L’Orto Botanico di Catania, la storia di una delle aree verdi più belle del Sud Italia
Prendete 1600 metri quadrati di superficie, molta della quale di origine lavica (lave di epoca romana). Metteteci sopra oltre 50 specie di palme, oltre 2000 specie di succulente e altre piante spontanee siciliane. Incorniciate con un colonnato neoclassico. Quel che otterrete è l’Orto Botanico di Catania. Un gioiello dove le prime piante vennero messe a dimora nel 1862. Provenivano dagli orti botanici di Svezia e Francia, ma anche quelli preziosi di Napoli e Palermo.
La storia
Quando nel 1788 l’Università di Catania istituì la prima cattedra di Botanica, in città mancava un orto. Lo stesso accademico scelto al comando, tale Matteo Di Pasquale, usava un orto privato per fare delle dimostrazioni pratiche ai suoi alunni. E così fecero gli altri professori fino a quando, nel 1843, il monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte fu nominato titolare della cattedra di Botanica. Tenace e perseverante, nel 1847 riuscì a ottenere un terreno, da destinare agli scopi didattici.
L’idea doveva però essere monetizzata. D’altronde l’orto aveva bisogno di acqua, piante, concimi e lavori (continui lavori), tanto che nel 1854 venne stabilita una rendita per mantenerlo. Accresciuto di importanza, fu inevitabile restituirgli anche un look accettabile. E così nel 1856 venne chiamato l’architetto Mario Di Stefano a progettarne gli edifici. L’ampliamento fu però condizionato dallo sviluppo della città. Oggi è sede di eventi, corsi e perfino location di matrimoni. Ma la guerra ne ha causato un periodo di decadenza.
Collezioni rare e numerose
Tra tutte le piante presenti, la collezione più numerosa è quella di Cactaceae: ce ne sono perfino ultracentenarie. Impossibile non notare gli esemplari di Euphorbia abyssinica Raeuschel. Suggestive le foglie bordate di rosso della Crassula brevifolia Harv. Decisamente dall’odore ripugnante le specie di Stapelia. Rara la Caralluma europaea (Guss) N. E. Br. originaria dell’isola di Lampedusa, che nell’Orto Botanico di Catania cresce spontanea (unica specie del genere presente in Italia!). Che dire delle palme? Ce n’è per tutti, dall’Archontophoenix alla Bismarckia, dalla Calamus all’Erithea, l’Howea, la Livistona o Washingtonia. Unica in tutta la Sicilia, la vasca per piante acquatiche dell’Orto Siculo. Ma è molto più ricco e meraviglioso il ventaglio di specie anche della macchia mediterranea presenti. Impossibili elencarne tutte. Non vi resta che andarle a vedere di persona.
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