IOrticoltura e giardinaggio sostenibili trovano un valido alleato nell’impiego di estratti di piante per la cura delle specie presenti in orto e giardino. Questi sono utilizzati in qualità di antiparassitari e anticrittogamici. Per effettuare concimazioni con fertilizzanti organici, per condurre sempre una gestione il più possibile naturale di orto e giardino si usano efficacemente sostanze naturali quali: letame, pollina, guano, sangue secco, cornunghia, cenere di legna e persino le alghe marine.

Azoto, potassio e fosforo sono solo alcune delle sostanze utili che una concimazione organica, pianificata correttamente (tenendo conto della composizione del suolo, delle condizioni climatiche e delle diverse esigenze delle piante coltivate), può apportare a orti e giardini. Tale pratica ha la funzione sia di ottenere un eccellente ammendante per migliorare la qualità del terreno, sia di apportare nutrienti e microelementi, mediante una fertilizzazione periodica per fornire alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno per crescere e per difendersi in condizioni di stress climatico o colturale.

Contenere i parassiti e le malattie delle piante senza l’uso di prodotti chimici è una pratica che sempre più trova impiego in parchi, giardini, terrazzi e orti. Visto che il numero di prodotti chimici commercializzati e registrati per l’impiego nel giardinaggio diminuisce costantemente e le preoccupazioni per la salute e l’ambiente si fanno sempre più sentire, è importante conoscere delle soluzioni alternative per affrontare e risolvere questi problemi.

Coltivare piante sane e rigogliose attraverso corrette tecniche colturali è il modo migliore per prevenire qualsiasi problema di parassiti e malattie. Tuttavia, nonostante i continui sforzi di giardinieri esperti e di appassionati di giardinaggio, alcune malattie possono svilupparsi comunque o possono presentarsi condizioni meteo improvvise che favoriscono l’aumento del numero dei parassiti.

I patogeni delle piante, talvolta, sono particolarmente difficili da controllare quando si sono insediati in un giardino, in una serra o in un orto domestico. L’orto e il frutteto sono quelli che possono farne le spese più pesanti. Anche se in commercio, specie in rete, è possibile acquistare quasi ogni tipo di prodotti chimici per il trattamento delle piante, io suggerisco sempre di cercare soluzioni il più naturali e sostenibili possibili, nel rispetto dell’ambiente e per preservare la salute di chi vive il giardino e consuma i prodotti dell’orto.

Per far questo la natura ci fornisce utilissimi strumenti che sta a noi apprendere con pazienza e impiegare con attenzione per ottenere i migliori risultati. Vediamo di seguito alcuni di questi rimedi naturali di piante che curano altre piante.

Cosa sono gli oli essenziali: indicazioni su come usare gli oli essenziali delle piante per curare le piante

oli essenzialiLeggendo riviste e blog online, spesso, troviamo articoli sull’impiego degli oli essenziali come rimedi naturali per la salute e la bellezza. Da scavi archeologici e ricerche su testi antichi si è trovato che gli oli essenziali sono stati usati nell’antico Egitto, nell’antica Grecia, dagli Etruschi, dai Romani, dai popoli dell’antica Cina. In pratica, quasi tutte le culture più antiche del mondo hanno impiegato per secoli gli oli essenziali provenienti dalle piante per la salute, la bellezza, le pratiche religiose e anche per proteggere le altre piante da malattie e parassiti. Ma cosa sono gli oli essenziali?

Gli oli essenziali sono estratti che vengono ottenuti mediante la distillazione di una o più parti della pianta, come la corteccia, il fiore, la frutta, le foglie o la radice. La gran parte degli oli essenziali sono distillati mediante il vapore, anche se in alcuni casi viene utilizzato un processo chiamato spremitura a freddo. Ad esempio, la spremitura a freddo è un eccellente metodo per produrre un olio di oliva di buona qualità.

Le piante contengono naturalmente oli essenziali che possono impiegare per gli scopi più disparati come ad esempio:

  • attirare gli insetti impollinatori e gli insetti utili, come api e coccinelle,
  • come protezione o deterrente da parassiti, compresi anche animali di grossa taglia,
  • proteggersi da malattie fungine e batteriche,
  • competere con altre piante rilasciando sostanze allelopatiche nel terreno.

Tra le piante più comunemente usate per la produzione di oli essenziali, utili per salute, bellezza e coltivazione delle piante ci sono:

Come usare gli oli essenziali

Per estrarre l’essenza contenuta nelle parti delle piante occorre la distillazione o la spremitura a freddo, come visto. In cosmesi, l’uso degli oli essenziali è consiigliato in miscele con un olio più delicato, detto olio vettore, come l’olio d’oliva, l’olio di cocco, l’olio di mandorle o l’olio di jojoba.

Per l’uso degli oli essenziali nella protezione delle piante è fortemente raccomandato di seguire le indicazioni riportate sulle etichette delle confezioni. In caso contrario, un’errata diluizione dell’olio essenziale scelto, in base al metodo di estrazione o al grado di purezza, potrebbe essere molto dannosa per le piante trattate. L’olio disciolto in acqua, secondo le prescrizioni della confezione, viene applicato sulle parti aeree delle piante o sul terreno circostante al tronco, mediante pompe a pressione, manuali o meccaniche.

Melaleuca alternifolia o Tea tree

La Melaleuca alternifolia, nota comunemente come albero del tè o Tea tree, è un piccolo sempreverde che predilige i climi caldi. È una pianta decorativa e profumata, che ricorda paesaggi esotici.

La Melaleuca alternifolia proviene dalle regioni più calde dell’Australia, dove cresce spontaneamente nelle aree paludose, tropicali e subtropicali. Il genere Melaleuca conta decine di specie diverse, ognuna con le sue caratteristiche di aghi e fiori. Una delle caratteristiche più singolari di questi alberi è il tronco, con la sua inconfondibile corteccia dalla consistenza cartacea. L’albero del tè raggiunge, di solito, un’altezza media di circa 6 metri, con una chioma che si estende dai 3, ai 4 metri circa.

Per coltivare un albero del tè in giardino dovreste vivere in una regione a clima caldo, altrimenti vi suggerisco di coltivare il Tea tree in vaso, per ripararlo al chiuso durante la stagione fredda. L’albero del tè cresce piuttosto velocemente, raggiungendo in pochi anni la sua dimensione massima. Per produrre fiori la pianta occorre che abbia diversi anni. I fiori sono simili a batuffoli di schiuma, raccolti in ciuffetti, di colori diversi a seconda delle varietà acquistate.

Gli alberi di Melaleuca alternifolia hanno bisogno del sole per crescere rigogliosi, indipendentemente dal fatto che siano piantati all’interno o all’esterno. Non tollerano condizioni di ombra. Il terreno nel quale piantare una Melaleuca deve essere ben sciolto, drenato e privo di ristagni idrici. Se possibile, meglio selezionare un substrato acido o neutro, che si mantenga costantemente umido ma mai bagnato. Le piante di Melaleuca necessitano di annaffiature costanti durante i periodi di siccità. Se avete la vostra pianta in vaso, prima della nuova bagnatura aspettate che il terriccio sia quasi completamente asciutto ma mai secco.

Gli erboristi considerano l’olio dell’albero del tè un efficace antisettico naturale. L’olio può essere utilizzato per il trattamento di punture, ustioni, ferite e infezioni della pelle. Si dice che stimoli il sistema immunitario e serva come trattamento utile contro le infezioni batteriche e fungine. L’olio essenziale è utilizzato anche in aromaterapia.

Tea tree oil per la difesa delle piante

L’olio di Tea tree viene estratto dall’albero della Melaleuca alternifolia e non deve essere confuso con l’olio del tè, ovvero l’olio estratto dai semi pressati della pianta del tè, Camellia sinensis o Camellia oleifera. Gli aborigeni australiani usavano l’olio proveniente dalle foglie e dai fiori di Melaleuca alternifolia nella medicina tradizionale per combattere batteri e funghi.

I principi attivi presenti nell’olio di Tea tree sono utili contro una serie di funghi, ad esempio quelli che causano la peronospora e l’oidio. Inoltre, l’olio dell’albero del tè è impiegato per ridurre i marciumi della frutta, l’antracnosi, ecc..

Per prevenire lo sviluppo di funghi e batteri sulle piante e sulle foglie è utile diluire l’olio di tea tree con acqua, nelle quantità indicate sulla confezione, spruzzare la parte aerea della pianta, ripetendo i trattamenti con frequenze vicine tra loro. La maggior parte dei trattamenti naturali sono fotosensibili, che significa che si deteriorano rapidamente se esposti alla luce del sole. In questo modo il principio attivo decade velocemente, perdendo la sua efficacia se non applicato nuovamente.

L’olio di Tea tree si impiega anche come repellente contro alcuni afidi, per impedire il formarsi della fumaggine dovuta alla melata appiccicosa che essi secernono. Sebbene generalmente sicuro per l’uomo, l’olio dell’albero del tè può essere tossico se ingerito.

Per prevenire future infezioni di agenti patogeni si consiglia di rimuovere manualmente in giardino e nell’orto le parti infette delle piante e smaltirli per evitare la diffusione di ulteriori malattie. Quando usate strumenti da taglio per le potature, si consiglia di disinfettare le lame (ad esempio di forbici o segacci) con una soluzione di olio di melaleuca.

L’Azadirachta indica, l’albero del neem

L’Azadirachta indica è albero proveniente dalle regioni tropicali, che non tollera temperature inferiori agli 8°C. In Italia difficilmente si riesce a coltivarlo all’aperto se non nelle regioni meridionali o in zone con microclimi molto favorevoli. E’ una pianta che preferisce terreni profondi, sabbiosi, ben drenati, esposti in pieno sole o anche in mezz’ombra. Questo albero resiste piuttosto bene a condizioni di scarsità di acqua.

Può essere coltivato in interno in contenitori, in ambienti che ne consentano uno sviluppo adeguato, a patto che se ne controlli la crescita e lo sviluppo con potature adeguate. Le piante coltivate in vaso sopportano meno la mancanza o scarsità di acqua rispetto a quelle in piena terra.

L’Azadirachta indica, nota più semplicemente come albero di neem, proviene dalle foreste tropicali della Birmania e dell’India. È un albero che in natura riesce a raggiungere un’altezza di oltre 25 metri senza difficoltà, con una chioma densa, dalla forma ovale. È un albero sempreverde, che in condizioni siccitose può perdere temporaneamente le foglie. Le sue foglie sono composte, di colore verde scuro. I fiori sono bianchi, profumati, raccolti in pannocchie, che pendono dai rami in primavera. Questi alberi hanno sia fiori maschili che femminili sulla stessa pianta. Il frutto è commestibile e assomiglia molto ad un’oliva.

In India, l’Azadirachta indica è considerato un albero sacro. Di questa pianta non viene sprecato niente: il legno è impiegato per produrre mobili e legname, le foglie e la corteccia sono usate nella preparazione di infusi, cosmetici, nella cura degli animali domestici e nei medicinali. Le foglie vengono essiccate e impiegate come repellenti per le tarme, come accade per le foglie del Cinnamomun canphora (Canfora). L’olio di neem viene impiegato come insetticida naturale, repellente e fungicida ad ampio spettro. Gli scarti della frangitura dei frutti vengono usati come fertilizzanti e nematocidi.

Azdiractina, il principio attivo dell’olio di neem

Tecnicamente nota anche come azadirachtin A, l’azadiractina è il principio attivo contenuto nei semi dei frutti dell’albero di neem. E’ una sostanza organica naturale usata in agricoltura e giardinaggio per combattere infestazioni di acari, insetti e nematodi.

Per ottenere un prodotto di buona qualità, i frutti devono essere spremuti a freddo. E’ un principio attivo ammesso in agricoltura biologica. In commercio sono disponibili sia l’olio di neem, che un estratto in polvere anch’esso da sciogliere in acqua prima di applicarlo alle piante. Su siti internet e nei centri specializzati di giardinaggio si trovano in vendita numerosi preparati a base di azdiractina, anche già pronti all’uso. Per valutarne meglio la qualità occorre richiedere la scheda tecnica e leggerla per capire la concentrazione di principio attivo presente e il metodo di spremitura dei semi utilizzato.

Per l’acquisto di alcuni preparati ad uso professionale a base di olio di neem, occorre essere in possesso del patentino rilasciato dal servizio fitosanitario della regione di competenza.

Il principio attivo dell’azadiractina è una sostanza che non produce effetti dannosi sull’ambiente. Riesce a scomporsi facilmente in metaboliti che vengono facilmente assorbiti o degradati nel suolo o nell’acqua. Rispetto ad altre sostanze naturali impiegate come insetticidi, ad esempio il piretro, l’azadiractina ha effetti sull’ambiente quasi nulli. Il periodo di carenza, ovvero il periodo che intercorre tra l’applicazione del prodotto e la raccolta del frutto consentito per legge, è di poco superiore ai 6 giorni. Meglio verificare sempre quanto riportato sulla confezione d’acquisto.

L’olio di neem può risultare non gradito alle api ma non ne provoca danni consistenti. Per questo motivo si può usare anche durante i periodi della fioritura.

Di solito, l’olio di neem deve essere diluito in acqua per poi essere spruzzato sulle foglie delle piante. Consiglio sempre di rispettare le dosi consigliate sulle confezioni e di non esagerare. Un suggerimento utile è quello di evitare l’impiego di oli sulle foglie delle piante in periodi di forte caldo e siccità. Le foglie potrebbero danneggiarsi a causa dell’olio e il principio attivo contenuto potrebbe perdere molto velocemente la sua efficacia, a causa della sua fotosensibilità.

L’olio di neem può essere impiegato con effetti positivi sulle piante per combattere molti insetti. Utile anche come repellente, oltre ad avere anche un’azione moderatamente sistemica. Ripeto che non è dannoso per l’uomo o per gli animali domestici e selvatici, oltre che per gli insetti utili. Si usa con profitto contro afidi, ragnetti rossi, cocciniglia, ecc.. L’azadiractina funziona molto bene anche come fungicida, contro l’oidio o per allontanare le zanzare dal giardino.

Quando si impiega un olio per trattamenti alle piante è utile facilitare la diluizione in acqua mediante un sapone neutro, come il sapone di Marsiglia. Questo aiuta anche a migliorarne l’adesione alle foglie durante il trattamento e la persistenza del prodotto.

Per ottenere il preparato migliore da impiegare ripeto che occorre sempre leggere con attenzione le indicazioni riportate sulle etichette delle confezioni, perché non tutti i prodotti disponibili in commercio hanno le stesse caratteristiche.

Alghe marine come concimi

oli essenziali 2Molti concimi fogliari vengono preparati con le alghe marine, trattate in modo che perdano la loro salinità e siano capaci di rilasciare con efficacia immediata i numerosi nutrienti che contengono.

Tra le tante qualità, le alghe stimolano la salute e la crescita di radici e parti aeree, aumentano la resistenza alle malattie delle piante e prolungano la durata di conservazione della frutta e verdura colte e dei fiori recisi.

Con il nome comune di Kelp vengono commercializzate come concime, pacciamatura o ammendante preparati a base di alghe brune. Quelle più impiegate sono soprattutto le alghe brune come l’Ascophyllum Nodosum, che, assieme a Laminaria, Ecklonia maxima, Durvillea potatorum Macrocystis Fucus, Sargassum e all’alga rossa Gracilaria, sono ricche di micronutrienti, di aminoacidi (utili contro gli stress termici), carboidrati, vitamine, minerali e ormoni fitoregolatori.

Negli ultimi anni viene poi riciclata e smaltita come compost la Posidonia oceanica spiaggiata, attraverso nuove procedure approntate dai ricercatori del CNR.

A differenza di molti nutrienti fogliari sintetici, i preparati a base di alghe sono composti naturali e rispettosi dell’ambiente. Le alghe sono organismi viventi. Quando vengono aggiunte al terreno, si decompongono rapidamente. Come conseguenza della decomposizione rilasciano nel terreno i numerosi nutrienti che contengono. Sono molto note poiché contengono macro e micro elementi, oltre ad alti livelli di azoto e potassio.

Le piante utilizzano con profitto i nutrienti contenuti nelle alghe per la loro crescita. Anche in questo, caso evitate con cura il fai da te. Impiegate nell’orto e in giardino solo composti preparati con alghe adeguatamente trattate.

Le alghe sono uno strumento biologico, naturale, sostenibile ed economico per migliorare il terreno di orti e giardini, rispettando l’ambiente. Una caratteristica singolare delle alghe è la loro velocità di crescita e di riproduzione. Alcune specie possono raddoppiare la loro massa in un solo giorno. Con un tasso di crescita così elevato, possono essere usate senza avere il timore di impoverire eccessivamente l’ambiente.

Le alghe, inoltre, migliorano la ritenzione idrica del suolo e oltre a rendere il terreno più permeabile all’aria, così da stimolare la crescita delle radici.

Fitorisanamento con le alghe

Come abbiamo visto in un altro post di questo blog, il fitorimedio è il processo che utilizza organismi naturali come le piante o le alghe per rimuovere o neutralizzare gli inquinanti da un sito contaminato. I residui pericolosi influiscono sulle risorse disponibili e determinano la vera sostenibilità dei processi produttivi che ogni giorno mettiamo in atto.

Molti studiosi ogni giorno cercano di trovare soluzioni sostenibili per sviluppare processi efficaci ed efficienti per smaltire i rifiuti tossici. Ad oggi, molti impianti di depurazione delle acque reflue utilizzano le alghe come mezzo per contenere la quantità di sostanze inquinanti.

Si impiegano le alghe per aiutare a rimuovere i fanghi e le molecole organiche velenose dalle falde idriche. Le alghe hanno un tasso di crescita molto alto e aiutano a ridurre l’inquinamento consumando le emissioni di anidride carbonica (CO2), attraverso il loro pompaggio in serbatoi d’acqua o in stagni dedicati. In soli tre o cinque giorni, le alghe eliminano anche l’ammoniaca, un’alta percentuale di nitrati (oltre l’85%) e circa il 99% di fosfato dalle acque reflue.

 

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino, in un parco o in interno. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Se non vi sentite troppo sicuri nella manutenzione del vostro giardino o delle vostre piante da interno, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino o delle vostre piante.

Se state cercando dei sistemi naturali di difesa o concimazione delle vostre piante, per il vostro parco, giardino o terrazzo, per avere piante sane e rigogliose, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per impiegare con successo questi formulati e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarli e ad utilizzarli, in modo che le vostre piante prosperino e contribuiscano a creare un ambiente sano e piacevole.

A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quelli che preferite, comprarli, usarli e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

17 pensieri su “Alghe, tea tree oil e olio di Neem: piante come rimedi naturali di altre piante

    • Redazione dice:

      Il tea tree è un ottimo rimedio per funghi e come repellente per gli insetti, come l’olio di neem. Come la maggior parte dei rimedi naturali sono foto sensibili e facilmente deperibili. Questo significa che i trattamenti devono essere ripetuti con costanza. Per le formiche non credo abbiano effetto.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

    • Redazione dice:

      Non conosco bene la normativa in materia di impiego di prodotti naturali in agricoltura. Credo, però, che non ci siano problemi, visto che sono sostanze che non hanno effetti secondari sulla salute o sull’ambiente circostante e tanto meno sulle falde acquifere. Il loro impiego deve solo essere ripetuto con maggiore frequenza.

      Tiziano Codiferro

    • Andrea dice:

      Il neem oil si è scoperto essere sistemico. L’azadiractina contenuta nell’olio uccide gli endofiti e resta nella pianta x 3 mesi. Agisce,insomma, come un insetticida chimico sistemico. L’industria della cannabis lo ha bandito in seguito a tracce trovare nei fiori

    • Redazione dice:

      Il tea tree lo può usare nel terreno ma dipende quale scopo vorrebbe raggiungere. Potrebbe funzionare come fungicida o come repellente per alcuni insetti che vivono nel terreno. Ma credo che non potrebbe funzionare come insetticida sistemico.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

    • Codiferro dice:

      Prima di cercare di debellare le formiche dai propri ortaggi è molto utile sapere che esse hanno una rilevante funzione naturale perchè : si nutrono di insetti morti, dei rifiuti del giardino, tengono pulito il terreno , arieggiano naturalmente il terreno scavando gallerie. Un buon rimedio per tenere lontane le formiche dai propri ortaggi è mettere in atto la consociazione di piante di cui abbiamo più volte parlato in numerosi post. Impiegare piante di garofano,aglio e menta è un utile repellente naturale. In caso in cui le vogliate debellare prontamente utilizzate una miscela di bicarbonato di sodio, zucchero e lievito di birra da cospargere nei punti attraversati dalle formiche. Buona giardinaggio!! Tiziano Codiferro

  1. Grazia dice:

    Buongiorno Ho comprato l’olio di neem e il tea tree ho comprato anche il sapone di Marsiglia naturale quanto olio essenziale posso mettere nel acqua e olio di neem ed eventualmente anche sapone di Marsiglia grazie?

    • Codiferro dice:

      Per determinare le dosi di prodotto da utilizzare deve consultare quanto consigliato dal produttore sulla confezione. In commercio esistono diversi tipi olio di neem, di tea tree e di sapone di Marsiglia. Ognuno di loro può essere estratto secondo procedure diverse, ad esempio a freddo, a caldo, ecc. . Questo determina un grado di purezza maggiore o minore, oltre ad un maggiore o minore presenza di principio attivo. Ad esempio dell’olio di neem in commercio se ne possono acquistare alcuni formulati solo con patentino rilasciato dal servizio fitosanitario della regione di riferimento, altri sono, invece, di libera vendita. Il mio consiglio è quello di leggere con attenzione l’etichetta sulla confezione. Se non fosse riportata alcuna indicazione, chieda da chi lo ha acquistato quali sono le dosi consigliate.
      Buon giardinaggio

  2. Ele dice:

    Buongiorno
    ho una rosa con ruggine. ho pensato, dopo varie ricerche che non mi hanno convinta, al tea three (che uso anche per me)
    e mi chiedevo se può essere miscelato con il neem o meglio alternarli e in che misura
    grazie mille

    • Codiferro dice:

      Le sconsiglio di usare oli per trattare le piante in questo periodo di caldo estremo. Rischierebbe solo di bruciare le foglie delle piante. Se vuole intervenire sulla ruggine, dovrebbe trattare con un fungicida sistemico o con altri prodotti naturali, come il rame. Quest’ultimo è un fungicida di copertura che impedisce al fungo di diffondersi e di attecchire sulle parti ancora non colonizzate. Non credo che applichi il tea tree sulla pelle e poi la esponga al sole! Stesso vale per l’olio di neem.
      Le diverse cure per le piante devono essere somministrate in base alle necessità ma anche tenendo conto anche dei fattori ambientali, come umidità, irraggiamento solare, temperature, disponibilità di acqua per la pianta ecc..
      Buon giardinaggio

  3. Doriana Di Cesare dice:

    Salve,
    ho causato un problema a una calla del Circeo, mi sarebbe dispiaciuto fosse stata mia ma ancora di più perché mi è stata affidata.
    Ho introdotto dal giardino in casa un sottovaso per lei, lavato distrattamente. Adesso sottovaso e superfici interne del vaso sono popolate di minuscoli esserini che presumo siano pidocchi, perché saltellano. L’istinto è di strofinare tea tree oil direttamente dalle mani su tutta la superficie del sottovaso, e intorno ai bordi superiore e inferiore del vaso. Ma per aiutare la pianta prima che manifesti problemi, non so che fare. Un travaso, adesso, sostituendo tutta la terra?

    • Codiferro dice:

      Dalla sua descrizione sommaria non si capisce di quali insetti si tratta. Le consiglio di pulire con attenzione di nuovo il sottovaso e la parte inferiore del vaso. Non è detto che questi piccoli insetti siano dannosi per la sua Calla. Se lo dovessero essere, dovrebbe trattare con un insetticida di contatto per cercare di debellarli velocemente. In questi giorni di gran caldo e di forte irraggiamento solare, eviterei di usare oli di ogni tipo sulle foglie, potrebbero causare bruciature sulla superficie fogliare, con conseguenti danni alla pianta.
      Buon giardinaggio

  4. Marta dice:

    Buongiorno,
    ho una pianta di peperoncino che inizia a mostrare qualche foglia con dei buchini. A casa ho dell’olio di tea tree puro. Posso usarlo (diluendolo) come antiparassitario? Ad esempio la sera che fa più fresco adesso

    • Codiferro dice:

      L’olio di tea tree funziona molto bene come disinfettante e come antimicotico. I buchini sulle foglie del suo peperoncino dovrebbero essere causati da dei bruchi di farfalla o da altri insetti masticatori. Io le suggerisco di osservare meglio la sua pianta per cercare l’intruso e rimuoverlo manualmente. Non credo che l’olio di tea tree potrebbe funzionare come insetticida su insetti così “grandi”, al più come fungicida o come antibatterico.
      Buon giardinaggio

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