Il Plumbago appartiene alla famiglia delle Plumbaginaceae. E’ conosciuto anche come Gelsomino azzurro o Geranio azzurro.
In natura, il Plumbago auriculata ‘Bleu Foncè’ è un arbusto rampicante, che raggiunge circa i tre metri di altezza. La nuova vegetazione è di colore verde brillante. Quando le foglie diventano adulte, assumono un colore più scuro. La consistenza delle foglie è leggera. La parte inferiore della pagina fogliare è verde grigiastro, talvolta con scaglie che possono apparire biancastre per il riflesso della luce. In estate il Plumbago si copre di graziosi fiori azzurro pallido, anche se ci sono spesso fiori anche in altri periodi dell’anno. Questi attraggono facilmente le farfalle.
Il Plumbago capensis “Blu Foncè” può essere un sempreverde, una perenne o un annuale a senconda delle regioni nelle quali viene coltivato. Originario del Sud Africa, si coltiva facilmente in posizioni riparate dal freddo. In zone di mare, dove le temperature invernali sono più clementi, può raggiungere facilmente grandi dimensioni, tanto da essere considerato anche una pianta rampicante.
Se messo a dimora in pieno sole, la sua fioritura sarà abbondante, molto luminosa e continuata. Può essere coltivato facilmente anche in vaso. Per la messa a dimora, utilizzare del terriccio soffice, ben drenato, con un buon drenaggio, ricco di sostanza organica. Il plumbago ha problemi con i ristagni idrici. Pertanto, le innaffiature devono essere effettuate quando il terreno è quasi asciutto. Sia in vaso che in piena terra, le innaffiature devono essere regolari ma mai eccessive. Al momento del risveglio vegetativo effettuare una sostanziosa concimazione. Successivamente, per mantenere la pianta sana e le fioriture abbondanti e colorate, somministrare periodicamente del concime. Se la pianta è in vaso, prediligete del concime liquido. /https://www.codiferro.it/plumbago-cure-e-varieta/
Il Plumbago auriculata ‘Bleu Foncè’, può essere potato per mantenere la forma desiderata della pianta. Talvolta, la potatura serve anche a contenere la vigoria della pianta. In autunno, si consiglia una potatura che riduca parzialmente l’apparato aereo. All’inizio della primavera, rimuovete le parti danneggiate, più vecchie e più stentate. Darete nuova vigoria alla vostra pianta.
Si riproduce mediante talea semilegnosa.
Già ai tempi dell’Impero Romano, il Plumbago era una pianta conosciuta e apprezzata. Plinio il Vecchio, naturalista romano le diede il nome “plumbum”, che significa piombo. Si riteneva che potesse curare l’avvelenamento da piombo. Auriculata significa a forma di orecchio e si riferisce alla base della foglia. Il Plumbago auriculata era noto come Plumbago capensis, il nome dato dal botanico Thunberg nel 1794. Ma già nel 1786 Lamarck lo aveva nominato auriculata.
Può essere utilizzato con successo per la realizzazione di bordure fiorite resistenti alla siccità o nella creazione di giardini mediterranei. Il suo impiego in vaso aiuterà a dare colore ai vostri balconi o terrazzi.
E’ generalmente esente da malattie. In ambiente chiuso, può essere attaccato da mosca bianca e ragnetto rosso.
Se avete intenzione di comprare una pianta semplice da mantenere, il Plumbago è la soluzione che fa per voi. Una pianta in un contenitore da tre litri, è il giusto compromesso tra qualità e prezzo.