Sputacchina media, un “simpatico” parassita delle piante in giardino
Ognuno di noi ha uno o più elementi della natura che, quando vengono visti, lo riportano indietro all’infanzia o ad un momento significativo della propria vita. Ad esempio, respirare il profumo del mare sulla spiaggia durante una giornata di brutto tempo, una farfalla che vola di fiore in fiore in un prato in campagna, il muschio sui tronchi in un bosco in montagna ed il suo profumo ci fanno tornare a momenti unici e irripetibili. Un altro mio esempio, forse non altrettanto affascinante ma molto singolare è la Sputacchina media (nome scientifico Philaenus spumarius).
Durante una passeggiata in un prato, non importa dove ma in un luogo ricco di biodiversità, se avete fatto attenzione, osservando da vicino gli steli d’erba e alcuni fiori, vi sarete accorti della presenza di qualcosa che assomiglia a piccole gocce d’acqua spumosa, luccicante alla luce del sole, lungo gli steli della vegetazione. Sono le Sputacchine!
Una curiosità, il suo arrivo sulle diverse piante sulle quali depone le uova avviene nello stesso periodo in cui viene ascoltato per la prima volta il cuculo.
Il segno distintivo di questo insetto è la schiuma bianca che avvolge le neanidi e le ninfe, lunghe poco meno di mezzo centimetro, che succhiano la linfa dal fusto della pianta ospite. Le bollicine proteggono la ninfa dai predatori e dagli agenti atmosferici. Man mano che l’insetto cresce e si sviluppa acquisisce mobilità (riesce a saltare per una distanza fino a 100 volte la lunghezza del suo corpo) e smette di produrre la caratteristica schiuma.
I giardinieri osservano spesso gli effetti di questi piccoli insetti sulle piante, delle macchie sugli steli dovuti al prelievo di linfa, ma non ci sono motivi per cui preoccuparsi. In genere, anche se con dei distinguo specifici, questi piccoli insetti hanno limitati effetti dannosi sulle piante da giardino sulle quali crescono, tanto che spesso non è necessario l’impiego di insetticidi per liberarsene.
Se siete degli appassionati di escursionismo nella natura o accompagnate spesso il vostro cane in camminate tra i prati in primavera, avrete molte probabilità di vederlo spalmato sui pantaloni poiché avete sfiorato accidentalmente le piante ospiti.
Sputacchina media o Philaenus spumarius L. in breve
E’ nota anche con i nomi di Hemiptera Aphrophoridae, Cuckoo spit, Meadow spittlebug, Common froghopper. La schiuma che avvolge le neanidi e le ninfe è la secrezione di questo insetto che succhia linfa. Compare sulle piante in primavera, prima o dopo a seconda della regione in cui si trova e delle condizioni meteo.
Numerose sono le piante sulle quali vive e si riproduce, tra cui il crisantemo, la dahlia, la fucsia, il salice e piante della macchia mediterranea come lavanda, rosmarino e rosa.
I principali segni indicatori della presenza dell’insetto sulla pianta sono rappresentati da grumi di liquido schiumoso bianco che si formano sugli steli. In mezzo alla schiuma vive un piccolo insetto dal colore sbiadito. I mesi in cui in genere è più attivo sono maggio, giugno e luglio, dato che la grande disponibilità di nuova vegetazione tenera su cui crescere.
Quelle che comunemente sono chiamate sputacchine appartengono ad un’ampia famiglia di insetti, secondo la classificazione scientifica, contenuta all’interno dell’ordine dei Rincoti Omotteri. Il Philaenus spumarius Linneus è una specie che ha una dieta ricca e diversificata. Tra le piante che preferisce troviamo anche la fragola, la vite e alcune colture dell’orto. Gli esemplari adulti possono avere una livrea molto variegata in base alla loro specificità, tendenzialmente con colori che vanno dal nero al marrone chiaro.
I danni che questi insetti possono causare alle piante possono essere:
- diretti, dovuti al prelievo della linfa durante il loro processo di nutrizione (con deformazione delle gemme o mancanza di colore uniforme sulle foglie),
- indiretti con lo svilupparsi di patologie secondarie su piante e frutti, come funghi e simili.
Sintomi
Come già detto, dei grumi di liquido schiumoso trasparente si sviluppano sui giovani steli e sulle foglie di una serie di piante alla fine della primavera e all’inizio dell’estate.
Ogni piccolo grumo di schiuma contiene al suo interno, come il nocciolo di un frutto, una ninfa o una neanide di un insetto color crema pallido, con gli occhi scuri, della lunghezza di poco più di 5 mm.
In genere, lo sviluppo delle piante ospiti non è condizionato dalla presenza delle sputacchine ma, se la ninfa si è nutrita sulla parte terminante dello stelo, questo può causare una crescita non regolare del nuovo germoglio.
Ciclo biologico della Sputacchina
Il periodo in cui le femmine depongono le uova è l’estate. Il luogo che preferiscono per proteggere le uova è la corteccia degli alberi. Qui trascorrono l’inverno fino ad arrivare alla primavera, quando si aprono. Da esse nascono le neanidi (i piccoli) che si spostano sulla nuova vegetazione di molte piante erbacee. Raggiungono l’età adulta durante la stagione calda.
Acquisiscono la capacità di saltare e volare così da potersi spostare sugli alberi, come l’olivo, e su arbusti, come lavanda e rosmarino. Il cibo delle larve è costituito dalla linfa che viene prelevata dagli steli sui quali vive per mezzo dell’apparato boccale succhiante.
A cosa serve la schiuma per la Sputacchina
Il piccolo grumo di schiuma prodotto da neanidi e ninfe è un modo molto efficace e semplice di trovare un rimedio a due grandi problemi:
- Il primo è senza dubbio quello di trovare un riparo efficace contro i predatori naturali all’interno di questa bolla di schiuma,
- Il secondo, altrettanto importante, è quello di proteggere il corpo dai raggi del sole contro l’eccessiva disidratazione. All’interno della bolla sia la temperatura che l’umidità sono perfettamente controllate, creando un micro ambiente ideale per il loro sviluppo. Questo è un po’ quello che fanno anche le cocciniglie con il loro scudetto protettivo.
Questo grumo di bollicine acquose è il risultato del passaggio forzato delle deiezioni liquide dell’insetto miscelato con l’aria, con le aperture bronchiali, attraverso una porzione della zona ventrale dell’addome.
Se toccate con le dita la schiuma, simile a saliva, appare dalla consistenza compatta, con molte piccole bolle coese, appena scivolosa.
Una sola femmina di questo insetto è capace di produrre alcune centinaia di uova. Il loro curioso modo di proteggersi da predatori ed ambiente funziona molto bene, dato che la mortalità degli stadi giovanili è molto contenuta. Il Philaenus spumarius Linneus non ha una sola pianta preferita ma si adatta molto bene ad un gran numero di piante dalle quali succhiare la linfa. Per tutti questi motivi insieme è un insetto diffuso in molti paesi d’Europa ma anche in America.
Philaenus spumarius e la Xylella
La Xylella fastidiosa è una malattia batterica che colpisce numerose piante. Tra i sintomi più evidenti provoca delle bruciature fogliari, l’avvizzimento, il deperimento e la morte delle piante. Sicuramente ne avrete sentito parlare più volte o letto sui giornali per i seri problemi che sta causando in regioni come la Puglia per gli olivi. Questo batterio è veicolato dagli insetti che si nutrono dello xilema delle piante. Tra questi troviamo la Sputacchina media.
In Europa, il Philaenus spumarius raramente ha causato gravi danni a piante ornamentali o a colture agricole e non è stato considerato un grave parassita per diversi anni. Tuttavia, solo da alcuni anni è stato dimostrato che è un vettore comune per la trasmissione della Xylella fastidiosa, la quale ha causato la “Sindrome del declino rapido dell’olivo” nella penisola salentina.
La Sputacchina media ha una spiccata capacità di acquisire e inoculare il batterio da e per diverse piante ospiti. Inoltre, poiché la Xylella fastidiosa è persistente negli insetti che la trasportano, gli adulti di Philaenus spumarius possono infettare gli olivi per un lungo periodo di tempo. A causa di queste osservazioni la Sputacchina media è considerata quasi del tutto innocua per le piante da giardino in genere ma un parassita molto serio, che richiede l’attuazione di misure di controllo efficaci, se vista in relazione alla diffusione della Xylella fastidiosa per le colture di olivo.
Controllo del Philaenus spumarius
Oltre a produrre lo ‘sputo’, questi insetti hanno scarsi effetti dannosi sulle piante e dovrebbero essere tollerati come parte della biodiversità che i giardini supportano.
Se per voi sono considerati antiestetici, potete facilmente rimuoverli o singolarmente con le mani oppure con l’aiuto di un getto d’acqua non troppo forte.
In genere, non è necessario l’impiego di insetticidi contro il Philaenus spumarius.
Solamente se si verificano consistenti infestazioni di questi insetti si ricorre all’uso di insetticidi naturali, quali le piretrine che si ricavano dalle piante di Chrysanthemum cinerariaefolium oppure altri insetticidi di sintesi.
Tra le altre specie che si trovano facilmente in Italia ricordiamo:
- Aphrophora spp., conosciuta anche con il nome comune di Sputacchina lunga, che appare su Ontano, Pioppo o Salice.
- Neophilaenus spp., presente prevalentemente nei prati su piante erbacee.
- Lepyronia coleptrata, dal singolare nome comune di Sputacchina larga, presente principalmente nelle regioni del Sud Italia, sulle piante erbacee.
Sputacchina dei prati, un piccolo insetto per insegnare la natura ai bambini
Se siete un insegnate o un genitore e volete fare un esercizio con i vostri bambini, questo insetto è il soggetto giusto per i vostri studi:
- semplice da trovare,
- facile da riconoscere,
- innocuo al tatto,
- riesce ad impegnare il tatto e la vista insieme.
Con la Sputacchina media si riescono a trattare ed approfondire allo stesso tempo più temi: l’evoluzione degli insetti, il loro adattamento all’ambiente circostante, la loro classificazione scientifica.
Per un bambino osservare uno sputacchio attaccato ad un filo d’erba è inusuale ma può incuriosire. La sua casa è una bolla di schiuma, un po’ viscida e poco appiccicosa ma divertente da toccare. Se eliminate con delicatezza tutte le piccole bolle della schiuma, raggiungete in breve lo stelo della pianta ospite e attaccato ad esso un piccolo insetto, color crema, che cerca di nascondersi.
Quando osservare la Sputacchina dei prati
La stagione migliore per l’osservazione del Philaenus spumarius Linneus è la primavera, quando neanidi e ninfe sono presenti sugli steli delle piante per nutrirsi.
Più avanti nella stagione scompaiono le bolle di schiuma e appaiono gli adulti, che hanno una livrea di colore variabile dal nero al marrone.
Per perfezionare questa insolita esperienza didattica procuratevi una lente di ingrandimento e una chiave dicotomica semplificata e generica per gli insetti (una serie di domande per mezzo delle quali si riesce a riconoscere un insetto). Se siete fortunati potreste avere anche un microscopio!
Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino o in un parco. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Alcune sono oggetto di attenzioni particolari di insetti dannosi, altre ospitano solo insetti innocui o utili. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura delle vostre piante da giardino, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino.
Se state cercando un aiuto per la cura del vostro parco, giardino o terrazzo, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo le piante che desiderate e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne una, a crescerla e a prendervene cura, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole.
A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quella che preferite, comprarla, piantarla e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!
Quanto tempo vive la sputacchina?
La sputacchina media (Philaenus spumarius) è una specie che si può nutrire di diverse piante, che solo in giardino solo raramente risulta dannosa per le specie su cui compare. In ambito commerciale può rendere i frutti meno belli, riducendone il valore di mercato o essere il vettore di altri patogeni.
Gli esemplari di sesso femmninile producono le uova in estate e le fissano all’interno della corteccia di grandi arbusti o alberi. In questa posizione protetta, le uova rimangono per tutto l’inverno, fino a quando in primavera si aprono facendo uscire le neanidi. Successivamente i giovani insetti si spostano sulle piante sulle quali vivranno, specie su piante erbacee. Una volta cresciute, le neanidi si trasformano in adulti in estate, che attraverso il volo o per mezzo di salti si spostano e colonizzano nuove piante.
Le larve per crescere succhiano la linfa dalle piante ospiti, per mezzo di una specie di grosso ago. La secrezione che rilasciano come deiezioni dell’intestino è un liquido appiccicoso. In questa soluzione l’insetto spruzza dentro aria, così da produrre la bollicine dalle quali si riconosce facilmente, che offrono un eccellente riparo.
Buon giardinaggio