Vi siete mai chiesti cosa succede all’acqua piovana durante un forte temporale? Normalmente l’acqua dovrebbe essere assorbita dal suolo ma la forte cementificazione delle nostre città ha reso molto impermeabile il terreno, riducendone la capacità di assorbimento: l’acqua compie quindi percorsi lunghi e tortuosi prima di riuscire a penetrare nel terreno e a ristabilire il ciclo dell’acqua.

Per questo, anche grazie ai cambiamenti climatici e alla presenza di sistemi idrici e fognari di smaltimento delle acque inadeguati, si assiste nelle nostre città in modo frequente a fenomeni di allagamento, inondazioni e bombe d’acqua.

rain gardenNegli anni ’90 nei paesi anglosassoni sono state avviate delle ricerche per trovare sistemi in grado di gestire il deflusso delle acque meteoriche in modo sostenibile. Tra le possibili soluzioni, i ‘Rain gardens’ hanno trovato un impiego sempre maggiore in ambito pubblico e privato.

Ci sono alcune città anglosassone, come Portland, che hanno avviato addirittura azioni di incentivo alla creazione di rain gardens in ambito privato.

Portland è una città degli Stati Uniti caratterizzata da abbondanti piogge in tutto l’anno. L’amministrazione locale ha stabilito un programma per incoraggiare i cittadini a scollegare le proprie condutture pluviali dal sistema fognario cittadino e creare rain gardens nei loro cortili, così da proteggere e migliorare la qualità dell’acqua nelle falde acquifere locali.

Cosa sono i Rain gardens e come funzionano?

rain gardenI rain gardens o ‘giardini della pioggia’, sono giardini che assorbono gradualmente l’acqua piovana e la rilasciano gradualmente nel sistema fognario, impedendone il collasso. L’acqua infatti viene filtrata e depurata in modo naturale e affluisce in modo lento nelle falde acquifere: proprio come in un bosco il terreno trattiene l’acqua e la fa penetrare lentamente nel suolo, così nel rain garden l’acqua è restituita all’impianto fognario in modo meno inquinato, più lento e con un flusso costante, così da non alterarne il funzionamento.

Si tratta di leggere depressioni, con un terreno formato da sabbia, compost e terreno superficiale, che si presentano simili a delle aiuole e non hanno bisogno di grandi spazi per essere realizzati: le strisce di prato a bordo strada o intorno ad una pista ciclabile e le aiuole di un parcheggio possono essere luoghi ideali a creare un rain garden.

È utile notare che i tempi di drenaggio dell’acqua meteorica accumulata dal rain garden non superano le 24 -48 ore, così che non si verificano il ristagno delle acque e la proliferazione delle zanzare. Le piante che compongono il rain garden sono scelte tra le specie autoctone e sono piante che non soffrono allagamenti alternati a lunghi periodi di siccità e richiedono una manutenzione molto limitata.

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Un pensiero su “Problema bombe d’acqua in città: ecco i rain garden

  1. David Hymel dice:

    Buon giorno,
    Trovo i rain garden una soluzione semplice ed efficace per gestire le forti e improvvise precipitazioni piovose degli ultimi anni. Creare un rain garden nel giardino della propria abitazione o della propria azienda può aiutare a creare delle piccole isole felici di verde sostenibile che aiutino a ridurre l’impatto globale delle forti piogge che si stanno verificando negli ultimi anni. Se ne fossero realizzati molti di più riusciremo a dare un supporto efficace alla gestione anche degli eventi estremi.
    Un rain garden è capace di assorbire e rilasciare lentamente grandi quantità di acqua, che diversamente si riverserebbero subito nei corsi d’acqua creando grandi problemi.
    Grazie per l’articolo e i preziosi suggerimenti.

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