno per la crescita di altre, la vicinanza migliora le proprietà organolettiche di certe parti o allontana gli insetti dannosi. Se volete coltivare un orto, mantenere un giardino o un terrazzo secondo buone norme di gestione biologica, avendo cura della sostenibilità per l’ambiente, la consociazione di piante è un utile strumento capace di offrirvi un insostituibile strumento tutto naturale, senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi.
Come fare giardinaggio con le piante aromatiche
Molte piante officinali, come già detto, ad esempio lavanda, salvia e rosmarino, vivono facilmente in terreni poveri, esposti in pieno sole, con un buon drenaggio, tutte condizioni tipiche del giardino Mediterraneo.
Al contrario, piante come menta, erba cipollina, prezzemolo, melissa e finocchio vivono senza troppi problemi anche in substrati di coltivazione con maggiore umidità e con una leggera ombreggiatura.
Se state cercando di coltivare le vostre aromatiche in vaso sul terrazzo, preferite piante che abbiano esigenze simili e tempi e modi di crescita simili.
Se tra le vostre piante aromatiche preferite c’è la menta, vi consiglio di tenerla separata in un vaso a lei dedicato, in quanto si trappa di una pianta allelopatica, che rilascia nel terreno sostanze che disturbano la crescita delle altre piante.
Piante tenere come basilico, coriandolo e citronella sono da preferire per la facile coltivazione su un davanzale ben esposto, piantando giovani piantine.
Al contrario, le annuali rustiche come la Calendula, la Borragine e la Camomilla si riproducono facilmente da seme.
Per le piante aromatiche con portamento arbustivo e più resistenti, come salvia, rosmarino, timo, lavanda, vi consiglio il loro impiego in giardino nei seguenti luoghi:
- giardino roccioso,
- giardini di città in aiuole o bordure con piante a portamento compatto,
- cortili interni sufficientemente illuminati,
- giardini di mare,
- giardini informali,
- giardino mediterraneo,
- bordure e aiuole in giardini di campagna.
Coltivazione e cura delle erbe aromatiche
Per evitare di fare confusione e per semplicità di esposizione è necessario dividere le erbe aromatiche in due grandi raggruppamenti: nel primo gruppo inseriremo quelle erbe officinali annuali che, ogni anno, al termine dell’estate muoiono e che occorre seminare di nuovo, l’anno successivo. Nel secondo gruppo inseriremo le piante officinali perenni, simili a piccoli arbusti, che grazie alle sapienti cure del giardiniere, ogni anno si mostrano in tutto il loro splendore.
Piante aromatiche perenni
La gran parte delle erbe officinali sono piante perenni, che occorre mettere a dimora una sola volta. Sono piante molto generose, che richiedono poca manutenzione e poche attenzioni. E’ sufficiente una potatura dopo la fioritura o alla fine dell’estate, almeno una concimazione all’anno e poche innaffiature per ottenere una pianta sana capace di prosperare ogni anno, pronta ad offrire ingredienti preziosi anche per i piatti della cucina mediterranea. Queste piante possono essere coltivate in terra o in vaso, in terrazzo, in giardino o nell’orto. Alcune sono anche eccellenti piante ornamentali da giardino. Tra le più comuni di questo gruppo ricordiamo rosmarino, salvia, lavanda, timo, che tra le altre hanno anche il pregio di essere arbusti sempreverdi, capaci di aggiungere colore e struttura al giardino anche in inverno.
Alcune di queste piante sembrano deperire completamente in inverno, come la menta, ma all’inizio della primavera, dagli stoloni protetti dal freddo nel terreno appaiono i nuovi germogli.
Piante aromatiche annuali
Le rimanenti piante officinali hanno un ciclo di vita molto breve, meno di un anno. Il basilico ed il prezzemolo ne sono due esempi conosciuti a tutti. Non sopportano il gelo dell’inverno che ne determina la morte. Ogni anno è necessario seminare o piantare di nuovo queste erbe per averle in vaso o in giardino.
Per iniziare la coltivazione delle erbe aromatiche più semplici, come basilico, erba cipollina e prezzemolo, potete effettuare la semina da gennaio a inizio aprile, in un semenzaio conservato in ambiente chiuso, con temperature non troppo basse. Se le condizioni di clima e terreno lo permettono, è possibile seminare direttamente in piena terra all’aperto dal mese di marzo, a seconda della regione in cui vi trovate.
Per altre piante aromatiche come alloro, rosmarino, lavanda, salvia si possono ottenere delle talee dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno da piante madri e metterle a dimora in piccoli alveoli o vasetti, in ambiente protetto e con umidità controllata.
Le piante cespitose, come l’origano, la maggiorana e la menta, si possono dividere in primavera o dopo la fioritura a fine estate, così da ottenere nuove piccole piante.
Se siete dei giardinieri in erba, poco pazienti, potete sempre rivolgervi ad un garden center, a un negozio specializzato o cercare in rete per acquistare delle giovani piante da mettere a dimora direttamente in terra o in vaso. L’importante è posizionare i vasi o le aiuole di piante aromatiche in luoghi soleggiati e caldi. Per le piante coltivate in vaso lasciate loro lo spazio sufficiente per crescere sane, evitate gli eccessi!
Come piantare le giovani piantine
Una volta che i semi sono germinati e hanno prodotto nuove piantine, prima di metterle a dimora in vasi più grandi o in terra, aspettate che queste abbiano sufficienti radici per attecchire.
Prima di piantare le giovani piantine, lavorate con cura il terreno, ottenendo una superficie uniforme, priva di erbacce e rocce di grandi dimensioni.
Togliete le giovani piante dai vasi da vivaio con cura, maneggiatele con attenzione, sorreggendole per la zolla o per le foglie in ciuffo. Per le piante aromatiche meno bisognose di acqua, lasciate il bordo della zolla del vaso a livello del terreno o appena sopra di esso così da agevolare il deflusso dell’acqua in eccesso. Compattate leggermente il terriccio della buca attorno alla zolla per eliminare l’aria residua.
Annaffiate abbondantemente la nuova pianta evitando getti diretti e troppo forti. Per i primi mesi dalla messa a dimora, vi consiglio di annaffiare le nuove piante officinali per facilitarne l’attecchimento e lo sviluppo. Solo una volta che saranno diventate adulte, alcune avranno bisogno di molta meno acqua e saranno resistenti anche a condizioni siccitose.
Domande comuni sulle piante aromatiche
Vediamo solo alcune delle domande più frequenti che mi sento fare spesso dai miei clienti.
Di quanta luce solare hanno bisogno le piante officinali?
La maggior parte di esse ha bisogno di almeno sei ore di luce solare diretta al giorno ma questo dipende anche dalla regione nella quale si trovano. Se state cercando delle erbe aromatiche da piantare in un’area parzialmente ombreggiata, provate a piantare cerfoglio o prezzemolo.
In che tipo di terreno crescono meglio le piante officinali?
Ogni pianta ha le proprie esigenze specifiche. Per determinare il substrato di coltivazione migliore per ognuna è necessario conoscerne bene le caratteristiche. Un suggerimento utile è quello di raggruppare insieme le piante officinali che hanno esigenze colturali simili. La maggior parte degli aromi richiede un terreno sciolto e leggermente umido, mai bagnato, ben drenato e moderatamente fertile. La maggior parte delle officinali ha bisogno di un pH compreso tra 6 e 7. Si adattano bene ad un terreno sciolto che facilita la penetrazione delle radici. E’ sufficiente effettuare una, massimo due, concimazioni all’anno, alla ripresa vegetativa in primavera e alla fine dell’estate, senza mai esagerare.
Quanto spesso è necessario annaffiare le piante officinali?
Tutte le piante hanno bisogno di annaffiature regolari per crescere vigorose. Alcune hanno bisogno di più acqua di altre. Le innaffiature devono avvenire, sia in terra che in vaso, quando il terriccio è quasi completamente asciutto. E’ necessario tempo e pazienza per capire la giusta frequenza e quantità delle bagnature. Come già detto, ricordate di mettere insieme piante con le medesime esigenze. Ad esempio, al basilico piace più acqua della lavanda. Un suggerimento, annaffiate circa una volta alla settimana, in condizioni ottimali. In caso di caldo estremo, è necessario verificare la salute delle piante spesso e aggiustare tempi e modi di irrigazione anche tramite impianti di irrigazione automatizzati.
Qual è il momento migliore per innaffiare le piante aromatiche?
Se possibile, bagnate le piante aromatiche al mattino presto. In questo modo l’acqua riesce ad entrare in profondità nel terreno e solo una piccola parte viene dispersa in evaporazione.
Le piante aromatiche crescono meglio dentro o fuori?
Possono essere coltivate sia in indoor che in esterno. Se coltivate in piena terra, in esterno, hanno una crescita maggiore e minore bisogno di attenzioni. La coltivazione in interno richiede maggiori attenzioni ma consente di avere erbe officinali disponibili tutto l’anno.
Non tutti gli ambienti sono indicati per la coltivazione di piante officinali in esterno o in interno. Alcuni richiedono piante più resistenti di altre. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura delle vostre piante aromatiche, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura delle vostre piante da giardino.
Se state cercando delle piante aromatiche, anche insolite, per il vostro giardino, parco o terrazzo, per dare colore, profumo e forma ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio sia il posto migliore per coltivare con successo delle aromatiche e quali saranno le condizioni per una loro crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne più di una, a crescerle e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quelle che preferite, comprarle, piantarle e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!