Consigli per la cura e la potatura del pitosforo
Il pitosforo è una pianta adatta sia a giardini che a terrazzi, che reagisce in modo ottimale alle potature, tanto che spesso ne ricavano siepi.
Caratteristiche del pitosforo
Il pitosforo (Pittosporum, della famiglia delle Pittosporaceae) è una pianta che può avere portamento ad arbusto o a piccolo albero, originaria di Africa, Asia e Australia, ma che si adatta bene anche al clima e ai terreni delle nostre latitudini, soprattutto nella sua specie del Pittosporum tobira, proveniente dall’Estremo Oriente, che si adegua bene all’ambiente costiero mediterraneo.
Si tratta di una pianta sempreverde, a crescita lenta, con foglie persistenti, lucide, coriacee, di solito raggruppate in mazzetti, di colore verde scuro nella pagina superiore, più chiare ed opache in quella inferiore, con un’evidente venatura superiore che le attraversa. In primavera il pitosforo genera piccoli fiorellini di colore dal bianco, al giallo e, in alcune varietà, anche scuri e quasi neri, profumati, molto graditi agli insetti pronubi, come le api. Dopo la fioritura, il pitosforo produce bacche legnose, al cui interno è contenuto il seme fertile, con attorno una sostanza gelatinosa. Il nome Pittosporum ha origini greche: “pitta” significa pesce, “sporos” significa seme e si riferisce ai semi coperti da un rivestimento vischioso.
Coltivazione e potatura del pitosforo
Il pitosforo è una pianta che si adatta bene alla creazione di siepi e barriere, utili a delimitare spazi aperti, sia nei giardini che sui terrazzi. Si presta molto bene alle potature, tanto che se ne ricavano spesso siepi più o meno fitte, tollera bene sia la siccità che il freddo.
Per ottenere una siepe fitta, con una vegetazione compatta e di un bel verde brillante è necessario che il pitosforo riceva molta luce e sia potato spesso. Il terreno deve essere ricco, profondo e ben drenato, così da evitare ristagni idrici e conseguenti marcescenze alle radici. La pianta non deve essere bagnata spesso ma le annaffiature devono essere comunque più ravvicinate nel periodo estivo, per mantenere una bella vegetazione e una pianta sana.
La potatura deve essere fatta dopo la fioritura. Di solito deve prevedere una riduzione della chioma di circa un terzo. In genere, nei pitosfori si consiglia la “cimatura”, cioè l’asportazione della parte terminale della chioma, per ottenere un aumento delle ramificazioni nella parte bassa e per far sì che la pianta assuma forme sferiche o geometriche. La potatura è fatta in primavera, poiché questo è il momento dell’anno in cui la pianta si trova nel pieno del suo risveglio vegetativo ed è in grado di reagire più rapidamente con la creazione di germogli nella parte bassa.
Se la pianta dovesse diventare troppo alta, si può ripetere la potatura tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
I tagli devono essere praticati con forbici affilate ed essere netti e precisi, per evitare che il legno si sfilacci.
Per effettuare potature corrette è sempre consigliato utilizzare attrezzi specifici, di buona qualità, ben affilati e disinfettati. In questo modo, limiteremo danni inutili alla pianta oggetto della nostra potatura, con tagli privi di agenti patogeni, come funghi o batteri. Le forbici sono l’utensile da giardinaggio più comune e maggiormente usato. Come ogni altro utensile, devono essere mantenute in perfetta efficienza.
Per la delicatezza delle operazioni di potatura, si consiglia comunque sempre di rivolgersi ad un professionista.
Le malattie del pitosforo
Pur essendo una pianta da siepe piuttosto resistente, il pitosforo non è immune da malattie. Tra i patogeni più comuni che possono nuocere a questa specie:
- gli afidi, che suggendo la linfa da foglie e fiori, rendono la pianta appiccicosa con i loro “scarti”; si suggerisce di trattare prontamente la pianta alla loro comparsa con lavaggi della stessa o con insetticidi specifici, meglio se naturali;
- le cocciniglie, che possono essere brune o cotonose, rendono le foglie colpite di colore bruno appiccicoso; come nel caso degli afidi, si consiglia di rimuoverle con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e alcol, in caso di piante di piccole dimensioni, o con l’impiego di prodotti anticoccidici, meglio se naturali, così da evitare che le foglie siano eccessivamente danneggiate.
Varietà di pitosforo: pitosforo nano, pitosforo tenuifolium e pitosforo variegato
Accanto alle specie più conosciute, esistono alcune varietà di pitosforo, meno diffuse ma molto interessanti per il loro utilizzo e il sicuro carattere ornamentale.
Il pitosforo nano, una specie di pitosforo da giardino
Il pitosforo nano o Pittosporum Tobira Nanum è un pitosforo arbustivo, caratterizzato da foglie verdi brillanti, con una lenta crescita, che si adatta ad essere coltivato in vaso. Ha una forma rotondeggiante e la sua ampiezza può arrivare in media a 80 cm di diametro. Si tratta di una delle soluzioni migliori se volete decorare il vostro giardino, giardino roccioso o terrazzo con il pitosforo. Anche il pitosforo tobira e il tobira nano, hanno ibridi che presentano variegature, con foglie di colore grigio-verde e con bordi bianco-gialli.
Il pitosforo tenuifolium, specie dai fiori viola
Il Pittosporum tenuifolium è una specie di pitosforo caratterizzata da fusti quasi neri, foglie verde chiaro brillante con margini arrotondati. I fiori, che appaiono nel mese di agosto, sono di colore porpora scuro, con un delicato profumo di vaniglia. Molteplici sono le varietà che possono essere usate in giardino o in vaso. Rispetto alle altre varietà richiede alcune attenzioni in più: preferisce dimore a mezz’ombra, tollera mal volentieri il caldo estremo e la siccità del periodo estivo, in inverno, teme il gelo e le temperature estreme. Ha una crescita lenta e per questo motivo, necessita di minori e meno consistenti potature. Le varietà più singolari di questa specie sono variegate o con foglie color porpora.
Pittosporum heterophyllum
Specie dal portamento arbustivo, prostrato, con foglie sottili, persistenti. Fiorisce in primavera con fiori di colore giallo pallido. E’ una delle specie di pitosforo più resistente al freddo e alla siccità.
Alcune varietà risultano meno comuni da reperire sul mercato, per questo motivo si consiglia di rivolgersi a vivai specializzati o a giardinieri professionisti che sapranno consigliarvi correttamente e reperire quanto desiderate.
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un parco o in giardino. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura del vostro Pittosporum, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino o del vostro terrazzo.
Se state cercando dei Pitosfori, anche insoliti, per il vostro parco, giardino o terrazzo, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo dei Pitosfori e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne uno o più, a crescerlo e a prendervene cura, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quello che preferite, comprarlo, piantarlo e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!
Grazie, descrizione molto chiara anche per una persona non competente. Cordiali saluti
Per combattere le afidi, lasciate crescere vicino alla pianta il cardo selvatico. Le afidi preferiscono il cardo selvatico al pitosforo. Questo vale per tutto il giardino.
Buona sera, il cardo attrae gli afidi ma dipende a quale pianta lo associa. Può darsi che alcune piante siano più attraenti ancora del cardo. Per il pitosforo funziona, per altre potrebbe fare delle prove e vedere come si comportano i parassiti. Saluti.
Salve vorrei sapere un concime specifico per il pitospero dato che la siepe non troppo alta stenta a crescere con foglie giallastre grazie.
Buon giorno, per una concimazione corretta, potrebbe procedere prima fornendo della sostanza organica per migliorare la struttura del terreno. In seguito, dovrebbe fornire alle piante un concime bilanciato, magari tra poco con titoli di azoto più alti per favorire la ripresa vegetativa, ma che abbia anche dei micro elementi che aiutino le sue piante di pitosphoro a superare le carenze che hanno (magnesio, boro, ecc.).
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Buongiorno, ho una frattina di Pitosforo ormai da circa 26 anni in questo periodo ho notato che le foglie anche verdi cadono facilmente e da un attenta osservazione ho visto ci sono macchie marroncine su tutta la parte superiore della foglia. Mi sa dire qualcosa?
Buona sera,
le foglie di Pitosporo che cadono in questo periodo, sono quelle vecchie. All’inizio della primavera, la pianta sostituisce le foglie vecchie con quelle nuove. E’ normale che cadano. Il fatto che le foglie abbiano delle macchioline marroni, potrebbe essere stato causato, dal freddo dell’inverno, dalla grandine, se ce n’è stata nei mesi precedenti, oppure da della ticchiolatura, come per la rosa. L’ultimo caso non credo sia verosimile, se non in rari casi, visto che il Pitosporo non soffre di particolare patologie fungine, se non in condizioni particolarmente sfavorevoli di luce e umidità. Anche in base alla varietà di pianta che ha, avrà comportamenti leggermente diversi, anche in base alla zona geografica e all’esposizione.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Buono, ma non ho capito quando potare: dopo la fioritura o in primavera (quindi prima della fioritura)?
Se vuole godere del colore e del profumo dei fiori del pitosphoro, le consiglio di effettuare la potatura dopo la fioritura. In alternativa, potrà farla all’inizio della primavera, così da avere una pianta delle dimensioni desiderate e con nuova vegetazione.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
Buongiorno
Ho acquistato una casa la mare dove la siepe di pitosforo è piuttosto alta. Risulta folta oltre il metro e mezzo ma sotto sono presenti principalmente tronchi anche di 10 cm di diametro.
Posso provare a tagliarla molto in basso e aspettare pazientemente che ricresca seguendo i consigli vari per la potatura periodica?
Sarebbe possibile recuperare i piccoli rami della chioma per eventuale innesto sui tronchi o direttamente nel terreno?
Grazie per la pazienza e per le risposte
Una potatura così drastica su piante adulte non è mai una grande idea. Alcune piante sopportano meglio misure così estreme, altre meno. Io le sconsiglio di effettuare un intervento del genere. Potrebbe recuperare la siepe ma potrebbe anche perdere gran parte delle piante. Recuperare i rami tagliati dalla chioma per innestarli sulla stessa pianta è un intervento inutile e privo di senso.
Fare delle talee direttamente nel terreno, in genere, non porta a grandi risultati. Sarebbe meglio se effettuasse una potatura progressiva delle piante così da eliminare le parti più vecchie e sostituirle con nuova vegetazione.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro
buongiorno ogni quanto si concima e che prodotto usare
La concimazione del Pitosforo dovrebbe essere fatta almeno due volte l’anno come per quasi tutte le piante da siepe. La prima concimazione dovrebbe essere effettuata alla fine dell’inverno. La secondo dovrebbe coincidere approssimativamente con la fine dell’estate. E’ importante considerare anche la zona nella quale si trovano le piante. Questo influisce sulle temperature e la vegetazione del Pitosforo. Nella concimazione primaverile sarebbe meglio utilizzare prodotti con titoli di azoto maggiori. Per la concimazione autunnale sarebbe meglio impiegare prodotti bilanciati ma più poveri di azoto.
Buon giardinaggio!! Tiziano Codiferro
E possibile avere un’allergia alla siepe di pitosforo ? Io vivo in Liguria e la casa è circondata da queste siepi e sia io che i miei figli quando siamo qui continuiamo a starnutire. Una volta fuori casa tutto sparisce.
Come tutte le piante che producono polline possono causare allergia o meno. Le consiglio di consultare uno specialista per avere maggiori informazioni.
Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro
Salve. Sto andando.in confusione perché trovo info contrastanti.
Le chiedo se posso e quale.varietà scegliere per una siepe di pittosforo.a.360m s.l. m in provincia Como con esposizione a sud ovest.
Inoltre quanto.cresxe in un anno? Devo realizzare una siepe alta almeno.due metri in quanto tempo riuscirei?
Grazie
Troppo sono le variabili che influenza la scelta della varietà di Pitosforo ideale per il suo giardino e ancora di più sono quelle che determinano la crescita sana e vigorosa di una pianta quali: qualità del terreno, esposizione, irrigazione , concimazione ecc.Per darle delle indicazioni sensate sarebbe vedere e conoscere il sito dell’impianto diversamente rischierei di non essere preciso e darle informazioni incomplete.Buon giardinaggio! Tiziano Codiferro
Buongiorno, il mio albero di pitosforo in giardino presenta molte foglie gialle unite a delle gettate nuove verdi, è corretto avere le foglie gialle in primavera? Altrimenti da cosa potrebbero essere causate e come curarle?
Grazie
Il Pitosforo è un arbusto sempreverde che, come la gran parte delle piante sempreverdi, cambia le proprie foglie nel periodo primaverile. Quindi si è possibile avere sulla stessa pianta foglie verdi nuove e foglie gialle. Buon giardinaggio! Tiziano Codiferro
Buongiorno
Ho delle siepi in giardino importanti con prevalenza dell’80% in pitosforo
Volevo conoscere se è possibile, il PH dei truccioli a seguito la potatura e se sono utilizzabili come pacciamatura
nell’orto oppure è meglio evitare?
Grazie
Per conoscere il pH dei trucioli Le consiglio di farli analizzare da un laboratorio chimico, il quale Le fornirà tutte le indicaizoni utili al suo scopo. Buon giardinaggio !! Tiziano Codiferro
Buonasera,
ho un giardino con due siepi di pitosforo una a destra e l’altro a sinistra della casa , purtroppo sto in continua discussione con una vicina perche le radici sono entrate nel suo giardino e a suo dire non può piantare delle piante perchè le radici danno fastidio. Può tagliarle senza creare danni alla siepe. faccio presente che la siepe è li da oltre 30 anni.
Le radici sono un’organo fondamentale di qualsiasi pianta. Rimuoverne anche solo una parte può causare danni all’apparato aereo della stessa. In occasione di rimozione di parte delle radici dovrebbe corrispondere una commisurata riduzione della parte vegetativa della pianta, in modo da compensare la perdita subita e ristabilire un adeguato equilibrio nel bilancio energetico della pianta. Buon Giardinaggio ! Tiziano Codiferro
Buongiorno, al rientro dalle ferie ho trovato il mio pitosforo con le foglie completamente opache e afflosciate, non riesco a capire cosa sia successo. Saprebbe darmi un aiuto a capire la causa e soprattutto a farlo stare meglio? È collegato all’impianto di irrigazione automatica del terrazzo, come tutte le altre mie piante, e penso che possa essere mancata l’acqua perché al rientro anche le altre erano un po’ patite, ma nulla di grave. Lui invece resta così, opaco e con le foglie afflosciate e io ci tengo molto. Che posso fare? Grazie mille!
Probabilmente il suo impianto di irrigazione non ha funzionato come doveva oppure non è stato programmato con i giusti tempi. Penso che avrebbe dovuto aumentare i tempi dell’irrigazione per mantenere in buona salute e ben vegetate le sue piante. A questo punto potrebbe soltanto innaffiare con regolarità il Pitosforo e le altre piante e aspettare per vedere cosa succederà. Solo in seguito dovrà provvedere a rimuovere le parti danneggiate dalla mancata irrigazione. Buon giardinaggio!! Tiziano Codiferro
Bgiorno, ho potato il mio pitosforo in marzo ma grazie ad una forte ripresa vegetativa è di nuovo fuori controllo. Ha già messo i fiori e credo tra qualche giorno non ce ne saranno più. Potrò dare di nuovo una potatura di ordine all chioma senza creare problemi? Grazie
Per il suo Pitosforo, dopo la fioritura, potrebbe procedere con una potatuta volta unicamente a contenere la crescita della nuova vegetazione. Eviti in ogni caso di effettuare potature drastiche. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro
A seguito di una potatura importante ( la mia siepe era cresciuta in altezza circa a 2.30, l’ho abbassata di buoni 40 cm) purtroppo la ritrovo a distanza di qualche settimana invasa dagli afidi. Cosa posso utilizzare di naturale e cosa invece non posso utilizzare?
Eviti gli insetticidi di sintesi e potrebbe utilizzare dell’olio di Neem insieme ai prodotti da noi consigliati nella sezione specifica nello Shop. (https://www.codiferro.it/categoria-prodotto/concimi-e-prodotti-per-le-piante/)
Buon giardnaggio! Tiziano Codiferro
Buonasera, ho una pianta di pitosforo alta circa 3 metri, è vicino casa (alcuni rami toccano il muro, il tronco è a circa 70 cm), inserita in una sorta di aiuola di circa 1m x 2m che va direttamente a terra.
Devo mettere il cappotto termico a casa per i lavori di ristrutturazione e va quindi montato un trabattello ed ancorato al muro.
Gli operai mi hanno detto di tagliare la pianta e nel caso poi ripiantarla, ma noi ci teniamo (oltre al fatto che essendo una pianta di almeno 20 anni (almeno, visto che già era un albero quando abbiamo comprato casa 15 anni fa) ha un apparato radicale molto complesso e contorto e sarebbe anche difficile sradicarla e ripiantarla.
Stavo quindi pensando di potarla in modo abbastanza drastico (lasciando il tronco e i rami in alto) e imballarla, facendo poi mettere il ponteggio intorno. I lavori in quella zona dovrebbero durare al più una settimana.
E’ possibile che la pianta riprenda dopo questo intervento? C’è qualche consiglio su come agire al meglio per cercare di salvaguardare la pianta?
Cordiali saluti,
David.
Ad ogni porofessionista corrisponde una professionalità specifica. Eviterei vivamente di chiedere a un muratore come potare una pianta. Fatta questa precisazione, Le consiglio , piuttosto che eliminare totalmente la pianta, di effettuare una sostanziosa potatura, visto che il Pitosforo talvolta sopporta tali interventi. Buon Giardinaggio!
Salve a lei, ho una siepe di Pitosforo vicino ho seminato un prato, per forza di cose ho dovuto innaffiare più acqua del normale. Sfortunatamente le foglie inferiori della siepe sono ingiallite e cadono io penso per la troppa acqua ricevuta. Cosa fare? Concimi specifici o potatura vigorosa in primavera o cos’altro. Grazie
Talvolta, la convivenza tra un bel prato e altre piante risulta estremamente difficoltosa a causa delle grandi quantità di acqua necessarie per il tappeto erboso. Quindi una soluzione consigliata è quella di scegliere il giusto compromesso tra un tappeto erboso di buona qualità ma che richieda poca acqua e degli arbusti da siepe cohe abbiano esigenze idriche simili a quelle del prato. Meglio evitare abbondanti annaffiature in prossimità di arbusti da siepe o alberi che non ne necessitano. Buon Giardinaggio!
Salve di nuovo, perfettamente d’accordo sulla sua disamina di far coesistere piante che abbiamo più o meno la stessa richiesta di acqua. Però nello specifico adesso la mia siepe e poco vigorosa non cresce bene e le foglie sono ingiallite. Come posso rinvigorirla? Aspetto Marzo e la poto in modo vigoroso, uso dei concimi specifici, o cos’altro? Grazie per l’attenzione
Ho una siepe di pitosforo ca 45 m. Da 2 anni si ammala e le foglie diventano nere.
Ma ache le rose e la vite americana.
Sembra che in tutta Roma le piante sono invaso di questa malattia.
Esiste un prodotto che veramente combatte questa malattia???
Ho provato con BLOk 5,, Sapone molle e Decis, n e s s u n resultat!!!!!!!!!!!!!!
Non avendo visto le piante nè in foto nè dal vivo, risulta difficile affermare se i prodotti utilizzati abbiamo un valore o meno. Il nero di cui parla potrebbe essere fumaggine che si forma sulla pianta grazie alle deiezioni zuccherine degli afidi. Le consiglio di trattare contestualmente sia la causa che l’effetto. Quindi, debellando gli afidi e , successivamente , somministrando un fungicida dovrebbe dover risolvere il problema. In entrambi i casi le consiglio di utilizzare , se possibile, prodotti di origine naturale. Buon giardinaggio!
Buon giorno la mia siepe ha 10 anni sempre portata e curata adesso é veramente fuori misira posso portarla Adesso febbraio 2022? Grazie Sara
Non ha specificato dove abita , la specie della siepe e le sue reali dimensioni. Le potatura, in genere, avvengono durante la primavera. Il periodo preciso dipende dalle condizione climatiche e dalla posizione geografica nella quale si trovano. Buon Giardinaggio!
A che distanza piantare tra di loro piante giovani di pitosforo tobira classico , di circa 80 cm di altezza , al fine di ottenere una siepe senza buchi (da far innalzare la siepe a circa 1,70 )
Il sesto d’impianto delle siepi dovrebbe essere di almeno 70/80 cm tra una pianta e l’altra. In questo modo si consente alla pianta di crescere e sviluppare un apparato radicale sufficientemente ampio e ramificato. Per ottenere risultati migliori si dovrebbe mantenere una distanza di almeno 1 mt. tra le piante. Tutto dipende dal terreno, dalla grandezza e volume delle piante, dal risultato che si vuole ottenere, dalle cure che si presteranno in futuro alla siepe. Il mio consiglio è quello di non mettere a dimora le piante mai troppo vicine tra loro. Diversamente si otterranno solo risultati deludenti.
Buon giardinaggio
ho una siepe di pitosforo da trent’anni ma da qualche mese le piante ad una ad una seccano ho messo del fungicida sistemico in granuli (Aliette)ma senza risultato. Temo che morirà tutta la siepe. cosa mi consiglia.grazie
Prima di usare un fungicida in grani dovrebbe capire bene cosa sta succedendo alle piante della sua siepe. Potrebbero essere colpite da un fungo radicale oppure da un insetto che mangia le radici a poco a poco o ancora, potrebbero avere problemi di irrigazione. Le consiglio di osservare con attenzione le sue piante di Pitosforo per cercare di capirci di più. Nel caso non riesca ad avere maggiori informazioni da questa osservazione approfondita, le consiglio di far fare un sopralluogo ad un giardiniere professionista prima di usare altri prodotti poco utili a combattere il problema e dannosi all’ambiente e all’uomo. Mi tenga aggiornato sullo stato di salute dei suoi pitosfori.
Buon giardinaggio
Apprezzo molto ricercare sul suo sito ogni volta che ho a che fare con una pianta!Ho un giardino grande e modellato da me . È un hobby meraviglioso a parole non si può descrivere… ma chi gentile e competente può capire 😉 abito in montagna 700 m. Ho deciso di piantare un piccolo viburnus tinus sperando prosperi veloce in altezza , è al sole riparato da correnti con acqua e concime , vorrei sapere quanto cresce all anno realmente eventuali dritte ..😂 grazie
La ringrazio molto per i suoi complimenti. E’ sempre un piacere essere utili a qualcuno con consigli e suggerimenti sulle piante e sul giardino. Il Viburnum tinus è un arbusto sempreverde che vive in natura nel sottobosco. In alcune regioni è possibile trovare nel bosco alcune varietà spontanee che hanno caratteristiche di crescita molto diverse rispetto a quelle che si possono trovare in commercio. Anche del Viburnum tinus esistono in commercio diverse cultivar che hanno dei tratti distintivi molto precisi, tra cui la rapidità nella crescita o il portamento. Alcuni hanno i giovani steli di colore rossiccio, altri li hanno di colore verde. Alcune cultivar presentano internodi sullo stelo più vicini, con una crescita più lenta, altri ancora producono delle foglie molto più grandi di quelli comuni.
Come lei ben sa, la velocità di crescita dipende da numerosi fattori, tra cui la tipologia di terreno, l’esposizione, il clima del luogo, l’acqua, la presenza o meno di concime, ecc. Inoltre, sono esseri viventi che si adattano più o meno bene alle condizioni che sono loro offerte.
Buon giardinaggio
Buongiorno. Nel nostro giardino abbiamo un cespuglio di pitosforo. É sempre stato bello, verde, in salute, pieno di foglie ma sono 5 anni che viviamo qui e non l’abbiamo MAI visto fiorito. Ho letto da qualche parte che la mancata fioritura potrebbe essere dovuta alla troppa cura. Ecco, non é il nostro caso: abbiamo il “pollice nero”.
Saprebbe darci un consiglio?
Abitiamo in pianura, nord Italia.
Grazie anticipatamente.
Il pitosforo è un arbusto resistente e vigoroso, ce cresce bene senza troppe cure. La sua fioritura viene portata sulla pianta dai rami cresciuti negli anni precedenti e non su quelli prodotti nell’anno. Se il suo pitosforo viene potato regolarmente, una o più volte all’anno, è normale che non produca fiori e le conseguenti bacche. Per avere un arbusto fiorito le consiglio di saltare almeno per un anno la sua potatura, oppure di farla a mano, con le forbici, tagliando solo alcuni rami per cercare di mantenere la pianta in forma, senza l’intervento di forbicioni o tagliasiepi.
Buon giardinaggio
Complimenti per il sito 🙂
Salve, ho una siepe di pitosfori lunga circa 15metri. Ho notato che ha tantissimi getti nuovi e bellissime foglie Verdi (siamo a maggio) ma moltissime foglie all’interno della siepe stanno diventando gialle e alcune sembrano anche gialle macchiate (in pratica la siepe è bellissima vista dall’esterno ma se provo a spostare i rami per guardare “dentro la pianta”, si sta svuotando con molte foglie di un giallo/verdognolo anche macchiettato molto strano). Le siepi sono alte circa 1 metro e 70.
E’ normale che il pitosforo tenda a spogliarsi all’interno per lasciare solo le foglie nuove e belle in superficie?
Oppure potrebbe essere un fungo che all’interno della pianta, dove è piu umido e passa meno aria, trova terreno fertile?
grazie.
Gli arbusti sempreversi in genere hanno una chioma piuttosto folta. Per questo motivo sono spesso selezionati per formare dense e folte siepi o cespugli per creare privacy in giardino o per schermare antiestetiche mura o viste dei vicini. La chioma per essere bella è sempre folta e con molte foglie. La pianta tende naturalmente a crescere verso l’esterno, lasciando cadere le foglie interne che non ricevono più nè aria, nè luce per continuare a sopravvivere. Le piante effettuano una naturale potatura delle parti che col passare del tempo non sono più utili alla loro sopravvivenza. Gli arbusti e le piante sempreverdi in genere, in primavera emettono nuove foglie, lasciando prima ingiallire e poi cadere quelle vecchie, per rinnovare completamente la vegetazione. Lo fanno i lecci, gli allori, i pitosphori, lo photinie, ecc.
Capita che dei funghi possano svilupparsi nella parte interna della chioma dove non arriva luce e passa poca aria ma questo, in genere, non crea problemi e neppure danni.
Buon giardinaggio
Salve, ho diversi alberelli di pitosforo, molto decorativi, che hanno circa 30 anni. Mi sono accorto che la corteccia dei rami e del tronco si sta staccando ed è presente una moltitudine di funghi, piccoli e bianchi. Probabilmente la pianta avrà raggiunto la sua fine vita o è possibile curarla? grazie per eventuale risposta.
Il Pitosphoro è una pianta piuttosto longeva, soggetta a poche patologie. I pochi funghi o parassiti che attaccano la pianta hanno la meglio prevalentemente in condizioni di stress della pianta: eccessive irrigazioni, concimazioni sbagliate, errata esposizione. Visto che le sue piate hanno diversi decenni, dovrebbero essersi ormai acclimatate e imparato a vivere nelle condizioni loro concesse.
La corteccia si stacca solo nei rami ormai secchi, in quelli con vegetazione questo di solito non accade. I funghi che si sviluppano sul legno, di solito, vivono su tessuto già morto e solo in rari casi crescono su tessuto vivo. Penso che in entrambe i casi si tratti di parti che la pianta aveva già deciso di eliminare. Potrebbe trattarsi più di cocciniglie che di funghi.
Osservi meglio le sue piante e cerchi di capire su quali rami sta accadendo ciò e di cosa si tratta.
Buon giardinaggio
Buongiorno, abito in Veneto e ho un albero di pitosforo di 40 anni alto 4 metri e 6 di diametro. Ho bisogno di potare i rami di almeno un metro (sbordano lungo la strada e nel giardino dei vicini)e di sfoltirlo un pò. Avrei voluto farlo dopo la fioritura, ma il giardiniere mi ha detto che preferisce intervenire a fine settembre. Crede ci siano controindicazioni? Grazie mille in anticipo
Il Pitosphoro è una pianta molto resistente che si adatta molto bene. In genere non richiede grandi cure o attenzioni ma semplici potature, qualche innaffiatura e ogni tanto del concime. Su una pianta adulta come la sua, le consiglio di aspettare che le temperature siano abbassate e che abbia iniziato a piovere prima di intervenire. Questa e la precedente estate sono state molto calde e altrettanto siccitose. Molte piante hanno sofferto per questo. Le suggerisco di procedere per gradi, con potature progressive se vuole mantenere la pianta sana e rigogliosa. Potature drastiche potrebbero danneggiarla non tanto nell’immediato ma nelle stagioni a venire. Mi raccomando si avvalga di un giardiniere professionista e non di un sedicente tale.
Buon giardinaggio