Le Howea forsteriana, note anche con il nome comune di palme del paradiso o palme di paglia, riescono a dare una meravigliosa eleganza naturale agli ambienti interni. Con poche ma attente cure, sono piante d’appartamento resistenti e facili da mantenere, che aggiungono un fascino tropicale all’interno della casa o agli ambienti di lavoro.

La Kenzia è molto apprezzata dagli interior designer per la sua eleganza e il suo portamento eretto. Negli ultimi anni ha ritrovato una nuova gioventù, tornando di moda come pianta sempreverde da interni, capace di creare l’effetto giungla tropicale in ambienti interni di piccole, medie e grandi dimensioni. La sua nuova stagione di gloria è dovuta anche alle nuove tendenze green, alla riscoperta passione di avere intorno, in casa come in ufficio, piante verdi, dalle foglie lucenti, di colore verde intenso, facili da curare, dall’aspetto rigoglioso.

Durante i lavori che ho svolto in ambienti diversi, sempre in ufficio, prima di diventare giardiniere, ho incontrato più volte piante di Kentia di dimensioni eterogenee, messe a dimora in contenitori di forme e grandezze delle più disparate. In ogni caso la loro manutenzione veniva eseguita o da chi lavorava in quegli uffici o da giardinieri professionisti specializzati in piante da interni. In tutti i casi, la manutenzione si limitava alle annaffiature regolari dei vasi, a sporadiche concimazioni e alla rimozione delle foglie secche. Prima di cambiare radicalmente vita, ho lavorato negli uffici per più di dieci anni e durante questo periodo, dove erano presenti le piante, molte di esse venivano sostituite, come talvolta le persone ma mai la Kentia. Era un punto fermo dell’arredamento degli uffici.

Le Howea forsteriana sono normalmente sottili e possono essere abbastanza alte, rispetto ad altre piante d’appartamento. Nonostante che le manutenzioni che venivano fatte a queste piante fossero solo quindicinali o addirittura mensili, mi ricordo di aver più volte pensato che chi si prendeva cura di loro doveva aver avuto un pollice verde infallibile, perché le Kenzie apparivano sempre in ordine e di bell’aspetto. Solo dopo aver cambiato lavoro e aver fatto esperienza come giardiniere per piante da interni, ho capito che non c’era alcun trucco ma solo che queste piante sono quasi indistruttibili. Anche se a qualcuno possono sembrare costose al momento dell’acquisto, è sufficiente riflettere bene alle poche cure da dedicare loro e a quanti anni possono vivere, che i dubbi scompaiono e viene subito voglia di acquistarne una.

Un altro vantaggio che ho scoperto col tempo è che queste piante si comportano perfettamente in luoghi scarsamente illuminati. I pochi contendenti con i quali la Kentia rivaleggia in questo ruolo di tollerare bene la scarsa illuminazione sono lo Spathiphyllum e l’Aspidistra. È una pianta incredibilmente versatile.

Un po’ di storia dell’Howea forsteriana (Kentia)

Il genere Howea appartiene alla famiglia delle Arecaceae. Ne fanno parte palme sempreverdi, con fusti solitari, dalle grandi foglie, che ricordano delle penne di uccello, dal gambo lungo, composte da segmenti lineari. I fiori di queste piante sono piccoli, a forma di stella, raccolti in grappoli pendenti di spighe, che sono seguiti da piccoli frutti ovali di colore rosso scuro. Il nome scientifico Howea forsteriana della Kentia deriva dall’isola di Lord Howe in Australia, per il termine Howea, e per l’Howea belmoreana, un’altra delle specie in commercio, da Sir Isaac Bayley Balfour, professore di botanica e custode del Royal Botanic Garden, di Edimburgo.

Questa pianta è caratterizzata da un tronco sottile, con anelli anulari leggermente rialzati e una graziosa corona di fronde che pendono verso il basso, di colore verde scuro. Ha una serie di foglie arcuate, simili a delle piume. Queste foglie possono crescere fino a 3 metri di lunghezza, su piccioli privi di spine. Esse hanno un’innata leggerezza, con un senso naturale di sospensione nell’aria. La Kentia produce un’infiorescenza composta da fiori bianchi, seguita da frutti che a maturità assumono la forma di un uovo di colore rosso opaco.

Sebbene la Kenzia abbia una crescita piuttosto lenta, può raggiungere nel tempo anche un’altezza di oltre dieci metri, se curata nel modo opportuno e con adeguato spazio a disposizione. La Kentia è un meraviglioso esempio di palma, molto popolare come pianta d’appartamento, dalla lunga vita, che aggiunge un accento verde impareggiabile a qualsiasi ambiente: eleganti hall di hotel, ristoranti, centri commerciali, uffici, centri congressi e residenze private. Gli esemplari di Kentia più piccoli richiedono minore quantità di luce per sopravvivere mentre quelli più grandi preferiscono la luce solare diretta. Tutte per crescere sane e rigogliose richiedono annaffiature regolari, terreno ben drenato e umidità costante.

Come prendersi cura di una Kentia

La Kentia si adatta bene anche alla crescita all’aperto, se messa a dimora in un luogo dove le gelate invernali sono completamente assenti e il clima è costantemente caldo tutto l’anno. La sua elegante bellezza e la durata nel tempo, se coltivata in interno, hanno reso la Kentia una pianta molto popolare per l’arredamento della casa o degli uffici. Grazie al suo portamento slanciato, le Kentie erano le piante preferite dalla regina Vittoria che le fece introdurre in tutte le sue residenze. È facile comprendere perché sia stata per secoli una pianta d’appartamento perfetta per decorare gli interni delle case di tutto il mondo e di ogni condizione economica. I tronchi alti, sottili e singoli terminano in fronde piumate e verdi, che sono lisce senza spine o punte. kentiaVediamo adesso come procedere per la cura e la manutenzione ideale di una Kentia (Howea forsteriana).

  • Suolo

Nel suo habitat naturale la Kentia cresce in un terreno sabbioso. Questo impedisce il formarsi di dannosi marciumi radicali e consente di drenare facilmente l’acqua in eccesso. Per ottenere una crescita rigogliosa di questa pianta è consigliabile aggiungere ad un suolo sciolto e ben drenato, della materia organica per darle nutrimento. E possibile preparare da soli un eccellente substrato di coltivazione per la Kentia miscelando i seguenti ingredienti:

  • Porzioni uguali di terriccio e sabbia grossolana,

o in alternativa,

  • Porzioni uguali di sabbia grossa, torba e terriccio.

In entrambe i casi, ricordate di aggiungere sostanza organica per migliorarne la crescita.

  • Condizioni di luce preferite

Per mantenere delle foglie con una crescita sana e rigogliosa, è necessario che la Kentia riceva luce a sufficienza. Tuttavia, le piante giovani non tollerano luoghi situati in pieno sole, poiché la luce diretta può bruciare il fogliame. La Kentia tollera anche condizioni con minore illuminazione rispetto a molte altre piante coltivate in interno. Affinché abbia una crescita ottimale, è consigliabile posizionarla in un luogo che sia ben illuminato ma mai con luce diretta sulla pianta. Se desiderate posizionarla vicino a una finestra, esposta a sud, ricordate di schermare la finestra con una tenda.

Durante la primavera, se desiderate lasciare la vostra Kentia all’aperto, assicuratevi di metterla in un luogo in mezz’ombra. Se le condizioni di luce esterne sono eccessive, finirete per bruciare il fogliame, poiché la vostra pianta è abituata all’illuminazione interna.

  • Temperatura consigliata

Nel suo ambiente nativo, la Kentia vive in condizioni di temperature regolarmente alte. Nonostante ciò, questa pianta ha la grande capacità di adattarsi molto bene agli ambienti interni e alle loro condizioni ambientali. In interno, la Kenzia vorrebbe le stesse condizioni di caldo che troverebbe nel suo habitat naturale per una crescita sana. Le temperature interne dovrebbero variare tra 18 ° C e 29 ° C. Se volete provare a coltivare una Kentia all’aperto in un contenitore, ricordate di portarla in interno in un luogo caldo prima dell’arrivo dell’inverno. Una volta che le temperature primaverili torneranno a salire, potrete di nuovo collocarla all’aperto.

  • Innaffiatura

Un’irrigazione eccessiva della Kentia può portare a pericolosi marciumi radicali e alla sua morte. La Kentia ha una discreta tolleranza a condizioni di scarsa presenza di acqua, quindi è meglio dimenticarsi un’annaffiatura piuttosto che eccedere con le bagnature. E’ sempre meglio controllare il terreno prima di innaffiare. Bagnate solo quando il terriccio è quasi completamente asciutto.

Come per molte altre piante, evitate di bagnare le piante con l’acqua proveniente da un addolcitore perché contiene troppo sale. Se nell’acqua dei vostri rubinetti è presente carbonato di calcio in grandi quantità, meglio lasciarla riposare per una notte prima di utilizzarla. Meglio usare acqua piovana, se disponibile Durante i mesi più caldi è consigliabile annaffiare almeno una volta alla settimana. In inverno, quando le temperature sono più basse e la pianta è semi dormiente, l’irrigazione dovrebbe essere ridotta ad una volta ogni due settimane o più a seconda delle condizioni ambientali in cui si trova la pianta.

  • Umidità dell’aria

Essendo una pianta di origine tropicale, la Kentia dà il meglio di sé quando, in un ambiente interno, è presente un’umidità adeguata. Ecco alcuni consigli per soddisfare le sue esigenze in termini di umidità:

  • Nebulizzate le foglie, almeno una volta alla settimana, con acqua.
  • Posizionare il vaso su un contenitore più grande e piatto che contenga piccole pietre che raccolgono tutta l’acqua che fuoriesce dai fori di scarico dello stesso. Pian piano che l’acqua evapora, produrrà umidità.
  • Se il vostro bagno ha abbastanza luce naturale ed è sufficientemente grande da contenere una Kentia in vaso, potete posizionarla lì. L’uso costante dell’acqua produce un ambiente umido.
  • Concimazione

Per avere una Kentia con ricche fronde verdi è necessario somministrare regolarmente del fertilizzante liquido disciolto nell’acqua dell’irrigazione durante la stagione di crescita, dalla primavera all’estate. Durante l’autunno e l’inverno meglio sospendere le somministrazioni di fertilizzante.

  • Potatura

La Kentia ha le stesse esigenze di potatura di base delle altre piante coltivate come piante d’appartamento. Consiglio di rimuovere solo le foglie secche o danneggiate e di lasciare crescere in libertà le altre. Una potatura eccessiva può solo danneggiare una pianta sana. Per prevenire la diffusione di parassiti o malattie sulla Kentia, assicuratevi sempre che le vostre forbici da potatura siano pulite ed affilate prima di eseguire i tagli.

  • Rinvaso

A seconda delle dimensioni della vostra Kentia, l’uso del contenitore nel quale viene acquistata, in genere, è sufficiente per una crescita rigogliosa per diversi anni. Sebbene la Kentia sia una pianta a crescita lenta, se diventa grande o troppo alta e pesante in alto, potreste doverla rinvasare in un contenitore di dimensioni maggiori. Quando scegliete un nuovo vaso, assicuratevi che abbia i fori per il drenaggio sul fondo. Qualsiasi tipo di materiale funziona bene. Quelli fatti di argilla avranno la tendenza a far asciugare il terreno un più velocemente dei vasi in plastica. Se mettete il ​​contenitore con la pianta all’interno di un altro vaso decorativo senza foro sul fondo, assicuratevi di svuotare l’acqua che defluisce al suo interno dopo ogni innaffiatura. Assicuratevi di piantare la Kentia in un terreno ben drenato e di metterlo a dimora ad una profondità non superiore rispetto a quanto fosse nel vaso di origine.

Quante varietà di Kentia ci sono?

Le Kentia sono di solito di due specie: Howea forsteriana e Howea belmoreana. La differenza principale è che l’Howea forsteriana ha le foglie più lunghe dell’Howea belmoreana.

I problemi più comuni della coltivazione delle Kentie

Come avviene per la cura di altre piante, molti mi fanno delle domande su quali possono essere i problemi che affliggono la loro Kentia, alla ricerca di una soluzione efficace. Proviamo adesso a vedere quali sono i problemi che si incontrano con maggiore frequenza nella coltivazione dell’Howea forsteriana.

  • Alcune foglie stanno morendo. Questo può non essere necessariamente un problema. Può succedere frequentemente che gli steli inferiori (e talvolta anche quelli abbastanza nuovi) si imbruniscano e muoiano. Quando succede questo, rimuovete con attenzione le parti morte o danneggiate per mantenere la pianta sana e con un aspetto ordinato.
  • Le foglie della Kentia morendo possono diventare grigie, con una sfumatura quasi blu. Se ci sono più parti della pianta che appaiono brutte e sofferenti, può darsi che ci sia un problema. E’ opportuno pensare alle operazioni che vengono svolte durante la manutenzione della pianta. Rileggete con cura i consigli che vi ho dato sopra. Con molta facilità potrebbe esserci un eccesso di acqua nel vaso oppure una mancanza completa di irrigazione. In alternativa, se la pianta si trova in un luogo luminoso, caldo e privo di circolazione d’aria, potreste essere in presenza di ragnetti rossi o di tripidi. La migliore cura naturale è quella di cambiarne le condizioni colturali, aumentando l’umidità e, se possibile, lavando bene le foglie su entrambi i lati.
  • I parassiti più comuni. Le Kentie, come detto sopra, possono essere oggetto di attenzioni particolari di ragnetti rossi. L’elemento che contraddistingue la presenza di questo parassita è una puntinatura gialla delle foglie oppure la presenza di una sottilissima ragnatela sulla pagina inferiore delle foglie. Distinguere i ragnetti rossi ad occhio nudo non è sempre semplice. In alternativa, potreste trovare sugli steli delle foglie dei piccoli batuffoli bianchi, dalla consistenza spugnosa o dei piccoli scudetti rotondeggianti, coriacei. In questo caso siete in presenza di cocciniglie in diversi stadi di sviluppo. Sia per il ragnetto rosso che per le cocciniglie è consigliabile intervenire prontamente con insetticidi di origine naturale, come l’olio di neem o simili, o con prodotti chimici specifici per evitare futuri danni ed inestetismi per le foglie della pianta.
  • Foglie con bordi o punte marroni. In genere questi sintomi sono dovuti alla presenza di aria eccessivamente secca nell’ambiente. Un rimedio semplice al problema è quello di aumentare l’umidità nell’aria, se possibile. In alternativa, è auspicabile modificare la posizione della pianta, mettendola in un luogo più adatto a lei.
  • Foglie che hanno macchie marroni. Potrebbe trattarsi di eccessiva irrigazione o di temperature troppo basse. Queste macchie non possono essere eliminate dalle foglie anche se migliorano le condizioni colturali della pianta. Dovrete tenerle fino alla rimozione della foglia.
  • Foglie gialle. Al contrario del caso precedente, la Kentia potrebbe accusare una mancanza eccessiva nell’irrigazione. Meglio mantenere il terreno del vaso umido ma mai bagnato durante la stagione calda, così da evitare l’ingiallimento delle foglie.

Due ulteriori consigli per la coltivazione dell’Howea forsteriana:

  • Non tentare di potare la Kentia come le altre piante. La rimozione delle foglie adulte non ne incoraggia la crescita di nuove in sostituzione.
  • Evitate di esporre la Kenzia a temperature troppo basse o, in presenza di esemplari abituati a vivere in ambiente chiuso, alla luce diretta del sole.

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in interno, alcune specie sono più resistenti, altre sono più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto in piante da interno. Potreste richiedere delle sessioni di garden coaching per imparare i principi base per la cura delle piante e del giardino in genere.

Se state cercando degli esemplari di Kentia anche di grandi dimensioni, per il vostro hotel, ristorante o per la vostra casa, allo scopo di dare colore, forma e struttura ai vostri spazi verdi, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio interno sia il posto migliore per coltivare con successo una Howea forsteriana e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale.

Posso aiutarvi ad acquistarne una, anche di grandi dimensioni, a crescerla e a prendervene cura, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole. A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quella che preferite, comprarla, piantarla e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

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