La storia degli aborigeni australiani nel Royal Botanic Gardens Victoria
Se state pensando di visitare Melbourne, cercate la sua parte più verde, fate un respiro profondo e rilassatevi nel cuore verde di questa fantastica città. I giardini sono una parte preziosa nelle abitudini quotidiane degli abitanti di Melbourne, con più di 35 ettari di giardini paesaggistici, ricchi di fioriture e lussurreggiante vegetazione autoctona ed esotica.
Un luogo più di tutti merita la vostra attenzione, l’Aboriginal Heritage Walk. Questa passeggiata mostra la terra attraverso gli occhi degli Aborigeni, gli antichi abitanti di queste terre. Sono presenti cigni neri, anguille, cacatua, kookaburras e altri animali selvatici.
Ancora non siete soddisfatti? Toccate con mano più da vicino la diversità e la meraviglia dei paesaggi australiani ai Cranbourne Gardens. Un giardino realizzato con piante native australiane, con un’estensione di circa 14 ettari, con la sua sorprendente sabbia rossa e i pittoreschi fiori di campo. Il giardino ospita anche una piscina naturale nella roccia, pozze d’acqua, un giardino arido e giardini ornamentali.
L’Australian Garden è circondato da boschi e zone umide, popolato da piante autoctone, mammiferi e anfibi.
Breve storia dei Royal Botanic Gardens Victoria
Il Melbourne’s Botanic Gardens è stato fondato nel 1860 da Charles La Trobe. Nei successivi sessanta anni dalla sua istituzione, il territorio paludoso sul quale nacque fu bonificato e trasformato nel ben noto parco attuale. Soltanto nel 1958 la Regina Elisabetta II ha concesso l’uso dell’aggettivo “Reale” nel nome del Parco.
Nel 1857 Ferdinand von Mueller fu nominato Direttore del Parco. Alla sua direzione si attribuiscono i lavori per la messa a dimora di alcune conifere, la costruzione di una fontana nella parte centrale del parco e di un giardino formale allo scopo di illustrare le relazioni tra le diverse famiglie di piante.
Nel 1873 William Guilfoyle fu nominato successore di Mueller. Fu conosciuto come “Master of Landscaping”. A lui si deve l’attuale forma e composizione del giardino. Fu ispirato da numerose piante di origine subtropicali, altre originarie della Nuova Zelanda, oltre a diversi generi di palme. Fece costruire il Tempio del Vento, in memoria del fondatore del parco, un lago a scopo ornamentale, alcuni scorci pittoreschi.
Dopo numerosi anni di gestione con budget risicati, negli anni sessanta, la direzione del Royal Botanic Gardens di Melbourne aveva la necessità di istituire un giardino per promuovere e valorizzare le piante tipiche dei territori australiani.
Nel 1970, dopo l’acquisto di alcuni terreni a sud est di Melbourne, fu istituito il Royal Botanic Gardens Cranbourn, oggi noto come Cranbourne Gardens.
Dal 2015, i diversi giardini ed istituzioni in essi presenti, sono state riunite in un unico organismo con il nome di Royal Botanic Gardens Victoria, che comprende: Melbourne Gardens, Cranbourne Gardens, National Herbarium of Victoria Australian Research Centre for Urban Ecology (ARCUE).
La gestione del parco
Per ottimizzare la gestione ambientale del parco, oggi si seguono alcuni principi guida:
- Promuovere una gestione di lungo periodo,
- Un approccio integrato per la gestione dell’ambiente,
- Evitare, ridurre, riutilizzare e riciclare: da questi termini un miglioramento progressivo nell’utilizzo dell’acqua, dei materiali e dell’energia,
- Una selezione accurata di servizi, materiali e prodotti, oltre ad un attento studio dell’impatto di tutte le attività svolte sull’ambiente circostante,
- Approvvigionamenti a livello locale, riducendo l’impatto sull’ambiente limitando gli spostamenti degli stessi e valorizzando materiali originari del luogo,
Le piante presenti
All’interno dei Royal Botanic Gardens sono presenti diverse collezioni di piante a scopo didattico/educativo, per diffondere la cultura del verde, a fini estetici, per attrarre e stupire i numerosi visitatori dei giardini, a scopi scientifici e di conservazione delle specie. Tutto questo aiuta a comprendere più a fondo l’interazione tra l’uomo e le piante e il ruolo preminente che le piante hanno avuto in passato e che avranno in futuro.
Le collezioni di piante dei Royal Botanic Gardens Victoria si possono osservare in due luoghi distinti, gli storici giardini di Melbourne, a South Yarra, e il bushland e native Australian Garden dei Cranbourne Gardens.
A tutt’oggi i giardini mantengono ancora la struttura originaria data da uno dei suoi direttori dal 1873 al 1909, William Guilfoyle, che li ha resi molto noti in tutto il mondo.
Nel giardino australiano a Cranbourne Gardens, i visitatori possono ammirare e osservare la flora, i paesaggi, l’ arte e l’architettura tipiche dei Territori australiani. Le diverse ambientazioni consentono di apprezzare la diversità e la bellezza di queste terre.
Il bushland a CranbourneGardens si trova in una delle zone di Victoria più ricche di vegetazione autoctona e permette agli amanti della natura la possibilità di immergersi in ettari di brughiere, zone umide e boschi.
Canna Bed Rain Garden
Una delle attrattive del Parco è costituita dal Canna Bed Rain Garden. Questo giardino filtra acqua innata e la utilizza per irrigare i Cannas. Successivamente, la stessa acqua, ormai pulita, passa al sistema di laghi, migliorando la qualità dell’acqua già presente.
Tra gli altri, meritano particolare attenzione: il Vulcano di Guilfoyle, Ian Potter Foundation Children’s Garden, i laghi e le isole, i ponti, le serre Tropicali, il National Herbariumdi Victoria e le numerose sculture.
Oggi i Royal Botanic Gardens Victoria sono aperti al pubblico e consentono di scoprire la storia e la cultura degli abitanti originari di queste terre oltre al patrimonio botanico impiegato ai fini alimentari e medicinali. Tutto ciò proprio grazie al contributo offerto dalle preziosissime informazioni fornite dagli aborigeni nel corso delle numerose visite guidate.