Serre ornamentali, quali sono e a cosa servono
La serra è un costruzione utilizzata per coltivare o conservare piante e fiori, dove si crea un ambiente artificiale in cui si possono modificare le condizioni di calore, luce, acqua e aria, un ambiente protetto, che consente coltivazioni fuori stagione o in aree geografiche diverse dall’habitat naturale che la coltura avrebbe all’aperto.
Serre ornamentali: un po’ di storia
Una delle prime notizie nella storia dell’utilizzo di una serra si ritrova nella Historia naturalis di Plinio il Vecchio (I secolo a.C.). L’imperatore romano del tempo, richiedeva sulla sua tavola in ogni stagione verdure fresche. L’unico modo per ottenere ciò era coltivare verdura in ambienti protetti, le serre appunto, già un evoluzione dell’hortus tradizionale. Un lusso riservato a pochi dato il costo per la loro costruzione.
Con la scoperta dell’America e lo sviluppo dei viaggi in Asia e oltre, nuove piante tropicali vennero introdotte in Europa. Nacquero così le prime collezioni botaniche di piante esotiche che furono coltivate nei parchi e nei giardini nobiliari, uno di questi il giardino della Villa di Castello, vicino a Firenze, con la collezione medicea di Agrumi. Allo stesso tempo, nelle università si costruirono i primi orti botanici, dove si studiavano le proprietà curative delle nuove piante. Uno dei più antichi, l’orto botanico di Padova.
Cosa sono le serre?
Lo sviluppo tecnico e architettonico di queste strutture è interconnesso a quello della lavorazione industriale di metalli e ferro. Proprio per questo si è avuta una loro diffusione massiva dalla seconda meta del XVIII secolo. In base alla funzione che deve svolgere, coltivazione, riproduzione, conservazione, la serra ha forme e caratteristiche differenti. Lo scheletro può essere costruito in ferro, legno, muratura, la copertura può essere in vetro (serre ornamentali, più costose) o in plastica (serre industriali, più economiche).
Nel tempo, il concetto di serra si è evoluto e alle serre agricole si sono affiancate le serre ornamentali, o ‘giardini di inverno’, luoghi sociali nati come completamento all’abitazione, che consentono di beneficiare del calore del sole e della bellezza dei fiori anche in inverno. Un esempio particolare di serra è rappresentato dalle orangerie, luoghi in cui conservare le collezioni di agrumi durante il periodo invernale. Presenti in molte corti e ville nobiliari europee, una delle più famose, quella della reggia di Versailles.
Mentre le serre agricole hanno come caratteristica fondamentale la funzionalità, le serre ornamentali sono serre destinate ad ospitare fiori o piante ornamentali e dovrebbero essere esteticamente accattivanti.
Perché avere una serra ornamentale in casa
La serra ornamentale, o giardino di inverno, è un elemento di grande fascino perché permette di godere della bellezza del giardino anche in periodi diversi da quelli della fioritura tradizionale delle piante.
Se la serra è parte integrante dell’abitazione, oltre l’estetica, la sua presenza porta svariati vantaggi garantendo un contenimento dei consumi energetici, poiché costituisce un cuscinetto termico tra la casa e lo spazio esterno.
Per realizzare la propria serra non è necessario disporre di grandi spazi: anche le serre più piccole riescono a portare infatti colore e vitalità sul terrazzo o nel giardino di casa.
Nell’istallazione di una serra ornamentale da appartamento, è necessario prestare attenzione all’esposizione. L’orientamento migliore è a Sud, anche se in questo caso, sono necessari alcuni accorgimenti. Se la serra è esposta a Sud, bisogna infatti dotarla di teli ombreggianti, per proteggerla dal calore e dai raggi diretti del sole, soprattutto in estate. La serra deve avere poi vetri apribili, per favorire la ventilazione e il mantenimento di temperatura e umidità interna costante a giovamento delle piante, e n buon sistema di umidificazione al suo interno (anche la presenza di una piccola fontana potrebbe essere sufficiente).
Se nella serra sono collocate anche piante da appartamento, è necessario fare particolare attenzione alla temperatura, poiché queste piante non sopravvivono a temperature inferiori a 5°.
Serra bioclimatica: nuova frontiera della serra ornamentale
Nell’ambito delle serre ornamentali, si sta affermando negli ultimi anni la serra bioclimatica, detta anche ‘serra solare’, caratterizzata da soluzioni architettoniche che mirano alla biocompatibilità, al confort e all’eleganza.
La serra bioclimatica:
- – ha una struttura in vetro, integrata o che confina con un edificio;
- – ha vetri e infissi ad elevata efficienza energetica ed è orientata in modo studiato, preferibilmente esposta a Sud;
- – riesce a captare l’energia solare e veicolarla all’interno della struttura, favorendo il riscaldamento e la riduzione dei consumi;
- – per avere tale definizione, la serra bioclimatica deve rispondere a determinate caratteristiche e normative regionali.
Serra per l’orticoltura
La serra ornamentale, oltre che ospitare piante e fiori, può essere destinata anche alla coltivazione di un piccolo orto urbano. Questo permette di arricchire lo spazio esterno della propria abitazione e favorisce il risparmio energetico creando ortaggi a chilometri zero. L’orto urbano permette anche il riciclaggio di molti rifiuti domestici, perché questi possono diventare compost e fertilizzare in modo naturale il terreno.
Serre calde e serre fredde: differenze
La principale funzione di una serra è quella di convertire la luce del sole in calore ed energia. Una buona progettazione della serra ci permetterà di ottimizzare la penetrazione e l’assorbimento della luce e allo stesso tempo l’assorbimento del calore. Qualora la serra si dovesse costruire a nord, dobbiamo assicurarci di evitare l’ombra di alberi o di edifici vicini. Le serre possono essere distinte in calde, temperate e fredde, in base alla climatizzazione in esse presente, che dipende dal tipo di pianta da produrre o conservare all’interno: le serre fredde sono scaldate generalmente solo di notte nei periodi più freddi per evitare che la temperatura scenda al di sotto dello zero; le serre calde hanno temperature che non dovrebbero mai scendere al di sotto dei 20° ed un elevato tasso di umidità, per riprodurre al meglio le condizioni dell’habitat originario dei tropici. Le serre temperate hanno caratteristiche simili a quelle calde ma la loro temperatura è compresa tra i 10° e i 20°.
Il tepidarium è un particolare tipo di serra fredda, dove non si effettua riscaldamento. La sua funzione principale è quella di conservazione delle piante piuttosto che di produzione. Deve essere dotata di molte prese d’aria per favorire la circolazione della stessa nelle giornate invernali assolate.
Oltre la temperatura, all’interno delle serre è necessario controllare l’umidità, la luce e il ricambio dell’aria.
L’attenzione all’ambiente non è estranea al concetto di serra: negli ultimi anni si sono sperimentati nuovi metodi ecologici di produzione dell’energia da usarsi nella serra, come ad esempio l’istallazione di pannelli solari, ma già in epoca romana si usava mantenere il calore del terreno con la pacciamatura in paglia o posizionando la serra nel luogo dove avrebbe dato i migliori risultati per l’esposizione solare.
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