A passare in un colpo solo dal romantico vasetto di basilico e rucola sul davanzale di cucina all’orto in casa tutto tecnologia e scienza ci ha pensato il MIT di Boston: il progetto si chiama Grove, ha l’ingombro verticale di una libreria, è completamente autosufficiente e permette di portare in tavola tutti i giorni un quantitativo sufficiente di insalata fresca con diverse varietà di verdure e piccoli frutti. L’equivalente in pratica di circa 8 – 10 cespi di lattuga ogni 20 giorni. Progettato da ingegneri e designer, l’impianto in vendita su Kickstarter rende accessibile l’orticoltura anche a chi non ha un balcone e niente pollice verde; permette la coltivazione di verdure biologiche tutto l’anno e in modo molto più intensivo di quello che è la norma in campo aperto. Inoltre, cosa che non guasta affatto, è ad alto impatto decorativo. Un incrocio divertente ed educativo tra hardware, software ed ecologia. Grove orto Con Grove la coltivazione dell’orto in appartamento viene infatti gestita in modo “intelligente” da una app su smartphone, che permette di correggere ogni aspetto e problematica del piccolo ecosistema casalingo senza nessuna competenza in giardinaggio e agricoltura. L’App permette di gestire a distanza anche uno stato di “rallentamento” dei cicli biologici, predisponendo il sistema per il risparmio di risorse, in occasione dei periodi di assenza da casa. Si basa tutto su tecnologie molto avanzate che nell’ecosistema regolano la crescita delle piante, il funzionamento dei sensori e dei filtri, delle ventole e dei LED completamente regolabili ad ampio spettro luminoso (2000K – 5000K) necessari alla fotosintesi, appositamente realizzati nei laboratori del MIT. Nel corso del tempo il software immagazzina dati e apprende a ottimizzare il sapore, la freschezza, e la resa della coltivazione.  
elenco verdure orto in casa
l’elenco delle varietà coltivabili proposto dal MIT
L’orto in casa è completamente autosostenibile perché sfrutta un processo circolare virtuoso che collega acqua, animali, microorganismi, terriccio e piante, chiamato “aquaponics”: alla base c’è un acquario popolato da pesci, gamberetti, chiocciole o rane, che produce residui organici ricchi di ammoniaca, poi trasformati da batteri in nitrati, ossia in fertilizzanti per le piante. Questo scambio di sostanze nutrienti permette all’orto di prosperare e ai pesci di avere un regolare ricambio d’acqua dai loro escrementi. orto-urbano L’acquario viene posto al di sotto della cassetta per l’orto e nel piano inferiore è previsto il semenzaio per la semina. In appena un mese e mezzo dall’allestimento si può iniziare la raccolta di prodotti biologici freschi. Con Grove si può coltivare l’orto in casa per mangiare tutto l’anno cibo sostenibile, biologico e iperlocale.

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