Il sorprendente magico mondo dei funghi da giardino
I funghi sono spesso sottovalutati e poco conosciuti. Sono molto più che prodotti alimentari. Sono i principali strumenti che trasformano lo zucchero in bevande alcoliche, aiutano nella cura di molte malattie (pensate alla penicillina), sono gli organismi viventi più grandi presenti sulla terra. Non si direbbe vero! Hanno un loro regno che si sviluppa sopra e sotto la terra. Nonostante siano calpestati da noi inconsapevolmente ogni giorno, rimangono vivi e vegeti. Anche se non sempre sono ben visibili e se di loro ne sappiamo davvero poco, vale la pena approfondirne la conoscenza.
In genere, i funghi sono associati alla decomposizione di materia organica morta. Nei nostri giardini li vediamo su tronchi di legno morti adagiati sul terreno o in un bosco che spuntano da un soffice e umido letto di foglie morte,alla base degli alberi.
La diversità e l’importanza dei funghi
Potremmo stare qui a definire, secondo una chiave tassonomica, come classificare i funghi ma credo sarebbe piuttosto complicato, per i nomi latini, e un po’ noioso. Per il momento, è sufficiente sapere che si distinguono in cinque gruppi principali: Chytridiomycota, Zygomycota, Ascomycota, Basidiomy-cota e Glomeromycota.
Spesso le funzioni che i funghi svolgono, vanno oltre tale descrizione. Una distinzione importante è la differenza tra i funghi saprotrofici e micorrizici. I primi creano energia e traggono le sostanze nutritive necessarie per vivere dai rifiuti o dai tessuti morti delle piante o degli animali. Al contrario, i funghi micorrizici stabiliscono delle relazioni di reciproco scambio con altri organismi, come le radici di alberi e arbusti. In questo modo, i carboidrati di cui necessitano, vengono forniti dal coinquilino con il quale vivono, in cambio di sostanze utili all’ospite. Altre volte, i funghi vengono distinti in macrofungi e microfunghi in base alla visibilità delle strutture fruttifere che hanno.
Indipendentemente dalla loro classificazione, tutti i funghi hanno in comune la caratteristica di essere eterotrofi, cioè non sono in grado di produrre autonomamente tutte le sostanze di cui hanno bisogno per vivere. Di conseguenza, stabiliscono delle simbiosi, legami molto stretti, con il biota, l’altro o gli altri organismi, con cui condividono il luogo in cui vivono. Da questo sodalizio entrambe gli organismi traggono beneficio, i funghi ottengono la disponibilità dei nutrienti di cui necessitano, le piante hanno a disposizione un terreno su cui vivere poroso e ben strutturato, formato grazie all’azione dei primi.Come detto sopra, i funghi scompongono le piante morte e i resti di animali deceduti, riciclando l’energia che si libera e le relative sostanze nutritive.
I funghi saprotrofi, sono tra i pochi microrganismi che producono enzimi capaci di degradare le lignine, ovvero, i complessi composti fenolici che proteggono le pareti cellulari delle piante. Una volta decomposto questo materiale può essere usato come fonte di energia, come elemento strutturale per accrescere l’altro organismo, oppure può trasformarsi in elementi minerali, sciolti nell’acqua del terreno.
Altri funghi sono capaci di produrre acidi organici per rilasciare sostanze nutritive dalle rocce. Dal punto di vista ecologico, i funghi micorrizici forniscono direttamente nutrienti minerali alle piante con le quali sono in simbiosi. Pensate che circa il 95% delle specie di piante terrestri formano micorrize. Quello che manca all’albero lo forniscono le ife dei funghi. Dalle dimensioni molto inferiori rispetto ai peli capillari delle radici, sono capaci di esplorare i piccoli pori del suolo.
Qui entriamo nella fantascienza del mondo vegetale, sconosciuta ai più! L’apparato vegetativo dei funghi, il micelio, crea una rete molto fitta tra le piante che vivono in una stessa area. Questo reticolo è in grado di trasmettere informazioni preziose per le piante. Inoltre, può essere di grande aiuto alle giovani piante o alle specie che hanno più difficoltà ad insediarsi, grazie al trasferimento delle sostanze nutritive dalle altre piante collegate alla rete. Tra le informazioni trasmesse attraverso le ife, possono esserci quelle relative alla presenza di agenti patogeni nell’area o alla scarsità di acqua. Le micorrize svolgono la funzione di creare relazioni ottimali tra soggetti che non si “conoscono” troppo bene e a migliorarne la convivenza.
Ma vediamo cosa possono fare i funghi per forme di vita vertebrate e invertebrate. Per prima cosa sono una importante fonte di cibo. Sono alla base di molte catene alimentari semplici.I mammiferi micofagi che si nutrono di funghi, mangiano principalmente specie ipogee, che vivono sottoterra, come i tartufi. I quali forniscono nutrienti come calcio, magnesio e vitamine.
La raccolta dei funghi selvatici commestibili è un passatempo molto diffuso nelle campagne.Lo sapevate che esistono circa 1.000 specie di funghi commestibili che sono riconosciute da più di 100 paesi.
Due funghi, in particolar modo, lo Shi-itake (Lentinulaedoles) e loLing Zhi (Ganodermalucidum) sono stati utilizzati nella medicina cinese per molti secoli. In altre parti del mondo, alcuni funghi sono raccolti per la capacità che hanno di alterare le funzioni della mente. In ogni caso, è importante sapere che, spesso, i funghi selvatici, molti dei quali non possono essere riprodotti in coltivazione, sono raccolti per la vendita. Questo dovrebbe essere uno stimolo a preservare boschi, foreste o microambienti in cui si trovano i funghi.
I funghi e le piante
I funghi si sono evoluti in numerosi ecosistemi in stretta associazione con piante e tipi di habitat. La perdita di questi ambienti naturali idonei alla loro vita è considerata da molti studiosi dei funghi come la principale minaccia per la conservazione dei funghi. Questi, per sopravvivere, hanno bisogno dell’associazione a determinate piante ospiti e a tipi specifici di scarti vegetali. Queste simbiosi possono essere molto specializzate e una specie di funghi può essere in grado di creare rapporti univoci solo usando il substrato di un particolare genere di pianta.
La presenza dell’uomo e dei suoi insediamenti, modifica notevolmente i paesaggi agricoli o naturali e li trasforma in ambienti fortemente antropizzati. Solo preservando aree naturali integre, con la presenza di specie autoctone in equilibrio tra loro, si riesce a preservare la presenza e la differenza di specie di funghi.
Il segreto dei funghi bioluminescenti, con bagliori magici
Da un mondo così strano per noi, di cui sappiamo davvero poco, potremmo aspettarci di tutto. Alcuni funghi emettono luce, proprio come una lampadina! Ebbene sì, potrebbe sembrare un trucco ma non lo è: alcuni funghi si illuminano. I funghi bioluminescenti sono stati rinvenuti in Vietnam, Brasile, ecc..
Ma come fanno i funghi ad emettere luce? Questo accade grazie ad una sostanza chiamata ossiluciferina. Le luciferine sono composti che emettono luce e che sono stati trovati anche in piante ed animali, i quali le usano per attrarre gli insetti. Nel caso dei funghi, gli insetti li aiutano a diffondere le loro spore o semi, nei luoghi più riparati del bosco, dove potranno vivere e riprodursi in pace.
Le luciferine, per essere più chiari, permettono alle lucciole di brillare di notte e ai pesci degli abissi di avere parti bioluminescenti. La combinazione delle luciferine, di un enzima e di ossigeno, permette ai funghi di produrre luce.
Come i funghi salveranno il mondo
Negli ultimi anni gli studi che hanno interessato i funghi si sono moltiplicati e con loro anche lo studio delle possibili applicazioni di questi incredibili organismi che appartengono al mondo vegetale. Possono essere una fonte di cibo, una materia prima da impiegare nell’industria, un filtro naturale per l’acqua, un rimedio medico, solo per citare alcuni usi.
Sulla Terra sono presenti circa 1,5 milioni di specie di funghi. Ciò che vediamo ogni giorno è solo il corpo fruttifero del fungo. Come detto sopra, un complesso apparato radicale, noto come micelio, si sviluppa sotto la superficie del suolo. Il micelio è la parte vegetativa dei funghi. E’ simile a una rete che può formare un labirinto intricato. Come avviene per l’uomo, le cellule del micelio inspirano ossigeno ed espirano anidride carbonica.La rapida crescita e riproduzione dei funghi li rende molto utili nel difendere gli equilibri naturali oggi sempre più in pericolo.Se saremo capaci di utilizzare il potere di questi organismi, potremo cambiare i nostri paesaggi, le nostre vite quotidiane e la nostra salute.
Come possono i funghi salvare l’ambiente?
I funghi, dopo catastrofi naturali, possono essere impiegati per filtrare sostanze chimiche e agenti patogeni presenti nell’acqua, consentendo di fornire acqua potabile in modo naturale. Inoltre, grazie alla creazione di una rete per lo scambio delle sostanze tra le piante, si può accelerare e potenziare la formazione di un nuovo habitat naturale, capace di contrastare l’erosione del terreno.
I funghi possono trasformare i rifiuti prodotti dall’uomo in qualcosa di prezioso. Per riutilizzare i rifiuti si può impiegare la fermentazione. Questa permette di scomporli in zuccheri, da impiegare nella formazione di materie prime per la produzione di bioplastica e simili. Materiali ecocompatibili, impiegabili per ottenere sacchetti biodegradabili, guanti in lattice o pellicole. A questo punto i rifiuti potranno anche disperdersi nell’ambiente ma non vi arrecheranno danni. In poco tempo si decomporranno in materiale organico.
Sono in corso studi su alcuni funghi che sono capaci di decomporre la plastica, senza la necessità di processi chimici di sintesi. Ancora, i funghi sono capaci di ripulire le fuoriuscite di petrolio e assorbire i rifiuti tossici dal terreno. Altri sono in grado di aggredire insetti nocivi e fungere da valida alterativa agli insetticidi di sintesi, tanto dannosi all’ambiente e alla nostra salute.
I funghi come materie prime sostenibili
I funghi possono essere impiegati per costruire oggetti di uso quotidiano ma ecocompatibili, riducendo allo stesso tempo le emissioni di sostanze nocive, i costi e i tempi di produzione.
Alcune imprese hanno trovato il modo di produrre mattoni di funghi. Questi sono più resistenti del cemento, hanno un peso inferiore rispetto a quelli tradizionali e hanno il pregio, non indifferente, di essere ignifughi. Con i funghi è possibile fabbricare materiali simili alla pelle delle mucche o sostanze simili al legno per la fabbricazione dei mobili.
I rifiuti provenienti dall’agricoltura, come pannocchie di grano, bucce di riso o di canapa, scarti di carta o di caffè, in pochi giorni, possono trasformarsi in valide alternative a materiali quali legno, plastica, cuoio, ecc. . Questi possono essere tutti materiali traspiranti, assorbenti l’umidità, in grado di galleggiare, di resistere al fuoco e anche naturalmente antibatterici.
Funghi come alimenti
Gli studiosi ipotizzano che, ad oggi, conosciamo solo il 10% delle specie di funghi che sono presenti sulla terra. I funghi che abitualmente vengono mangiati dall’uomo hanno un basso contenuto di carboidrati, zucchero, calorie, grassi, ma hanno alti valori di selenio, rame, vitamine del gruppo B e D e antiossidanti.
Le molte varietà di funghi commestibili possono ridurre stati di infiammazione, abbassare il colesterolo, bilanciare i livelli del pH. La crescita rapida e sostenibile di queste straordinarie piante può aiutare ad alimentare le comunità affamate.
Funghi come medicine naturali
Di recente, l’uso eccessivo degli antibiotici sta causando la proliferazione di organismi capaci di resistere ai farmaci ordinari. Con i funghi si stanno sviluppando trattamenti per contrastare i batteri resistenti agli antibiotici.
I funghi possono essere usati per creare antibiotici per virus “incurabili”, come influenza e vaiolo. I funghi contenenti la psilocibina, un composto psicoattivo, sono stati impiegati con successo per aiutare a ridurre e ripristinare alcuni meccanismi del cervello, per coloro che soffrono di depressione grave.
Funghi come parte integrante degli ecosistemi interattivi
Il micelio, con la sua capacità di formare intricate strutture sotto il suolo, consente relazioni reciproche, quasi parassitarie, fondamentali per l’ambiente.
Il micelio è capace di penetrare nelle radici delle piante, assorbendone gli zuccheri che le piante hanno prodotto tramite la fotosintesi. In cambio, i funghi cedono alle piante che li ospitano dei nutrienti per loro essenziali.
La maggior parte delle piante che conosciamo, dipendono, per la loro sopravvivenza, dalle relazioni con i funghi. Questo significa che i nostri boschi e le nostre foreste dipendono molto più dai funghi di quanto possiamo immaginarci. Queste strette relazioni tra piante e funghi creano habitat ideali per gli insetti, che a loro volta sono cibo per piccoli animali e roditori, contribuendo a mantenere gli ambienti naturali in equilibrio.
I funghi che si nutrono di materia organica morta restituiscono ciò che hanno mangiato come nutrienti nel terreno affinché possa essere impiegato nuovamente, in futuro, dalle piante. I funghi sono gli spazzini del bosco, senza di loro il terreno alla base di alberi e arbusti sarebbe coperto da strati di aghi, foglie e materia morta.
Dobbiamo considerare i funghi come una risorsa naturale dalle grandi potenzialità. Lavorare con questi incredibili organismi sembra quasi un obbligo se vogliamo vivere e progredire in modo sostenibile.