Friedensreich Hundertwasser, chi è l’architetto austriaco: teorie e biografia
L’architetto viennese Friedrich Stowasser, meglio conosciuto come Hundertwasser, è stato un maestro del pensiero organico. Il suo percorso di artista è descritto con completezza da queste quattro parole: stupore, immaginazione, colore, ispirazione. Nato nel 1928 e morto nel 2000, ha vissuto e lavorato con alternanza tra l’Austria, la Nuova Zelanda e Venezia. Era solito usare immagini forti per trasmettere in modo convincente le sue idee.
I pensieri di Hundertwasser racchiudono riflessioni sulla filosofia dell’estetica, sulla vita e sull’arte, il tutto in armonia con la natura. Fin dalle sue prime espressioni artistiche i suoi pensieri si muovono attorno ad argomenti ricorrenti: vita, natura, bellezza e quali correlazioni esistono tra questi. L’uso del colore con toni vibranti caratterizza le sue opere. Il suo lavoro comprende dipinti colorati, sculture uniche, edifici affascinanti e mostre stimolanti per le riflessioni che originano.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Durante la sua carriera ha scelto di firmare le sue opere come Hundertwasser e non come Stowasser, suo cognome originale. Dopo aver iniziato la sua carriera artistica tra Austria e Francia, si trasferì nella sua casa in Nuova Zelanda, progettata da lui con l’idea di essere responsabile verso l’ambiente, “verde” o ecosostenibile.
I temi artistici che lo interessavano comprendevano elementi di individualismo, l’uomo che vive in armonia con la natura, le forme organiche e l’avversione per i quadrati. La sua testimonianza dopo la morte vive nella sua arte, che porta il singolare sigillo del colore e del design innovativo.
Friedensreich Hundertwasser, la vita
Nasce nel 1928 a Vienna,da madre ebrea e padre tedesco, veterano di guerra. Il padre morì l’anno dopo. Già all’età di sette anni, scopre l’affinità per l’arte e le molteplici manifestazioni che essa ha.
Nell’Austria controllata dai nazisti, il giovane Hundertwasser e sua madre devono mostrarsi cristiani per celare le origini ebraiche. Partecipa alla gioventù Hitleriana per evitare le persecuzioni. Nel 1945 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Vienna. E qui inizia ad usare dei soprannomi per firmare le sue opere. Il più noto, che poi rimane, è Hundertwasser.
Dopo l’Accademia si reca in Italia, dove nel corso del suo viaggio in Toscana, a Firenze conosce il pittore francese RenèBro (René Brault), con il quale stringe un’amicizia che durerà per tutta la vita.
Nel 1952 ottiene il primo successo come artista a Vienna, dove espone alcuni dipinti. Questi sono caratterizzati da colori vivaci, come il rosso e il blu. L’armonia tra l’uomo e la natura e il motivo a spirale sono il tema dominante delle opere in mostra.
In questo periodo, l’architettura diviene il suo mezzo artistico preferito di espressione. Nel 1958, durante una esposizione, dichiara apertamente la sua avversione per le linee rette e per il design architettonico tradizionale.
Nel 1967, in una conferenza spiega la sua “teoria delle pelli”, secondo la quale gli esseri umani hanno tre pelli: epidermide, abbigliamento e casa. Nel 1972, a questa teoria aggiunge altre pelli, l’ambiente sociale e la pelle planetaria.
Nei primi anni ottanta muta la sua veste di architetto in “medico dell’architettura”, ristrutturando una fabbrica e un deposito di cereali. Cresce l’uso della vegetazione sulle coperture (verde pensile) e di pavimentazioni dalle forme irregolari.
Friedensreich Hundertwasser, le opere
In Nuova Zelanda acquista numerose proprietà già dagli anni ’70. La famosa Bottle House ha reso chiaro il suo ideale di autosufficienza, utilizzando dei pannelli solari, una ruota idraulica, un impianto di depurazione dell’acqua e coperture di erba per i tetti.
Nel 1983, disegna la bandiera Koru per la Nuova Zelanda. La risposta al simbolo di imperialismo britannico dell’attuale bandiera neozelandese. Il design della sua creazione, include il motivo a spirale tanto stimato, con una striscia nera a sinistra e con una spirale verde che rappresenta un motivo Maori, noto come il koru. La corrispondente spirale bianca allude al nome maori per la Nuova Zelanda.
Le linee rette e la rigida geometria rappresentavano per Hundertwasser uno spiacevole richiamo all’ordine e alla sofferenza alle quali era stato sottoposto da bambino durante la guerra. Un ricordo del regime nazista privo di raziocinio, che imperversava in tutta Europa. Nel passaggio dalla pittura all’architettura, gli edifici hanno sostituito i dipinti ma le linee rette non appaiono mai.
Secondo lui, chi abitava in un appartamento o un qualsiasi spazio ideato dalla sua mente, aveva il diritto di disegnare o dipingere tutto ciò che desiderava, sia dentro che fuori.
Gli edifici curvi hanno l’incontro con i rivestimenti in ceramica. Da questo momento sono divenuti opere uniche, dalle curve morbide e dai colori vivaci. Pur essendo strutture rigide, ognuno di questi edifici suggerisce il movimento. Sembra quasi che siano cubi di gelatina in movimento.
Per gli amanti della natura, i difensori dell’ambiente e gli appassionati di giardinaggio, è doveroso ricordare che Hundertwasser è stato anche uno dei primi sostenitori dell’ambientalismo, della sostenibilità e dell’ecologia in architettura. L’idea che la muffa faccia parte attiva della vita di alcuni di noi è una provocazione. Ma molti dei suoi edifici utilizzano la vegetazione, alberi, arbusti, graminacee in modi molto piacevoli, per accentuare la mancanza di linee rette. In un giardino creato dalla natura e non dall’uomo, la linea dritta è quasi impossibile da trovare.
Purtroppo Hundertwasser è morto nel 200, forse troppo presto per iniziare a giocare con nuove piastrelle e superfici che riducono gli agenti inquinanti dall’atmosfera o altre che stimolano le piante a crescere sulle facciate degli edifici.
Egli ha dedicato tutta la sua carriera di artista e di architetto, come abbiamo già detto, a sostenere la curva della natura organica in opposizione all’artefatta linea retta. Dalla metà degli anni ’70, gli edifici che ha realizzato sono ergonomicamente curvi e ecologicamente integrati con gli aspetti naturali del paesaggio. La vegetazione spontanea è uno degli elementi essenziali del suo progettare e costruire.
Il complesso residenziale “Hundertwasser in den Wiesen“, costruito nella piccola città di Bad Soden, è stato progettato come un condominio di 22 unità abitative. L’edificio è composto sia da una nuova struttura, la stessa Hundertwasserhaus, che da una struttura storica, la prima casa da bagno di BadSoden, che è stata incorporata nella nuova opera
La Ronald McDonald Haus di Essen è una delle poche abitazioni in Germania che offre una casa per le famiglie di bambini gravemente malati, provenienti da lontano, che ricevono cure negli ospedali vicini. L’edificio, con 17 stanze, è stato progettato personalmente da Friedensreich Hundertwasser. Ogni elemento di decoro colorato di questa casa ha anche un significato: la struttura avvolgente destinata ad abbracciare gli ospiti temporanei, gli alberi che si estendono dalle pareti interne.
L’Hundertwasserhaus è un condominio dai colori brillanti, costruito vicino al centro di Vienna, nel quartiere di Landstraße. Hundertwasser ha sviluppato questo progetto con il noto architetto Krawina che ha ideato l’edificio. Ciascuno dei 52 appartamenti è di un colore diverso; alcuni appena fuori dall’edificio vero e proprio, con diversi alberi che coprono i tetti, mentre altri alberi crescono all’interno di altri appartamenti, i loro rami e le loro branche sporgono dalle finestre. La costruzione di questo nuovo e stravagante condominio terminò nel 1985. Oggi è una parte unica del patrimonio culturale di Vienna.
Completato nel 2000, l’anno della sua morte, il Waldspirale è un complesso residenziale nella città tedesca di Darmstadt. Il nome si traduce in inglese come spirale forestale, a descrizione sia dell’idea originale dell’edificio, che del fatto che abbia un tetto verde.Nessuna delle oltre 1000 finestre del Waldspirale è uguale all’altra
Situata nel cuore di Magdeburgo dal 2005, la cittadella verde (Gruene Zitadelle) è stata l’ultimo progetto di Hundertwasser. All’inizio fu chiesto di modificare una normale casa in stile tedesco orientale ma con lo sviluppo dell’idea, si decise di costruire un edificio diverso. L’edificio ospita un hotel con 42 camere, tutte diverse tra loro, un teatro, uffici, negozi, un asilo e 55 appartamenti. Il nome è dovuto al gran numero di alberi che crescono nel cortile, sui pavimenti e sul tetto.
Grazie per queste info , non sono un architetto . Non conoscevo Friedwasser Stowasser le prime notizie le ho lette nella pagina culturale del sole 24ore domenica primo marzo. Alcune intuizioni potrebbero essere inserite in un progetto di rigenerazione urbana di Padova .
Cordiali saluti
Carlo Bettio
Slow food Condotta di Padova
Condivido appieno le diverse linee di pensiero di questo artista, specie sul tema ecologia /uomo e sua applicazione, tipo “il Bosco in Città ”, che abbellisce la mia Milano. La sua pittura mi sconvolge, ma gli zoccolini , che non deli mitano gli spazi della sua Hundertwasser Haus, mi convincono, come del resto le opere di Gaudi’. Penso che la sua presentazione di questo artista , dal punto di vista creativo, sottolinei anche la creativita’ insita nel lavoro di outdoor designer. Grazie, mi faro’ viva per chiederle consigli per la mia nuova terrazza.
La ringrazio molto per l’apprezzamento del lavoro fatto e per la grande considerazione delle opere di Friedensreich Hundertwasser, architetto austriaco.
Aspetto un suo contatto.
Buon giardinaggio