Luminescenza & piante: quando brillano di luce propria [part 1]
Immaginate in una notte di primavera il vostro cortile di casa illuminato direttamente dalle piante che lo popolano, senza più bisogno di lampioni o luci elettriche da giardino. In un futuro non troppo lontano ciò potrebbe essere possibile, grazie alla naturale luminescenza di alcune piante: in questi anni molti gruppi di ricerca, fuori e dentro le università di tutto il mondo, si stanno muovendo proprio per potenziarla prospettando scenari degni di Avatar, il film.
Tra gli ultimi in ordine di tempo sono i ricercatori del progetto Glowing Plant, che nel giugno 2013 sono riusciti a raccogliere tramite la piattaforma di croud funding Kickstarter qualcosa come 500.000 dollari di finanziamento, per uno studio di manipolazione genetica su piante che un domani potrebbero essere utilizzate per l’illuminazione stradale.
Luminescenza, questa sconosciuta
Luminescenza, o più propriamente bioluminescenza, è detta la luce originata da una reazione chimica ed emessa in modo indipendente da una serie di organismi viventi, in genere di specie inferiori. Stando a quello che ho letto la reazione è mediata da un enzima chiamato luciferasi su una molecola di pigmento, detta luciferina, che a contatto con l’ossigeno entra in uno stato eccitato e poi decade per formare oxyluciferina, biossido di carbonio ed energia sotto forma di luce, con una quantità trascurabile di calore.
Viventi & luminescenti
In natura, mentre la maggior parte delle forme di vita bioluminescenti abita gli abissi marini, esistono anche esempi sulla terra, nei quali spesso l’emissione di luce è utilizzata come segnale per funzioni biologiche primarie
come l’acquisizione del cibo,
l’attrazione di un compagno o di insetti impollinatori per la riproduzione,
o ancora la difesa dai predatori.
Così come le lucciole sono le creature bioluminescenti a noi più familiari, esiste una vasta moltitudine di organismi semplici che brillano di luce propria, composta di:
- batteri (fotobatterî),
- muschi (come la Schistostega osmundacea che dai vecchi crepacci emette la sua luce ultravioletta);
- alcuni funghi (dalle spore cangianti del Panellus Stipticus a quelle del Pleurotus olearius, che cresce sui vecchi ceppi di olivo e attira gli insetti notturni per l’impollinazione);
- alghe e organismi unicellulari (come la Noctiluca scintillans o il Ceratium tripos),
- ma anche meduse e molluschi, pesci, vermi e insetti, la cui emissione è in genere blu o verde, giallo o rosso in alcuni casi.
In Nuova Guinea pare che esista un fungo talmente luminoso, da venire legato sulla schiena delle guide del posto, come segnale alle retrovie per non smarrirsi nella notte.
Segue (attività scientifica e bibliografia) >