Consigli su come realizzare un impianto di irrigazione efficiente per risparmiare acqua nel vostro giardino
Prima di pensare a come realizzare un impianto di irrigazione efficiente per il giardino, è necessario fare alcune considerazioni fondamentali. Un elemento oggettivo, quasi sempre trascurato ma fondamentale da tenere ben presente è sapere quanta acqua cade dal cielo in media nel corso dell’anno nel luogo in cui vivete. Per gli abitanti di una valle alpina questo sicuramente sarebbe un elemento poco rilevante. Ma ad un giardiniere che dovesse realizzare e mantenere un parco o un giardino in una città come Firenze o Roma, non verrebbe mai in mente di piantare qualcosa senza prima installare un sistema di irrigazione preciso ed affidabile.
Se vivete in un luogo dove in estate piove almeno una volta alla settimana, secchi, tubi ed irrigatori saranno utili, come tampone per passare da una pioggia all’altra e fungere da sistema di emergenza durante un periodo siccitoso più lungo del solito ma non indispensabili.
Ma se, diversamente, avete bisogno di annaffiare il giardino o il terrazzo più volte alla settimana, non è pensabile un utilizzo continuo e dispendioso di tubi e secchi. In breve tempo avrete perso, prima la pazienza, e poi la passione per il giardinaggio.
Il consiglio, in questo caso è quello di installare un sistema permanente, efficiente ed automatizzato.
Esistono diversi modi per risparmiare acqua nel vostro giardino e ci sono ottimi motivi per farlo. Gran parte dell’acqua che si consuma in un’abitazione con giardino, in alcuni casi anche i tre quarti di quella usata, finisce in giardino. Questo dato ci suggerisce vivamente di cercare di irrigare il vostro spazio verde in modo efficiente, così da ottimizzare al meglio i consumi e di risparmiare risorse il più possibile.
Un impianto di irrigazione ben progettato, oltre che ben realizzato contribuirà molto a mantenere le vostre piante sane e rigogliose per tutto l’anno. E’ sufficiente una sola mattina di un fine settimana estivo, per comprendere la maggior parte delle esigenze del vostro parco, giardino o terrazzo. Per eseguire un buon lavoro è necessario tenere ben presente questi tre elementi:
- Scoprite di quanta acqua hanno bisogno le vostre piante. Conoscere bene le piante e le loro esigenze è un elemento essenziale per la realizzazione e manutenzione di un giardino.
- Scoprite quanta acqua viene distribuita dall’impianto di irrigazione in ogni zona del giardino.
- Combinate i due elementi sopra nel miglior modo possibile e otterrete risultati sorprendenti.
Impianto di irrigazione
Realizzare un sistema di irrigazione permanente può essere una delle voci di spesa maggiori nella realizzazione di un parco o giardino. Ma i costi saranno ben presto recuperati e superati dai benefici che ne deriveranno nei mesi e anni a seguire.
La scelta migliore è quella di installare condotte principali e secondarie sottoterra. Questo richiede più lavoro e maggiori costi ma permette al nuovo impianto di avere una durata maggiore. I tubi interrati non sono esposti direttamente ai raggi del sole, che in pochi anni potrebbero degradarli e danneggiarli. La loro durata sarà sicuramente prolungata nel tempo. Tuttavia, facendo così, si ha il timore di dimenticarsi di dove siano posizionate le condotte dell’acqua e i relativi accessori. Potreste danneggiarli facendo scavi o mettendo a dimora nuovi alberi o arbusti. Per questo è auspicabile fare un disegno, anche se sommario, della loro disposizione e se possibile della profondità, oltre a delle foto, entrambe da conservare con cura. Per le condotte principali ricordate di scavare delle tracce di almeno trenta centimetri, per quelle secondarie, venti centimetri saranno sufficienti.
Se avete un piccolo giardino o terrazzo in città, il modo più semplice per approvvigionarsi di acqua è quello di collegarsi alla rete idrica del comune. Nell’effettuare l’allacciamento alla condotta principale è consigliabile installare una valvola anti riflusso, che impedisca all’acqua dell’irrigazione di tornare nella rete idrica dell’acqua potabile. Nel caso in cui il vostro giardino non sia proprio piccolo, l’uso dell’acqua dell’acquedotto per l’irrigazione potrebbe divenire, in breve tempo, costosa, vietato dalla legge in alcuni periodi e limitare l’efficienza dell’impianto che avete realizzato.
I giardini o i parchi di dimensioni maggiori basano i loro sistemi di irrigazione sull’acqua proveniente da pozzi. A questo punto è necessario fornirsi di uno o più serbatoi di accumulo (cisterne) e di una pompa della potenza adeguata alle dimensioni del sistema creato. Gli impianti di irrigazione più grandi, richiedono alla pompa di fornire grandi quantità di acqua in poco tempo ma non sempre i pozzi sono in grado di fornire tali flussi. In questo caso, è sufficiente avere una prima pompa che preleva “lentamente” l’acqua del pozzo e la immagazzina in una o più cisterne di accumulo. Al momento in cui parte il sistema di irrigazione automatica, una seconda pompa rende disponibile l’acqua richiesta con pressione e portata adeguate.
Per facilitare il lavoro della pompa, la cisterna può essere posizionata in un luogo rialzato, così da consentire alla gravità di fare una parte del lavoro.
Elementi necessari per l’impianto
Progettare e realizzare un sistema di irrigazione automatico efficiente richiede di avere capacità idrauliche, da una parte, e conoscenza delle esigenze delle piante presenti o del prato, dall’altra. Solo con una buona preparazione e con un altrettanto sostanziosa pratica, si riesce ad ottenere un risultato soddisfacente. Non cercate di fare da soli, se avete dei dubbi, meglio affidarsi a professionisti preparati.
Di seguito un breve elenco degli elementi necessari e di come utilizzarli nel progettare e realizzare un sistema di irrigazione automatico efficiente.
Pompe: Le pompe che utilizzano centrifughe sono quelle commercialmente più comuni, con una buona affidabilità nel tempo. Se le utilizzerete, ricordate di non lasciarle mai girare senza o con poca acqua, altrimenti, le danneggerete in modo irreparabile. Se abitate in zone in cui l’irraggiamento solare lo consente e siete tra i sostenitori della sostenibilità ad ogni costo, potrete utilizzarne di alimentate ad energia solare, ovviamente dotate di accumulatori di riserva.
Cisterne: Esistono diversi tipi di cisterne e con capacità variabili. Potrete trovarne in commercio in cemento, in polietilene, rigide o flessibili, da installare fuori terra o sottoterra. Le cisterne morbide autoportanti, se avete lo spazio disponibile per posizionarle, sono resistenti, facili da installare, economiche per l’immagazzinamento di grandi volumi di acqua. I serbatoi in cemento armato richiedono maggiori sforzi per il posizionamento ed il trasporto. Le cisterne in polietilene sono rigide, economiche, di diverse forme e capacità e possono essere anche interrate come quelle in cemento, oltre a poter essere anche carrabili.
Valvole e centraline elettroniche: I sistemi di irrigazione automatizzati sono gestiti da una centralina elettronica, che regola i tempi e le durate di apertura delle elettrovalvole. Le centraline elettroniche possono essere alimentate dalla tensione di rete o da batterie. I cavi che corrono per il giardino e connettono le valvole con la centralina, sono tutti a bassa tensione. Le elettrovalvole sono collocate tra la fonte di alimentazione dell’impianto e le condotte di distribuzione dell’acqua. Possono essere disposte in appositi locali tecnici oppure alloggiate in pozzetti interrati in diverse parti del parco giardino.
Tubazioni: Le tubazioni sono, in genere, rigide, in PVC. Sono disposte sottoterra, ad una profondità media di almeno 30 centimetri, per proteggerle dai raggi del sole. Se di buona qualità e ben installate possono durare molti anni. Per le condotte secondarie, si possono impiegare tubi flessibili in polietilene. In genere, vengono usati per portare acqua agli impianti a goccia o a bassa pressione.
Regolatori di pressione: I sistemi a goccia lavorano correttamente solo con pressioni relativamente ridotte. In caso di alta pressione, nella linea possono sorgere ripetuti problemi. Per evitare tali inconvenienti è opportuno avere l’attenzione di installare un regolatore di pressione o riduttore di pressione. Anche i pop up hanno tolleranze di pressione piuttosto elevate ma meglio essere certi di lavorare in una curva di pressione corretta. I riduttori di pressione sono installati tra la fonte di approvvigionamento principale e le elettrovalvole.
Filtri: L’acqua proveniente dal pozzo o da cisterne che accumulano acque sporche, possono avere in sospensione particelle che possono danneggiare od ostruire i gocciolatori o le testine degli irrigatori. Per realizzare un impianto di micro irrigazione è sempre consigliato installare un filtro che elimini le impurità presenti. I filtri possono essere di diversa forma e lavorare con diversi principi meccanici, a dischi, a rete, tipo idrociclone. Ognuno ha la capacità di filtrare diverse impurità. I filtri si montano subito dopo l’uscita dalla fonte primaria di alimentazione dell’impianto.
Irrigatori: Gli irrigatori hanno il compito di aspergere uniformemente l’acqua su di una superficie data. Se ben posizionati, dimensionati correttamente e proporzionati alla potenza dell’impianto, riescono a svolgere il loro compito in modo molto preciso. Tuttavia, non sono altrettanto precisi come i gocciolatori da vaso o da pieno campo, che portano la singola goccia d’acqua proprio dove serve. Il vento e la evaporazione sono due elementi che alterano la gran parte dei calcoli fatti per gli irrigatori. Senza contare, che in giardino alcune piante, come le rose, preferiscono avere il terreno umido ma le foglie asciutte, al fine di prevenire fastidiose e antiestetiche patologie fungine.
Gocciolatori: Sono progettati per fornire acqua esattamente dove serve, alla base di ogni pianta. Questi dispositivi sono estremamente efficienti nell’uso dell’acqua ma hanno costi di installazione, per grandi superfici, maggiori e sono soggetti ad una manutenzione maggiore. Quando siamo in presenza di acqua ricca di carbonato di calcio, durante l’estate, i gocciolatori possono ostruirsi con il calcare e lasciare le piante all’asciutto, danneggiandole seriamente. La regolazione dei tempi di funzionamento di questi dispositivi dipende, in gran parte, dalla loro capacità di portare acqua, dalle esigenze delle piante e dalle temperature esterne.
Anche la struttura del terreno influisce sulla quantità di acqua necessaria alle piante: un suolo sabbioso lascia passare l’acqua senza trattenere l’umidità, un terreno argilloso la trattiene se già impregnato ma se secco non riesce ad assorbirla. Un terreno ben sciolto e di medio impasto è il substrato ideale per avere una bagnatura uniforme. Chi abita in campagna, saprete bene che fichi, viti, olivi, lavanda e altre specie mediterranee hanno un alto livello di tolleranza alla siccità.
Adesso abbiamo chiaro quali sono i componenti necessari per costruire un sistema di irrigazione automatico ed efficiente. La conoscenza approfondita delle piante presenti in giardino, una strategia generale di conservazione dell’acqua e un sistema di irrigazione automatico ed efficiente che eroga la giusta quantità d’acqua esattamente quando le piante ne hanno bisogno, sono gli elementi necessari a ridurre notevolmente il consumo di risorse idriche in ogni tipo di giardino, parco o terrazzo. Nulla vieta di applicare questi principi anche ad un’attività che produca frutta, ortaggi o altre colture simili.