marciume radicale

Spesso, quando un cliente mi chiama per la cura delle sue piante da appartamento, uno dei problemi più comuni che incontro è il marciume radicale. Trovo piante d’appartamento appassite anche se il terreno è umido, piante con le foglie che stanno ingiallendo e con gli steli mollicci. In questi casi ci sono buone probabilità che le piante siano colpite da marciume radicale. In alcuni casi è possibile trovare un rimedio per salvare la pianta, il più delle volte è troppo tardi. La soluzione migliore è comunque quella di agire in fretta.

Il marciume radicale manifesta i primi sintomi nella parte nascosta della pianta, le radici. Difficilmente è possibile riconoscere questa patologia fino a quando la pianta mostra i primi segni, come foglie gialle o crescita stentata

Piante messe a dimora in terreni troppo compatti, con un drenaggio insufficiente, o in vasi privi di fori di drenaggio abbastanza grandi, sono le più suscettibili ad essere colpite da marciume radicale. Anche le piante da giardino che si trovano in piena terra non sono immuni al marciume radicale. La maggior parte dei casi di marciume radicale in giardino o per piante in vaso può essere prevenuta semplicemente adottando una gestione attenta dell’irrigazione e delle condizioni del terreno.

Sebbene sia facile prevenire questa patologia, se trascurata troppo a lungo può essere fatale per le piante colpite.

Cos’è il marciume radicale?

Il marciume radicale è una patologia comune che colpisce principalmente le piante coltivate in vaso ma non solo. Può essere il risultato dell’azione di diversi microrganismi patogeni come batteri, funghi o nematodi che colpiscono l’apparato radicale di una pianta.

Questa malattia è causata da una prolungata permanenza nel suolo di condizioni favorevoli allo sviluppo dei microrganismi citati sopra. L’eccessiva umidità nel terreno prolungata nel tempo il più delle volte è originata da un’eccessiva irrigazione. In questo modo le radici della pianta non riescono più a respirare perché si trovano in un ambiente saturo d’acqua.

In un ambiente così modificato, con elevata umidità, trovano un luogo favorevole al loro sviluppo numerosi funghi patogeni. Tra i più comuni funghi dannosi che contribuiscono allo sviluppo del marciume radicale possiamo trovare quelli appartenenti al genere Pythium, quelli appartenenti al genere Fusarium (che prosperano nei tessuti vegetali morti o morenti), l’Armillaria mellea (che causa il marciume radicale fibroso), la Rosellinia necatrix (che determina il marciume radicale lanoso), l’Heterobasidion annosum, l’Heterobasidion palviporum, il Ganoderma lucidum, il Ganoderma applanatum, l’Ustulina deusta per alberi come querce e tigli, l’Ustulina zonata per piante del genere Ficus, il Rhizina ondulata per le conifere, la Phytophthora citrophthora che colpisce maggiormente gli agrumi.

Il marciume radicale può essere identificato dalla presenza nell’apparato radicale di parti molli e marroni. Le radici di una pianta sana dovrebbero essere turgide e di colore chiaro (dal bianco al giallo, alcune volte arancioni). Ma in presenza di terreno molto umido, i funghi patogeni si moltiplicano e si diffondono, colpendo per prime le estremità delle radici. Man mano che il fungo progredisce, le parti sane della radice diventano marroni e molli e lentamente muoiono. La pianta non è più in grado di assorbire i nutrienti di cui ha bisogno. Questa carenza diventa evidente nelle condizioni delle foglie della pianta, che iniziano ad appassire e ingialliscono o cadono. La crescita rallenta, la pianta produce foglie più piccole e la fioritura può essere ritardata. Con le condizioni ideali per la rapida diffusione del fungo, le piante possono deperire completamente in poco più di una settimana.

Come riconoscere il marciume radicale

Poiché questa malattia si verifica sotto la superficie del terreno, non è facile da riconoscere in tempo se non all’occhio di un giardiniere professionista.

Le piante che soffrono di marciume radicale, come abbiamo detto, hanno le foglie ingiallite, gli steli mollicci e appassiti. In alcuni casi si può manifestare della muffa bianca sulla superficie del terreno o della muffa sugli steli della pianta. Le foglie potrebbero avere un colore più scuro sul margine esterno della pagina fogliare, gli steli potrebbero assumere colorazioni tendenti al marrone scuro o al nero e perdere di turgore. Dove il ristagno d’acqua perdura da tempo, potreste notare anche del cattivo odore.

A volte, una pianta appassisce improvvisamente, anche se il terreno è bagnato, il che potrebbe far pensare che non abbia abbastanza acqua. In realtà, è vero il contrario.

Altre volte, il terreno può essere asciutto sulla superficie, come se la pianta abbia bisogno di acqua. Mentre più a fondo è presente molta umidità.

Un suolo sano è formato da un corretto mix di più elementi, con granulometria e dimensioni diverse, tra cui la materia organica, i microelementi, e materiali come pomice, argilla espansa, perlite, lapillo vulcanico, compost, sabbia, ecc. Tra le particelle sono presenti degli spazi. In questi spazi è necessario un equilibrio tra acqua e aria in modo che le radici possano assorbire i nutrienti e respirare.

Quando il terreno è troppo umido, non c’è spazio per l’aria e tutti gli spazi sono saturi d’acqua. Proprio come gli altri esseri viventi, le piante hanno bisogno di aria per sopravvivere. La pianta soffoca in un ambiente eccessivamente umido.

L’appassimento delle radici in presenza di marciume radicale ha delle caratteristiche diverse dall’appassimento che si verifica quando il terreno è troppo secco. Quando una pianta appassisce perché ha bisogno di acqua, le foglie hanno una sfumatura grigia o tendente al blu, le foglie sono fragili e, se rotte, sono croccanti e, naturalmente, il terreno è asciutto.

Le piante in vaso e le piante da interno sono più soggette ad essere colpite da marciume radicale, rispetto alle piante coltivate in piena terra. Questo perché l’acqua ristagna più facilmente nei contenitori che nel terreno, dove può trovare una naturale via d’uscita.

La presenza di eccessiva umidità nel terreno dei vasi delle piante d’appartamento può verificarsi per diversi motivi, tra cui i più comuni sono un drenaggio non corretto del vaso (mancanza di fori, fori troppo piccoli, terreno troppo pesante, ecc.), oltre ad irrigazioni eccessive e con una frequenza errata.

Alcune piante sono più suscettibili al marciume radicale rispetto ad altre.

Come prevenire il marciume radicale

Il miglior metodo per difendere le piante dal marciume radicale è la prevenzione. Vediamo di seguito alcuni utili consigli per impedire che il marciume radicale colpisca le vostre piante d’appartamento e le piante del giardino.

  • Per le piante da interno assicuratevi che il contenitore che state utilizzando abbia fori di drenaggio in numero sufficiente e di dimensioni adeguate a far fuoriuscire l’acqua in eccesso delle innaffiature.
  • Per la coltivazione delle vostre piante da interno usate solo terricci professionali, leggeri, sciolti, ben drenati, ricchi di sostanza organica. Solo se siete degli esperti appassionati di giardinaggio o dei giardinieri professionisti potete crearne uno personalizzato, più adatto alle esigenze delle piante che avete e alle rispettive condizioni ambientali. Evitate di usare la terra da giardino per le piante in vaso, sicuramente è troppo pesante e non sufficientemente drenante.
  • Assicuratevi che il vaso sia della dimensione adatta al tipo e alla grandezza della pianta che deve ospitare. Un contenitore troppo grande contiene molto terriccio, che può assorbire una grande quantità di acqua che può richiedere molto tempo per essere smaltita. Una pianta con un apparato radicale poco esteso può avere conseguenze negative da un terreno troppo umido.
  • Eseguite le bagnature dei vasi correttamente a seconda delle esigenze delle piante che avete. Lo stesso vale in giardino in base al tipo di pianta, all’esposizione, al terreno che avete. Ad alcune piante d’appartamento piace essere mantenute costantemente umide. Altre preferiscono che il terriccio del vaso si asciughi completamente prima di avere una nuova innaffiatura.
  • Tra gli interventi che si possono effettuare per prevenire l’insorgere di marciumi radicali, si possono impiegare prodotti a base di Trichoderma asperellum o di altri anticrittogamici utili a ridurre la disponibilità di sostanze nutritive agli agenti patogeni.
  • Uno strumento utile a prevenire le conseguenze della diffusione di funghi patogeni è costituito dai prodotti a base di micorrize. Le micorrize rendono le piante maggiormente resistenti agli attacchi di funghi come l’Armillaria ed altri. Sono prodotti di origine naturale, ammessi anche nelle coltivazioni in agricoltura biologica.
  • Quando acquistate una nuova pianta, da interno o da giardino, fate una piccola ricerca sulle sue caratteristiche, su ciò di cui ha bisogno per crescere sana e rigogliosa. Potete trovare utili informazioni su molte piante nei post di questo blog.
  • E’ consigliabile sapere cosa comporta posizionare una pianta in un luogo assolato piuttosto che in uno in ombra. Potrebbe essere necessario annaffiare più spesso se si trova in un angolo molto luminoso e ben esposto al sole. Se le temperature interne o esterne sono miti o se l’umidità dell’aria è elevata la pianta potrebbe aver bisogno di minori annaffiature.
  • Prima di effettuare una nuova bagnatura del vaso o del terreno, controllate che il substrato sia asciutto ma mai completamente secco.

Molte volte, quando si riconosce che la pianta è colpita da marciume radicale può essere troppo tardi per salvarla. Potrebbe essere possibile riprodurre la stessa pianta da una talea prelevata da un ramo ancora sano o, per alcune piante da interno, da steli o foglie. Il mio consiglio è quello di acquistare una nuova giovane pianta dello stesso genere e cultivar di quella seccata.

Tipi diversi di terreno hanno diversa capacità di drenaggio. Il terreno di tipo argilloso trattiene bene l’acqua ma ha un pessimo drenaggio. Il terreno sabbioso drena molto bene e velocemente ma non trattiene quasi per niente l’umidità. Ogni pianta ha esigenze specifiche sul terreno che preferisce. Alcune vivono rigogliose in terreni più pesanti e alcalini mentre altre prosperano in terreni ricchi di sostanza organica, sciolti e con pH leggermente acido. Per ottenere i migliori risultati, assicuratevi di scegliere il terreno più indicato per le piante che avete o che vorreste acquistare.

Come curare il marciume radicale?

Il marciume radicale può essere curato solo se riconosciuto in tempo. Altrimenti, per le piante che siano state attaccate dai funghi da lungo tempo, i rimedi possono essere solo un palliativo.

Quando si riesce a riconoscere in tempo il marciume radicale, un rimedio può essere quello di rimuovere tutte le parti dell’apparato radicale colpite dai funghi e di disinfettare le ferite con una miscela di rame e propoli.

In questo caso consigli di procedere come segue.

  • Rimuovere la pianta dal terreno e controllare le radici. Estraete la pianta in vaso dal terriccio del vaso, facendo attenzione a non rompere le radici. Cercate di rimuovere delicatamente il terriccio dalle radici. Controllate in quali condizioni si trovano le radici: che colore hanno, qual è la loro consistenza. Eliminate tutte le parti marcescenti, danneggiate e in cattive condizioni. Le radici in decomposizione sono, di solito, di colore marrone scuro o nero, si sfilacciano e sono particolarmente mollicce. Le radici sane sono bianche o verdi e sono ben compatte.
  • Tagliare le parti danneggiate della pianta. Con un paio di forbici da giardino ben affilate e disinfettate, tagliate con attenzione le parti in decomposizione della pianta, sia parte radicale che parte vegetata. Assicuratevi di rimuovere tutte le radici e le foglie interessate. Nel corso di questa operazione fate attenzione a non danneggiare le parti ancora sane.
  • Rinvasare la pianta con nuovo terriccio. Dopo aver rimosso tutte le parti danneggiate della pianta, occorre rinvasarla. Eliminate il terreno vecchio, pulite con attenzione il vaso o usatene uno nuovo con i fori di drenaggio in numero e dimensioni opportune. Al momento del rinvaso, è consigliabile sostituire completamente il terriccio del vaso con del terriccio nuovo. Scegliete il tipo di terriccio in base alle esigenze della singola pianta. Evitate con cura quelli acquistabili a poco prezzo.

Una volta completata l’operazione, posizionate la pianta in un luogo luminoso ma lontano dalla luce diretta del sole. Controllate costantemente la pianta e le sue necessità di acqua. Evitate in ogni caso di effettuare bagnature eccessive e con frequenza inopportuna. Potreste compromettere definitivamente la pianta che avete cercato di recuperare.

In commercio sono reperibili diversi prodotti fungicidi con specifiche caratteristiche che possono essere impiegati per fronteggiare il marciume radicale. Per impiegarli con successo è necessario rivolgersi a professionisti del settore e seguire attentamente le indicazioni riportate sulla confezione per quanto riguarda modi e dosi d’impiego.

Nel caso si abbiano delle piante in piena terra colpite da marciume radicale e siano ormai compromesse, sarebbe opportuno rimuoverle dal terreno e disinfettare il sito on prodotti a base di calce idrata o zolfo.

Domande frequenti sul marciume radicale

È possibile far regredire il marciume radicale?

Non è possibile far regredire il marciume radicale. Quando si tratta una pianta per questa malattia è sempre opportuno rimuovere le parti colpite dai funghi. Solo dopo che le parti compromesse sono state rimosse, è necessario applicare prodotti per combattere l’infezione fungina e rinvasare quello che resta di sano della pianta colpita.

Che aspetto ha il marciume radicale?

Una pianta colpita da marciume radicale, di solito, presenta foglie appassite o ingiallite o foglie e radici dalla consistenza molliccia. L’unico modo per essere certi che la pianta sia affetta da marciume radicale è quello di controllarne il suo apparato radicale. Se non ci sono segni di marciume nelle radici e le foglie sembrano sane, potrebbe trattarsi di semplice mancanza di acqua o di qualche altra patologia.

È possibile che una pianta d’appartamento si riprenda dal marciume radicale?

Se si riconosce la malattia presto, è possibile curare la pianta adottando tutte le attenzioni descritte sopra. Sfortunatamente, se il marciume radicale si riconosce troppo tardi e i funghi hanno il tempo di riprodursi liberamente e non rimangono radici sane, la pianta risulta compromessa.

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in vaso o in piena terra. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura delle vostre piante d’appartamento o da giardino, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto, per la cura delle vostre piante.

Se state cercando di curare le vostre piante da interno o da esterno dal marciume radicale e pensate di non avere gli strumenti per farlo, contattatemi. Insieme potremo cercare di porre rimedio a questo problema. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo delle piante da interno e da giardino e quali saranno le condizioni per una loro crescita ottimale. Posso aiutarvi a curarle, a crescerle e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.

A questo punto, non vi resta che condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

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