Oggetti verdi e “sospesi” per un paradiso verticale. Sembrano piante che volano ma si chiamano kokedama e basta guardarle per sentirsi avvolti in un’atmosfera zen. Il senso di pace è immediato. Ovviamente arrivano dall’Oriente, dove sono ritenuti parenti dei bonsai. In Italia sono diventati una soluzione molto poetica e sostenibile per giardini ridotti, piccoli balconi, giardinieri ricercati o quanti abbiano voglia di coltivare muschio a casa, non solo a Natale.

Cenni di storia dei kokedama

La loro storia è di semplici origini, perché i kokedama sono nati come alternativa alla coltivazione delle piante in vaso. I più fantasiosi, infatti, creavano kokedama da appendere. La traduzione letterale del termine usato è “perla di muschio”. Si presenta come una palla, ma non è composta da terreno comune, bensì da un substrato di coltivazione creato ad hoc. Dentro, radicano le piante.

Fuori, sono tante e diverse, sempreverdi o fiorite, le piante destinate a rimanere piuttosto piccole a causa delle esigue dimensioni della palla. A differenza di altre tecniche di coltivazione, la sua storia non è così antica: si dice l’idea derivi dalla tecnica Nearai, uno stile popolare durante l’epoca Edo in Giappone, dove il bonsai veniva estratto dal vaso per goderne la bellezza a tuttotondo, come una scultura. In modo da poterlo osservare da ogni angolazione.

piante da-interni-kokedama- Firenze

Con la funzione di “copertura”, il muschio è il primo ingrediente dei kokedama. I kokedama sono sfere di terriccio racchiuse in un rivestimento di muschio. Entrambe svolgono la funzione di supporto per lo sviluppo delle piccole piante, sempreverdi o fiorite, in completa assenza di vaso o contenitore.

Piccoli bonsai “volanti” vengono chiamati, perché si possono appendere con grande effetto scenografico per creare degli “String garden”, o in alternativa essere adagiati su ciotole o vassoi. Le radici delle piantine crescono all’interno della sfera (fatta di sfagno, materiale argilloso chiamato akadama e terriccio acido chiamato ketotsuchi, adatti a trattenere l’umidità).

Un’idea decorativa originale, il kokedama

Posizionati su simpatici vassoi o appesi con fili invisibili in modo che rimangano sospesi in aria, i kokedama danno un tocco originale alla vostra casa. Ma se vi posso dare un consiglio, prima di pensare alla forma, cercate dei prodotti ben costruiti, con le piante adeguate. Per crearne uno in casa, ci sono tecniche diverse volte ad ottimizzare il risultato. Comunque, vale per tutte la combinazione di terriccio di buona qualità e substrato per la coltivazione dei bonsai, in proporzioni che variano a seconda della tecnica scelta dal giardiniere per comporre la sua creazione.

Vale però per tutti la lavorazione della terra che va amalgamata e inumidita. Quando si asciuga un poco, ed è più facile da plasmare, fatene una sfera.

Se siete al primo tentativo, usate con tranquillità uno spago sottile per trattenere la sfera creata. Non badate alla lunghezza del filo, perché quello in esubero servirà per appenderla. Dove? Un angolo di casa dove c’è luce, dove non siano presenti correnti d’aria e dove il kokedama possa rimanere a lungo.

Le piante, e la regola è valida per qualsiasi tipo di pianta, sono suscettibili ai continui cambiamenti di posizioni. Il secondo passaggio importante, è la scelta delle specie della pianta da utilizzare. Preferite piante d’appartamento con una crescita compatta, lenta e costante nel tempo. Le piante di origine tropicale potrebbero essere le migliori per gli ambienti chiusi e meno luminosi a patto che siano sufficientemente bagnate.

Come si costruisce un kokedama

Se non avete la possibilità di avermi come giardiniere di fiducia, seguite con attenzione i miei consigli, oltre a procurarvi tutto il materiale necessario per creare e mantenere un kokedama.

1) Il muschio è il primo ingrediente dei kokedama. Dovrete stabilizzare il muschio aderente alla sfera di substrato legandolo inizialmente con dello spago, meglio se di origine naturale e biodegradabile. Con il tempo il muschio, come le altre piante, metterà radici e sarà in grado di rimanere attaccato al terriccio anche senza l’aiuto del filo.

2) Per creare la palla, acquistate dell’akadama. Se non riuscite a reperirne in commercio, potete sostituirlo con del terriccio di buona qualità, miscelato con pomice, lapillo vulcanico o agriperlite. Il substrato dovrebbe essere sufficientemente compatto ma anche altrettanto drenante, così da rendere agevole il lavoro delle radici delle piante nella crescita. Amalgamate con cura il composto, aggiungendo progressivamente dell’acqua per renderlo più compatto. Non esagerate con l’acqua.

3) Filo di cotone, spago o canapa sono utili per tenere insieme la palla nei primi mesi. Un’alternativa meno ecologica e sostenibile è costituita dal filo da pesca trasparente, sottile e resistente ma non biologico e biodegradabile. Una volta che avrete completato la palla di terriccio, coperta di muschio, apritela con delicatezza in modo da poter inserire la pianta. Diversamente, potreste creare la palla attorno alla piccola zolla della pianta, misurandone consistenza e dimensioni.

4) Per la scelta delle piante fate attenzione a selezionare solo le piante che si prestano a questo tipo di coltivazione e con una crescita contenuta. Preferite le felci e le graminacee o altre piante simili che comunque abbiano un portamento compatto, con uno sviluppo limitato di vegetazione e radici. Meglio preferire piante di origine tropicali che si prestano ad essere coltivate in interno. Prima di inserire la nuova pianta nella sfera costruita ad hoc, districate con delicatezza le radici, così da aprirne la zolla. A questo punto potete avvolgerle in uno strato di sfagno bagnato, legato tutto attorno con del filo di cotone. Vaporizzate spesso.

5) Tra gli strumenti da utilizzare non possono mancare una bacinella d’acqua, un paio di forbici ben affilate e pulite, dei guanti da giardiniere leggeri e che consentano di avere una buona manualità. Il kokedama appena costruito dovrebbe avere il substrato uniformemente umido e ben compatto. Il muschio è una pianta che vive bene in un ambiente umido e fresco. Evitate di affogare la vostra nuova creazione, potreste danneggiarla ancora prima di appenderla. Dopo la corretta innaffiatura e un’accurata ripulitura, potrete appenderlo nel luogo che avete scelto.

6) Se avete dubbi, pensate di non essere in grado di costruirne uno o avete l’esigenza di acquistare dei kokedama, sono disponibile per consulenze e interventi per l’allestimento di spazi verdi da interni e da esterni.

kokedama-string-garden

Curare il kokedama

Innaffiare il kokedama per immersione, con cadenza regolare, sarebbe la tecnica migliore. Tuttavia, in questo modo il rischio di esagerare con l’acqua e danneggiare la pianta e il muschio è dietro l’angolo. Vi suggerisco di nebulizzare l’acqua con uno spruzzino in quantità e con la frequanza che devono essere adeguate alle esigenze della pianta che avete nel kokedama e alle condizioni ambientali nelle quali lo stesso si trova.

Riflettete, è davvero poco pratico staccare le sfere dal loro supporto ogni volta, per poi riappenderle. Le piante sono come le persone, sono esseri viventi. Hanno tempi e modi di adattamento all’ambiente diversi dai nostri e non sempre così veloci. Evitate di spostare continuamente i vostri kokedama per ridurre le variazioni improvvise di lece, umidità e temperatura. Non abbiate paura, se nei primi tempi dall’acquisto la pianta del kokedama perderà delle foglie: è una inevitabile conseguenza della “fase di assestamento” della composizione creata.

Una manutenzione ordinaria della pianta con bagnature frequenti, unite a concimazioni leggere ma ripetute nel tempo, consentiranno al kokedama di crescere, con una pianta sana e rigogliosa e con del muschio di un bel colore verde intenso.

Cura del muschio in interno

Diversamente dai kokedama chi vuole coltivare “mini paesaggi” di muschio in casa il contenitore lo usa, anche se parliamo di vassoi e ciotole basse a sviluppo orizzontale, più che di vasi profondi come succede per le altre piante da interni.

La ciotola di muschio che vedete nella foto accompagna da anni il Natale di famiglia. E’ decorata ogni volta in modo diverso a guisa di piccolo giardino.

muschio-in interni-mini-composizioni-verdi

Il muschio appartiene alla famiglia delle BriofiteQuesto genere è composto complessivamente da più di 23 mila specie. Il muschio si propaga naturalmente da solo mediante spore, per riproduzione vegetativa. Può essere prelevato dal giardino, se avete delle zone umide, oppure acquistato in punti vendita specializzati, per le specie più ricercate.  In questo caso è stato adagiato su un letto di pietre arrotondate di diverso spessore. In alternativa, potete usare il terriccio da bonsai, l’akadama. Sotto ponete uno strato di ghiaia sottile di fiume o in alterativa del lapillo vulcanicoallo scopo di mantenere un buon live di umidità per la crescita del muschio.

Con regolarità occorre nebulizzare con acqua non calcarea, lasciata a decantare per disperdere il carbonato di calcio, come suggerisco di fare con i kokedama. In estate, il piatto con il muschio viene collocato all’aperto in un angolo del giardino, in un luogo luminoso ma riparato dai raggi diretti del sole.

In conclusione…

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in interno. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura dei vostri Kokedama, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura delle vostre piante da interno.

Se state cercando dei Kokedama anche con piante insolite, per la vostra casa, ufficio o spazio commerciale, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio interno sia il posto migliore per coltivare con successo un Kokedama e quali saranno le condizioni per una sua crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne o crearne uno, a crescerlo e a prendervene cura, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole.

A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quella che preferite, comprarla, piantarla e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

3 pensieri su “Il kokedama e altre idee decorative per coltivare il muschio in interno

  1. Sandra Dellepiane dice:

    Grazie,non solo per i suggerimenti preziosi,ma aver contribuito ad accrescere il desiderio di intraprendere questa nuova esperienza decorativa!

  2. Clara dice:

    Complimenti x le vostre istruzioni preziose che seguirò, seguo da anni vostre foto di string garden, che ho sempre condiviso su mio diario su fb. grazie

    • Codiferro dice:

      La ringrazio molto per i suoi complimenti. Continui a seguire il mio blog dove, come ha già visto, può trovare molti utili suggerimenti per la cura e coltivazione delle piante. Mi tenga aggiornato sugli sviluppi delle sue piante e dei suoi Kokedama.
      Buon giardinaggio

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