La natura spontanea alla base del paesaggio di Piet Oudolf
Taxus Baccata sfoltite a forma di onde per siepi. Un mix di Persicaria Firedance e Amsonia tabernaemontana a risvegliare con i colori (carminio e giallo canarino) le varietà di Deschampsia Goldtau e Veronicastrum Adoratio (con il loro trionfo di viola e lilla). È la natura spontanea alla base del paesaggio dell’olandese Piet Oudolf. Riconosciuto come uno degli architetti paesaggisti contemporanei più famosi sulla terra, è nato nel 1944 e si definisce “self-made man”. Per tutti è il “padre” dei giardini spontanei, nel rispetto di quanto la natura crea. Lo dimostra il parco della sua casa a Hummelo, nelle vicinanze di Amsterdam in Olanda. In realtà è una dimora-vivaio dove con l’aiuto della moglie Anja seleziona nuove specie di erbacee che miscela a graminacee.
Quando la spontaneità è vincente
Il mondo gli riconosce di aver inventato il metodo ‘New Perennial’ e ‘New Wave Painting’ dove in pratica le erbacce vengono portate in trionfo. Regalandoci pennellate vegetali con piante spontanee al posto di specie abusate in giardino. Capita nel Lurie Garden del Millennium Park di Chicago dove solo le bordure contano 120.000 bulbi, 35.000 perenni di 250 varietà e 5.200 cespugli di 14 varietà. E capita sugli ex binari dell’High Line di New York, dove le piante spontanee nate tra i binari quando la linea ferroviaria è stata dismessa, sono state incrementate con altre rigorosamente rustiche. Un capolavoro eseguito talmente bene che gli è valso l’AIA Award.
La seconda vita delle piante perenni
È la rivincita delle spighe e dei soffioni. A vederle nei suoi paesaggi, non hanno nulla da invidiare alle altre piante ornamentali. Ma Oudolf è bravo a miscelarle. Lui? Adora usare i cespugli che la natura crea. Pensate: per proteggere queste specie (ne ha battezzate oltre 70 di nuove!) ha perfino creato il Movimento delle Nuove Perenni. È talmente appassionato del suo lavoro, che di ogni perenne conosce le alterazioni dei colori nelle stagioni, le risposte alla brezza e il ciclo vitale.
Per ulteriori informazione sui servizi potete contattarmi qui.
Salve!
Anzitutto, dopo aver letto la sezione “chi sono”le voglio dire, davvero COMPLIMENTI! per il coraggio e per il percorso che ha fatto.
Mi piacerebbe tantissimo vedere qualche foto dei suoi giardini, c’è una sezione su questo sito dove si possono vedere i suoi lavori?
Per quanto riguarda questo Articolo le volevo chiedere…ma a lei risulta che Piet Oudolf sia Architetto del Paesaggio? Nelle sue biografie non ho mai trovato niente su eventuali lauree in architettura…sembrerebbe quasi un self-made-ma anche sull’aspetto professionale…glie lo chiedo giusto per curiosità perchè mi piacerebbe capire il percorso che ha fatto P.O. per diventare garden designer.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti
Andrea
Buona sera,
la ringrazio molto per i suoi complimenti. Ogni tanto bisogna rischiare un pò!
Piet Oudolf, è stato nominato Visiting Professor of Planting Design presso il Department of Landscape, presso l’Università di Sheffield. Per i titoli accademici che ha conseguito in particolare non ho notizie certe.
Buon giardinaggio,
Tiziano Codiferro