Sua Maestà la Regina Elisabetta II e il giardino
Il Regno Unito e il resto del mondo, in questi giorni, sono in lutto per la scomparsa di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Sua Maestà è stata la Royal Patron più longeva della Royal Horticultural Society.
Nei momenti più tristi, possiamo trovare sollievo e pace nel connetterci con la natura e nel trascorrere del tempo nei nostri giardini, spazi di riflessione e contemplazione.
“Piante, alberi e fiori sono stati una fonte di piacere per tutta la vita”.
Sua Maestà la Regina Elisabetta II 1926–2022
Sua Maestà la Regina Elisabetta è stata la discendente di una stirpe di appassionati giardinieri e con una grande ammirazione per i giardini e i paesaggi più belli.
All’inizio del suo regno, nel maggio 1952, pochi mesi dopo la sua ascesa al trono, Sua Maestà partecipò per la prima volta come monarca all’RHS Chelsea Flower Show. Era sempre interessata, informata e attiva, portando gioia a tutti coloro che incontrava.
La partecipazione al Chelsea Flower Show è sempre stata un evento prezioso per la regina. Come Principessa Elisabetta, partecipò al primo spettacolo del dopoguerra nel 1947 (il primo dopo otto anni) con i suoi genitori Re Giorgio VI e la Regina Elisabetta, la Regina Madre, entrambi appassionati di giardini presso la Royal Lodge, e quell’amore per l’orticoltura ha attraversato le generazioni.
Aveva sempre uno sguardo interrogativo, una domanda intelligente, un sorriso ironico.
Una passione che ha coinvolto anche la famiglia. Nel 2009, il principe Carlo ha ricevuto la Medaglia d’Onore RHS Victoria per la sua passione per le piante, il giardinaggio sostenibile e l’ambiente. Più recentemente il principe Harry ha commissionato giardini per promuovere un ente di beneficenza
Il giardinaggio durante il regno della regina
“How we garden” è un’espressione tipica della cultura nazionale inglese. Durante i sette decenni del suo regno, la regina Elisabetta II ha cambiato profondamente i giardini e il modo in cui sono usati e progettati. L’orticoltura è davvero un indicatore ed espressione del cambiamento sociale e ambientale.
Negli anni ’50 erano onnipresenti giardini rocciosi, i prati ben curati e sempre tagliati e le aiuole e le bordure formali. Gli anni dei Dig for Victory, quando ogni famiglia coltivava cibo per la tavola, avevano lasciato il posto ad una allegra celebrazione di fiori colorati, che venivano coltivati da semi o da talee, da condividere con altri appassionati di giardinaggio.
I garden centers o negozi specializzati in articoli per giardinaggio, sono arrivati solo negli anni ’60. Nuove ed inaspettate opportunità per rivoluzionare la possibilità di acquistare alberi, arbusti e fiori, utili per progettare e realizzare i giardini in modo semplice e veloce. Oggi, in un’epoca di forti cambiamenti climatici, i giardini sono una risorsa fondamentale per la promozione della biodiversità e per offrire ospitalità e rifugio alla fauna selvatica.
I giardini sono una vera panacea per i poveri lavoratori stressati dal ritmo frenetico della settimana, luoghi in cui “lavorare” al ritmo della natura ma soprattutto riposare e giocare.
Durante l’irripetibile periodo di reggenza, molti giardini di proprietà della famiglia reale sono stati aperti al pubblico. Oggi, questi giardini sono meno formali e più sostenibili di quanto non lo fossero solo alcuni decenni fa. Anche Sua Maestà Re Carlo III è un innovatore e appassionato di giardini, nonché pionieristico sostenitore dei giardini sostenibili e della tutela dell’ambiente.
Piantare alberi in onore della memoria
La tradizione di piantare alberi per celebrare un’occasione speciale è comune. La regina Elisabetta è nota per aver piantato più di 1.500 alberi in tutto il mondo durante il suo regno. Ha seguito un vasto programma di piantumazione di alberi, incoraggiato dall’incoronazione del re Giorgio VI solo pochi anni prima.
Coloro che avranno la fortuna e l’occasione di visitare i giardini di Wisley, potranno ammirare i due faggi, Fagus sylvatica ‘Dawyck Purple’ piantati dalla regina e dal principe Filippo nel maggio 1978 all’inaugurazione del Jubilee Arboretum, composto da quasi 1.000 alberi, di 90 generi diversi, disposti per tipo di foglia e di fiore e raggruppati per genere e specie.
Se avrete l’occasione di visitare la Windsor Estate, potrete osservare con curiosità la collezione di vanghe d’argento usate per piantare alberi dai reali. In qualità di Capo di Stato, la Regina ha piantato un gran numero di specie e varietà di piante e ha ispirato la creazione di giardini e arboreti. Un investimento unico nel suo genere per il futuro del nostro pianeta e delle nuove generazioni.
A Ranelagh Gardens, nell’area dove si svolge ogni anno il Chelsea Flower Show, c’è una Tilia tomentosa “Chelsea Sentinel” pendula piantata dalla regina nel 1988 per celebrare i 75 anni della manifestazione. Nel 2007, in occasione dell’inaugurazione della nuova Glasshouse a Wisley è stato messo a dimora un esemplare di Cornus kousa “Wisley Queen”.
Alcuni anni or sono, durante una manifestazione, in occasione della piantumazione di un albero, ha dichiarato: “No, no, sono ancora perfettamente capace di piantare un albero”.
Nell’autunno del 2021, a Balmoral, nella sua tenuta in Scozia, la Regina ha piantato un Fagus sylvatica ‘Atropunicea’, noto anche come faggio ramato.
La regina come giardiniera
Quando morì il padre al quale succedette come sovrana, la Regina si trovava in una casa sull’albero in Kenya, tra i rami di un gigantesco Ficus thonningii Blume, noto anche come Mugumo o Fico strangolatore.
La regina era una vera giardiniera. In genere, indossava una gonna scozzese e un cardigan e si dilettava nelle attività di giardinaggio nei suoi momenti di libertà, completamente assorbita da quell’attività.
In alcune occasioni, era solita affermare di non essere un esperto giardiniere ma, tuttavia, piante, alberi e fiori sono sempre stati una fonte di piacere per tutta la sua vita.
Sua Maestà non amava le Hosta dalle foglie variegate e riteneva che le fragole appena raccolte avessero un sapore leggermente aspro.
A Buckingham Palace, i giardinieri della corona erano soliti fornire ogni lunedì un mazzo di fiori recisi per la sua scrivania. Lei prima della fine della settimana li riponeva con cura, così da destinarli al compostaggio.
L’influenza di Sua Maestà la Regina Elisabetta II, nei suoi 70 anni di regno, è stata molto profonda anche se spesso sottovalutata. Ha contribuito a mostrare il meglio della Gran Bretagna nel mondo dell’orticoltura, avvicinando sempre più persone al mondo del giardinaggio, con una gestione innovativa del giardino. Una preziosa eredità destinata a perdurare e a crescere negli anni a venire.
La Regina ha avuto così tanta ammirazione per la persona che era, per la sua grande dignità, per l’interesse che ha mostrato per tutti coloro che ha incontrato e per la dedizione con cui ha perseguito le sue passioni, in particolare per il giardinaggio, oltre che per i cani ed i cavalli.
Ha visitato per oltre 50 volte il Chelsea Flower Show, mostrando sempre grande conoscenza del mondo vegetale e una puntuale conoscenza delle mode del momento.
La Regina ha anche apprezzato molto i giardini delle quattro dimore tra cui lei e il suo defunto marito, il principe Filippo, hanno diviso il loro tempo, il castello di Windsor, Buckingham Palace, Balmoral e Sandringham.
Ognuno di questi giardini ha uno spazio pubblico per intrattenere gli ospiti provenienti da tutto il mondo. Ma ognuno di essi ha anche uno spazio riservato esclusivamente alla famiglia reale, con grande rispetto per la privacy. A conferma di questo, non dobbiamo dimenticare che gran parte della vita pubblica della Regina nella bella stagione è trascorsa nei giardini.
Un piccolo aneddoto sulla sua passione per i giardini. Nel 2002 l’architetto paesaggista Tom Stuart-Smith ha progettato un nuovo giardino per il Castello di Windsor, in occasione del Giubileo d’Oro della Regina. Quando i progetti del giardino tornarono al suo studio dal Palazzo Reale, la Regina espresse a grandi lettere il desiderio di avere colore, come spesso testimoniato dal suo abbigliamento.
In tutti i suoi giardini alla Regina piaceva avere un posto dove far passeggiare i suoi amati cani, Pembroke Welsh Corgi.
Il lunedì mattina, ogni volta che la regina era a Buckingham Palace, il direttore dei giardini reali le portava un mazzo di fiori provenienti dal giardino, qualunque fosse la stagione.
Piante intitolate alla regina Elisabetta II
Durante i suoi 70 anni di regno, a molte piante è stato dato il nome della Regina in suo onore. I vivaisti e gli ibridatori di tutto il Regno Unito e del mondo hanno più volte onorato la Regina creando nuove varietà o cultivar di piante intitolandole a lei.
Di seguito, descrivo solo alcune di queste piante.
Clematis ‘Elizabeth’ o Clematis montana var. rubens ‘Elizabeth’
Questa Clematis è una pianta rampicante, a foglia caduca, molto vigorosa, che raggiunge dimensioni notevoli. Le giovani foglie, simili a quelle del trifoglio, sono di color bronzo, che con il passare del tempo diventano verdi. I fiori sono rosa pallido, con un leggero profumo e stami giallo pallido. Fiorisce dall’inizio dell’estate o in tarda primavera, a seconda della regione nella quale viene coltivata. Solo occasionalmente rifiorisce. Sembra sia una delle prime piante che prendono il nome dalla Regina Elisabetta II.
Rosa ‘Queen Elizabeth’
Rosa ‘Queen Elizabeth’ è una rosa floribunda, dalla crescita vigorosa, robusta, dal portamento eretto e con foglie coriacee, di colore verde scuro. La sua fioritura si mostra con piccoli grappoli di fiori grandi, arrotondati, doppi, profumati, di colore rosa chiaro, portati su lunghi steli. La fioritura inizia in estate e può protrarsi fino a metà autunno. Questa cultivar è stata introdotta sul mercato nel 1954, due anni dopo l’ascesa al trono della Regina Elisabetta II.
Camellia japonica ‘Her Majesty Queen Elizabeth II’
Questa cultivar di Camellia japonica è un arbusto sempreverde, dalle foglie ellittiche, lucide e di colore verde intenso. I fiori spuntano in primavera e vanno dal salmone al rosa con una forma che ricorda il fiore di una peonia.
Rhododendron ‘Queen Elizabeth II’
Il rododendro ‘Queen Elizabeth II’ è un arbusto dalle dimensioni generose, sempreverde, dal portamento a cespuglio. Può raggiungere un’altezza di circa 3 mt. Le foglie sono di colore verde, i fiori sono a forma di imbuto, di colore giallo-verde pallido. La fioritura appare in primavera.
Narcissus ‘Diamond Jubilee’
Narcissus ‘Diamond Jubilee’ è stato introdotto sul mercato nel 2012, in onore del Giubileo di diamante della Regina Elisabetta II, in occasione dei 60 anni sul trono. È un grande narciso a coppa con petali bianchi e un centro arancione.
Rosa The Queen’s Jubilee Rose (‘Beajubilee’)
Questa rosa è stata creata per celebrare il Giubileo di diamante della Regina Elisabetta II nel 2012. Ha un portamento arbustivo, con fioriture ripetute. Ha fiori doppi, dalle dolci note odorose, di un morbido color pesca.
Gli splendidi giardini reali da non perdere
I giardini della famiglia reale del Regno Unito sono luoghi di calma, bellezza e ispirazione. Sono stati progettati nel tempo con numerosi elementi, tra cui rigogliosi prati fioriti ricchi di biodiversità e giardini acquatici di ispirazione islamica. Di seguito vi descrivo brevemente i migliori giardini reali da visitare nel Regno Unito.
Molti di questi giardini sono aperti al pubblico solo in date prestabilite, non dimenticatelo!
- Kensington Palace a Londra, dove è nata la Regina Vittoria Regina Vittoria, oggi residenza ufficiale londinese di Sua Altezza Reale il Principe William e la Principessa Catherine. Il Sunken Garden è stato creato nel 1908, presenta uno stagno ornamentale e una statua in bronzo della principessa Diana, commissionata dai suoi figli. Dalla posa della statua, nel giardino sono stati messi a dimora oltre 4.000 piante da fiore, tra cui 200 rose.
- Buckingham Palace a Londra, era la residenza londinese della Regina Elisabetta II, una vera oasi di pace nel cuore della città. Il giardino ha una superficie di oltre 15 ettari. Al suo interno sono stati messi a dimora oltre 300 specie di fiori di campo e oltre 200 alberi. Fa bella mostra di sé anche un lago con un’estensione di oltre 12.000 mq. . Il giardino offre un sicuro riparo e una confortevole dimora a molti uccelli del luogo, rari in altre parti di Londra.
- Castello e giardini di Walmer nel Kent, un giardino che si estende per più di tre ettari intorno alla casa di campagna che ospitò la Regina Elisabetta, la Regina Madre. Il colore e lo schema di impianto del Broadwalk Garden sono ispirati alle idee della paesaggista britannica Gertrude Jekyll. Il Broadwalk Garden è un viale lungo 220 m che divide il giardino. E’ una delle bordure di graminacee più lunghe della Gran Bretagna, dalla primavera all’inverno, questa parte del giardino è un tripudio di colori. Il Queen Mother’s Garden è stato progettato da Penelope Hobhouse. In esso si ritrovano molte delle idee progettuali di questa paesaggista, come i giardini islamici, con le loro linee classiche, gli specchi d’acqua, le ricche bordure, le aree in mezz’ombra.
- Castello di Windsor nel Berkshire, un castello dalla ricca storia, fondato oltre 1.000 anni fa. Dimora di molti re e regine che nei secoli hanno lasciato la loro testimonianza nei suoi giardini.
L’East Terrace Garden fu progettato per la prima volta per Giorgio IV dall’architetto Sir Jeffry Wyatville per concedere una piacevole vista dagli allora restaurati appartamenti reali. Durante la Seconda guerra mondiale, alla Regina Elisabetta II e a sua sorella, la principessa Margaret, nei giardini del castello fu assegnato un orto per coltivare ortaggi. Nel 1971 il principe Filippo dette nuova forma alle bordure e alle aiuole, commissionando anche una nuova fontana in bronzo disegnata da lui stesso, da porre al centro del giardino.
- Sandringham nella contea di Norfolk, questo giardino è stato aperto al pubblico per la prima volta nel 1977 in occasione del Giubileo d’argento della regina. Ha una superficie di oltre 12 ettari da visitare, con bordure di erbacee disegnate da Geoffrey Jellicoe, oltre alle meravigliose aiuole informali che sono in piena fioritura nel mese di luglio. Il parco è aperto tutto l’anno.
- Castello di Belvoir nel Leicestershire, è la residenza della duchessa di Rutland, un’appassionata giardiniera che negli ultimi 30 anni ha riportato i giardini del castello al loro originale splendore. Tanta è la loro bellezza, che, spesso, sono usati come ambientazioni di produzioni cinematografiche. Una parte del giardino da non perdere assolutamente è il roseto in stile vittoriano, pieno di rose ibridate da Peter Beales e David Austin. La curiosità dei più attenti appassionati di giardinaggio può essere ripagata dall’Hermitage, con aiuole di digitali, bucaneve e campanule.
- Highgrove House Gardens nel Gloucestershire, la residenza di Sua Maestà Re Carlo III. Il giardino è stato modificato dal re negli ultimi 30 anni, aiutato dai paesaggisti Julian e Isabel Bannerman e Rosemary Verey, seguendo con attenzione principi di sostenibilità e coltivazione biologica.
- Balmoral nel Aberdeenshire, una tenuta di 20.000 ettari, che è stata la dimora scozzese preferita dalla famiglia reale dal 1852, acquistata per la Regina Vittoria dal principe Alberto. I giardini sono aperti al pubblico da aprile ad agosto. Tra le altre attrazioni comprende dei giardini formali, serre e un giardino d’inverno in stile vittoriano. Un giardino acquatico è stato recentemente introdotto dal principe Filippo, duca di Edimburgo. Lungo la passeggiata lungo il fiume è possibile apprezzare le azalee e i rododendri in varietà di specie e cultivar.
- Castello di Mey a Caithness, risalente al XVI secolo, con le sue torri fortificate, è stato di proprietà della Regina Elisabetta, la Regina Madre dal 1952 al 1996. In una visita al giardino è da non perdere il romantico giardino recintato, ridisegnato dal capo giardiniere Chris Parkinson per offrire un punto di interesse tutto l’anno con le sue erbe fiorite, i suoi rododendri e le impareggiabili fucsie.
Questo post è solo un modesto tributo ad una sovrana che ha regnato per oltre 70 anni, amante dei giardini e delle piante.