Come coltivare le piante di Asimina triloba nel tuo giardino
Per iniziare questo post proviamo a fare un indovinello. Quale frutto ha il sapore di un frutto tropicale ma resiste al freddo? Raggiunge la maturità quando le prime mele iniziano ad essere pronte per essere raccolte ed il meteo inizia a raffrescarsi per le prime piogge d’autunno? All’apparenza sembra di avere tra le mani un mango non ancora maturo, tuttavia, quando si apre il frutto, si mostrano semi marroni lucidi, all’interno di una saporita polpa color oro, dal dolce profumo? Il suo sapore può assomigliare allo stesso tempo a quello di molti frutti esotici tra cui: ananas, guaiava, frutto della passione, feijoa e mango? E’ originario degli Stati Uniti.
In America è conosciuto anche con il nome di pawpaw, paw paw, banana selvatica o banano del nord. Dal punto di vista botanico è il frutto della Asimina triloba.
In natura, l’Asimina triloba o banano di montagna vive in folti boschi, ricchi di sostanza organica o in prossimità dei corsi dei fiumi nelle regioni dell’est, del centro, del nord-ovest e in alcuni stati del sud degli Stati Uniti.
Elementi caratteristici dell’Asimina triloba
L’Asimina triloba può essere coltivata come un albero di piccole dimensioni o come un grande arbusto che può raggiungere un’altezza di circa 7/8 metri ed una larghezza di 4 metri. Nel suo habitat naturale è facile incontrarla nella parte bassa del bosco, lungo i pendii e nei pressi dei ruscelli.
Il genere Asimina appartiene alla famiglia delle Annonaceae.
E’ originario del sottobosco dello stato americano del Missouri. E’ una pianta pollonante, che, facilmente, si riproduce per mezzo dei polloni radicali. Perde le foglie in inverno. Ha foglie di grandi dimensioni, con le estremità rivolte verso il basso, dalla forma allungata, di colore verde intenso dalla nascita fino all’autunno, quando virano al giallo brillante prima di cadere.
I fiori sono di colore viola, con forma simile a quella di una coppa. La pianta li produce in primavera e sono seguiti da frutti commestibili, allungati, di colore verde giallastro, che maturano all’inizio dell’autunno, diventando di colore marrone scuro.
Il sapore dolce e la consistenza carnosa dei frutti ricordano le banane. I frutti possono essere consumati crudi, come le banane, oppure impiegati in cucina per produrre creme, torte e bevande. Sono apprezzati anche dagli animali selvatici per la loro polpa e per il gusto dolce del frutto maturo.
L’Asimina triloba riesce a crescere con temperature che vanno da –25 e +30 °C. Per produrre un’abbondante fioritura la pianta necessita di almeno 400 ore di freddo durante l’inverno, oltre ad abbondanti piogge. E’ un grande arbusto o un piccolo albero che predilige luoghi umidi dove non si arriva mai ad avere temperature torride se non occasionalmente.
Ha bisogno di estati lunghe e calde per diventare un albero e produrre frutti, altrimenti si sviluppa come un arbusto a più steli.
Per avere una pianta sana, rigogliosa e dalla buona fruttificazione si consiglia di mettere a dimora l’Asimina triloba in un terreno ricco di sostanza organica, molto umido, con un buon drenaggio, con pH acido o neutro.
Sebbene sia un albero che in natura vive nel sottobosco, predilige posizioni assolate per una produzione ottimale di frutti. Se messe a dimora in luoghi a mezz’ombra, le piante tendono a crescere verso l’alto, con una vegetazione stentata e una scarsa produzione di frutti.
Per i nuovi impianti si suggerisce di mettere a dimora almeno due esemplari di cultivar diverse per ottenere un’eccellente impollinazione incrociata e la relativa allegagione. Mosche e coleotteri sono i principali impollinatori dell’Asimina triloba. Un altro metodo di impollinazione consiste nell’utilizzare un pennello e impollinare manualmente i fiori di una varietà con quelli di un’altra. L’Asimina triloba, in genere, produce frutti dopo circa sette-otto anni dall’impianto di giovani piante.
Il frutto dell’Asimina triloba contiene alcune neurotossine nella buccia che possono causare irritazione alla pelle, disturbi allo stomaco o altre reazioni allergiche. La polpa dei frutti e i ramoscelli contengono acetogenine, composti metabolici tossici per alcune cellule tumorali.
Il frutto dell’Asimina triloba deperisce rapidamente dopo la maturazione, per questo motivo non è un prodotto comune nei negozi di frutta e verdura.
Qual è il modo migliore per coltivare un albero di Pawpaw?
Il modo migliore per coltivare il proprio banano di montagna è di iniziare da una pianta giovane, meglio se piante innestate di circa due anni. Le piante di Asimina triloba selvatica possono non riprodurre esemplari fruttiferi, quindi meglio evitare di prendere talee da piante in terra in natura.
Come piantare un Asimina triloba
Ai semi di Asimina triloba occorre molto tempo per germogliare in condizioni ottimali e prima che la pianta nata inizi a produrre frutti devono passare diversi anni. Per ottenere una pianta di Asimina triloba in salute, rigogliosa e capace di fruttificare vi consiglio di seguire le indicazioni riportate sotto.
- Scegliete il luogo migliore per la messa a dimora. L’Asimina triloba, come visto sopra, preferisce una posizione soleggiata. Allo stesso tempo dovrebbe essere un luogo riparato da un edificio vicino, una recinzione o un grande arbusto, perché il vento forte ne danneggia i rami. In natura sono piante con fiori non autoimpollinanti. Per la produzione dei frutti occorre che nelle vicinanze sia presente più di un esemplare, meglio se di cultivar diverse. Esistono in commercio anche cultivar prodotte d’innesto, autofertili, che ovviamente hanno costi d’acquisto maggiori. Per la messa a dimora preferite un’area con almeno sei ore di luce solare e con spazio sufficiente per ospitare tutti gli alberi una volta raggiunta la maturità. Per facilitare l’impollinazione incrociata e la fruttificazione, la distanza tra i diversi esemplari dovrebbe essere piuttosto ridotta. Per la coltivazione della pianta come arbusto, scegliete un luogo parzialmente ombreggiato, vicino ad alti alberi decidui, dove viene favorita una crescita più ampia e tentacolare.
- Preparare il terreno. Gli alberi di Asimina triloba preferiscono un terreno ricco di sostanza organica, con pH acido o neutro, con un buon drenaggio. Per migliorare la qualità del terreno, è possibile aggiungere uno strato di materia organica prima di effettuare la messa a dimora dei nuovi esemplari.
- Alleggerire il terreno. Gli alberi di Asimina triloba producono fittoni sottili, che hanno bisogno di almeno 30 cm. di terreno sciolto per svilupparsi e crescere. In terreni non proprio ottimali meglio effettuare una lavorazione di fondo oltre ad ammendare il terreno con compost o altra materia organica, per migliorare la penetrazione delle radici e l’attecchimento delle nuove piante.
- Scavo della buca d’impianto. E’ consigliabile scavare una buca d’impianto che sia grande almeno il doppio della dimensione della zolla della nuova pianta che avete acquistato.
- Trapianto. Se avete acquistato giovani piante in vaso, con un apparato radicale anche troppo sviluppato, meglio districare delicatamente le radici della zolla, senza rimuoverne il terreno. Il terreno rimanente sulle radici favorisce l’attecchimento, evitando alla pianta di subire uno shock al momento del trapianto nel nuovo terreno del giardino. Abbiate l’attenzione di lasciare il colletto della pianta (attaccatura tra radici e tronco) al livello del terreno. Evitate di sommergere il colletto con nuova terra, potreste causare seri danni alla giovane pianta.
- Innaffiatura. Una volta messa a dimora la pianta, bagnate abbondantemente tutto il terreno circostante, come se voleste ricreare una risaia, per facilitare l’attecchimento delle radici. Mantenete il terreno nei pressi della pianta umido per tutta la primavera e l’estate. Innaffiate profondamente una volta alla settimana durante la stagione di crescita e di più se le precipitazioni sono scarse. E’ consigliabile applicare un fertilizzante liquido diluito nell’acqua dell’irrigazione alle piantine secondo le istruzioni indicate sulle confezioni del prodotto impiegato. Evitate con cura gli eccessi.
Come coltivare e prendersi cura dell’Asimina triloba
L’Asimina triloba può iniziare a produrre frutta anche già l’anno successivo all’impianto, se avete acquistato delle piante di alcuni anni di età. Tuttavia, possono essere necessari anche molti anni se avete riprodotto il banano del nord da seme. Per migliorare la crescita e la fruttificazione delle vostre piante è consigliabile prevedere una manutenzione ordinaria costante, come indicato in seguito.
- Mantenere il terreno umido. Le piante di Asimina triloba, come visto sopra, hanno bisogno di un terreno costantemente umido ma mai bagnato per prosperare. Evitate gli eccessi di irrigazione perché potreste ottenere l’effetto contrario e il deperimento della pianta.
- Pacciamare. Aggiungete della pacciamatura alla base della pianta per mantenere l’umidità del terreno e arricchire progressivamente il suolo di sostanza organica.
- Concimazione. E’ possibile concimare alberi e arbusti maturi almeno ogni primavera con fertilizzanti granulari, meglio se di origine naturale. Meglio se le concimazioni sono due, una in primavera e l’altra in autunno. E’ consigliabile cospargerli sotto la chioma della pianta a pochi centimetri dal tronco. Quando le erbacce iniziano a crescere in estate, eliminatele per inibire il diffondersi di parassiti e malattie.
- Potatura. Il momento migliore dell’anno per potare la vostra Asimina triloba è quando la pianta si trova in riposo vegetativo, meglio se alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera. La potatura, se fatta a regola d’arte, ha lo scopo di rendere la chioma omogenea e di stimolare la ripresa vegetativa.
Parassiti e malattie dell’Asimina triloba
L’Asimina triloba non è soggetta a parassiti o malattie particolari, specie se avete acquistato piante prodotte da vivaisti esperti.
Talvolta, a causa di errate ed eccessive bagnature la pianta può essere colpita da macchie fogliari di origine fungina o batterica. A prevenzione e cura del problema si possono effettuare trattamenti di copertura con prodotti rameici, ammessi anche in agricoltura biologica. Seguite con attenzione le indicazioni d’uso riportate sulla confezione del prodotto che intendete impiegare.
Uno dei pochi insetti che colpisce l’Asimina triloba è la piralide del peduncolo (Talponia plummeriana). Le larve consumano parte dei fiori quando gli alberi sbocciano, con una conseguente riduzione dei frutti.
Acari, bruchi e coleotteri possono attaccare le foglie.
Cultivar di Asimina triloba
In commercio è possibile reperire circa dieci cultivar diverse di Asimina triloba. Le cultivar conosciute, innestate su portainnesti di piantine, offrono le migliori possibilità di ottenere frutti di buona qualità. Di seguito ecco alcune cultivar:
- Asimina triloba Overleese,
- Asimina triloba Taytwo,
- Asimina triloba Mary Johnson,
- Asimina triloba Sunflower,
- Asimina triloba Mitchell,
- Asimina triloba Silver Creek,
- Asimina triloba Rebecca’s Gold,
- Asimina triloba Wilson, Taylor,
- Asimina triloba Davis.
Raccolta dei frutti di banano del nord
I frutti maturi del banano del nord si raccolgono facilmente, cedono ad un leggero strattone del ramo. Scuotere l’albero li farà cadere. La maturità può essere misurata spremendo delicatamente il frutto come fareste per una pesca. La polpa a maturità dovrebbe essere morbida e il frutto dovrebbe avere un aroma forte e gradevole. Il colore della buccia dei frutti maturi sull’albero varia dal verde, al giallo e possono apparire macchie scure, come sulle banane. La buccia dei frutti raccolti o caduti può diventare marrone o nera.
Domande frequenti sull’Asimina triloba
Sono necessari due alberi di pawpaw per produrre frutti?
Come visto sopra, si sono necessari almeno due esemplari di cultivar diverse perché le piante fruttifichino. L’Asimina triloba, in genere, in natura non ha piante auto impollinanti. Tuttavia, gli alberi devono essere geneticamente diversi l’uno dall’altro per impollinare. In altre parole, non potete piantare un albero e aspettare che gli alberi derivanti dai polloni possano crescere e impollinare gli altri.
Quando producono frutti gli alberi di Asimina triloba?
Dipende se l’albero è stato innestato o riprodotto da seme. Gli alberi innestati, come quelli che si possono acquistare da un vivaio, di solito daranno frutti in 3 o 4 anni. Per gli alberi cresciuti da seme, dovrete aspettare da 5 a 8 anni per la produzione di frutta.
Gli alberi di Pawpaw puzzano?
La corteccia, i ramoscelli, le foglie e i fiori hanno un odore percettibile. Nel caso dei fiori, l’odore è debole e potrebbe non essere così intenso. Le foglie emetteranno un odore quando vengono schiacciate o strappate. Il profumo dipende dalla cultivar selezionata.
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino, in un parco o in interno. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura della vostra Asimina triloba, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino o delle vostre piante.
Se state cercando delle Asimine, anche insolite, per il vostro parco, giardino o terrazzo, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo delle Asimine e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne una o più, a crescerle e a prendervene cura, in modo che prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quella che preferite, comprarla, piantarla e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!
Grazie per le notizie riportate sull’Asimina che trovo molto utili ed interessanti. Io vorrei mettere una innestata in vaso di circa un metro di diametro per circa un metro di profondita’ ( VASO GIGANTE). Posso sperare che fruttifichi? Dove posso trovare,un esemplare di pronta fruttificazione? Ed autoimpollinante? Vi ringrazio assai!! Papaluca Francesco Gioiosa Ionica (RC)
La ringrazio molto per i complimenti sul post sull’Asimina triloba.
Per la coltivazione in vaso della pianta non ci sono problemi, a condizione che ci sia spazio a sufficienza per far sviluppare l’apparato radicale. Da quello che scrive, il vaso da lei individuato potrebbe essere sufficientemente grande.
Per l’acquisto di varietà autoimpollinanti può contattarmi in privato, ai recapiti indicati sul sito, per conoscere le dimensioni delle piante, la disponibilità e i relativi prezzi.
Buon giardinaggio
Non sono daccordo sulla mancanza di malattie. Avevo tre piante della medesima varietà, da innesto, autoimpollinanti. L’anno scorso in piena estate, le foglie perfette hanno iniziato ad arricciarsi rimanendo verdi. Non ho trovato parassiti, ma dalla cima la malattia si è propagata verso il basso fino a far avvizzire le foglie che pure sono rimaste verdi fino a morte della pianta.
Una seconda pianta ha seguito la prima. Ho provato a tagliare il tronco fino a 50 cm dal suolo sperando in una ripresa l’anno successino. La ripresa c’è stata ma sono uscite due piccole foglie rimaste avvizzite e arrotolate eppure la pianta è viva.
Una terza pianta è invece rimasta intatta e produce bene. Ho fatto vedere le foglie ad un rivenditore conosciuto di piante, fiori e piantine da orto ma i loro esperti non sono stati in grado di spiegare il fatto.
Saluti Arganini Roberto.
Nb la malattia osservata mi ricorda quella denominata “del piombo”
Molte malattie e insetti dannosi si presentano sulle piante a causa di carenze o stati di sofferenza delle stesse, oltre che per fattori ambientali come il caldo eccessivo o la forte umidità.
Le indicazioni sulla scarsa probabilità che una pianta di Asimina triloba sia colpita da malattie, si riferisce ad una pianta sana e coltivata secondo le corrette pratiche agronomiche. E’, quindi, un’indicazione di massima ben lontana dall’essere una verità assoluta.
Da quello che scrive le sue piante di Asimina triloba sembra siano state colpite dal fungo che causa il mal del piombo, un fungo basidiomicete, il Chondrostereum purpureum. Questo fungo si diffonde per mezzo delle basidiospore liberate dai carpofori, che rimangono vitali a lungo in condizioni ambientali favorevoli con forte umidità o pioggia.
Il fungo entra nella pianta attraverso delle ferite. Le foglie che si arricciano e restano verdi sono una chiara indicazione della presenza del fungo nella pianta e del suo tentativo di difendersi.
Il fungo risiede nelle parti legnose della pianta, preferibilmente nelle drupacee, per questo motivo è molto difficile da debellare.
Questo fungo è presente comunemente nell’ambiente ma si attiva e produce danni solo in condizioni ambientali favorevoli in presenz di una pianta ospite indebolita.
Buon giardinaggio