Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara” (Dalai Lama).
Dal terrazzo al giardino con l’arrivo della bella stagione l’invasione delle zanzare è un problema che si ripresenta tutti gli anni.
Ma quanti di voi sono stanchi di cospargersi la pelle di repellenti per insetti (leggi pesticidi)?

Per fortuna la natura ci offre una gran quantità di rimedi efficaci che rispettano l’ambiente. Alcune piante, molte delle quali dotate di fiori colorati o di foglie decorative, contengono sostanze chimiche che possono aiutarci a tenere lontane le zanzare. Per utilizzare correttamente alcune di queste è sufficiente avere l’accortezza di raccoglierne le foglie, sminuzzarle e strofinarle sulla pelle e sugli indumenti per liberarne l’aroma, così da tenere lontani i fastidiosi insetti.

Queste sono solo alcune delle principali piante che aiutano a tenere lontane le zanzare e che vi consiglio di approfondirne la conoscenza.

Monarda

mentastroÈ conosciuta anche con il nome di erba bergamotto o di tè d’Oswego o balsamo delle api. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. E’ una pianta con buone doti ornamentali grazie ai suoi fiori dalla forma originale e dai colori accesi, in genere, nelle sfumature del rosa e del rosso. Proviene dalle regioni dell’America settentrionale, anche se oggi è usata nei giardini di molti paesi come pianta ornamentale.

Il nome che porta le è stato dato in memoria del botanico e medico di origine spagnola, Nicholas Monardes, che la descrisse in modo scientifico per la prima volta nel 1569 in un libro sulle piante provenienti dall’America. Il suo nome comune di erba bergamotto è dato dall’aroma che si sprigiona se si schiacciano le sue foglie, che è molto simile a quello dell’omonimo agrume, il Citrus bergamia o Bergamotto.

La Monarda didyma, proveniente dalle regioni prossime al lago Ontario, in America del Nord, era usata dagli indiani nativi d’America per ricavare un infuso antisettico (ricco di timolo) per combattere i sintomi di raffreddore e malattie bronchiali.

Cultivar di Monarda

In natura sono presenti numerose cultivar di Monarda. Tra le più apprezzate in cosmesi, giardino e cucina, vi consiglio di approfondire la conoscenza delle seguenti:

  • Monarda ‘Beauty of Cobaham’, E’ una pianta perenne, dalla spiccata rusticità. Produce densi fiori, di colore rosa chiaro per gran parte dell’estate. Ha il pregio di avere le foglie dall’aroma intenso.
  • Monarda citriodora, anche nota come erba bergamotto, è una pianta annuale che non richiede particolari attenzioni. I suoi fiori sono apprezzati per decorare aiuole in giardino, dal colore malva chiaro e scuro. Le sue foglie hanno un profumo che ricorda quello del limone.
  • Monarda dydima, o tè d’Oswego. E’ una pianta rustica perenne, con fiori appariscenti, molto indicati da usare in giardino, di colore rosso, rosa, bianco. La loro forma ricorda quella di un ragno. La fioritura può durare, in condizioni ottimali, per tutta l’estate. Anche le sue foglie hanno un buon profumo.

Come coltivare una Monarda

La pianta di Monarda è rustica e richiede poche attenzioni per crescere sana e rigogliosa. Ha spiccate doti ornamentali nella realizzazione di parchi e giardini. La fioritura della diverse cultivar può durare per diversi mesi, accompagnata da intensi profumi che servono alla pianta per attrarre api e farfalle.

Tutte le cultivar di Monarda preferiscono terreni umidi, ricchi di nutrienti, in posizioni semi ombreggiate, meglio se posizionate in prossimità di alberi a foglia caduca. Le posizioni soleggiate possono essere gradite a queste piante a patto che abbiano un suolo umido e fresco. Per ottenere piante rigogliose, con ricche fioriture, è consigliabile dividere le piante ogni due o tre anni per ringiovanirla ed eiminarne le parti legnose e danneggiate.

Tagete

Conosciuto anche come Tagete dragoncello, il Tagetes lucida appartiene alla famiglia delle Asteraceae. Stupisce per l’intensità dell’aroma e del sapore delle sue foglie che ricorda l’anice.

La sua regione d’origine è il Messico centro meridionale. Da studi condotti, sembra che già gli antichi Atzechi la usassero come erba medicinale e in cucina per aromatizzare i preparati a base di cacao. Alcune popolazioni locali la utilizzano ancora oggi per ricavare delle sostanze psichedeliche, consumate durante i riti religiosi o le sedute degli sciamani.

Cultivar di Tagete

In natura si trovano alcune cultivar di Tagete. Tra quelle che vi consiglio di provare ci sono:

  • Tagete lucida o Tagete dragoncello. E’ una pianta perenne, che richiede delle attenzioni per crescere rigogliosa. Vive solo nelle regioni con climi caldi e teme il freddo. I suoi fiori sono di colore giallo, dall’intenso profumo. Compaiono sulla pianta alla fine dell’estate. Le foglie sono di colore verde scuro, molto aromatiche e dal sapore che ricorda l’anice.
  • Tagetes patula o Garofano d’India. E’ una pianta annuale più rustica della precedente. I fiori si presentano con capolini singoli, di colore giallo o rosso sbiadito, dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno. Le foglie sono profumate. Usare questa pianta in giardino, da studi fatti, sembra possa servire ad allontanare i nematodi dal terreno e le larve della mosca bianca dalle coltivazioni di pomodoro.

Come coltivare il Tagete

TAGETELe cultivar di Tagete descritte sopra possono essere coltivate in piena terra solo in regioni con climi caldi o temperati. Nelle regioni con climi più freddi, si può coltivare il Tagete in vaso, che deve essere riparato in interno durante i mesi più freddi. In alternativa, lo si coltiva come pianta annuale.

I Tagetes preferiscono un terreno fertile, sciolto, ben drenato. La loro coltivazione avviene preferibilmente in posizioni ben soleggiate ma al riparo dai venti freddi dominanti.

Le foglie di Tagete se bruciate sono molto utili come repellente per gli insetti fastidiosi come le zanzare. L’olio essenziale estratto dalle foglie può essere usato sulla pelle come repellente se miscelato con un olio vettore nelle proporzioni opportune.

Nepeta

Conosciuta anche con i nomi comuni di erba gatta, menta dei gatti o cataria, la Nepeta è una pianta aromatica, coltivata da secoli sia per le sue numerose proprietà officinali che per i suoi mille usi in cucina.

Il nome del genere Nepeta è stato ripreso da Discoride e ricorda il nome di un’antica città etrusca, Nepet. Si crede, infatti, che gli Etruschi già usassero questa pianta per le sue molteplici qualità. Sembra che i gatti apprezzino tanto questa erba officinale, tanto che quando la trovano, grazie al suo delicato odore, vi si strofinanono o si rotolano sopra di essa e ne consumano sia le foglie che gli steli per il suo piacevole sapore. Da qui il nome di herba cataria  o herba catti, attribuito alll’erborista Gerard. Se se ne fumano le foglie, possono dare effetti leggermente allucinogeni e lievemente rilassanti.

La Nepeta è uno dei più potenti repellenti antizanzare. E’ dieci volte più efficace  del dietiltoluamide (DEET), usato per produrre i più comuni repellenti per zanzare presenti i commercio. Se volete provare a casa, pestate nel mortaio qualche foglia e strofinatele sulla pelle e sugli indumenti per migliorarne l’effetto.

Cultivar di Nepeta

In natura si trovano alcune cultivar di Nepeta. Tra quelle che vi consiglio di conoscere ci sono:

  • Nepeta x faassenii, è una pianta perenne, molto rustica una volta insediata nel suo nuovo luogo d’impianto. Le sue infiorescenze sono simili a spighe, che possono essere di color lavanda o bianche. Le foglie sono di piccole dimensioni, dal leggero profumo, di colore verde grigio. Le piante adulte formano dei cespi compatti e ben ramificati.
  • Nepeta racemosa ‘Walker’s Low’. Pianta perenne dalla spiccata rusticità, con fiori color blu lavanda, che spuntano sulla pianta dalla primavera all’inizio dell’autunno. Le foglie sono di dimensioni contenute e dal delicato aroma. E’ da consigliare come pianta per realizzare bordure rustiche, colorate, ricadenti sopra a muretti in pietra. Una pianta utile a smussare gli angoli vivi dei lastricati o da usare in aiuole insieme alle rose antiche.
  • Nepeta cataria, conosciuta anche come erba gattaria. Una pianta perenne, molto rustica, amante delle posizioni soleggiate, che produce fiori di colore dal rosa chiaro, al bianco, in estate fino all’autunno. Le sue foglie hanno un intenso aroma anche leggermente piccante.

Cymbopogon citratus o Erba citronella

Questa pianta è conosciuta anche con il nome comune di limonina o erba limone. Appartiene alla famiglia delle Poaceae. E’ una pianta molto utile per l’uso alimentare  e officinale, che proviene dalle regioni tropicali del Sud-Est Asiatico. In queste aree è ormai naturalizzata e vien coltivata per produrre il prezioso olio essenziale. In Asia è ampiamente impiegata come pianta utile a tener lontani i serpenti. In Italia, dove viene coltivata, si impiega come repellente naturale contro gli insetti fastidiosi, come le zanzare. Anche nell’orto può avere molteplici usi.

Da studi fatti su antichi documenti, risulta che già gli antichi persiani la usassero nel I secolo a.C. per ottenere oli essenziali ed infusi.

Cultivar di Citronella

In natura si trovano alcune cultivar di Cymbopogon. Tra quelle che vi consiglio di conoscere ci sono:

  • Cymbopogon citratus o erba citronella. E’ una pianta che richiede alcune attenzioni per crescere e svilupparsi nei nostri climi. Se coltivata in zone con clima temperato può essere un’eccellente pianta sempreverde. Non ha particolari doti ornamentali, visto che produce piccoli fiori in spighe che, però, non colpiscono l’osservatore. Inoltre, al di fuori del suo habitat naturale, difficilmente si riesce ad osservarne la fioritura. Le foglie sono simili a nastri, dal colore verde chiaro, dall’intenso profumo di limone se strofinate.
  • Cymbopogon nardus o Citronella di Ceylon. Una pianta sempreverde solo nelle zone con clima temperato o caldo. Le sue foglie sono piatte e incurvate, di colore verde-blu. Questa è la cultivar che più delle altre  viene coltivata per le sue numerose proprietà terapeutiche e come repellente per gli insetti. Il suo olio essenziale viene spesse impiegato per ottenere profumi.

Come coltivare il Cymbopogon

L’erba citronella può essere coltivata in vaso nelle regioni a clima più freddo o in piena terra dovele temperature lo consentono, con notti dove il termometro non dovrebbe scendere mai al di sotto dei 10°C.

Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il substrato di coltivazione, che deve essere ricco di sostanza organica, ben drenato e mantenuto costantemente umido ma mai bagnato. La pianta preferisce luoghi luminosi, poichè se l’esposizione non è ottimale può entrare in quiescenza. All’inizio della primavera, vi consiglio di tagliare tutta la vecchia vegetazione ad un’altezza di circa 10/15 cm. da terra, per stimolare l’emissione di nuove foglie.

Agastache

Da molti è conosciuta anche come issopo gigante. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. La loro zona d’origine è principalmente l’America settentrionale. La specie Agastache cana proviene dal Messico, mentre l’Agastache rugosa è originaria della penisola coreana. Assomiglia per diversi aspetti alla Monarda dydima .

L’Agastache è ampiamente usata nei giardini del Nord America, dove spicca per le ricche fioriture e per il profumo che emana. I suoi fiori appaiono sulla pianta in lunghe spighe di colore blu-viola o rosa, molto apprezzati da api e farfalle.

Cultivar di Agastache

In natura si trovano diverse cultivar di Agastache. Tra quelle che vi consiglio di conoscere ci sono:

  • Agastache foeniculum o issopo anisato. E’ una pianta perenne dalle doti rustiche, con  fiori raccolti in spighe color porpora, che spuntano in estate. Le foglie sono di colore verde, dalla forma ovale e dall’intenso profumo di anice.
  • Agastache cana o pianta antizanzara. Anche questa Agastache è semirustica, con fiori rosa, raccolti in spighe, che spuntano in estate.
  • Agastache rugosa o Menta coreana. Una perenne rustica che produce dei bei fiori color porpora, che sbocciano in estate. Le foglie profumano decisamente di menta.

Come coltivare l’Agastache

Tutte le specie di Agastache prediligono terreni ricchi di sostanza organica, umidi, posti in posizioni soleggiate, senza avere particolari necessità sulla tipologia o composizione del suolo. Per mantenre la pianta sana e rigogliosa occorre rinnovarla ogni anno. Tutte le specie tollerano poco le basse temperature.

Se ogni volta che mettete piede in giardino sollevate sciami famelici di zanzare, provate a mettere a dimora anche queste altre piante che sicuramente già conoscete, principalmente per le loro doti ornamentali o per l’uso in cucina. Forse non tutti sapevano che anche loro possono fungere da utili repellenti contro le zanzare ed altri insetti fastidioci

Ricordate che anche tra le piante acquatiche si possono trovare delle utili alleate nella lotta alle zanzare. Tra queste consiglio le Utricularie, piante carnivore “ghiottissime” di larve di zanzara (le risucchiano letteralmente dall’acqua).

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