Quella del mini pond è un’idea semplice e veloce da realizzare, che non richiede cure eccessive. L’acqua regala una nuova dimensione agli spazi verdi e il nostro mini laghetto è il luogo ideale per crescere in miniatura ninfee e altre piante acquatiche di dimensioni limitate, regalandoci in giardino o in terrazzo un angolo di freschezza e armonia, particolarmente piacevole nei giorni afosi.

Il momento migliore per inaugurarlo è il periodo tra maggio e giugno. Ricordatevi di scegliere con cura la posizione del vostro giardino acquatico prima dell’allestimento, perché una volta ultimato sarà difficile spostarlo. L’esposizione ideale è quella al sole diretto del mattino e in penombra per il resto delle ore pomeridiane. Diversamente, senza sole le piante non fioriscono, mentre con un’esposizione totale ai raggi, le alghe prolificano e l’acqua si può surriscaldare.

Più il contenitore è grande, maggiore è la possibilità di variare le piante della composizione, ma è consigliabile limitarsi a poche specie ben scelte, senza affollare lo stagno, che deve mantenere un habitat biologico salubre. Per vasche capienti è consigliabile fare un calcolo preliminare del peso con cui andranno a caricare la struttura del terrazzo, una volta riempite d’acqua.

Occorrente:

1 contenitore impermeabilizzato e di medio-grandi dimensioni (altezza di circa 50-60 cm e diametro di 60-70 cm)
4/6 mattoni
del sigillante siliconico
4 litri di compost acquatico
3 cestelli d’alloggiamento per le piante
6 piante acquatiche assortite più 2 piante ossigenanti
ghiaia pulita e ciottoli

Come procedere

  • Pulite il contenitore prescelto (tinozza di stagno, plastica, mastello, vaso in pietra, in terracotta invetriata o altro materiale reso impermeabile e resistente al gelo) e sigillatene gli eventuali fori di drenaggio. Se il contenitore è molto alto rispetto al suo diametro, inserite alcuni mattoni sul fondo per sollevare le piante al giusto livello. Stendetevi uno strato di ghiaia o ciottoli.
  • Alloggiate le piante sommerse o palustri nei cestelli forati di semina, con uno strato di compost per giardini acquatici e acqua (o un mix di sabbia, terriccio organico e soprattutto terra argillosa) ; ogni cestino dovrebbe ospitare due o tre esemplari.
  • Riempite il contenitore di due terzi d’acqua, avendo cura di non smuovere troppo il fondo col getto.
  • Adagiate delicatamente i cestelli forati sul fondo, mettendo le piante più alte in secondo piano se a ridosso di un muro, oppure al centro della composizione, nel caso di uno stagno con posizione centrale.
  • Ricoprite tutto con uno piccolo strato di ghiaia o di sabbia.
  • Rabboccate gradualmente il livello dell’acqua fino a circa 3 cm dal bordo del contenitore e lasciate depositare il tutto con calma.

Tra le piante palustri, sommerse e galleggianti -ognuna con una sua precisa funzione nel piccolo ecosistema – scegliete varietà nane o adatte a stagni di dimensioni limitate, come la ninfea nana Perry’s Baby Red, la Typha minima, una varietà nana di papiro (Cyperus Isocladus) che fa da filtro, la lenticchia d’acqua  (Lemna minor) o il Giaggiolo acquatico (Iris Pseudacorus) e la Pontederia. Vi raccomandiamo di aggiungere alle decorative un paio di piante ossigenanti, come il Millefoglio d’acqua (Myriophyllum), per aerare l’acqua del laghetto e limitare la crescita delle alghe.

 

 

Pompe e giochi d’acqua sono soluzioni ideali per movimentare lo stagno, ossigenarlo e impedire che diventi un unico blocco di ghiaccio a temperature polari.

 

 

 

 

 

 

 

Contro le larve di zanzara in estate potete adottare dei ciclopini, crostacei minuscoli ed eccellenti predatori, oppure  dare rifugio a piccoli pesci d’acqua dolce come le gambusie e, per vasche di dimensioni maggiori, i pesci rossi. Chiedete sempre consiglio ad esperti.

Prima dell’insediamento dovrete far riposare l’acqua e le piante del micro laghetto, in modo da creare l’ambiente ottimale per i nuovi inquilini.

 

 

4 pensieri su “mini pond: una miniatura di giardino acquatico

  1. lidia dice:

    ho una vasca scavata nella terra circomdata da tufi e sul fondo argilla-un vero strato argilloso -alta circa un metro o poco piu e larga circa un metro e mezzo di diametro non regolare anticamente era raggiunta da acqua sorgiva ora non piu anche se mi riprometto di riuscire a riportarla dista 60 m ed è a livelli differenti un alto muro di pietre la ripara da nord ed è esposta a sud (la sorgente è ormai ridotta a causa di pozzi fatti da gente che a costruito a monte-un disastro ecologico)ebbene posso mettere le piante? e come evito l’assorbimento dell’acqua dal suolo e posso mentre rientra acqua toglierla con una pompa a mano per irrigare se ci sono piante e pesci?
    sono stata prolissa,ma spero di aver dato l’idea potrei mandare foto,da scattare,quindi se risponderai.ciao lidia-e grazie

    • admin dice:

      Ciao Lidia, scusa il ritardo con cui ti rispondo. In breve ti posso dire che puoi mettere a dimora diversi tipi di piante acquatiche e che in linea di massima puoi anche utilizzare la vasca per l’irrigazione, una volta presi i dovuti accorgimenti che ti impediscano di prelevare più acqua di quella che entra e di risucchiare pesci e piante con la pompa (basta una retina sopra il foro d’ingresso). Certamente se tu mi potessi inviare una foto a info@codiferro.it potrei esserti più utile e darti consigli più precisi. Un saluto. Tiziano

  2. maria dice:

    Ciao, le tue indicazioni mi saranno molto utili, avrei solo una domanda, quando dici “sigillatene gli eventuali fori di drenaggio” , come intendi? Vorrei fare un mini pond ma non trovo un contenitore delle dimensioni adatte; avevo pensato di usare un vaso a ciotola di plastica, ma non so come tappare i buchi! Hai qualche suggerimento? Grazie mille.

    • Administrator dice:

      Ciao Maria: visto che la ciotola è già di plastica penso che tu possa usare semplicemente del silicone per tappare i buchi. L’alternativa consigliata è in genere quella di utilizzare del telo impermeabile (di quello usato dai vivaisti che non si usura troppo alle intemperie e alla luce del sole), messo a ricoprire il fondo e le pareti del contenitore, ancorandolo bene al bordo.

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