Sulle sorgenti del torrente Pescara, presso Popoli, in provincia di Pescara, c’è un colosso che si innalza verso il cielo. È un Salix alba tra i più grandi d’Abruzzo. Ripulito dell’edera che ne minacciava l’accrescimento, quello che balza subito agli occhi è che è un albero monumentale singolare dato che è grande e mastodontico ma è stranamente un salice che ha trasformato le sue arcate capricciose, abituate a piegarsi al vento, in un’opera d’arte della natura. È inevitabile notarlo.

Il Salice è uno degli alberi da cui si producono innumerevoli materiali da costruzione colorati e adattabili. È facile e divertente creare siepi di salice, pergolati e passerelle. Con questa incredibile pianta è possibile costruire vere e proprie stanze in giardino, creare aree giochi per bambini e ottenere privacy più rapidamente rispetto a molti altri arbusti da siepe di specie più tradizionali. Il Salice aiuta anche ad accrescere la biodiversità in giardino poiché è fonte di cibo per molti bruchi, oltre ad essere una delle prime piante visitate dalle api in primavera per la raccolta del nettare.

Il Salice in breve

Il genere Salix appartiene alla famiglia delle Salicaceae, della quale fa parte anche il genere Populus (pioppo). I salici sono comuni nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, con un numero limitato di specie presenti nell’emisfero meridionale. Le specie Salix sono ampiamente distribuite in Africa, Nord America, Europa e Asia. Sono piante amentifere (portatrici di amenti). Il genere Salix comprende oltre 420 specie e più di 200 ibridi. Gli appartenenti al genere Salix possono essere alberi o arbusti, a foglia caduca o persistente ma quasi tutti dalla crescita rapida. Possono resistere a un’ampia gamma di condizioni climatiche diverse.

Il loro impiego per scopi economici è molto variegato, si va dalla produzione di legname, di carta, di recinzioni, di aste per frecce da arco, di nasse per la pesca, di fischietti, ecc. . Può essere usato con grandi risultati a scopo ornamentale o architettonico anche in giardino o nell’orto di casa. In ambito forestale è una pianta che aiuta a migliorare l’ambiente attraverso il controllo dell’erosione del suolo. I ramoscelli di salice sono elastici e sono stati usati per intrecciare cesti, per fabbricare anche frustini per la fustigazione.

Una curiosità: per lavorare correttamente il legno e renderlo più flessibile è necessario immergerlo prima in acqua.

I salici sono alberi o arbusti che, a seconda della specie e variano molto di dimensioni. Possono essere arbusti che abbracciano il terreno o giganti torreggianti alti oltre venti metri. Le foglie, talvolta di colore argento, hanno, in genere, la pagina superiore liscia e quella inferiore con una leggera peluria. Quando si essiccano cambiano colore e dal verde tendono a diventare nere. Sono semplici, picciolate e possono avere diverse forme: oblunga, lineare, ovata, obovata, tonda, con il margine intero, seghettato o dentato. La loro disposizione sui rami è, di solito, alternata e raramente opposta.

I fiori sono amenti, dioici (sia maschili che femminili), hanno brattee, che sono chiare o nere, pubescenti o glabre, persistenti nei fiori maschili e decidue in quelli femminili. I fiori sbocciano in primavera, generalmente prima delle foglie. Il nettare del salice in fiore è la prima fonte di cibo per le api in primavera. I semi sono piccoli, con una longevità limitata. Il pelo fine che li ricopre permette al vento di trasportarli facilmente. Germinano dopo pochi giorni di esposizione a superfici umide, favorevoli.

La corteccia del salice tende ad essere grigia, ruvida e fessurata. Una caratteristica interessante dal punto di vista estetico e per il suo riconoscimento in inverno di molti salici è la corteccia increspata che forma motivi incrociati verticalmente sull’albero. La corteccia del salice vira dal grigio scuro, al nero man mano che matura.

Una caratteristica attraente della corteccia su molti arbusti e piccoli alberi di salice è il loro colore invernale rosso (Salix alba ‘Flame’ e Salix alba var. vitellina ‘Britzensis’).

Tutti i salici sono piante amanti dell’umidità, che vivono bene in condizioni umide e paludose. Solo alcune specie e varietà si adattano bene a vivere anche su terreni asciutti. Il legno dei salici tende ad essere fragile, a causa della sua rapidità di crescita, quindi l’uso ornamentale è limitato a un numero relativamente limitato di specie.

Nei parchi o giardini, i salici sono spesso piantati lungo laghi, fiumi o ruscelli, dove le radici intrecciate trattengono il suolo e prevengono l’erosione. I salici possono anche essere usati per creare recinti viventi o persino sculture.

Un consiglio

Fate attenzione a piantare salici vicino a tubi dell’acqua o a linee fognarie, perché le loro radici li troveranno di sicuro. La maggior parte, se non tutte, le specie di salice, come già detto, sono piante amanti dell’umidità che cercheranno tubi sotterranei che trasportano acqua.

L’uso del Salice in medicina

Le piante appartenenti al genere Salix, da numerosi studi effettuati, sono state indicate come ricche di flavonoidi, glicosidi, procianidine, acidi organici e loro derivati, fenoli semplici, steroli e terpeni, lignani, volatili e acidi grassi. Le foglie di Salix contengono principalmente flavonoidi, acidi fenolici, loro derivati e glicosidi fenolici, mentre la corteccia dello stelo contiene principalmente procianidine. Il Salice è una vera e propria miniera di materie prime per la cura di molte malattie.

La salicina è stata identificata nel 1829. Una volta introdotta nell’organismo viene convertita in acido salicilico. Nel 1874 l’acido salicilico è stato prodotto commercialmente per curare la febbre reumatica, la gotta e la febbre. Tuttavia, è stata causa di disturbi gastrointestinali e quindi è stato modificato chimicamente in acido acetilsalicilico o aspirina.

Le piante di Salix sono state utilizzate in medicina fin dall’antichità. Queste piante erano tradizionalmente usate per trattare dolori articolari muscoloscheletrici, infiammazioni e febbre. La salicina è un importante metabolita farmacologicamente attivo.

  • Il Salix egyptiaca era importante in Medio Oriente, soprattutto in Iran, poiché era tradizionalmente usato per curare anemia e vertigini, come agente cardiotonico, e anche nella preparazione di caramelle locali come additivo profumato.
  • Il Salix alba, noto comunemente come salice bianco, era utilizzato nella medicina popolare per trattare febbre, infiammazione cronica e acuta, dolore e infezione.
  • Il Salix tetrasperma, noto anche come salice indiano, era usato per trattare malattie come epilessia, diabete, febbre, reumatismi, emorroidi, gonfiori, dissenteria, ferite, tosse e raffreddore. La corteccia di Salix alba è tradizionalmente utilizzata per il trattamento di influenza, reumatismi, febbre e mal di testa.

Diverse specie di Salix e composti da essi derivati, come acido salicilico e salicina, sono stati utilizzati nella medicina popolare per trattare malattie reumatiche, mal di schiena, mal di denti, mal di testa e crampi mestruali. Svolgono attività analgesica, antinfiammatoria, antiossidante, antitumorale, citotossica, antidiabetica, antimicrobica, antiobesità, neuroprotettiva ed epatoprotettiva.

Gli estratti di Salix e alcuni dei suoi componenti hanno esercitato potenti proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antiproliferative e antimicrobiche confermando l’uso fatto nel corso dei secoli degli estratti di salice nella medicina popolare. Hanno anche dimostrato capacità importanti nel sopprimere le varie infiammazioni, sia nella prevenzione che nel trattamento del cancro e in altre malattie croniche.

Tutoraggio delle alberature

Per il tutoraggio delle alberature, tra cui il Salice, si possono utilizzare diverse soluzioni alternative disponibili in commercio. Vediamone alcune a titolo esemplificativo.

  • Sistema di ancoraggio con fittone in metallo. Questo deve essere di dimensioni adeguate alle dimensioni dell’albero, da inserire nella zolla della pianta. Una volta inserito il tutore nella zolla, non è visibile dall’esterno e questo non deve essere rimosso in alcun modo.

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  • Sistema di ancoraggio con ancore metalliche. E’ opportuno sceglierle di dimensioni adeguate alle dimensioni dell’albero. Queste si inseriscono nel terreno a fianco della pianta e si collegano tra loro per mezzo di cinghie. Una volta inserito il tutoraggio, non è visibile dall’esterno e non deve essere rimosso in alcun modo.

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  • Sistema di ancoraggio con ferri metallici Selezionati delle dimensioni adeguate alle dimensioni dell’albero. Qui si inseriscono dei feri in metallo nel terreno a fianco della pianta e si collegano per mezzo di cinghie. Una volta inserito il tutoraggio, non è visibile dall’esterno e non deve essere rimosso in alcun modo.

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  • Sistema di tutoraggio con due o più pali in castagno o simili per ogni albero, di dimensioni adeguate alla grandezza dell’albero. Si piantano i tutori nel terreno a fianco della pianta senza danneggiarne le radici e si collegano al fusto dello stesso mediante delle corde, avendo cura di proteggerne la corteccia da possibili danni da sfregamento. Una volta posizionato, questo tipo di tutoraggio è visibile dall’esterno e deve essere rimosso dopo circa due/tre anni dalla posa in opera, in base alle dimensioni dell’albero piantato. Controllate periodicamente i legami durante la stagione di crescita e allentateli se stringono troppo attorno al tronco.

Come coltivare un Salice

Il Salice nei parchi e nei giardini è, di solito, il primo albero o arbusto ad emettere le foglie in primavera e per questo motivo è facilmente riconoscibile.

Le diverse specie di salice si possono trovare in un’ampia varietà di habitat, dalle rive dei fiumi, ai prati, alle coste artiche, ai pendii rocciosi. Prosperano in pieno sole o a mezz’ombra, in terreni ben drenati, ben sciolti e umidi.

Come piantare un salice

Il periodo migliore per mettere a dimora un salice dipende dalla regione in cui vivete e dalla specie o varietà che avete scelto. Se avete intenzione di acquistare una pianta a radice nuda, meglio piantarla in inverno, così da dare il tempo alle radici di formarsi appena cambia la temperatura del suolo, in genere alla metà fine di febbraio. La dimensione della buca d’impianto dipende dalle dimensioni della pianta che avete comprato. Utilizzate del terriccio professionale di buona qualità, ben drenato e sciolto per riempire la buca attorno alle radici scosse. Comprimete bene il terreno dopo aver sistemato il terriccio, formate una ciambella con del terreno intorno all’albero, per contenere l’acqua dell’irrigazione nei primi mesi di vita. Innaffiate la nuova pianta copiosamente dopo la messa a dimora.

Al contrario, se acquistate una pianta in vaso, avrete più possibilità per scegliere il periodo migliore per la piantagione. Potrete mettere a dimora la nuova pianta da ottobre fino a tutto aprile, a seconda della regione in cui vivete. Non mettete mai il colletto della nuova pianta al di sotto del livello del terreno per evitare che si danneggi o sia attaccato da marciumi o funghi patogeni. Più le piante messe a dimora sono giovani, minori sono i problemi di attecchimento, minore è il loro costo e maggiore è la loro capacità di adattarsi al nuovo ambiente.

Ricordate di scegliere un luogo d’impianto che abbia sufficiente spazio per accogliere la pianta a maturità, che sia un albero o un arbusto. In questo modo vi preserverete da spiacevoli e costosi interventi sulla pianta in futuro.

Manutenzione del Salice

Per mantenere il vostro Salice in buone condizioni per gli anni a venire, posizionatelo in un luogo protetto dai forti venti dominanti. Non importa sorreggere la nuova pianta con un tutore se questa è giovane e non troppo alta. Per piante di maggiore dimensione potete scegliere tra diversi modi di tutoraggio descritti sopra.

Potatura

Il Salice non richiede potature costanti anche se è una pianta dalla crescita rapida. E’ sufficiente mantenere progressivamente la forma della chioma desiderata senza mai fare tagli di rami di grandi dimensioni. Nella potatura delle alberature non rimuovete mai più del 30% della chioma della pianta oggetto delle vostre cure. Per gli arbusti limitatevi a contenerne le dimensioni rimuovendo piccoli rami o parte della nuova vegetazione. In entrambe i casi tagli di dimensioni eccessive e capitozzature, porterebbero sicuri danni alla pianta. Potature ripetute impediscono all’albero o all’arbusto di fiorire e di crescere sano.

E’ buon uso rimuovere sempre e in qualsiasi stagione rami secchi o danneggiati.

Concimazione

Per i salici più grandi limitate la concimazione ai primi anni di vita, utilizzando composti a base naturale, da cospargere alla base della pianta durante l’inverno. Per gli arbusti, per non forzare eccessivamente la crescita di piante già sufficientemente rapide, effettuate una concimazione all’anno, meglio se con prodotti di origine naturale, con composti bilanciati, evitando dosi eccessive.

Innaffiature

I Salici sono piante che prediligono essere posizionati in luoghi con terreni umidi e solo alcune specie si adattano a vivere anche in terreni più asciutti. Durante la stagione calda, mantenete il terreno nei pressi del vostro salice sempre ben umido, se possibile. Aiutatevi in questa operazione con dell’ala gocciolante auto compensante di buona qualità, collegata ad un impianto di irrigazione automatico, che vi aiuterà a risparmiare acqua e tempo.

Rinvasare un salice

Alcune varietà di salice hanno una crescita più contenuta e per questo motivo possono essere coltivate facilmente in vaso o in altri contenitori. Se il terriccio del vostro salice in vaso si asciuga rapidamente dopo le innaffiature, la pianta probabilmente ha bisogno di un contenitore più grande. Sollevatelo dal suo vaso attuale, fate quattro tagli verticali profondi nella zolla e posizionatelo in un nuovo contenitore più largo e più alto di quello precedente, riempiendo intorno alla zolla con una miscela di terriccio leggera e ben drenata. Innaffiate abbondantemente dopo il rinvaso. Se il rinvaso non è possibile a causa delle dimensioni della pianta, potrete rimuovere i primi 5/10 cm. di terra dalla parte alta del vaso e sostituirla con del nuovo terriccio.

Parassiti e malattie

Il Salice è soggetto all’attacco di un’ampia gamma di parassiti, tra cui: afidi, bruchi e acari. Può essere colpito da cancro, ruggine e altre patologie fungine, in base alle condizioni ambientali in cui vive.

Propagazione del Salice

Il Salice si riproduce facilmente da talee legnose. Piantate le talee di salice di una lunghezza di circa 30 cm., senza foglie, all’aperto da novembre a marzo, a seconda della regione in cui coltivate il vostro Salice.

Svernamento in contenitori

Nelle regioni con climi più freddi, potete far passare l’inverno ai vostri salici coltivati in vaso, spostandoli in un luogo riparato ma non riscaldato, dove le temperature non scenderanno mai troppo al disotto dello zero. Di tanto in tanto, controllate che il terriccio non sia eccessivamente umido e annaffiate solo se necessario. Nelle regioni a clima più mite, le piante possono rimanere all’aperto in contenitori per essere ammirate tutto l’anno.

Una curiosità sul Salice

In inverno il salice pratica l’autodifesa dal freddo, ricoprendosi con una cera che lo rende impermeabile, garantendogli un’ottima protezione dalla disidratazione. A volte, se non c’è la cera, è perché la pianta si è rivestita da sola di piccole squame che fanno filtrare l’aria senza problemi quando il salice si spoglia. Ma esistono anche varietà sempreverdi come il Salix australior o il Salix micans (entrambi presenti nel Mediterraneo orientale).

Tipi di Salice

Il genere Salix, come già visto sopra, conta oltre 420 specie esistenti. Se state cercando un salice per il vostro giardino, eccone alcuni dei più insoliti o comuni.

  • Salix alba, è un albero che può crescere molto, soprattutto, lungo le sponde dei fiumi con rami ascendenti colorati. Gli amenti compaiono prima delle foglie. Queste sono lunghe e strette, di colore grigio-blu e spuntano a maggio. In commercio sono disponibili molte cultivar, di cui molte con giovani steli colorati. Può raggiungere un’altezza superiore ai 25 m. e una larghezza di oltre 15 m..
  • Salix caprea è considerato un grande arbusto o un piccolo albero con rami penduli rigidi e amenti setosi, che spuntano all’inizio della primavera. Nei vivai specializzati potrete trovare diverse varietà dalle forme piangenti nane. Raggiunge un’altezza di circa 3 m., con una chioma che si espande per circa 2,5 m. .
  • Salix Amigdaloide le foglie di questo salice assomigliano alle foglie del pesco. Come il Salix caprea, la propagazione avviene per seme, poiché le talee radicano con difficoltà. È un albero abbastanza grande che cresce rapidamente ma che non vive a lungo. Può essere utilizzato per controllare l’erosione del suolo. In ambienti naturali, si vede spesso crescere vicino agli alberi di pioppo.
  • Salix x sepulcralis var. chrysocoma è un albero molto grande con rami gialli sottili, che pendono quasi fino al suolo. Gli amenti compaiono in marzo/aprile. La sua altezza sfiora i 15 m., con una larghezza di oltre 20 m. . E’ una delle varietà più popolari, con un portamento dai graziosi rami arcuati che terminano in rametti color giallo oro.
  • Salix dapbnoides è un albero dalla chioma espansa, con rami arcuati di colore rossastro, con caratteristici giovani germogli viola. Le lunghe foglie sono color verde scuro sulla pagina superiore e bluastre sotto. Emette soffici amenti a marzo. Ha una chioma espansa di circa 10 m. di altezza e larghezza a maturità.
  • Salix elaeagnos ha dimensioni più contenute. E’ un arbusto denso, dalla forma cespugliosa, con foglie verdi molto strette, con la parte inferiore bianca. Gli amenti appaiono sulla pianta ad aprile. La sua altezza raggiunge circa i 3 m., con una larghezza di circa 4,5 m. .
  • Salix integra ‘Hakuro-nishiki’ è un salice appariscente, colorato, con foglie color rosa, verdi e bianche marmorizzate. E’ un cespuglio che sfiora i due metri di altezza. Se lo vedete in vivaio non potete non innamorarvene.
  • Salix lanata è un arbusto compatto, dalla crescita lenta, con foglie larghe, dalla forma arrotondata. Proviene dall’Islanda. A maturità può raggiungere il metro di altezza.
  • Salix lutea è un arbusto che può avvicinarsi alle dimensioni di un piccolo albero. Nel suo ambiente naturale è il cibo preferito di alci, pecore e castori. Si trova in gran parte del Nord America occidentale e centrale e talvolta viene piantato per riparare aree che hanno avuto inondazioni, erosione o altri problemi. Si riproduce facilmente sia per talea che per seme.
  • Salix matsudana cresce come un albero elegante, dalle foglie appuntite e sottili. Queste sono di colore verde che vira al giallo prima della caduta. Emette gli amenti in aprile. Raggiunge circa i 15 m. di altezza, con un’espansione di circa 10 m. . Una sua cultivar di grande interesse è il Salix matsudana ‘Tortuosa’ (noto anche come Salice artiglio del drago), che ha i rami e le foglie contorti.
  • Salix babylonica o salice piangente è, di sicuro, il più noto tra i salici, con il suo aspetto mesto, dai rami pendenti e con foglie lunghe ed eleganti. È originario della Cina e ha una durata di vita di circa 30 anni. Durante questo periodo può crescere molto rapidamente fino a raggiungere un’altezza massima di 25 metri. Le sue foglie sono lunghe e sottili, di colore verde, che virano al giallo in autunno, prima di cadere. L’albero fiorisce in primavera con un’abbondanza di fiori delicati, che gli conferiscono una nota di leggerezza ed eleganza. Preferisce posizioni ben soleggiate
  • Salix purpurea è un arbusto molto singolare con germogli arcuati, di colore violaceo appena spuntano. Cresce bene anche in terreni con minore acqua. La sua altezza a maturità è di circa 5 m., come la sua ampiezza. Tra le cultivar più diffuse in commercio: Salix purpurea “Gracilis”, dal portamento naneggiante e il Salix purpurea “Pendula” dalla forma piangente. Entrambe sono da consigliarsi per la realizzazione di piccoli giardini in città o per la coltivazione in vaso.
  • Salix repens (noto anche come Salice rampicante) è un arbusto dalla crescita contenuta, che a stento raggiuge i 60 cm. di altezza con una chioma distesa per poco meno di due metri. I suoi amenti sono di colore grigio argento e appaiono sulla pianta in primavera.
  • Salix viminalis è un arbusto con la crescita rapida, dai rami svolazzanti e con foglie lunghe e strette, di colore verde scuro sopra e la parte inferiore pelosa bianca. I suoi steli flessibili sono perfetti per l’intreccio di cesti o per realizzare strutture da giardino come pergole, recinzioni e frangivento.
  • Salix bebbiana è un arbusto o un piccolo albero, che si sviluppa con più fusti e che cresce naturalmente nei boschetti lungo torrenti, laghi e paludi. È una specie endemica dominante nelle zone umide del Nord America. Il suo legno è spesso usato nell’intaglio. Ha una vita piuttosto breve ed è soggetto agli attacchi di insetti e malattie. Una volta insediata, questa specie è relativamente tollerante alla siccità.
  • Salix Exigua è conosciuto anche come salice del coyote. E’ un salice dal portamento arbustivo, spesso utilizzato per realizzare pali flessibili o materiali da costruzione. La sua corteccia è grigia e percorsa da solchi. Questa pianta è considerata in pericolo o minacciata in alcune parti degli Stati Uniti orientali. Ha una notevole tolleranza alle diverse condizioni ambientali, prosperando sia in condizioni di siccità che di forte umidità.

Non tutte le piante si comportano allo stesso modo in un giardino o in un parco. Alcune specie sono più resistenti, altre più delicate. Almeno per i primi tempi, se non vi sentite troppo sicuri nella cura dei vostri alberi o arbusti, cercate l’aiuto di un giardiniere professionista esperto per prendersi cura del vostro giardino.

Se state cercando degli esemplari di Salice, anche di varietà insolite, per il vostro parco, giardino o terrazzo, per dare colore, forma e struttura ai vostri ambienti, contattatemi. Insieme potremo capire i vostri desideri. Vedremo se il vostro spazio verde sia il posto migliore per coltivare con successo un Salice e quali saranno le condizioni per una crescita ottimale. Posso aiutarvi ad acquistarne uno, a crescerlo e a prendervene cura, in modo che prosperi e contribuisca a creare un ambiente sano e piacevole.

A questo punto, non vi resta che selezionare con cura quello che preferite, comprarlo, piantarlo e condividere con noi le vostre esperienze verdi, lasciando un commento sul mio sito!

 

10 pensieri su “Il Salice, tante soluzioni affascinanti per il giardino

  1. Maristella Franchi dice:

    Ho comperato una talea di salice ridente.Qual è il suo nome scientifico? Richiede particolari cure?Io l’ho piantato in giardino.Grazie

    • Codiferro dice:

      Il Salice ridente come pianta nello specifico non la conosco. Quello che molti chiamano “Salice piangente” è il Salix babilonica. Un albero dalla crescita veloce, vigorosa e molto amante dell’acqua. Come ripetuto molte volte in moltissimi post e commenti, le informazioni sulle piante che si vorrebbero acquistare si devo cercare prima e non dopo averle messe a dimora in giardino. E’ sempre opportuno scegliere la pianta giusta per il posto giusto e non adattare la pianta alla nuova casa. Talvolta può funzionare ma molto spesso accade il contrario.
      Tutte le informazioni sulla cura e coltivazione del salice le trova nel post dedicato di questo blog. Per avere maggiori informazioni sulla cultivar che ha acquistato, occorrono ulteriori dettagli sulla pianta oltre che sul luogo dove ha messo a dimora il suo nuovo alberello.
      Buon giardinaggio

    • Codiferro dice:

      Il Salix integra, come molti altri Salici, preferisce vivere in ambienti umidi, come le sponde di fiumi o laghetti. Il Salice preferisce luoghi in cui sia disponibile una grande quantità di acqua, un terreno fresco, leggero e costantemente umido. La sua coltivazione in vaso, su un terrazzo, credo possa essere non proprio così facile. Il Salix integra è un piccolo albero o arbusto con un portamento contenuto e un’altezza a maturità che non supera i 3/5 mt. E’ una pianta caducifolia, che non teme troppo le basse temperature, che desidera un terreno costantemente umido. Le consiglio di conoscere meglio le condizioni in cui potrebbe coltivare questa pianta prima di acquistarla e rimanerne delusa.
      Buon giardinaggio

  2. Andrea dice:

    Salve, sono riuscito a fare delle talee (in acqua) di Salix babylonica, è trascorsa una settimana e già alcune sono abbastanza radicate, vorrei aspettare ancora qualche giorno prima di metterle a dimora in un vaso. Ovviamente già la bella stagione sta volgendo al termine, devo preoccuparmi? Riusciranno ad affrontare l’inverno siciliano senza problemi? Dovrei metterli in casa? È la prima volta che ho a che fare con i salici, si accettano consigli . Cordiali saluti 🙂👋
    Ps. Ho fatto anche una talea in terra, sembra meno sviluppata, sopra (non ha foglie), però il vaso in cui è messa è semitrasparente e si vede qualche radice.

    • Codiferro dice:

      Il Salice è un albero molto facile da riprodurre. La sua cura è molto semplice, non richiede particolari attenzioni. L’unica attenzione che dobbiamo avere quando si sceglie di mettere a dimora uno o più salici in un parco o giardino è quella di scegliere la posizioni ottimale. Il Salice preferisce ambienti umidi, ricchi di acqua. NOn è un caso che in natura questi alberi vivono sulle sponde di laghi, fiumi o ruscelli. La loro crescita è molto veloce, in pochi anni riescono a sviluppare una chioma di diversi metri di larghezza e di altezza.
      Quando si riproduce un salice per talea in acqua occorrono dei mesi prima di mettere a dimora le nuove piantine in terra e non pochi giorni. Per ottenere nuove piante da talee a terra è necessario avere terreni leggeri, sempre umidi e possibilimente non troppo esposti alla luce diretta del sole per tutto il giorno e alle alte temperature.
      Le piante con le alte temperature vanno in estivazione, una sorta di riposo per proteggersi dal caldo eccessivo e dalla siccità.
      Buon giardinaggio

      • Andrea dice:

        Salve, ho bisogno di un consiglio, alcune talee stanno diventando nere, alcune stanno diventando più scure partendo da sopra, dal taglio che avevo effettuato. Altre hanno le foglie che pian piano partendo dalla punta stanno diventando più scure. Sono tutte in terra e credo sia il terriccio che trattiene troppo l’acqua, in più le tengo dentro casa e quindi non prendono mai il sole o temperature un po’ più alte, e non sembra che l’acqua evapori asciugando la terra. Spero passa aiutarmi, non voglio che muoiano… Grazie

        • Codiferro dice:

          Da quello che descrive sopra, è piuttosto evidente che non sta seguendo le indicazioni per un corretto taleaggio. Per fare delle tale è consigliabile farle radicare prima in vaso e, solo successivamente passare la piantina formata e radicata in terra. Il terriccio deve essere di buona qualità e specifico per il taleaggio. Deve consentire all’acqua in eccesso di drenare bene e velocemente, per mantenersi umido e mai bagnato. Le condizioni di luce, temperatura e umidità dovrebbero rimanere costanti per i primi tempi.
          Prima di fare delle talee e metterle a dimora si dovrebbe approfondire meglio l’argomento e cercare di seguire le indicazioni di base. Come più volte ripetuto in questo blog, a cose fatte, spesso male, i consigli sono poco utili e rarissimamente risolutivi di problemi di fondo.
          Buon giardinaggio

  3. Ignazio dice:

    Salve, ho un piccolo Salice ottenuto da talea. L’ho sempre tenuto in casa, ieri sera ho deciso di metterlo un po’ fuori. Al mio rientro ho notato che alcune piccole e nuove foglioline sono diventate nere, ma solo la punta di esse e non tutta la foglia. Sarà stato lo sbalzo di temperatura? Cosa devo fare? L’ho rimesso nuovamente dentro casa, Grazie.

    • Codiferro dice:

      Le piante che vengono coltivate in casa, in serra e, comunque, in un ambiente chiuso e protetto non sono abituate ad essere esposte ai raggi diretti del sole, agli sbalzi di temperatura e di umidità repentini. Il cambio improvviso di condizioni ambientali, fatto nel giro di pochi minuti, può destabilizzare completamente la pianta almeno per i primi tempi. Questo può causare degli squlibri, delle bruciature o altre forme di deperimento.
      Il cambiamento di ambiente dovrebbe essere graduale e non improvviso. Per rimediare, le consiglio di riportare la sua pianta si Salice nella posizione originale e di avere la pazienza che recuperi i danni subiti per lo spostamento.
      Buon giardinaggio

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