Quanto sono sostenibili le piante d’appartamento? Suggerimenti e alternative più rispettose dell’ambiente
Negli ultimi mesi sui media si rincorrono sempre più titoli sul cambiamento climatico e sui possibili scenari del nostro prossimo futuro. Sulla scia di questo mare di notizie, molti stanno cercando di fare scelte più intelligenti e rispettose dell’ambiente per quanto riguarda il cibo, la salute e l’uso del suolo.
Potrebbe essere arrivato il momento di fare qualcosa di simile per la gestione delle piante del vostro parco, giardino, terrazzo o piante d’appartamento. Oggi, in questo post, vedremo insieme come possiamo essere sicuri che il nostro amore per le piante da interno sia sostenibile per l’ambiente così come lo è per noi.
Probabilmente amate le piante d’appartamento perché siete dei ferventi estimatori della natura. Ma quanto sono sostenibili le piante d’appartamento che avete in casa o in ufficio?
Leggendo questo articolo, scoprirete non solo come possono essere sostenibili le piante d’appartamento, se gestite in modo responsabile, ma troverete anche consigli pratici per fare scelte più ecoconsapevoli nel vostro spazio verde.
Vediamo insieme come avere una vita più verde e sostenibile!
Qual è l’impatto delle piante d’appartamento sull’ambiente
Sempre più spesso, molti di noi cercano di portare un pezzetto di natura nella propria casa. Le piante d’appartamento sono diventate uno strumento molto comune per raggiungere questo scopo. Tuttavia, è importante valutare quale siano le conseguenze sull’ambientale di portare piante tropicali in ambiente domestico o di lavoro.
Tutte le piante tropicali sono, senza dubbio, un importante elemento decorativo per ogni tipo di spazio. Per migliorarne la nostra conoscenza è importante anche comprendere quale impatto abbia sull’ambiente il loro acquisto, cura e manutenzione. Dall’acquisto responsabile, alla cura delle piante da interno, ci sono diversi elementi che dovremmo valutare meglio per essere più sostenibili in queste attività.
Le piante d’appartamento, se coltivate in modo sostenibile, possono aiutare a proteggere gli ecosistemi più fragili del nostro pianeta, oltre che a rendere gli spazi abitativi più sani. Come già visto in altri post di questo blog, le piante agiscono come depuratori naturali dell’aria e dell’acqua, riducendo i livelli di polvere e di allergeni presenti nelle stanze in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo. La diretta conseguenza di tutto ciò è una diminuzione dei problemi respiratori nel tempo. Prendersi cura delle piante da interno in modo responsabile significa anche avere meno sprechi e minori quantità di rifiuti che finiscono in discarica per il bene di tutti.
Molti non conoscono il significato dell’espressione chilometri verdi. Cosa sono i chilometri verdi? Il chilometro verde è la distanza che intercorre tra il luogo in cui viene coltivata una pianta per essere commercializzata e il luogo della sua destinazione finale, presso chi la acquista per metterla a dimora in casa o in giardino. Anche questa distanza ha un costo per l’ambiente, che spesso viene trascurato quando si acquistano nuove piante d’appartamento o di altro genere.
Nel calcolo di questa distanza sono compresi il trasporto aereo, marittimo e terrestre. L’impatto sull’ambiente di queste distanze è dovuto alle emissioni dei veicoli utilizzati per il trasporto delle piante. Inoltre, più sono lunghe le distanze che le piante devono percorrere per arrivare a noi, maggiori sono le quantità di materiali di imballaggio necessarie per proteggerle durante il trasporto. Come conseguenza diretta si ha una maggiore quantità di rifiuti e una maggiore quantità di CO2 immessa nell’ambiente.
Cosa possiamo fare per ridurre l’impatto sull’ambiente?
Anche se sembra fin troppo scontato, potremmo pensare di mettere in pratica alcuni semplici consigli su come contenere le conseguenze della coltivazione delle piante da interno.
- Scambiate o acquistate talee o parti di piante da altri collezionisti di piante che si trovano vicini a dove vi trovate. Evitate scambi di piante diretti tra Cina, Australia, Stati Uniti e Italia, anche per altri motivi.
- Acquistate le nuove piante da piccole imprese, se possibile, con sede nel territorio vicino a voi.
- Cercate di selezionare vivaisti che utilizzano pratiche sostenibili dai quali acquistare le nuove piante.
- Effettuate una selezione di piante che vorreste avere, cercando di sceglierle anche in base alla loro reperibilità in loco.
- Fate tutto il possibile per salvare le piante che già avete, gettandole nel cestino solo in casi estremi.
- Preferite di acquistare piante di dimensioni contenute. Saranno necessari minori imballaggi per il trasporto.
Il commercio illegale di piante
Quando acquistate piante d’appartamento rare, un’altra cosa di cui dovete avere consapevolezza è che in alcuni casi esse provengono da attività illecite di vero e proprio bracconaggio illegale di piante.
Il bracconaggio delle piante si riferisce alla raccolta, trasporto e commercio illegali di specie vegetali rare, in via di estinzione o diversamente protette. Queste attività fuori dalla legge sono una minaccia grave per la tutela della biodiversità, in quanto possono determinare l’estinzione di specie vegetali rare e danneggiare irreparabilmente alcuni ecosistemi naturali.
Una delle cause che lo alimentano è l’elevata domanda di specie vegetali rare o esotiche. Inoltre, è aiutato, in molti casi, dalla mancanza totale di regole in materia in molte parti del mondo. Diversamente, in molti paesi che hanno leggi e regolamenti per proteggere le specie vegetali in via di estinzione, l’applicazione delle stesse risulta, spesso, molto impegnativa a causa delle risorse limitate e della sempre maggiore corruzione.
Il furto di piante, talvolta, si ha anche presso vivai specializzati, così che i collezionisti di pochi scrupoli possono ottenere o propagare illegalmente specie vegetali rare e protette alla vendita. Ciò porta anche al furto di talee o semi da giardini botanici, arboreti o collezioni private o alla raccolta illegale di piante selvatiche da coltivare in giardini o serre.
Purtroppo, spesso, si riscontrano casi di bracconaggio di piante in aree protette, come parchi nazionali o riserve naturali, dove vivaisti senza remore rimuovono illegalmente piante rare e protette per poi commercializzarle.
Pertanto, è importante essere consapevoli del fatto che il commercio illegale di piante può verificarsi sia in natura che presso vivai. A tal scopo occorre adottare misure per evitare l’acquisto o il sostegno indiretto del commercio illegale di piante.
Quando si acquistano piante d’appartamento rare, è importante accertarsi con attenzione della provenienza lecita delle piante, evitando di sostenere attività illegali anche indirettamente.
Ecco alcuni consigli che possono aiutarvi ad acquistare piante che non provengano da traffici illeciti:
- Fate ricerche approfondite: prima di acquistare una pianta d’appartamento rara, cercate informazioni su di essa per verificare se si tratta di una specie in pericolo di estinzione o protetta.
- Cercate di acquistare piante solo da vivai o siti specializzati che possano essere verificati, meglio ancora se seguono pratiche di coltivazione etiche e sostenibili.
- Fate domande dirette ed indirette al venditore sull’origine delle piante e su come sono state coltivate. Se il venditore risulta evasivo nelle risposte o non vuole fornirvene, meglio lasciar perdere.
- Evitate di acquistare da siti online per i quali non ci siano né recensioni ne dati diretti di contatto. Cercate di acquistare, nel dubbio, da venditori che hanno recensioni positive e sono stati verificati dal mercato.
- Segnalate alle autorità competenti casi sospetti di furto o traffico illecito di piante.
Seguendo questi semplici consigli, potete avere maggiore sicurezza sugli acquisti che state facendo, aiutando a difendere le specie vegetali in via di estinzione o protette.
Propagare e condividere le proprie piante
Quando si propagano le piante d’appartamento che già si hanno, abbiamo un prodotto a chilometri zero, con emissioni di anidride carbonica ridotte al minimo.
Alcune piante d’appartamento sono molto facili da propagare. Si possono ottenere nuove piante in pochissimo tempo e con conoscenze delle piante veramente risicate. Un esempio del genere è costituito dal Pothos.
Se state cercando specie o cultivar che ancora non avete, potete unirvi o organizzare gruppi di scambio di piante. Un sistema originale per incontrare persone con interessi comuni e con le quali condividere suggerimenti, conoscenze, materiale e risorse.
Quali vasi scegliere per la cura sostenibile delle vostre piante da interno
Per i più intransigenti sostenitori dell’ambiente, considerate l’idea di visitare con regolarità negozi dell’usato o avere contatti con chi scambia oggetti di seconda mano o svuota garage e cantine. Potreste trovare oggetti usati in perfette condizioni, così da dar loro una seconda vita.
Chi, invece, è dotato di una fervente fantasia, potrebbe convertire in vasi vecchi bollitori, scatole e contenitori vintage in metallo, così da ottenere eccellenti fioriere.
I coltivatori seriali dovrebbero fare il possibile per sfruttare al massimo i vasi neri da vivaio, evitando di acquistarne sempre di nuovi per esperimenti o operazione di riproduzione.
I vasi realizzati con prodotti naturali come la terracotta o la ceramica sono i migliori, se di buona qualità. Hanno caratteristiche ideali per la coltivazione delle piante (traspirabilità, porosità, isolamento termico, ecc.), hanno un minor impatto sull’ambiente al termine della loro vita utile, oltre ad avere una durata molto lunga. Non contengono tossine o sostanze chimiche come accade per le materie plastiche. Il rovescio della medaglia è che possono essere pesanti una volta riempiti di terriccio. Quindi, potrebbe essere necessario utilizzare contenitori più piccoli, se le piante richiedono frequenti rinvasi.
Ogni volta che acquistate nuove piante, portate a casa un nuovo vaso in plastica da vivaio. Per un certo periodo di tempo questo ospiterà il vostro nuovo acquisto, poi, al momento del rinvaso, cesserà di esservi utile.
Cosa farete con il vecchio vaso? Se state usando vasi in plastica, cercate di riusarli il più a lungo possibile. Una volta rotti o deteriorati, assicuratevi di smaltirli correttamente, così che abbiano una seconda vita con il riciclo della materia prima. Esisto in commercio anche vasi prodotti con plastica riciclata.
Alcuni vivai specializzati stanno iniziando ad utilizzare vasi biodegradabili realizzati con fibre naturali come iuta, fibra di cocco e bambù. Anche se sono un eccellente strumento per la coltivazione, hanno una durata limitata nel tempo.
Utilizzare l’acqua con parsimonia per l’irrigazione
Anche per coloro che vivono in zone dove la siccità non è un’emergenza costante, è consigliabile cercare di ottimizzare il più possibile l’uso dell’acqua per le irrigazioni.
Dove possibile, cercate di riutilizzare acque di recupero di caditoie esterne, di lavandini e acquai per innaffiare le piante d’appartamento. L’acqua usata per lavare l’insalata o la frutta è l’ideale per bagnare le piante da interno. Anche l’acqua piovana raccolta è eccellente, contiene più ossigeno dell’acqua del rubinetto, non ha sostanze chimiche dovute a trattamenti, ha un basso contenuto di calcare.
Dove possibile utilizzate impianti di irrigazione automatici, dotati di sonde di umidità e dei più recenti prodotti tecnologici per ottimizzare la bagnatura dei vasi. In questo modo si minimizza l’uso dell’acqua e si mantengono in salute le piante.
Quale terriccio scegliere per essere più sostenibili.
Quando si tratta di cure sostenibili per le piante d’appartamento, il substrato di coltivazione è un fattore importante. La maggior parte delle miscele di terriccio in commercio per la coltivazione di piante in vaso sono costituite da prodotti a base di torba. La torba è un ottimo elemento che favorisce il mantenimento dell’umidità nel terreno e una buona respirazione delle radici.
Sfortunatamente, l’approvvigionamento della torba per uso commerciale ha determinato il deterioramento e la distruzione delle torbiere, utili contenitori naturali di carbonio. Per conservare più a lungo un ambiente sano, cercate delle alternative alla torba quando acquistate terriccio per le vostre piante da interno.
Una delle alternative più comuni ai substrati a base di torba è costituita dalla fibra di cocco. La fibra di cocco proviene dagli scarti della lavorazione delle bucce delle noci di cocco. Anche questo, come la torba è un ottimo elemento per la coltivazione di piante in vaso, ricco di sostanza organica, con un buon drenaggio, che lascia respirare facilmente le radici. Anche la fibra di cocco non contiene sostanze chimiche dannose.
Ricordate che avete sempre anche la possibilità di ottenere in autonomia un eccellente prodotto per la coltivazione delle vostre piante d’appartamento, il compost. Un ammendante naturale, ottenuto a chilometri zero nella vostra compostiera in terrazzo o in giardino, utile ad arricchire costantemente il vecchio substrato già presente nei vasi che avete.
Quali fertilizzanti sostenibili scegliere per la cura delle piante da interno.
Limitate il più possibile l’uso di fertilizzanti di sintesi e i contenitori di plastica non riciclabile che li contengono. Considerate come valida alternativa l’uso di elementi naturali per la concimazione delle piante da interno. Ne sono un esempio semplice i gusci delle uova che cucinate, i fondi di caffè e la cenere del camino.
L’uso dell’acqua di cottura di uova o verdure lesse può essere un’ottima soluzione per riutilizzare l’acqua e anche offrire alle vostre piante alcuni microelementi utili. Come detto sopra, il compost autoprodotto è un ottimo ammendante per il terriccio delle piante da interno, così come l’humus di lombrico o la lolla di riso, da usare come pacciamatura che poi si degrada lentamente.
Piccole modifiche alle nostre pratiche di giardinaggio per la cura delle piante possono avere un impatto considerevole sul pianeta.
Il controllo dei parassiti in modo naturale
I parassiti sono il tormento di ogni proprietario di piante da interno, non si sa da dove arrivano, quando e per quale motivo. Prima di ricorrere a dannose sostanze chimiche per debellare insetti, funghi o altri patogeni dalle vostre piante d’appartamento, cercate con attenzione soluzioni che non abbiano così tante conseguenze negative per l’ambiente e per la nostra salute.
Una soluzione molto efficace e attuale nella lotta ai patogeni delle piante da interno è l’utilizzo di insetti antagonisti o di funghi utili. In genere, sono piccoli insetti predatori che si nutrono dei parassiti. Funzionano molto bene in ambienti protetti, come le serre o i giardini d’inverno, possono fare altrettanto in altri ambienti in interno.
Questa soluzione può essere molto efficace per il controllo biologico dei parassiti, tuttavia, ci sono due ragioni non proprio corrette per cui non è molto usata. Innanzitutto, si ritiene a torto che sia una strada costosa da percorrere. La maggior parte delle volte dovrete acquistare nuovi insetti data il loro veloce deterioramento. E in secondo luogo, non tutti conoscono questa soluzione o non ritengono opportuno liberare insetti vivi nella propria abitazione o locale pubblico, anche se sono solo piccoli e, il più delle volte, non si allontaneranno dalle vostre piante.
In alternativa agli antagonisti naturali, potete valutare l’uso di olio di neem, olio di lino, estratto di equiseto, propoli, solo per citare i più comuni rimedi contro gli insetti a base naturale.
Cercate di salvare le piante più malandate
Abbiate la pazienza di cercare di salvare anche le vostre piante più malmesse. Evitate a tutti i costi “l’accanimento terapeutico” ma cercate, con l’uso del buon senso, di rianimare le piante più sofferenti prima di gettarle nella compostiera.
Non avete bisogno di essere un giardiniere esperto per cerare di restituire nuova vita ad una pianta malmessa. Vi sarà sufficiente cercare poche ma essenziali informazioni sulla vostra “paziente” per le necessità di acqua, luce, calore, terriccio. Con un po’ di tempo, molta pazienza e cure adeguate riuscirete a salvare una pianta da una triste fine. Se, però, la pianta è veramente una causa persa, non buttatela ma compostatela.
Domande frequenti su quanto sono sostenibili le piante s’appartamento
Ecco di seguito alcune delle domande che i lettori del mio blog fanno più spesso sulla cura sostenibile delle piante d’appartamento.
Le piante d’appartamento riducono davvero le emissioni di CO2?
La coltivazione sostenibile delle piante d’appartamento può contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Sebbene l’impatto di questa pratica possa essere limitato rispetto ad altre attività più impattanti, se tutti avessero un occhio di riguardo all’ambiente nella coltivazione delle loro piante da interno, sarebbe un grande passo. Se per far crescere le vostre piante d’appartamento usate umidificatori ad energia elettrica, luci artificiali e riscaldamento, potreste non essere così vicini all’ambiente.
Nel complesso, se la cura delle piante d’appartamento potrebbe non avere un impatto così rilevante sulla riduzione di CO2, tuttavia può essere un buon miglioramento a uno stile di vita sostenibile e aiutare ad ottenere un ambiente interno più sano.
Cosa ne pensa la scienza sugli effetti positivi della coltivazione di piante d’appartamento
Molti studi effettuati hanno rivelato che prendersi cura di piante d’appartamento può essere utile per il benessere fisico e mentale delle persone che praticano questa attività.
Avere piante intorno riduce i livelli di ansia, migliora la qualità dell’aria, contribuisce ad avere stimoli creativi, migliora la produttività, facilita la guarigione anche da patologie importanti.
Le piante forniscono bellezza naturale che migliora l’umore e crea un ambiente più rilassante in casa o in ufficio. Inoltre, le piante riducono la concentrazione di anidride carbonica nell’aria e aumentano i livelli di ossigeno.
Come già visto in questo blog, l’interazione con le piante, come avviene nel forest bathing, può portare a un miglioramento del benessere psicologico e ad una maggiore empatia verso gli altri. Migliorare l’ambiente interno con l’ausilio di elementi naturali seguendo regole semplici, come si fa con la biofilia, aiuta a creare ambienti più sani e accoglienti.
Conclusione
Considerando l’impatto delle piante d’appartamento sull’ambiente, possiamo dire che queste possono essere uno strumento eccellente per aggiungere colore e vita ad ogni ambiente di vita quotidiana.
Questo accade solo se acquistiamo in modo sostenibile e usiamo pratiche il più naturali possibili nel prendercene cura.
Evitate di acquistare nuove piante d’appartamento come stelle di Natale, cactus spruzzati con colori impensabili o Hoya a forma di cuore, pensate come piante usa e getta.
Quando acquistate piante di dimensioni contenute, scegliete anche di mettere in giro per il mondo nuovi imballaggi e rifiuti in generale.
Se ve lo potete permettere, cercate di evitare di confondere prezzi bassi e convenienza con qualità e sostenibilità. Aiutate le piccole imprese e in particolare quelle che già fanno scelte sostenibili.
Cercate l’aiuto di un giardiniere esperto
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino o in interno. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura delle vostre piante da interno, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista, esperto in piante da interno, per prendersi cura del vostro giardino o delle vostre piante.
Se state cercando delle piante da interno anche insolite, per il vostro soggiorno, ufficio, hotel o ristorante, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivarle con successo e quali saranno le condizioni per una loro crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarle una, a crescerle e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!