Il genere Jasminum comprende arbusti sempreverdi o decidui, dei quali molti si arrampicano su steli attorcigliati. Appartengono alla famiglia delle Oleaceae. Hanno fiori di colore bianco, rosa o gialli a forma di stella, che spesso sono molto profumati. Da questi, la pianta produce una bacca di colore nero.
Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ è una cultivar del più comune Jasminum sambac. E’ noto anche come gelsomino indiano di Goa detto “mugherino”. Si narra che il suo nome sia dovuto al fatto che sia stato coltivato per la prima volta nelle serre dei giardini della Villa Medicea di Castello, sulle colline vicino a Firenze. E’ un arbusto sempreverde che può essere un ricadente o un rampicante, con foglie semplici, lucide. La pianta ha una crescita piuttosto lenta e raggiunge a maturità circa i 3 metri di altezza. Non tollera bene il freddo. Non è adatta ad essere coltivata in terra in luoghi con inverni con temperature eccessivamente basse. La pianta produce fiori stradoppi, in piccoli grappoli, di colore bianco, dal profumo intenso. Talvolta, in condizioni ideali, può rifiorire.
Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ in regioni con temperature invernali al di sotto dei 5°C è consigliabile adottare una coltivazione in vaso per poi ripararlo durante l’inverno. Se ne avete la disponibilità, meglio crescerlo in una serra riscaldata oppure in ambiente protetto, con temperatura controllata che non scenda mai al di sotto dei 10°C, in piena luce ma al riparo dai raggi diretti del sole.
Se coltivato in piena terra, è opportuno metterlo a dimora in posizioni riparate dai venti freddi e non esposte per tutto il giorno ai raggi diretti del sole. Predilige terreni ben drenati, ricchi di sostanza organica e ben sciolti. Durante la stagione calda è necessario innaffiare regolarmente, evitando con cura di creare ristagni in prossimità della pianta.
Durante la stagione di sviluppo vegetativo è consigliabile somministrare, con cadenza almeno mensile, del concime, meglio di origine naturale, a basso contenuto di azoto per stimolare la fioritura e migliorare le fragranze dei fiori. In inverno, si suggerisce di ridurre le innaffiature e contenere le concimazioni.
La propagazione può avvenire mediante l’uso di talee semi-legnose.
Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ richiede una bassa manutenzione, che si limita alla rimozione delle parti deperite o danneggiate. Dopo la fioritura, è consigliabile alleggerire la pianta dai rami più vecchi, che si sovrappongono a quelli più giovani, in modo da dare nuovo vigore alla pianta e mantenere la vegetazione sempre fresca e dai colori accesi. La potatura serve anche a mantenere la pianta della forma e delle dimensioni desiderate.
Dopo la messa a dimora delle nuove piantine è consigliato annaffiare e pacciamare regolarmente per facilitarne l’attecchimento.
Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’, come gli altri Jasminum, non ha particolari problemi con i parassiti. In base al luogo e alla posizione in cui viene messo a dimora, potrebbe subire l’attacco di afidi, ragnetti rossi o cocciniglie, che all’occorrenza possono essere facilmente debellati con idonei trattamenti, possibilmente naturali.
Talvolta i petali esterni del fiore del Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ assumono una singolare ma apprezzabile colorazione rosa. Se lasciato libero di crescere questo Jasminum appare più come un arbusto poco ordinato, che come un rigoglioso rampicante. Per indirizzarlo nella crescita si consiglia di fissarlo ad un supporto.
Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ si impiega con successo nei giardini informali o nei cortili di città e di campagna per dare luce e colore alle aiuole o alle bordure ma solo in regioni con clima mite ed inverni non freddi. In terrazzo o sul balcone può essere coltivato in vaso, con ciotole appese o come rampicante dalla crescita lenta, da riparare in ambienti protetti in inverno.
Il Sambac è la pianta usata per aromatizzare il tè al gelsomino e per fare profumi. Perfetta anche come pianta da appartamento, si adatta sia il sole che all’ombra. Il Jasminum sambac ‘Granduca di Toscana’ ha il fiore più grande di tutti i sambac, con tripli fiori profumati, a forma di camelia ma simili a quelli di una gardenia. La pianta si presenta con un’eccellente chioma di foglie arruffate di colore verde intenso su fusti forti ed eretti. Produce con facilità il suo fiore che appare in genere da solo o in piccoli grappoli, se coltivato in un terreno caldo, ricco di sostanza organica, ben esposto alla luce e con adeguati livelli di umidità. Ha un portamento cespuglioso. Le gelate tardive in primavera ne possono compromettere la fioritura, danneggiandone i boccioli. Ha una crescita lenta e compatta, quindi è adatto alla coltivazione in vaso e ad essere tenuto anche come pianta da appartamento.
In Toscana, durante il rinascimento, il Granduca di Toscana, lo coltivava a Firenze nella serra dei giardini della Villa Medicea di Castello.
Per la messa a dimora delle nuove piante, il mio consiglio è quello di acquistare giovani esemplari, dal costo contenuto, che si adattano molto bene ai nuovi ambienti. Il prezzo da pagare per questo singolare Jasminum è davvero risibile, rispetto alle soddisfazioni che può regalare.
Non resta che trovare un posto dove metterlo a dimora nel vostro giardino o terrazzo!