Più volte leggendo giornali o post in rete, ascoltando radio e televisione abbiamo sentito parlare di inquinamento dell’aria, di polveri sottili, di composti organici volatili (VOCs) e molto altro ancora. In questo periodo di pandemia, sono stati aggiunti anche batteri, muffe e virus. In molti si propongono come i nostri salvatori dai miasmi mefitici che ci circondano nella vita quotidiana in casa o al lavoro. Propongono soluzioni super moderne, basate su nuovissime tecnologie in grado di ridurre o annientare completamente ogni tipo di inquinante dell’aria. Sicuramente molti di questi si basano su processi chimici di indubbia valenza scientifica e dall’innegabile efficacia. Ma altrettanti, credo, abbiano solo colto l’occasione per offrire soluzioni perlomeno scenografiche e costose.

Ma torniamo al mondo delle piante. Quante volte, facendo una passeggiata in campagna o in montagna abbiano provato una sensazione diffusa di benessere senza capirne bene la provenienza. Sicuramente dipende dal fatto che siamo evasi dalla routine quotidiana, che stiamo facendo un’attività piacevole. Gran parte di questo benessere dipende dalle piante che ci circondano in quell’ambiente. Più volte abbiamo parlato dei molteplici effetti positivi che le piante hanno sul nostro benessere fisico e mentale. In un post di qualche mese fa abbiamo visto come alcune piante disposte in camera da letto possono aiutarci a dormire. In un atro abbiamo cercato di individuare quali piante possono migliorare il nostro lavoro in ufficio.

Oggi cercheremo di capire qualcosa di più sulla qualità dell’aria degli ambienti nei quali viviamo, di quali benefici trarre dalle piante e quali poter utilizzare per depurare l’aria di case ed uffici.

Inquinanti che si possono trovare in casa

Nelle nostre case si nascondono insidiosi alcuni inquinanti nocivi alla salute, che respiriamo inconsapevoli ogni giorno. Cerchiamo di capire quali sono e cosa possiamo fare per limitarli o eliminarli.

Il termine inquinamento è oggi molto usato con numerose accezioni diverse. Talvolta si riferisce ai gas di scarico delle autovetture, altre volte viene usato per indicare gli scarichi delle industrie collegati a molte lavorazioni, come tintorie e concerie, oltre al generico smog presente nell’aria delle grandi città. In aggiunta a tutto questo nelle nostre case ed uffici sono presenti numerose sostanze nocive che respiriamo ogni giorno. Per migliorare la qualità della nostra vita dovremmo conoscere meglio queste sostanze e capire in che modo possiamo limitarne la diffusione o eliminarle.

Eccone alcune a titolo esemplificativo.

La formaldeide

La formaldeide è uno dei principali e più pericolosi Composti Organici Volatili (VOCs) che abita nelle nostre case e nei nostri uffici insieme a noi ogni giorno. E’ molto insidiosa e difficile da riconoscere in quanto si presenta in forma gassosa, priva di colore ma dall’odore intenso. Ma dove la possiamo trovare? E’ più diffusa di quanto pensiamo. E’ un composto che si trova facilmente negli oggetti che usiamo ogni giorno (mobili, tessuti, prodotti per la pulizia della casa, vernici, smalti per le unghie, prodotti per i capelli. Purtroppo, non sempre è indicata nelle etichette che descrivono i componenti di un prodotto e ancora più spesso non ci curiamo con la dovuta attenzione della sua presenza.

Questa sostanza produce numerosi effetti sulla nostra salute. In quanto diffusa nell’aria, gli organi che per primi ne risentono sono gli occhi, con fastidiosi arrossamenti e le mucose nasali o la gola con fastidiose infiammazioni. Dopo anni di studi e ricerche nel 2004 , l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha indicato la formaldeide tra le sostanze cancerogene con cui possiamo venire in contatto.

La soluzione più semplice ed efficace per eliminare questo spiacevole ospite dai nostri ambienti è quello di disperderlo nell’aria favorendo il ricambio dell’aria stessa. Per nostra fortuna, sul mercato, sono comparsi numerosi prodotti per la cura della casa e della persona che hanno eliminato dalle loro componenti questa sostanza. Una scelta più consapevole dei prodotti che usiamo può aiutarci molto. Per profumare gli ambienti sono da preferire, senza dubbio, oli essenziali o prodotti naturali meno persistenti ma meno dannosi. Sulle etichette che acquistate cercate sempre, se possibile, la dicitura E1 (a bassa concentrazione di formaldeide).

Muffa

Delle muffe abbiamo parlato più volte quando cerchiamo di capire quali patologie possono colpire le piante che stiamo curando. Queste appartengono al mondo variegato e colorato dei funghi. Come ogni fungo, le muffe producono le spore, che non sono altro che il loro ‘seme’ per riprodursi nell’ambiente. Se le condizioni di temperatura, luce ed umidità sono favorevoli, le muffe si diffondono rapidamente colonizzando l’ambiente circostante.

Come la formaldeide, anche le muffe si diffondono facilmente nell’aria e i nostri recettori che ne percepiscono per primi la presenza sono negli occhi, nel naso e nella gola. In presenza di muffe, in breve si mostrano reazioni allergiche, asma, infiammazioni. E’ quasi inutile specificarlo ma le muffe sono più dannose per i bambini che possono sviluppare problemi di ipersensibilità e non solo.

Le soluzioni della nonna sono molto efficaci per eliminarne la presenza, sale grosso, bicarbonato ed aceto. La soluzione migliore per liberarsene è prevenire la loro formazione, creando condizioni ambientali a loro ostili. Ventilare con aria pulita, avere luce solare ed evitare l’umidità ne inibiscono la crescita.

PM 2.5

Nelle grandi città il particolato fine è una delle sostanze inquinanti più comuni. E’ composto da numerose sostanze e da un gran numero di piccole particelle. Per indicare le diverse tipologie di particolato se ne misurano le dimensioni. Queste sono indicate con la sigla PM (particulate matter). Le piccole particelle he lo compongono sono di origini diverse. Possono essere di origine naturale, come il polline dei fiori o la polvere, oppure di origine antropica come i gas prodotti dalla combustione dei motori a scoppio o dalle lavorazioni industriali.

Ancora una volta gli effetti prodotti dalla loro presenza sono asma, occhi arrossati, irritazione di naso e gola, ecc. . Se vivete in città o lavorate in zone a forte concentrazione industriale, avrete notato una leggera ma persistente patina di colore nero fumo che si deposita ovunque. In casa i particolati possono entrare dalle finestre o con i nostri indumenti.

Benzene

I VOCs (dall’acronimo inglese Volatile Organic Compounds) o COV (Composti Organici Volatili) sono una serie di composti diversi, caratterizzati da una certa volatilità ovvero in grado di evaporare con facilità già a temperatura ambiente. Questi non sono solo inquinanti atmosferici ma sono anche i maggiori responsabili dell’inquinamento indoor. Il benzene è uno di questi ed è presente nelle nostre case. E’ prodotto dalla combustione di sigarette, legna nel camino, candele ed è anche presente prodotti per la pulizia e la costruzione delle case. Possiamo accorgerci della sua presenza se spesso accusiamo giramenti di testa o problemi alle vie respiratorie. Smettere di fumare in ambienti chiusi è un ottimo rimedio alla presenza del benzene. Utilizzate candele prodotte con cera d’api.

Ma cosa c’entrano le piante con tutto questo. Alcune di esse hanno l’incredibile capacità di eliminare gran parte dei COVs presenti nell’aria di case e uffici. Tra queste ne sono degli esempi l’Aloe vera, il ficus benjamina e alcune felci.

L’inquinamento dell’aria in ufficio

Ognuno di noi vorrebbe respirare aria pulita sul luogo di lavoro ma spesso ciò non accade. In tempi di pandemia molti lavorano da casa e solo pochi hanno la fortuna di lavorare in ufficio. Trascorrere molto tempo in un luogo chiuso può avere effetti indesiderati sulla salute.

Sale riunioni e uffici rimangono chiusi a lungo soprattutto nei mesi freddi. Le finestre non si aprono e i riscaldamenti sono in funzione per ore, facendo girare sempre la stessa aria. Questa contiene particelle inquinanti pericolose per la salute. Dalle lunghe riunioni spesso si esce con fastidiosi mal di testa e prosciugati da tutte le energie. Avete mai pensato che questi sintomi possano essere causati dagli agenti inquinanti presenti nell’aria che avete respirato per ore? Lo sapevate che esiste una patologia che si chiama ‘Sindrome da edificio malato’? Per evitare tutto questo sarebbe opportuno seguire piccole attenzioni molto preziose, utili a migliorare la salute ed il benessere in ufficio.

Se siete all’aperto in città durante una giornata molto calda, priva di vento o nebbiosa, non è difficile percepire la pesantezza dell’aria che ci circonda e un certo fastidio al naso, alla gola o agli occhi. In interno, queste sensazioni sono più difficili da cogliere ma la qualità dell’aria può essere altrettanto pessima.

I sintomi dovuti agli agenti inquinanti presenti nell’aria all’interno sono numerosi: senso diffuso di stanchezza, mal di testa, poca concentrazione, prurito agli occhi e alla gola, e altro ancora. Anche la concentrazione e la produttività ne risentono in modo significativo.

I primi fattori di inquinamento sui luoghi di lavoro sono i materiali da costruzione oltre alle colle e alle vernici utilizzati per fabbricare mobili e arredi da ufficio. Questi, molto spesso, rilasciano lentamente ma con continuità Composti Organici Volatili (VOCs) tra cui la formaldeide, oltre agli inquinanti biologici come funghi, muffe e batteri, come visto sopra. Anche i prodotti per le pulizie non sono da meno. Così come gli impianti di ricircolo forzato dell’aria e di condizionamento. Questi ultimi sono efficaci solo se sono presenti opportuni filtri mantenuti costantemente puliti. Questi meccanismi risultano, però, fortemente energivori a differenza di quello che potrebbero fare le piante come abbiamo visto nel post sulla ‘Fabbrica dell’aria’.

È importante utilizzare, sempre più spesso, soluzioni sostenibili per l’ambiente, efficaci ed efficienti e a basso consumo di energia. Una rivoluzione green da adottare nei luoghi di lavoro si offre a costi contenuti con una forte connotazione naturale. Una pianta, se coltivata con le dovute accortezze è in grado di rimuovere:

  • Composti Organici Volatili come formaldeide, benzene e ammoniaca,
  • polveri sottili,
  • batteri.

Nelle piante non solo le foglie sono in grado di mineralizzare le sostanze nocive ma hanno un ruolo importante anche le loro radici. Queste ‘macchine verdi’ ad alta efficienza hanno costi di gestione davvero risibili. La loro manutenzione è semplice e a basso costo. Provate ad immaginare gli effetti benefici che può produrre nel vostro ufficio una Sansevieria?

Depurare, purificare, sanificare: facciamo un po’ di chiarezza.

Ogni giorno questi tre termini ci appaiono sotto gli occhi riferiti a numerosi prodotti o processi. Qual è il loro significato?

Sanificare è la parola d’ordine che sentiamo ripetere all’infinito. E’ diventato una sorta di mantra, indispensabile in ogni luogo o ambiente.

A causa della grande quantità di tempo che siamo costretti a trascorrere all’interno delle nostre abitazioni o dei luoghi di lavoro, è molto importante fare in modo che l’aria che respiriamo sia pulita e priva di inquinanti quanto più possibile.

Ma qual è la differenza fra purificazione, depurazione e sanificazione?

  1. Purificazione

Purificare significa rimuovere dall’aria, mediante diverse operazioni, gli agenti inquinanti di cui abbiamo già parlato, rilasciando all’interno di uno spazio chiuso aria priva di impurità. In genere, per compiere questa operazione si impiegano delle machine con filtri, i quali sono in grado di trattenere al loro interno le sostanze contaminanti. Dalla macchina fuoriesce aria pulita.

Questi apparecchi, per funzionare correttamente, richiedono una manutenzione ordinaria costante, spesso anche costosa e poco sostenibile per l’ambiente. Per questo motivo consiglio spesso ai miei clienti che hanno uffici o luoghi di lavoro chiusi di inserire delle piante, anche di grandi dimensioni, ove possibile.

  1. Depurazione

Depurare è un processo che assomiglia a quello precedente ma che si riferisce ai fluidi, come ad esempio l’acqua e i liquidi derivanti da processi industriali. Come nel caso precedente il fine ultimo del processo è quello di eliminare le sostanze contaminanti, che possono essere dannose alla salute o all’ambiente.

  1. Sanificazione

Sanificare un ambiente significa renderlo privo di virus e batteri, per evitare contaminazioni causate da questi organismi, che possono essere pericolosi per la salute, come nel caso della pandemia da SARS-COV 2.

Una pulizia ordinaria non è sufficiente a rimuovere questi microrganismi ma è necessario adottare processi specifici per rimuovere virus e batteri dall’aria e da ogni superficie dell’ambiente.

Per ottenere un risultato del genere dobbiamo impiegare detergenti chimici o processi specifici che sono in grado di ridurre in modo significativo la quantità di microrganismi presenti. Affinchè la sanificazione abbia esito positivo è necessario adottare delle procedure specifiche. Spesso si impiegano delle sostanze chimiche che richiedono soldi e tempo.

Piccoli consigli per un ufficio più sostenibile

Avere un ufficio green oggi non deve essere solo una moda ma soprattutto una necessità. Ognuno dovrebbe fare piccoli gesti quotidianamente per rendere il più possibile la nostra vita sostenibile e amica dell’ambiente. Sul luogo di lavoro sono sufficienti piccoli gesti fatti con consapevolezza: impiegare la luce naturale quanto più possibile per illuminare gli ambienti, ridurre gli sprechi di carta e materiali consumabili. Questi sono solo due semplici esempi.

Anche in ufficio è possibile realizzare spazi verdi sostenibili, dove chi lavora si senta più a suo agio. Se ne avete la possibilità, vi consiglio di investire nella creazione di angoli verdi sani e lussureggianti, capaci di rendere l’ambiente più accogliente e di migliorare la qualità dell’aria che respirate.

Come ben sappiamo, le piante producono ossigeno e consumano l’anidride carbonica presente nell’aria. In questo modo, purificano l’aria ed eliminano le sostanze chimiche che i mobili e le vernici emettono nell’aria.

Miglioriamo il sonno con le piante

Dopo una lunga giornata di lavoro, una bella dormita aiuta a ricaricare le energie. Come molte altre volte, la soluzione migliore ci viene dalla natura. Le piante danno una sensazione di benessere, come visto sopra, oltre a fornire energia e vitalità all’ambiente circostante.

Alcune specie di piante aiutano a rimuovere i Composti Organici Volatili (VOCs) per mezzo delle loro capacità naturali. Fissano alle foglie e al terreno molti degli inquinanti presenti nell’aria. Con l’aiuto di altri piccoli amici le trasformano in alimenti per la pianta stessa. Ma solo alcune di esse riescono a produrre maggiori quantità di ossigeno durante la notte.

Più volte alcuni clienti mi hanno chieste se le piante in camera da letto siano utili o dannose. Non dovete preoccuparvi, poichè i livelli di anidride carbonica che le piante emettono nella notte sono molto basse e non nocive per l’uomo. Ma alcune tipologie di piante, durante la notte, effettuano la fotosintesi clorofilliana, quindi rilasciano ossigeno.

Ma quali piante possiamo mettere in camera da letto?

  • Per prima sceglierei un’Aloe vera. Richiede poche attenzioni per crescere sana e rigogliosa e può aiutare ad alleviare i problemi di insonnia, calmando i nervi e rilassando la mente grazie all’ossigeno che rilascia.
  • L’Areca produce ossigeno di notte. E’ una pianta di origine tropicale, che facilita nel mantenere il livello di umidità dell’aria di notte. Questo favorisce una respirazione regolare per chi soffre di sinusite o asma.
  • La Gerbera aggiunge alla salute anche un tocco di colore con i suoi splendidi fiori. Ha una spiccata capacità di migliorare il livello di ossigeno presente nell’aria durante la notte e di purificarla.
  • La Nephrolepis Exaltata, nota anche come felce di Boston è consigliata per la camera da letto perché aumenta i livelli di ossigeno e di umidità negli ambienti in cui si trova e cattura gli inquinanti.

Piante da interno che purificano l’aria

Le piante purificano l’aria che le circonda per mezzo della fitodepurazione, sia con le foglie che con le radici. Come abbiamo visto più volte in numerosi post sulle piante, non esistono piante difficili da coltivare ma solo piante che richiedono più o meno attenzioni per svilupparsi e fiorire. Prendersi cura di una pianta non è difficile ma richiede pazienza e perseveranza.

Vediamo adesso alcune piante che, se posizionate in casa o in ufficio, aiutano a purificare l’aria intorno a loro.

  • Chlorophytum Comosum, conosciuto anche come Clorofito, Spider plant o Falangio. Ha delle radici a forma di piccoli tuberi. In commercio ne potete trovare numerose varietà in forme e colori diversi. Aiuta ad eliminare dall’aria Xilene, Formaldeide, Monossido di Carbonio e polvere. Vive bene in ambienti luminosi e umidi ma si adatta anche a posizioni di mezz’ombra. Per avere una pianta di Falangio in salute, annaffiatela regolarmente ma senza esagerare, rimuovete spesso le foglie danneggiate, tenetela lontano dalla luce diretta del sole e provvedete a fornirle un nuovo vaso almeno una volta ogni due anni.
  • Dracaena Marginata. Anche di questa ne potete trovare in commercio numerose varietà, dalle foglie con variegature, dimensioni e colori diversi. Conosciuta anche come Tronchetto della felicità. I suoi fiori non sono così vistosi e difficilmente fiorisce se coltivata in interno. Il suo nome ricorda il termine greco per indicare il drago. Questo perchè la sua linfa si colora di rosso quando coagula. La Dracaena è molto utile per eliminare in particolare Benzene, Formaldeide e Tricloroetilene. E’ facile da coltivare e richiede poca manutenzione.
  • Nephrolepis Exaltata, più comunemente nota come felce. Cercare di dare un numero preciso delle felci disponibili nei garden center è molto difficile. Se cercate bene, ne troverete molte varietà con caratteristiche specifiche. Tra queste la Felce di Boston assorbe la Formaldeide e lo Xilene. Facile da coltivare, predilige le posizioni di mezz’ombra con forte umidità nell’aria.
  • Epipremnum Aureum o Pothos è per natura molto resistente. Si adatta bene alla coltivazione in interno. Una pianta difficile da far seccare. Sopporta bene le posizioni poco luminose. Riesce con facilità ad eliminare dall’aria le sostanze nocive come Tricloroetilene, Xilene e Formaldeide.
  • Phoenix Roebelenii o Palma da dattero nana, cresce lentamente e con il tempo riesce a produrre piccoli frutti di colore rosso. Un aiuto insostituibile nella rimozione dello Xilene. Non è oggetto di particolari attenzioni da parte di insetti dannosi, vive bene con innaffiature anche non troppo frequenti ma non lasciatela mai con il terriccio del vaso completamente asciutto.

Per avere un risultato apprezzabile per la riduzione dell’inquinamento con le piante dovreste averne diverse nella stessa stanza, tuttavia esistono strumenti, di cui vi parlerò quanto prima, che aiutano molto le piante a svolgere questa funzione per loro naturale. Ecco quello che le piante riescono a fare:

  • riduzione delle irritazioni agli occhi,
  • riduzione di problemi respiratori,
  • miglioramento delle capacità respiratorie,
  • riduzione dell’asma,
  • aumento dei livelli di ossigeno nel sangue,
  • miglioramento della produttività e del benessere generale.

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in giardino o in interno, alcune specie sono più resistenti, altre sono più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista che conosca bene le piante. Potreste richiedere delle sessioni di garden coaching per imparare i principi base per la cura delle piante e del giardino in genere.

Se state cercando degli esemplari di piante da interni, anche di varietà insolite, per il vostro hotel, ufficio, ristorante o per la vostra casa, per dare colore, forma e struttura ai vostri spazi verdi e migliorarne la qualità dell’aria, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se lo spazio di cui disponete è il posto migliore per coltivare con successo una pianta da interno e quali varietà cresceranno meglio. Posso aiutarvi a crescerle e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.

A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quelle che preferite, comprarle, piantarle e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

Un pensiero su “Come le piante purificano l’aria

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