L’Abutilon megapotamicum può essere considerato un arbusto con le foglie persistenti o decidue a seconda del clima della regione nella quale viene coltivato. E’ una pianta rustica che può sopportare le basse temperature fino a circa -10°C se si trova in una posizione riparata. L’Abutilon megapotamicum è originario delle zone tropicali e subtropicali del Sudamerica. Questa pianta ha note esotiche legate alle sue origini e trasmette allegria alla vista dei suoi fiori colorati e del suo portamento scomposto.
L’Abutilon megapotamicum, noto anche come Abutilon vexillarium, proviene dal Brasile meridionale e dall’Uruguay. Può essere coltivato principalmente in due modi: come un arbusto dal portamento aperto, i cui rami sottili si stratificano naturalmente uno sull’altro, comportandosi quasi come un copri suolo, oppure come un grande arbusto vigoroso, con rami esili e arcuati, che raggiungono i 2 m in tutte le direzioni e che possono essere educati come quelli di un rampicante, con una crescita abbastanza lenta.
L’Abutilon megapotamicum appartiene alla famiglia delle Malvaceae. Produce molti fiori se coltivato in condizioni ottimali di terreno e clima.
La fioritura si manifesta sulla pianta da giugno a ottobre, con grande quantità di fiori. I fiori si presentano alla base delle foglie e sono rivolti verso il basso. Se le temperature scendono al di sotto dei -5°C le foglie appassiscono per il gelo. Le foglie a forma di cuore sono di colore verde chiaro e donano luce all’ambiente in cui si trova la pianta.
L’Abutilon megapotamicum è più rustico di quanto possa sembrare, è in grado di riprendersi dopo aver sopportato brevi gelate anche a temperature inferiori ai -5°C, a patto che sia messo a dimora in una posizione molto riparata, ad esempio contro un muro esposto a sud. In luoghi con climi più rigidi è preferibile coltivarlo in un vaso di dimensioni adeguate che andrà disposto in giardino o sul terrazzo da aprile a ottobre, per poi essere riparato dal freddo invernale.
Per mettere a dimora nuove piante di Abutilon megapotamicum è preferibile procedere in primavera o in autunno, in presenza di temperature miti, in un luogo ben riparato e molto soleggiato. Preferisce un terreno drenato ma capace di mantenere l’umidità, sciolto e ricco di sostanza organica. Sopporta anche terreni calcarei ma non condizioni siccitose.
Quando piantate dei nuovi esemplari innaffiare abbondantemente. Lo stesso dovrebbe farsi durante l’estate, durante i periodi di forte caldo. Se volete che la pianta svolga la funzione di un rampicante, appoggiatela ad un traliccio o ad una recinzione, fissandola con apposite legature.
La pianta è sensibile agli attacchi di lepidotteri e di afidi, oltre ad essere colpita da oidio se si trova nelle condizioni climatiche di sviluppo di questo patogeno. Per ovviare a questi problemi preferite soluzioni, se possibile, di origine naturale.
La propagazione avviene facilmente per mezzo di talee semi legnose poste inizialmente in acqua.
Se volete coltivare il vostro nuovo Abutilon megapotamicum in vaso, dovrete scegliere un contenitore almeno di medie dimensioni, con fori sul fondo. Utilizzate un substrato leggero, sciolto, ben drenato e ricco di sostanza organica. Il terriccio del vaso deve essere mantenuto fresco per tutta la stagione di crescita. La pianta necessita di annaffiature regolari durante i mesi più caldi, e di un periodico apporto di fertilizzante da maggio a settembre. In inverno, è consigliabile ridurre le bagnature del vaso e interrompere la somministrazione del concime. Durante la stagione fredda, riporre la pianta in un ambiente luminoso, non necessariamente riscaldato ma al riparo dal gelo.
Cresce bene in posizioni ben soleggiate o in ombra parziale. Nelle regioni con climi caldi, meglio preferire luoghi con sole diretto al mattino. Il fogliame può appassire se esposto ad un eccessivo irraggiamento solare diretto. Necessita di terreni costantemente umidi che non diventino mai eccessivamente asciutti. Questa pianta non sopporta condizioni siccitose o di scarsità di acqua. Per ottenere una pianta folta e rigogliosa cercate di spuntare le estremità dei rami più lunghi, per favorirne un generale accestimento, con una manutenzione molto limitata.
Il nome del genere deriva dal nome arabo di una pianta simile alla malva.
In Toscana, in città come Lucca, Siena o Firenze potrebbe essere una nota originale per i giardini o i terrazzi di città, nelle case di campagna o nei giardini informali.
Per la messa a dimora delle nuove piante, il mio consiglio è quello di acquistare giovani esemplari, dal costo contenuto, che si adattano molto bene ai nuovi ambienti. Il prezzo da pagare per questo singolare Abutiluon è davvero risibile, rispetto alle soddisfazioni che può regalare.
Non resta che trovare un posto dove metterlo a dimora nel vostro parco, giardino o terrazzo!