La grande famiglia delle Cupressaceae comprende oltre 100 specie di cipressi, tra le quali il più diffuso dalle campagne intorno a Firenze a tutta la Toscana è il cipresso nero, Cupressus sempervires, seguito dal cipresso argentato o dell’Arizona (Cupressus arizonica ‘Conica’) il più resistente al freddo ma dal legno meno pregiato, dal Cupressus macrocarpa (o cipresso di Lambert) molto adatto alle zone costiere per la sua resistenza al salmastro, dal cipresso calvo o Taxodium distichum, che può arrivare fino a 30 o 40 metri di altezza, e infine dal Cupressocyparis leylandi ‘Aurea’.

A chi fosse tentato di impreziosire il proprio giardino, vialetto o terreno con uno o più esemplari di questa meravigliosa pianta, ecco un veloce prontuario di manutenzione in 5 punti:

Cipresso-a-Firenze

 

  1.  Impianto e posizione
    Da coltivarsi sotto i 700 mt di quota, il cipresso predilige le zone dal clima mite con inverni non troppo lunghi o eccessivamente rigidi e vive bene in posizione soleggiata: va messo a dimora isolato, a filari o a piccoli gruppi, in buche profonde riempite di letame maturo e pomice in grana grossa per favorire il drenaggio e l’ossigenazione delle radici, con distanze di impianto di almeno 2-3 metri a seconda della varietà. Adattandosi ai terreni più poveri (i calcarei e sassosi sono l’ideale) è indicato come pianta pioniera nei terreni privi di humus. Lo si trapianta da zolla o vaso nei mesi da febbraio ad aprile. Le piante in zolla, soprattutto nelle misure più grandi, hanno un costo inferiore ma maggiore difficoltà ad attecchire. Dopo la messa a dimora è importante il tutoraggio per evitare che si flettano troppo al vento prima che le radici siano ben ancorate al terreno in profondità.
  2. Annaffiature e concimazione
    Gli esemplari adulti di questi alberi hanno un apparato radicale che penetra in profondità nel terreno dove è più umido e non hanno in genere bisogno di grandi annaffiature; viceversa, le piante più giovani o quelle appena trapiantate andranno innaffiate inizialmente ogni 15 giorni, anche con acqua arricchita di acidi umici e amminoacidi. I ristagni d’acqua sono assolutamente da evitare e possono essere causa di marciumi radicali o di malattie fungine. Ogni anno a primavera vanno interrate modeste quantità di concime organico-minerale a lenta cessione ai piedi dell’albero.
  3. Moltiplicazione
    Il frutto sferico del cipresso (galbulo o galbula, coccola, o gazzozzola) a maturazione diventa legnoso e si apre liberando i piccoli semi (acheni) che vanno piantati a primavera come le piantine giovani, al riparo da sbalzi termici: tuttavia, a causa della grande lentezza di sviluppo del cipresso, per ottenere nuovi esemplari è largamente preferibile la moltiplicazione per talea. La talea va fatta radicare in un vaso di torba e sabbia in parti uguali, e custodita per almeno due anni in luogo temperato prima del trapianto. In vivaio si trovano piante di cipresso italico 1-8 metri che possono crescere fino a 30 metri d’altezza, mentre alcune varietà nella maturità possono raggiungere anche i 50 metri.
  4. Potature
    Per questioni estetiche è possibile potare per qualche anno i cipressi neri giovani, affinché la chioma acquisisca un portamento affusolato. Bisogna evitare le doppie punte dei rami potandoli a 20-30 cm dal tronco centrale e rispettando sempre la punta. Potature più frequenti e decise sono richieste solo in caso di siepi frangivento sagomate. Eventuali piegature andranno fatte in inverno quando la pianta è in riposo vegetativo.
  5. Parassiti e malattie
    Parassiti e funghi possono intaccare anche gravemente la salute del cipresso: l’afide lacnide gli sottrae linfa e può essere letale; coleotteri come l’Hilobyus abietis l’Hylotrupes bajulus o lo Zeuzera pyrina, feriscono l’albero scavando gallerie nella corteccia e nei rami, mentre ulcere e cancri del cipresso, causa di disseccamento o ruggine, sono provocati da Coryneum cardinale Wag e Gymnosporangium cupressi, due funghi molto dannosi. In presenza dei primi segni di ingiallimento eliminate immediatamente le parti colpite (gettandole nel fuoco) e procedete ai trattamenti fitosanitari più opportuni.

Per qualsiasi problema di impianto, cura e manutenzione dei cipressi in particolare nell’area di Firenze, Prato e in tutta la Toscana non esitate a contattarmi per il servizio di arboricoltura.

137 pensieri su “Il cipresso: i 5 fondamenti della cura e manutenzione

  1. nicola rossi dice:

    vorrei sapere qual è il periodo adatto per la potatura e da quale altezza minima è consigliato iniziarla.

  2. VINCENZO dice:

    Buona sera,vorrei coprire una porzione del mio muro di confine creando una siepe fitta e alta(Almeno 6 metri) molti mi hanno consigliato di utilizzare il cipresso ma senza specificare quale tipo, bene chiedo gentilmente a voi un consiglio.
    La villa si trova in Sicilia in una zona ventosa ma non troppo vicino al mare.
    Ringraziandovi anticipatamente attendo risposta.

    • Administrator dice:

      Buona sera, potrebbe usare o il cipresso nero, che però cresce piuttosto lentamente come siepe. In alternativa potrebbe impiegare il Cupressocyparis leylandii, cresce più velocemente e è più adatto per creare una siepe.

      Saluti,
      Tiziano Codiferro

  3. Massimo dice:

    Ho un cipresso macrocarpa di circa 40 anni abbastanza vicino al mare. Pian piano riesco a “mantenerlo” nonostante lo scirocco. Ovviamente non è foltissimo e siccome la parte superiore tende a bruciarsi un po per la salsedine, è abbastanza largo più sotto. Vorrei sapete quanto vive in media e se posso fare qlcosa per recuperare al meglio la chioma. Se volete posso unviate una foto. Grazie. Massimo

    • Tiziano Codiferro dice:

      Buona sera,
      la vita media di un cipresso, in genere, è piuttosto lunga. Tutto dipende dalle condizioni nelle quali si trova la pianta, per esposizione al sole e ai venti, al terreno e alla disponibilità di acqua. La sua pianta dovrebbe resistere piuttosto bene alla salsedine ma quello che forse la rovina di più è il vento. le consiglio, se la pianta lo consente, di potare leggermente la pianta nella parte bassa, per stimolarla a crescere più in verticale. Se dovesse rovinarsi di nuovo la punta, significa che la posizione non è la migliore per questo esemplare. In quel caso le consiglio di apprezzare la pianta di cipresso per quello che le offre anzichè forzarla ad avere un portamento non naturale in quella situazione. La natura spesso ne sa molto più di noi.

      Tiziano Codiferro

  4. Marco dice:

    Buongiorno, vorrei creare una siepe di cipressi lungo il confine della mia abitazione, ho delle piccole piantine nate da semi di Platycladus Orientalis, vorrei sapere dagli esperti, se sono cipressi che coprono bene la visuale e a che distanza tra uno e l’ altro dovrei impiantarli. Grazie. Marco

    • Redazione dice:

      Buona sera,
      il Platycladus Orientalis è comunemente nota come Tuja orientale. E’ una famiglia delle Cupressacee, originaria dell’Asia orientale. Viene generalmente usata a scopo ornamentale in parchi e giardini. Ha anche proprietà fitoterapiche. Ha il portamento a cespuglio e, quindi, adatta alla formazione di siepi. La vegetazione è piuttosto folta. Potrebbe metterla a dimora ad una distanza di almeno un metro l’una dall’altra, anche se le piantine sono piccole. In questo modo permetterà alle piante di crescere sane e con spazio sufficiente in futuro.

      Buon giardinaggio
      Tiziano Codiferro

        • Codiferro dice:

          Il cipresso di montagna potrebbe essere un Hesperocyparis arizonica oppure un Widdringtonia nodiflora o un Fitzroya cupressoides. Non avendo maggiori informazioni sulla pianta che ha, trovo difficile fornirle indicazioni specifiche. In ogni caso i cipressi in genere non richiedono particolari cure colturali ma solo di essere messe a dimora in un luogo adeguato con la dovuta esposizione alla luce, in un terreno ben drenatoe privo di ristagni idrici alla base. Le consiglio di capire quale pianta le hanno regalato per poi capire come trattarla.
          Buon giardinaggio

    • Giorgio dice:

      Buonasera,
      Abito in pianura vicino a Milano e una nevicata ha piegato le punte dei miei tre cipressi che invero non ricevevano potature da qualche anno. Non sono solo antiestetici, ma alcune punte sono talmente piegate da farmi pensare che con i primi temporali estivi potrebbero spezzarsi cadendo e rischiando di fare danni alle rose sottostanti. I cipressi sono molto grandi
      Stufo di vederli in questo stato mi chiedevo se maggio può essere ancora un buon mese per la potatura. Il mio giardiniere mi ha detto che siamo al limite come periodo utile. Chiedo consigli anche qui perché ho trovato tante info e competenze in materia. Grazie

  5. Emanuele dice:

    Buongiorno a settembre mi hanno ceduto due cipressi nani che ho posizionato sul balcone dove c’è molto vento. Vivo a Milano. Ora entrambi hanno cambiato colore e sono marroncini, stanno seccando? Chi me li ha ceduti mi ha detto di non innaffiarli in inverno per non far gelare le radici, è stato questo il problema? Posso recuperarli ancora?
    Grazie

    • Redazione dice:

      Buona sera, credo che chi le sue due piante di cipresso siano ormai compromesse. “Non innaffiare in inverno”, credo sia un suggerimento eccessivo. Dipende dal luogo, dall’esposizione e dalle condizioni in cui si trova la pianta. Se lei ha due vasi in un terrazzo esposto al vento. Ogni tanto sarebbe opportuno annaffiare i vasi anche in inverno per evitare il disseccamento totale delle piante. Questo a meno che i vasi riescano a ricevere la pioggia dal cielo in quantità sufficiente. Credo dovrà acquistare due nuove piante di cipresso.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

  6. Beatrice dice:

    Salve, vivo in un attico a Genova centro, in una zona che non soffre di smog o salino, e ho un terrazzo di svariati metri quadri rivolto a sud-est. Stavo cercando di informarmi su quali piante potessi usare per creare una siepe lungo tutto il perimetro, a coprire la ringhiera di metallo: il cipresso Leylandii sarebbe adatto secondo lei? In vasche di coccio di quale misura all’incirca? Grazie in anticipo,
    Beatrice

    • Redazione dice:

      Il Cupressociparis leylandii è un’ottima pianta per formare una siepe folta, di buone dimensioni e a crescita rapida. In alternativa, potrebbe usare dell’eleagnus, che forse si presta di più ad una coltivazione in vaso. I vasi dovrebbero essere di almeno un metro, per quaranta, per quaranta, con due piante per vaso, al massimo.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiiferro

      • Marco dice:

        Buongiorno
        Vorrei mettere due gruppi di tre cipressi , ornamentali in un giardino di una casa singola a ridosso di una collina nel comasco , ben esposti a sud .
        Vorrei un consiglio sulla varietà , mi piacerebbe in stile toscano , molto stretti e sviluppati in altezza.
        Grazie

        • Codiferro dice:

          Le consiglio di impiegare il cipresso nero, che ha un portamento fastigiato e una buona crescita.
          Buon giardinaggio

  7. Stefania dice:

    Buongiorno, ho 9 piante di cupressus goldcrest sul balcone acquistate in ottobre è perfettamente in salute fino ad aprile. Tutte adesso stanno ingiallendo e seccando dal basso mentre la punta sta bene. Ho provato a rinvasarle e a dare concime ma stanno continuando a seccare. Se si guarda il tronco sembra sano e in alcune zone, le parti secche ancora presentano invece un bel colorito verde all’attaccatura, in altri punti pare che si riprenda, per poi pochi giorni dopo riseccare. Purtroppo lo spazio delle fioriere non sono molto grandi e sono esposte al sole dalle 10 fino alle 18. Non so più come fare…

    • Redazione dice:

      E’ possibile che le piante siano soggette a del marciume radicale. Il rialzo delle temperature e la forte umidità possono avere fatto attivare dei funghi. Potrebbe controllare il terriccio del vaso e vedere se è eccessivamente bagnato oppure no. Non so da che regione e zona mi scrive, quindi non conosco l’evolversi del meteo. Le sconsiglio di insistere con la concimazione. Una pianta sofferente ha bisogno di ritrovare un equilibrio ma non di essere stimolata alla crescita da dei nutrienti in un momento in cui non sa che farne. Le dimensioni dei vasi possono rallentare la crescita della pianta, se insufficienti ma non determinarne il disseccamento.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

  8. Francesco Sacchetti dice:

    Buongiorno,
    vorrei piantare 2-3 cipressi in linea vicino a un muretto di confine. L’ideale è che raggiungessero un’altezza di circa 8m. A che distanza dovrei piantarli dal muretto? Vorrei metterli il più vicino possibile senza rischiare che nel tempo lo rompano. E a che distanza devono stare l’uno dall’altro?

    Grazie in anticipo

    Francesco

    • Redazione dice:

      Il cipresso è un albero che cresce piuttosto lentamente rispetto ad altre alberature. Nella campagna Toscana, sulle colline intorno a Siena e Firenze, se ne possono ammirare esemplari alti 15 e anche 20 metri. Un nuovo impianto dovrebbe rispettare una distanza sulla fila di almeno due metri tra una pianta e l’altra, per permettere loro di crescere senza avere problemi in futuro. La distanza dal muro dovrebbe essere di almeno un metro e mezzo. Si ricordi bene che la chioma del cipresso cresce molto in altezza ma anche in larghezza nel corso degli anni. Purtroppo, spesso si vedo nuovi impianti che non rispettano alcuna regola di buon senso. A lei la scelta.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

  9. marcello dice:

    Salve, i miei 3 cipressi messi a dimora dal sottoscritto 10 anni fa comprati con altezza di 90 centimetri a oggi sono più di 10.12 metri e sono molto belli e affusolati,(stretti e alti), solo che tutti gli anni gli passo una tagliasiepe a scoppio per pulire i rami che escono fuori magari dal vento o dagli uccelli che si poggiano per fare i loro nidi, non mi sono mai preoccupato di potarli a mesi stabiliti vorrei sapere se sbaglio e se questa altezza continua a crescere perché non ho più il mezzo che mi porta lassù a pulirli e arrangiandomi con il Muletto riesco a arrivarci.
    Un’ultima domanda, come faccio a sapere che genere di cipresso comprai a suo tempo al mercato ?? Chiunque viene a trovarmi dice che sono molto belli.

    • Redazione dice:

      Le piante di cipresso che lei ha messo a dimora sicuramente continueranno a crescere ancora. La potatura di contenimento può effettuarla quasi sempre, a patto che tagli soltanto piccoli rami verdi o foglie. Sarebbe meglio se la effettuasse all’inizio della primavera e successivamente a settembre alla ripresa vegetativa dopo il caldo estivo. Per effettuare la potatura le sconsiglio vivamente l’uso del muletto per motivi di sicurezza personale. Esistono altri mezzi adatti che possono garantirle la sicurezza sul lavoro e portarla all’altezza richiesta. Per capire la varietà, sarebbe necessario vedere la pianta e osservarne le caratteristiche morfologiche.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

  10. Elisa Canetri dice:

    Buongiorno. Vorrei chiedere un consiglio a proposito di un filare di cipressi.

    Purtroppo un confinante mi chiede di spuntare i cipressi per motivi di pulizia e sicurezza. Quando li ho piantati erano degli alberelli nati in vaso. Si tratta di cipressi che ho piantato da semi, da una pigna presa per ricordo presso Montepulciano, zona di Valiano, quindi non so bene che tipo siano.
    Piantati nel 2001, hanno raggiunto una considerevole altezza.

    Vorrei sapere quale sia il periodo migliore per intervenire senza danneggiare questi alberi a cui tengo moltissimo. Vorrei giustamente evitare i problemi al vicino, senza però privarmi dei miei cipressi, che formano un filare ordinato e composto a circa un metro dalla rete di confine.

    Grazie fin d’ora per la Sua attenzione.

    Un cordiale saluto Elisa da Aquino (FR).

    • Redazione dice:

      Con la potatura di contenimento interviene sulla pianta per ridurne le dimensioni, sempre seguendo la struttura dell’albero sul quale sta intervenendo. In questo caso si consiglia di non asportare mai dalla pianta più del 30% della sua vegetazione, avendo la cura di evitare di effettuare tagli di dimensioni ragguardevoli. Seguendo queste indicazioni di massima, si riesce, con il tempo, ad educare l’albero o l’arbusto a mantenere una forma e una dimensione precisa, soprattutto, evitando danni importanti. Tale potatura può essere effettuata all’inizio della primavera, se si tagliano solo piccole parti, oppure durante il periodo di riposo vegetativo, ovvero in inverno, quando la circolazione linfatica è limitata.

      Buon giardinaggio,
      Tiziano Codiferro

  11. Gabriella Schintu dice:

    Buongiorno,
    ci sarebbe utile avere dei consigli a proposito di un filare di cipressi che delimita il confine con una strada oltre la quale si trovano delle case costruite successivamente all’impianto dei cipressi.

    Purtroppo un confinante ci chiede di spuntare o abbattere i cipressi per motivi di pulizia e sicurezza, adducendo quali motivazioni “grave stato di deterioramento” delle piante, e che “gli aghi e le ghiande prodotte” ricadono sul tetto e sulle grondaie. Si tratta di cipressi che sono stati piantati da mio nonno negli anni 50, quindi hanno un grande valore sia ambientale che affettivo.

    Vorrei sapere quale sia la modalità corretta e il periodo migliore per intervenire senza danneggiare questi alberi a cui teniamo moltissimo. Vorrei giustamente evitare problemi al vicino, senza però privarci dei cipressi, che formano un filare ordinato a circa tre metri dal muro di confine, e soprattutto caratterizzano e proteggono dal sole la nostra casa. Ci troviamo in Sardegna presso il comune di San Teodoro sulla costa orientale.

    Ringraziandola anticipatamente per la Sua attenzione la saluto cordialmente.

    Gabriella Schintu

    • Redazione dice:

      n comune dovrebbe per prima cosa verificare a quale distanza dal confine è previsto che si possano piantare delle alberature. Inoltre, le sconsiglio vivamente di “spuntare” i cipressi, come richiesto dal suo vicino. Le piante ne soffrirebbero sicuramente. Almeno in Toscana e in particolare nella zona di Firenze, l’abbattimento del cipresso e rigidamente normato e difficilmente si riesce ad ottenere il permesso per procedere. Potrebbe effettuare una potatura di formazione sui cipressi, riducendo parte verde della chioma dei suoi cipressi, senza però eliminare la punta o effettuare tagli di grandi dimensioni. La potatura potrebbe farla alla fine dell’inverno, per non correre alcun rischio con il meteo.

      In bocca al lupo con il vicino,
      Tiziano Codiferro

  12. maria tessicini dice:

    buonasera, la mia abitazione si trova lungo una strada statale per essendo centro abitato. Lungo il mio cancello (all’interno) ci sono due cipressi (di 30/35 anni) con i tronchi così vicini che sembrano uno. Da alcuni giorni sento “crecchiare” una pianta cioè fa il rumore di quando si spezzano a mano dei rami. Sono preoccupata: si dovranno tagliare i rami un po staccati o dovrò abbattere le piante? Finora non ho trovato risposte da chi si interessa di alberi.
    Può consigliarmi? La ringrazio tanto

    • Redazione dice:

      Per valutare correttamente lo stato dei suoi cipressi è necessario vedere le piante. DarLe un consiglio sensato su una possibile potatura o sull’abbattimento delle piante non è corretto. Le consiglio di avvalersi di un arboricoltore certificato della sua zona.
      Buon giardinaggio!
      Tiziano Codiferro

  13. Renato Izzi dice:

    Ottimo sito e grande professionalità! Complimenti. Se possibile vorrei conoscere il Vs parere sulla opportunità di eliminare manualmente le piccole pigne del cipresso che spuntano a primavera. Vorrei anche sapere se è necessario effettuare trattamenti preventivi al cipresso contro le malattie più comuni. Grazie infinite

    • Redazione dice:

      Grazie dei complimenti. I trattamenti preventivi sono consigliabili o sconsigliabili in base all’ambito in cui si trova la pianta e al valore della stessa. L’operazione di togliere le pigne è sconsigliata in ambito ornamentale. Buon Giardinaggio !! Tiziano Codiferro

  14. katia dice:

    Buonasera, ho piantato circa un mese fa 4 cipressi toscani con vaso, alti circa 1 metro ognuno , 3 sono a mio giudizio sani perchè verdi anche le pignette, invece 1 ha la punta che si sta seccando e anche intorno ha un pochino di seccume, poco ma c’è, inoltre anche le pignette sono marroni e non ha la stessa intensità di verde degli altri.
    Il vavaio dove li ho comprati è chiuso per ferie, potrei avere qualche consiglio.
    Ringraziandola sentitamente ,attendo sua risposta.
    KT

    • Redazione dice:

      Il suo cipresso potrebbe non avere acqua a sufficienza. Magari ha una esposizione al sole o al vento e quindi il terriccio del vaso si asciuga più velocemente. Provi ad innaffiarlo con regolarità abbondantemente. Buon giardinaggio.Tiziano Codiferro

  15. Mattia dice:

    salve io ho 3 cipressi volevo sapere se si potrebbe eventualmente abbassarli se dovessero diventare troppo alto per il contesto in cui vivo

    • Redazione dice:

      Per mantenere i suoi cipressi delle dimensioni adeguate al contesto in cui vive, che io non conosco, dovrebbe effettuare delle potature di contenimento con cadenza periodica ( annuale o biennale). In questo modo le piante manterranno una forma e una dimensione obbligata che Lei dovrà solo definire. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro.

      • Romano dice:

        Vivo in ucraina 6 mesi all’anno ,ed alcuni anni or sono piantai 8 cipressi belli e rigogliosi impedito dalla pandemia ,dopo tre anni sono tornato con meraviglia noto che l miei cipressi avevano tutti le doppie punte , a tal proposito le chiedo un consiglio grazie

        • Codiferro dice:

          Il cipresso è un albero che in natura vive benissimo senza alcuna cura da parte di mani più o meno esperte. Gli esemplari più belli ed imponenti di cipresso nero toscano che ho visto non sono mai stati toccati da nessun giardiniere. Io suggerisco sempre ai miei clienti di non potare il cipresso. Se qualche ramo si apre, meglio alleggerirlo in punta ma mai intervenire con il tagliasiepi, come spesso si vede fare, o con i fobicioni per dare una forma più ordinata e compatta alla pianta. In questo caso, l’albero potato richiederà interventi di manutenzione ogni nno con grande aggravio di tempo e di spesa per il proprietario.
          Buon giardinaggio

    • Flora dice:

      Buonasera, vorrei piantare dei cipressi, distanziati tra loro circa 3 m alternandoli con cespugli sempreverdi, lungo un muro di recinzione alto circa 2m, posso distanziarli dal muro al massimo di 80cm, c’è il rischio che la parte della pianta rivolta verso il muro si secchi? Grazie

      • Codiferro dice:

        Probabilmente la parte del cipresso che rimarrà in ombra a causa del muro non avrà una chioma folta e rigogliosa. La mancanza di luce e di aria impedisce alle foglie di crescere e di svilupparsi in modo uniforme.
        Per questo motivo i cipressi, per tradizione, adornano i viali di accesso delle proprietà e non sono addossati a pareti, con l’obiettivo di mantenerli ad un’altezza contenuta. A tale scopo meglio scegliere altre alberature più consone allo scopo.
        Buon giardinaggio

  16. Nora dice:

    Buongiorno,

    Prima mi scusa il mio italiano povero; sono Olandese, pero comunque provo esprimermi in italiano. Abitiamo in Umbria sud-ovest, vicino Orvieto. Li abbiamo tanti cipressi. In 2016/17 e fatto una biopiscina. Per la costruzione di quella e scavato tanto. Non  e escluso se qualche sabbia di mare e venuto più in superficie del terreno li.
    On ogni caso, il prato che abbiamo seminato non cresce; già abbiamo riseminato due volte, ma niente aiuta. Già due persone hanno detto, che non sarebbe la eventuale sabbia di mare, ma i cipresso, che lasciano cadere i sui frutti e foglie…Mi sembra strano, perché prima il scavo per la biopiscina c’era anche prato li, che aveva un comportamento abbastanza normale.
    Pero…se i cipressi causano il problema, cosa posso fare da acquistare un spazio verde? Non siamo attaccati a un prato Inglese, il più importante e che e verde e non esige tant’acqua. Già abbiamo piantato la lippia in una zona adiacente. Magari questa va meglio? O altrimenti trifogli natissima/micra?

    Grazie in anticipo, Nora Bronsbach.

  17. Daniele dice:

    Sapete dirmi se un cipresso cresciuto con due punte puo’ ancora essere potato in modo da lasciarne solo una oppure e’ meglio lasciarlo cosi? Attualmente e’ alto 3 metri circa e a 40 cm. dalla base e’ sdoppiato

    • Codiferro dice:

      Nel caso del suo cipresso l’albero non ha due punte ma la pianta si dirama in due tronchi paralleli che corrono verso l’alto. Rimuoverne uno adesso in una pianta di 3 mt di altezza può essere ancora fatto ma per i prossimi mesi avrà una pianta dalla chioma non omogenea. In alternativa può lasciare il cipresso come si trova adesso facendo attenzione che la chioma rimanga uniforma e compatta.Buon giardinaggio ! Tiziano Codiferro

  18. Giuseppe dice:

    buona sera, premesso che me la cavo in giardinaggio pero’ ho bisogno di un vostro parere: a ottobre 2019 ho acquistato in un vivaio un cipresso in vaso alto circa 2,30 mt e l’ho piantato io in giardino esposto al sole,poco concime di cavallo.A novembre e’ piovuto per un mese e fino a 2 mesi fa i rami erano verde normale. Visto che da gennaio ad oggi meta’ aprile e’ piovuto solo 4-5 giorni e da circa un mese fa troppo caldo e secco per la stagione primaverile,ho dato acqua alla pianta solo 10 giorni fa.Oggi mi sono accorto che ha un colore verde spento come se stesse seccando e toccando i rametti, perde alcuni aghi.Alla base sono ancora abbastanza verdi,sani penso e non si staccano. Allora questa sera l’ho bagnato ancora perche’ la terra era troppo asciutta.Mi dispiacerebbe se morisse.Devo aspettare o e’ gia’ persa…Zona pianura tra Bergamo e Brescia. Per cortesia potete darmi un suggerimento…grazie e cordiali saluti.

    • Codiferro dice:

      Come ben saprà, visto la sua esperienza di giardinaggio, le piante hanno bisogno di essere innaffiate per tutto l’anno.Da quello che mi sta scrivendo per il suo cipresso credo che la pianta abbia sofferto ripetuti stress idrici. Le consiglio di innaffiarla per i prossimi giorni e di osservare il suo comportamento. Successivamente potrà valutare se la pianta è stata compromessa o sarà in grado di riprendersi.Buon giardinaggio! Tiziano Codiferro

  19. RICCARDO dice:

    HO UNA FILA DI CIRCA 20 CIPRESSI LUNGO UNA MIA STRADA DI CAMPAGNA, IN QUESTO MOMENTO MOLTI DI LORO SI PRESENTANO RICOPERTI DA MOLTE COCCOLE. CHIEDO SE SIA IL CASO DI TOGLIERLE NEL POSSIBILE , DATO CHE PERO’ SONO ALTI CIRCA DAI 4,50 AI 6 METRI IO RIUSCIREI FINO AI 4 METRI . SONO CIRCA 18 ANNI CHE LI HO MESSI A DIMORA.
    GRAZIE

    • Codiferro dice:

      Le consiglio di fare inutili fatiche per la rimozione delle coccole. Per la pianta non fa alcuna differenza averle o non averle. In alcuni casi , le coccole, possono appesantire i rami e dare un aspetto meno elegante alla pianta. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  20. Giuseppe dice:

    Buongiorno sig.Tiziano, grazie per avermi risposto, ho seguito il suo consiglio e subito gia’ dal 16 aprile ho iniziato a innaffiare il cipresso giornalmente.Ad oggi il risultato e’ che la cima e’ rimasta sempre verde, il resto distribuito per un 50% ha rametti verdi normali e il rimanente e’ secco.A questo punto le chiedo se i rametti secchi che perdono aghi li devo eliminare tagliandoli? o drasticamente devo sostituire la pianta? la ringrazio anticipatamente.

    cordiali saluti

  21. Antonio Rubanu dice:

    Buongiorno, vorrei piantare il cipresso come frangivento su un lato della strada, sotto vorrei seminare il prato verde, il cipresso sarà un problema per il prato?

    • Codiferro dice:

      Indubbiamente si! Le foglie che cadono dal Cipresso impediranno all’erba di crescere e svilupparsi correttamente. inoltre, le esigenze idriche di un prato e di un Cipresso sono diametralmente opposte. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  22. Giuseppe dice:

    Buongiorno sig. Tiziano,ho eliminato i rametti secchi e ogni giorno irrigo il cipresso.Il risultato e’ che e’ la pianta non e’ seccata,anzi risulta ad oggi verde e in buon vigore. grazie a risentirci

  23. Alessandro dice:

    Salve mi sta seccando la siepe di cipressi cosa posso fare?
    Quale trattamento è più importante da fare.! Grazie…

    • Codiferro dice:

      Non ho elementi sufficienti per poterle dare una risposta al Suo problema.Le cause possono essere diverse, rischierei di darle informazioni forvianti. Buon Giardinaggio !! Tiziano Codiferro

  24. geri dice:

    Grazie per le informazioni e per l’ottimo sito. Sarei curioso di sapere quanti litri d’acqua servono per irrigare correttamente cipressi giovani appena trapiantati nella piana di Firenze considerando le alte temperature che l’estate offre combinato a lunghi periodi di siccità. 50 litri a pianta ogni 15 giorni dati con sistema a goccia nel periodo maggio-settembre sono eccessivi? La ringrazio anticipatamente. Saluti

    • Codiferro dice:

      La quantità di acqua ideale da somministrare ad ogni pianta dipende da esposizione più o meno diretta al sole, composizione e struttura del terreno, eventuale pendenza del sito di impianto, ecc. DarLe una indicazione precisa senza vedere le piante potrebbe essere forviante e non corretto. Mantenga sempre il terreno alla base delle sue piante fresco e leggermente umido, almeno per i primi anni dalla messa a dimora. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

      • Angelo Velini dice:

        Salve, abito a Roma, a pochi km dal mare. Ho messo a dimora in giardino esposto al sole nel mese di febbraio un giovane cipresso di due metri. Lo annaffio un po’ ogni due, tre giorni, da circa un mese in due, tre punti tende ad aprirsi il fogliame e a comparire qualche piccola parte secca nella porzione alta della pianta. Devo forse annaffiarlo meno e dargli del concime, dei fertilizzanti?
        Grazie e complimenti per il bel sito.

        • Codiferro dice:

          La ringrazio per i complimenti per il sito. A seconda delle varietà di cipresso che si acquistano e da come sono state coltivate in vivaio, alcune piante possono aprirsi un pò nella chioma. Dovrebbe controllare meglio i rametti che si stanno seccando alla base, se presentano della resina o degli essudati alla base del rametto, dove sono attaccati al tronco principale. Inoltre, dovrebbe controllare se sui rametti secchi più piccoli delle parti disseccate sono presenti dei piccoli fori di insetti. Potrebbero essere una specie di afidi. Per il momento le sconsiglio di fertilizzare la pianta. Meglio controllare che il terreno alla base della pianta non sia troppo secco e che riceva acqua a sufficienza. Potrebbe anche essere una carenza o un eccesso di irrigazione. Mi tenga aggiornato sullo stato del suo cipresso e continui a seguire il mio sito.
          Buon giardinaggio

  25. Maria dice:

    Buongiorno, lo scorso autunno ho piantato due pini lemon a ridosso di un muretto esposto a ovest, vivo nei pressi di Asti. Ho notato che entrambi presentano qualche rametto secco e hanno perso il loro colore verde brillante. Non ho innaffiato molto, perchè ho notato che comunque il terreno è rimasto quasi sempre umido. Ieri ho concimato con prodotto a base di azoto- potassio …. Vorrei sapere cosa posso fare per evitare che muoiano. La ringrazio anticipatamente.

    • Codiferro dice:

      Le piante che ha in giardino dovrebbero essere Cupressus “Gold Crest Wilma”. Quetso è un arbusto sempreverde con un portamento compatto. Questa pianta rustica sopporta bene le basse temperature e la scarsità di acqua. Probabilmente Le sue piante hanno sofferto per una eccessiva irrigazione. Le consiglio di aspettare e vedere come reagiranno all’arrivo della bella stagione. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  26. Salvi Michele dice:

    Ho letto con interesse i vostri consigli vi espongo un idea un po bizzarra, realizzare con gli alberi di Cipresso in montagna ad altezza tra i 400/ 500 metri , zona soleggiata per l’intera giornata , terreno sassoso, con vegetazione erbacea e pochi alberi, forse per il vento, anche se il sito è soggetto ad incendi annuali. La realizzazione dovrebbe avvenire In località Nocera Superiore provincia di Salerno, Avremo il supporto del Comune , del Consorzio di Bonifica, della Forestale , delle Scuole, delle Associazioni e dei Cittadini , Con i Cipressi in dotazione dai vivai della forestale Campania , Avendo a disposizione una superficie molto vasta una fascia di larghezza di 500 metri e lunga circa 1,5 Km . Nella prima parte formeremo un rettangolo di 50 m di altezza e 300m di lunghezza, per scrivere con un viale di cipressi il nome del nostro paese ” NUCERIA ” Ogni lettera sarò alta 50m e di ampiezza 25m , la distanza tra le varie lettere sarà di 25m, occorrerebbero circa 170 cipressi per completare la scritta con un sol filare . Essendo posizionato in alto, sarà visibile da lontano. , Poi un lungo sentiero di filari di Cipressi di 1 Km per raggiunge un vecchio castello, con un doppio filare altri 400 cipressi intervallati di 3 aree di ristoro con alberi di Pino. 40 . In totale considerando una 10% di cipressi per sostituire quelli che si sono seccati . In prossimità del luogo il Consorzio di Bonifica ha un serbatoio per l’irrigazione , si potrebbe realizzare un servizio d’ irrigazione a goccia le 650 alberi di cipresso e le 40/50 pini …….Non sono un esperto ma un semplice pensionato chiedo a voi informazioni, consigli , pareri per l’attuazione del tutto, sia nella fase d’inizio , preparazioni del terreno , posizionare gli alberi con le giuste distanze tra loro , come utilizzare l’impianto irriguo e la sua realizzazione …… Ho chiesto troppo spero, un vostro contributo ringraziandovi anticipatamente vi saluto

    • Codiferro dice:

      La ringrazio molto per la fiducia e l’apprezzamento. Per rispondere in modo soddisfacente a tutte le sue domande e per soddisfare i suoi dubbi e curiosità sarebbero necessarie pagine e tempo. Qualora fosse interessato ai servizi prestati dalla mia azienda, può contattarmi in privato. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  27. Maria Pandetta dice:

    Buona sera. Ho piantato leyland nel mio giardino ad una distanza di 1 metro, è corretto? Devo tenere una distanza più ravvicinata x aver una buona copertura, quanto tempo impiega. Grazie mille
    Maria

    • Codiferro dice:

      Il Cupressocyparis Leylandii è una albero, e, per potersi sviluppare la meglio necessità di spazio adeguato. Coltivarlo in forma di siepe è una consuetudine molto utilizzata. In ogni caso per ottenere un buon risultato deve lasciarli spazio. Il tempo necessario alla sua crescita e sviluppo dipende dalle condizioni in cui sarà coltivato. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  28. Gaetano dice:

    Buongiorno
    Vorrei piantare dei cipressi vicino ad un muro di recinsione. Quale è la distanza dal muro che è consentita dalla legge per piantare un cipresso?

    • Codiferro dice:

      Per non incorrere in errori o fraintendimenti Le consiglio vivamente per effettuare una corretta piantumazione dei suoi cipressi, di consultare il regolamento del verde del comune nel quale risiede. In mancanza di specifiche in esso dovrà rifarsi alla normativa regionale o nazionale. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  29. Andrea Ferragina dice:

    buongiorno, vorrei piantare dei cipressi per delimitare la proprietà ma ho paura che il fogliame possa “sporcare” il tetto di tegole antiche dell’abitazione. vorrei un suo consiglio in merito

    • Codiferro dice:

      Il Cipresso è un albero vivo che, come tutte le altre piante, cambia regolarmente le proprie foglie. Qualunque pianta dovesse utilizzare alla scopo, compreso il Cipresso, credo avrebbe gli stessi problemi.Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  30. armando dice:

    Buonasera, mi sono imbattuto nella sua pagina su cui sto attingendo diverse nozioni utili per impiantare i cipressi toscani che acquisterò nelle prossime settimane .
    Ho intenzione di piantare due cipressi di circa un metro alti alla destra e alla sinistra del mio ingresso garage condominiale.
    Predispongo di due strisce di verde mai utilizzato, di cui uno largo circa 4 mt. e lungo 8mt. e il lembo più piccolo di circa 1,5 mt. largo per 8mt. lungo .
    Crede si possano riscontrare problemi in fase di accrescimento avendo questi spazi? soprattutto mi preoccupa la parte più stretta, non vorrei rovinasse la stradina cementata di ingresso.
    Altra domanda, secondo Lei ,avendo la casa di fronte a circa 10mt. potrebbe essere un problema per il vicinato?
    Grazie mille

    • Codiferro dice:

      Visto il numero rilevante di dubbi per le sue scelte stanno incontrando, penso che dei consigli forniti su una breve descrizione sommaria del luogo di impianto non siano sufficienti. Sarebbe molto utile avvalersi delle conoscenze approfondite di un professionista in loco, che possa valutare i reali benefici e problemi dell’impianto in questione.
      Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  31. Fabio dice:

    Salve Ho appena messo a dimora 22 cipressi in zolla da 2,50 metri fuori terra ,ho messo letame in profondità poi terra poi torba ed infine la zolla con il cipresso , ho realizzato irrigazione ala gocciolante e vorrei sapere ogni quanto tempo e in che quantità devo irrigare inoltre se esiste qualche prodotto specifico per l’attecchimento grazie
    Fabio

    • Codiferro dice:

      I temnpi e le durate dei cicli di irrigazione per le sue piante di Cipresso dipenderanno dal tipo di terreno, dalle esposizione, dalla presenza o meno di venti dominanti, dalla quantità di ala gocciolante utilizzata per ogni albero , dalle dimensioni delle sue piante, ecc. Mi risulta etremamente difficile darle una risposta puntuale. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

    • Marco dice:

      Salve, spero mi possiate rispondere, ho bisogno di un consiglio…
      Passeggiando nei boschi c’era un gruppo di cipressi toscani molto grandi, ho preso delle coccole e così tramite i semi li ho fatti nascere. Sperando mi resista qualcosa volevo chiedere se si possono tenere in vaso. Il mio giardino non è molto grande(larghezza 5 metri)…diciamo che ci può stare tranquillamente ma ho paura di esagerare, quindi ho pensato a dei vasi grandi. È possibile? Nel caso invece lo piantassi a terra è possibile potarlo regolarmente in modo che non vada troppo alto o la pianta potrebbe soffrire? Grazie in anticipo!

      • Codiferro dice:

        Il cipresso, in vivaio, viene coltivato regolarmente in vaso. Tuttavia, la crescita della pianta coltivata in vaso sarà meno vigorosa e rigogliosa di quella cresciuta in piena terra. E’ buona norma non potare mai il cipresso, salvo casi eccezionali. Potrebbe rendere la sua pianta un bonsai di grandi dimensioni. Questa operazione richiederebbe cure costanti, con potature, concimazioni e annaffiature continue. Tutto il contrario di quello che di solito cerca chi acquista un cipresso.
        Buon giardinaggio

  32. Michela dice:

    Buongiorno. Vivo in provincia di Bergamo e non avendo un giardino ma un grande cortile esterno vorrei coltivare un cipresso in vaso. Il vaso a disposizione ha un diametro di 80cm per 170 litri di volume… può essere sufficiente? Di che dimensioni lo posso acquistare? Quale tipo di cipresso è più adatto?
    Complimenti e grazie

    • Codiferro dice:

      Le consiglio l’acquisto di una pianta di Cipresso nero varietà pyramidalis coltivata in vaso di una altezza di non più di 3 mt. Il costo di acquisto, trasporto e posa in opera risluterà conveniente. L’attecchimento della pianta non dovrebbe presentare nessuna difficoltà.Le dimensioni del vaso e la sua capacità dovrebbero essere giuste per ospitare il Cipresso per i prossimi anni. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  33. VALERIA dice:

    Salve ho piantato due cypressini leylandii che negli anni sono cresciuti moltissimo, arrivano quasi a 2 mt. Purtroppo quest’anno forse per le abbondanti piogge hanno accumulato alla base dei rami “secchi”; cosa può essere successo? Sopravviveranno? Cosa posso fare? La ringrazio

  34. Vincenzo dice:

    Salve, ho messo in dimora circa un mese fa’ 12 cipressi (agrimed) alti 3 metri, lungo il muro di confine, da permettere che la villetta è situata in Sicilia a circa 10km dal mare, terreno argilloso compensato con scavo con aggiunta di terra sabbiosa, per irrigazione ho messo 2 ale gocciolanti, ultimamente vedo le piante soffrire, (sono ingiallite nella parte interna) mi potreste consigliare il quantitativo di acqua da somministrare? Grazie.

  35. Codiferro dice:

    Il Cipresso è un albero che in natura non richiede potature di nessun genere.Spesso i giardinieri e i proprietari si accaniscono su queste piante con potature drastiche e spesso antiestetiche. Una volta che si è proceduto ad una di queste potature l’unica strada da percorrere è quella di ripeterle ogni anno per evitare danni alla pianta o antiestetici effetti. Se non strettamente necessario per rimuovere parti secche o danneggiate Le suggerisco di evitare in ogni modo alcun tipo di potatura. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  36. Codiferro dice:

    Tutti i Cipressi pian piano crescono e producono sempre maggiore ombra verso la base della pianta. In questo modo i rami basali tendono a perdere le foglie e a seccare naturalmente. Buon Giardinaggio! Tiziano Codiferro

  37. stefano dice:

    Ho 10 piante di cipresso nero ( Toscano) alte 180 cm appena piantumate che hanno sofferto la carenza di acqua ancora in vaso per circa un mese durante il blocco della circolazione per covid-19. La cosa preoccupante è che oltre ad avere buona parte della fronda secca, anche la punta si presenta in cattivo stato. Il tronco appare verde/marrone. In particolar modo se la secchezza della punta sia per la pianta una situazione non recuperabile. Grazie. Mi chiedo se sono impossibili da recuperare e se ci sono cure di aiuto che posso mettere in atto.

  38. Codiferro dice:

    L’unica cosa da fare per i suoi Cipressi, senza un sopralluogo in loco, è annaffiare regolarmente evitando pericoli ristagni idrici alla base delle piante. Dopo di che non Le resta che aspettare e vedere come si compoorteranno le piante nei prossimi mesi. Buon Giardinaggio!

  39. Romualdo dice:

    Buonasera,
    quale varietà di cipresso meglio si adatta per resistere a forti colpi di vento, trombe d’aria e violente intemperie sempre più frequenti anche in Italia ? Quali misure adottate per preservare i cipressi da questi eventi atmosferici anomali ed evitare il loro sradicamento?
    Grazie e saluti,

  40. Codiferro dice:

    Per prevenire danni a esemplari di Cipressi occorre mette a dimora piante giovani e sane, cosi che possano adattarsi al meglio al luogo in cui si trovano. Una pianta sana è in grado di resistere senza artifici a forti sollecitazioni. Eventi straordinari non sono prevedibili per intensità e sollecitazione. Non esiste una varietà di Cipresso, a mio parere, più resistente di altre a vento e pioggia. Buon Giardinaggio!

  41. Rosanna dice:

    Abbiamo piantato nel terreno 3 cipressi (totem) a febbraio di grandezze diverse. Il più grande alto 2.5 metri ha perso il suo colore verde vivace, adesso è di un verde spento e si sta spogliando. Cosa possiamo fare?

  42. Codiferro dice:

    Dalle indicazioni sommarie che mi ha fornito penso che il suo Cipresso abbia sofferto per la mancanza o l’eccesso di acqua. Nel primo caso la pianta dovrebbe seccare poiché la vegetazione non riesce a svilupparsi. Nel secondo caso la pianta dovrebbe seccarsi per asfissia radicale o presenza di funghi patogeni. Buon Giardinaggio!

  43. Marco dice:

    Buonasera
    Vorrei cercare di salvare un cipresso che si trova lungo un confine, tra me ed un vicino… Ipotesi scavare intorno in profondità e spostarlo la cosa per me è fattibile ma il risultato? Pensato anche ai vari tutori per tenerlo in piedi e acqua la pianta ha circa 40 anni 15 metri (pianta è sana ma o la sposto o la taglio o sono casini…) la scelta era spostarla se mi può. Aiutare Grazie e Saluti

  44. Dario dice:

    Salve,
    vivo in Valdarno in provincia di Arezzo e ho una siepe di cipressi alta circa 2,5m lunga 5m che mi sta iniziando a seccare. Complessivamente la siepe presente un’area centrale (altezza 2m, larghezza 1,5m circa) di ingiallimento che riguarda secondo me almeno 2 o 3 piante. Guardandola da vicino però si notato segni di brunimento delle foglie un po ovunque. Su alcuni rami secchi poi, è presente una sostanza schiumosa e biancastra.
    Il tutto mi fa pensare alla presenza di qualche muffa o fungo.
    Cosa mi consiglia di fare?

    Grazie infinite
    Dario

    PS:
    anche il giardino del vicino ha molti cipressi ormai completamente secchi…

  45. Codiferro dice:

    Spostare una pianta adulta di tali dimensioni comporta rischi e costi non indifferenti. Per questa operazioni sono necessari conoscenze, macchinari, capacità non alla portata di tutti. Inoltre, una volta messa a dimora la pianta, adeguatamente preparata in precedenza nel nuovo sito, occorrono sistemi di ancoraggio o tutoraggio non indifferenti. Le sconsiglio di effettuare tale operazione senza rivolgersi ad aziende con adeguata preparazione. Buon Giardinaggio!

  46. Codiferro dice:

    Da quello che mi scrive il Cipresso di cui sta parlando dovrebbe essere il Cupressocyparis leylandii che per sua caratteristica ha comportamenti da Lei descritti. In genere questi problemi sono determinati da una piantumazione eccessiva vicina dei singoli esemplari, da una continua potatura e da condizioni culturali non sempre ottimali. Una volta che le piante hanno iniziato a mostrare segni di deperimento, si può soltanto cercare di rallentarne un ulteriore disseccamento. Difficilmente si riesce a recuperare un esemplare deperiente. Buon Giardinaggio!

  47. Ignazio dice:

    salve ho letto parecchi messaggi e faccio i miei complimenti per la chiarezza e cultura sul tema. Ne approfitto per chiedere un consiglio anche io. Ho letto che i cipressi resistono particolarmente agli incendi, e vista la piaga attuale e la tendenza all’innalzamento delle temperature, vorrei far crescere dei filari di cipresso a protezione di parte del terreno che circonda la mia casa in campagna, situata in sardegna in zona collinare abbastanza vicina al mare (1-1,5 km in linea d’aria), molto ventosa e secca.
    Mi farebbe piacere che il filarenoroteggesse anche dal vento, per quanto possibile attenuando il suo impatto sul giardino circostante.
    Le piante che crescono spontaneamente sono quelle della macchia mediterranea, compresi ginepri.
    Le domande sono due: esiste una varietà di cipresso più resistente al fuoco di altre o sono tutte uguali? quale varietà consiglia di piantare per il mio fine considerando necessità di proteggere da eventuali incendi, la zona calda, ventosa e secca relativamente vicina al mare e la necessità di una crescita abbastanza rapida ? considero anche la possibilità di piantare piante già mature, se meglio

  48. Filippo dice:

    Buongiorno ho un cipresso interrato circa 3 anni fa, posizione soleggiata, con annaffiature regolari, non mi è cresciuto di un centimetro, fa tanti frutti ed è una bella pianta, ma non si alza, 2 metri quando l’ho piantato 2 metri ora dopo 3 anni

  49. Codiferro dice:

    Come da studi effettuati in Spagna e in Italia solo piante adulte, residenti in loco da molti anni, riescono a sviluppare una chioma sull’albero e uno strato di foglie secce sul terreno tali da rallentare il diffondersi delle fiamme. Difficilmente riuscirà a ricreare una situazione analoga intorno alla sua casa in poco tempo tale da sortire l’effetto desiderato. Tutte le varietà di Cipresso hanno uno sviluppo e una crescita relativamente lenti. Il consiglio che le posso dare e quello di mettere a dimora piante giovani capaci di adattarsi rapidamente e nel miglior modo possibile alle nuove condizioni ambientali. Buon giardinaggio!

  50. Codiferro dice:

    Probabilmente la sua pianta non ha trovato il terreno che ne consenta lo sviluppo. Inoltre le innaffiature e le concimazione effettuate nel tempo potrebbero essere state non soddisfacenti. Durante l’inverno Le consiglio di somministrare della materia organica alla pianta cosi da aiutarla nella ripresa vegetativa primaverile. In primavera, provvederà a somministrare un nuovo fertilizzante unito ad adeguate irrigazioni confacenti alle condizioni meteo e del terreno. Buon Giardinaggio!

  51. enrico sala dice:

    Buongiorno, vorrei un consiglio , avevo l’intenzione di piantare un filare di cipressi ( Cupressus sempervires) lungo un viale però la zona è esposta a nord sull’appennino emiliano a circa 700 mt,; secondo lei avrei scarse possibilità di attecchimento o comunque di avere alberi con chioma compatta e fogliame regolare e nel caso quale altra specie sarebbe adatta per la zona. Grazie in anticipo dell’eventuale risposta.

    • Codiferro dice:

      Per ottenere un esemplare di Cipresso con una chioma uniformemente vegetata e compatta occorre avere un luogo con una buona esposizione al sole, un terreno adeguatamente drenato
      mancanza o scarsità di venti forti dominanti. Buon Giardinaggio!

  52. Jenny dice:

    Buongiorno
    Ho comprato delle piantine di cipresso Wilma, vorrei realizzare una siepe, ma per il momento che non ho il terreno giusto li ho piantati nei vasi a due a due le piantine sono piccoli sono alti 20 cm, il mio dubbio è, visto che sono a due un po’ vicini tra loro posso poi ripiantarli nel terreno?

    • Codiferro dice:

      Tutto dipende da quanto le piante rimarranno in questi vasi. Se si tratta solo dei pochi mesi invernali, credo che non avrà nessun problema. Se dovessero permanere nel contenitore per più tempo, le piantine svilupperanno un apparato radicale complesso molto velocemente e risulterà piuttosto difficile riuscire a dividerle e mantenerle integre per poi ripiantarle. Buon Giardinaggio!

  53. Giacomo dice:

    Buongiorno
    Ho un piccolo giardino decorativo che circonda la casa e in un angolo dello stesso , con prospettiva di vista sulla casa , mi piacerebbe piantare un paio di cipressi . Per motivi estetici vorrei però poterli mantenere piuttosto asciutti e con un altezza massima di 4/5 metri , secondo lei è possibile gestire nel tempo le piante ? Eventualmente Che tipo di cipresso ritiene sia più indicato ?

    • Codiferro dice:

      Pensare di mantenere, nel lungo periodo, un Cipresso di dimensioni contenute ritengo sia un’idea non troppo oculata. Questo comporterebbe interventi di potatura ripetuti , con cadenza annuale, che nel tempo potrebbero portare ad indebolire il Cipresso stesso. Perchè non scegliere di mettere a dimora una pianta con un portamento simile ma dalla crescita più contenuta e lenta? Potrebbe pensare di piantare un Tasso se le condizioni ambientali e climatiche lo permettono. Gli alberi occorre piantarli in luoghi dove abbiamo una possibilità di mostrare la meglio le loro caratteristiche e il loro portamento naturale. Meglio evitare inutili e dannose forzature. Buon Giardinaggio!

  54. Alexandre Calderaro dice:

    Buona sera, ho un goldencrest nel mio balcone in un vasone di cemento di 90 cm di lunghezza, 30 cm di larghezza e 30 di altezza. L’ho messo in mezzo perché quando ho comprato era piccolo e ora ha 1,10 mt di altezza. Il problema è che ho un rincospermum in uno di questi lati che sono rimasti. Uno schema sarebbe cosi –v–g–r– dove v è vuoto, g è il golden e r il riscop. che si rampica su una griglia. Io vorrei spostare il golden crest a sinistra dove c’è il vuoto per dare più spazio, ma ho visto che le sue radici hanno occupato la parte vuota. Cosa dovrei fare per spostarlo? ho paura che possa causare qualche problema. Grazie mille! Saluti

    • Codiferro dice:

      Le radici che vede nel vaso non sono quelle del suo Goldencrest, che ha un apparato radicale contenuto, ma del Rincospermum che ha un apparato radicale molto sviluppato e molto invadente. Le consiglio di lasciare cosi come sono le piante e di eventualmente intervenire nella loro disposizione con le potature che le permetteranno di occupare gli spazi liberi come meglio desidera. Buon GIardinaggio!

  55. rita maria rossi dice:

    buona sera!

    ringrazio per la possibilità di ottenere risposte specifiche in materia di “Cupressus semprevirens”

    risiedo in lombardia, in zona pedemontana (256 m slm) fra lecco e bergamo

    nel giardino della mia abitazione possiedo due cipressi

    il primo, nato a.. bellagio! e piantato da mio padre cinquant’anni fa alla mia nascita,
    è posto a un tre metri dall’abitazione ed è ormai alto ben oltre venti di metri
    (parrebbe, a me profana, quasi vicino ai trenta!)

    l’altro, nato da seme del primo (seminato da mia madre alla nascita del suo primo nipote!)
    sta a circa il doppio di distanza in metri da casa,
    conta quasi trent’anni di vita ed è di poco inferiore all’altro quanto ad altezza

    le condizioni di salute appaiono buone, senza evidenti/estese aree di seccume
    con produzione di frutti sempre più abbondante con il trascorrere degli anni

    l’esemplare più vecchio si è purtroppo biforcato in due cime
    che crescono parallele e si divaricano solo in presenza di vento

    nell’esemplare più giovane
    qualche ramo esterno si è piegato per le nevicate negli anni passati
    divenendo un poco scomposto

    peraltro non hanno mai patito alcun tipo di intervento umano
    fatta salva qualche annaffiatura estiva in periodi di prolungata siccità

    a seguito dei ripetuti episodi di raffiche di vento eccezionali
    avvenuti nel corso delle ultime due settimane, l’ultimo nella giornata odierna
    stiamo valutando il loro abbattimento :-(((
    che parrebbe quasi ineludibile stanti tre fattori concomitanti:
    *le dimensioni raggiunte dai due esemplari
    (= al minimo due decine di metri di altezza)
    *la struttura tipica della varietà oltre che della specie (e penso pure del clone)
    (= portamento fastigiato “spinto” tipico di Cupressus sempervirens var. pyramidalis o stricta
    con chioma densa a fronde compatte e sviluppo colonnare “a fiamma” molto stretto)
    *il luogo ove sono collocati i due esemplari
    (= nelle strette adiacenze di un immobile ad uso residenziale-abitativo plurifamiliare,
    e prospicienti una via di accesso a zona residenziale periferica)

    cosa ne pensa?

    • Codiferro dice:

      Dato il valore affettivo delle due piante e data la mancanza, da quello che scrive, assoluta di evidenti segni di cedimento alcuno delle piante, credo, potrebbe tranquillamente lasciarli vivere per ulteriori 50 anni senza doversi accanire o infierire sui questi due poveri esemplari a causa di infondate timori. Nel dubbio Le consigli di rivolgersi ad un arboricoltore professionista e certificato, cosi da avere un parere tecnico con cognizione di causa sullo stato di fatto delle piante. Se avesse bisogno mi contatti in privato.
      Buon Giardinaggio!

  56. Cristina dice:

    Buonasera!
    sto ristrutturando una casa che venne costruita dai miei genitori esattamente 40 anni fa. Si tratta di una villetta a schiera a circa 300 metri dal mare, nel litorale sud della Sardegna. I due cipressi erano già presenti nel terreno. Sono entrambi più alti della casa (almeno 10 metri), posizionati a meno di 50 cm dal muro di cinta.
    Diverse persone mi suggeriscono di abbatterli, ma al sol pensiero mi si spezza il cuore.
    Nella mia zona ci sono giornate in cui il maestrale è piuttosto forte, e la preoccupazione che gli alberi possano cadere è tanta.
    Esiste un’alternativa all’abbattimento? Magari una drastica potatura?
    Grazie infinite per l’attenzione
    Cristina

    • Codiferro dice:

      La drastica potatura, come qualche sconsiderato e sedicente professionista, le avrà consigliato è da evitare in ogni caso. Potrebbe solo causare danni irreparabili ai suoi cipressi, compromettendone sicuramente la loro sicurezza e stabilità. Se ha dei dubbi sulla loro salute o stabilità può chiedere l’aiuto di un agronomo professionista, specializzato in valutazioni di stabilità e analisi strumentali sulle alberature. In questo modo potrebbero emergere, se ci sono, dei problemi o meno.
      Nel caso avesse bisogno di aiuto mi contatti in privato. Mi tenga aggiornato sulla salute dei suoi cipressi.
      Buon giardinaggio

  57. diepisa dice:

    Buonasera, devo piantare dei leylandii come siepe perimetrale di un giardino in un comprensorio a Roma. Sto pensando quindi a piante già alte, 2mt per garantire la privacy essendo abbastanza esposto. Leggo dal suo sito che conviene piantarli tra febbraio ed aprile. é sconsigliabile farlo in autunno?

    • Codiferro dice:

      Le piante coltivate in vaso ed in buona salute possono essere messe a dimora in quasi tutti i mesi dell’anno. Questo a condizione che le piante, di Leylandii o di altri tipi di alberature o arbusti, vengano poi curate come di deve, con irrigazioni regolari, concimazioni costanti e con la preparazione della buca d’impianto eseguita a regola d’arte. Inoltre, ogni nuovo impianto deve essere contestualizzato al tipo di pianta, alla regione di messa a dimora, alle condizioni ambientali, alle dimensioni delle piante.
      Buon giardinaggio

  58. massimo dice:

    Buongiorno, ho un filare di cipressi piantati 15 anni fa quando erano meno di 40cm e ora hanno un altezza di circa 7 – 8 metri e non sono mai stati potati per cui adesso dalla base si sono allargati molto e presentano diversi “fusti ” principali e di conseguenza molti rami che si allargano rendendo la pianta anti estetica.
    E’ possibile adesso intervenire eliminando alcune ramificazioni più piccole alla base, lasciando un fusto principale fino ad una altezza di 1,5 mt?

    • Codiferro dice:

      Le sconsiglio vivamente di intervenire con una potatura del genere. Ad un “difetto” estetico di poco conto ne aggiungerebbe di sicuro uno irreparabile anche peggiore. Il cipresso non viene messo a dimora nei giardini per essere potato ma per apprezzarne la forma, la maestosità e la ricchezza estetica della chioma. Potare un cipresso è antiestetico, a mio parere, e poco opportuno dal punto di vista di un giardiniere professionista. Se dovesse intervenire come da sua richiesta, avrebbe un fusto scarno e privo di vegetazione per almeno un metro di altezza. Noti bene che il cipresso non ha gemme dormienti sul tronco. Inoltre, una volta che interviene sulla chioma del cipresso una volta, sarà costretto ad effettuare tali manutenzioni anche negli anni successivi.
      Buon giardinaggio

  59. fabio spinosa dice:

    Buongiorno
    circa 5 anni fa ho piantato 7 cipressi di Leyland , sono cresciuti tutti vigorosi , adesso hanno una lunghezza di circa 3,5 metri. Uno di essi però mi sembra che si sia leggermente scolorito, è sempre verde, ma un verde meno intenso degli altri, un colore omogeneo su tutta la pianta. la struttura non sembra malata anche a toccarlo non perde fogliame. Vorrei sapere se può capitare che durante la crescita la pianta possa cambiare colore o devo allarmarmi per una possibile malattia? Ripeto: il colore è un verde leggermente meno intenso ed omogeno, nessun ramo scuro e rosso o color bruciato. Grazie

    • Codiferro dice:

      Il Cupressociparis leylandii ha la caratteristica di avere, in genere, una vita media piuttosto breve quando viene coltivato in giardino. Le continue potature, innaffiature, concimazioni, indeboliscono la pianta, che dopo circa venti anni inizia a deperire con disseccamenti, prima, sparsi e poi diffusi. Non è una regola con una scadenza certa ma spesso può accadere. Quando la pianta cambia colore in modo omogeneo su tutta la chioma, mostra gli effetti di una possibile carenza o di un alterazione nella crescita ordinaria. In alcuni casi non succede poi niente e la pianta continua a crescere, in altri inizia a deperire. Senza avere la pianta davanti, senza conoscere le caratteristiche del terreno, le cure prestate, ecc. non riesco ad indicare una causa o un rimedio plausibile.
      Buon giardinaggio

  60. Marco dice:

    Salve! Ho un giardino che circonda la casa con una larghezza di 4/5 metri tra marciapiede e confine. Secondo lei è fattibile piantare un cipresso? O verrebbe troppo alto? Oppure potrei scegliere il totem? Credo rimanga più basso da quel che so…grazie!

    • Codiferro dice:

      Prima di acquistare e mettere a dimora una nuova pianta è sempre fortemente consigliabile conoscere la specie e la cultivar che si vorrebbe. Nel suo caso visto le dimensioni esigue dello spazio disponibile, le sconsiglio la piantumazione di un albero di cipresso. La cultivar totem ha un portamento più compatto ma comunque nel tempo cresce come le altre. Ha solo bisogno di più tempo per raggiungere la dimensione adulta. Molti sono i clienti che mi chiamano perchè si sono trovati o perchè hanno messo a dimora in giardino una pianta troppo grande per lo spazio a disposizione. Mi chiedono sempre la stessa cosa: …”cosa posso fare?…” La risposta è sempre la stessa, abbattere la pianta che secondo loro disturba e sceglierne una adeguata.
      Visto che lei ancora non ha fatto la sua scelta, provi a cercare un altro albero più contenuto nella crescita e che occupi meno spazio una volta divenuto adulto.
      Buon giardinaggio

  61. luigi dice:

    Buongiorno,
    e complimenti per la serietà e la professionalità che ho notato in ogni sua risposta. Le volevo chiedere un aspetto tecnico. Sto pensando di piantare un filare di cipressi vicino la piscina, che funga da sfrangivista per il vicino di casa. Il cipresso è una pianta che sporca? Ossia, perde gli aghi/foglie con una certa frequenza? Consideri che il filare verrebbe piantato a 1,5 mt dalla piscina e non vorrei che foglie, aghi, resina, ecc. del cipresso cadendo in piscina vadano ad intasare il filtro. Un’altra cosa, mi sembra di aver capito che, indipendentemente dalla varietà, tutti i cipressi, prima o poi, raggiungono la stessa altezza (circa 10 metri), a questo punto mi giocherei il fattore tempo, qual’è la specie che cresce più lentamente? Grazie in atincipo della cortese risposta.

    • Codiferro dice:

      Come tutte le piante sempreverdi anche il cipresso sostituisce periodicamente le suo piccole foglie. Se ha mai visto un filare di cipressi avrà notato sicuramente che sotto ad ogni pianta difficilmente crescono erbacce a causa della grande quantità di foglioline presenti sul terreno. Non è un albero che produce resina che trasuda dai rami ma in presenza di infestazioni di acari o patogeni simili si ha una forte caduta di foglioline e, talvolta, anche di melata appiccicosa. Nella sua situazione eviterei di mettere a dimora dei cipressi che con il passare del tempo porterebbero ombra e sporco alla sua piscina, data la vicinanza tra cipressi e vasca.
      Buon giardinaggio

  62. Roberta dice:

    Buongiorno,
    Ho un cipresso molto vicino alla strada provinciale di circa 12 metri di 40 anni che apparentemente sembra godere di buona salute. Durante un consulto per la potatura di altri alberi posti nelle vicinanze mi è stato caldamente consigliato di abbattere il cipresso perché alla radice presenta uno sfaldamento della corteccia con conseguente sbriciolamento anche del terreno intorno che potrebbe determinare, in caso di forti raffiche, una possibile caduta sulla strada.
    La ringrazio tanto se può darmi un consiglio prima di prendere questa dolorosa decisione.
    Mi complimento per i suoi consiglio e la saluto cordialmente.

    • Codiferro dice:

      La ringrazio caldamente per i suoi complimenti. E’ per me impossibile darle un consiglio o esprimere un giudizio su un albero di cipresso, senza aver visto ne lui ne il terreno circostante. Non so a chi a fatto fare il sopralluogo per le altre piante. Se si tratta di giardinieri o arboricoltori professionisti, che conoscono il loro lavoro, non dovrebbe avere dubbi sui consigli che le hanno fornito. Se, al contrario, si è rivolta a dei semplici “tagliatori”, le suggerisco di interpellare un professionista per un sopralluogo e un preventivo per le operazioni da svolgere sui suoi alberi. Spero non le abbiano suggerito di capitozzare la piante.
      Mi tenga aggiornato.
      Buon giardinaggio

      • Massimo dice:

        Salve,
        ho un cipresso davanti casa di circa 60 anni ed ha raggiunto un’altezza considerevole ( sarà alto almeno 25 metri ). La pianta si biforca in 2 tronchi paralleli da un’altezza di circa 2-3 metri in poi e questi 2 tronchi ovviamente arrivano fino in cima alla pianta. La pianta nonostante questa biforcazione ( che si nota solo se la guardiamo da vicino all’interno) ha una bella forma rotondeggiante ed appuntita come un vero cipresso e gode di ottima salute.
        I miei vicini però sono un po’ preoccupati perchè una pianta di queste dimensioni vicina alla casa ed alla strada secondo loro può essere pericolosa in caso di tempeste ed uragani: secondo lei può darsi che un cipresso di queste dimensioni venga abbattuto da una tempesta? ( non abito sul mare ma nell’entroterra dei Firenze) Sinceramente non ho mai visto cipressi abbattuti dal vento, per quanto ne so io son piante resistenti al vento. Mi hanno consigliato di tagliare 4 o 5 metri della cima della pianta per abbassarla e farle prendere meno vento ma mi sembra una soluzione orribile e secondo me metterebbe a repentaglio la salute della pianta. Cosa mi consiglia di fare? Grazie

        • Codiferro dice:

          Il cipresso è un albero che non necessita di alcuna potatura. La rimozione di 4/5 metri di chioma, punta compresa, è un vero e proprio abominio. Ci le ha consigliato questo dovrebbe tenere la bocca più chiusa e far funzionare meglio il cervello. Nel caso della “potatura” suggerita, la pianta potrebbe diventare pericolosa e venir colpita da patogeni di diverso tipi.
          Le suggerisco di non ascoltare minimamente il “consiglio” del vicino. Nel dubbio, dovrebbe far vedere la pianta da un giardiniere esperto o da un arboricoltore professionista. Nel caso avesse bisogno di una mia consulenza, mi contatti in privato.
          Buon giardinaggio

  63. Maurizio dice:

    Buongiorno, ho una giovane pianta di cipresso in vaso, alta circa 30 cm. E’ in un vaso davanti a una finestra, ce l’ho da circa 3 mesi. Ho notato ultimamente che alcuni rami della parte NON rivolta verso la finestra sono diventati in parte marroncini e le punte delle fronde si sono piegate verso il basso, mentre la parte opposta sta benissimo. Preciso che solo i gambi e la parte iniziale di qualche sparuta fronda sono diventati marroncini, il grosso delle fronde sembra stare ancora bene, anche se molte punte sono ripiegate verso il basso. Adesso l’ho girato esponendo quella parte alla finestra, ho fatto la cosa giusta? La pianta è ancora recuperabile o ormai è tardi e pian piano morirà tutta?

    • Codiferro dice:

      Come avrà letto nei post dedicati al cipresso di questo blog, il cipresso è un albero tipico del bacino del Mediterraneo e non solo. Popola e cresce rigoglioso nelle aree costiere e collinari di molte regioni d’Italia, dove viene regolarmente inondato dai raggi del sole. Pensare di coltivare il cipresso in casa e di averlo sano e in buone condizioni, credo sia un’idea piuttosto azzardata. Non ho capito bene come sta la pianta ma credo che se vorrà salvarla dovrà posizionarla all’aperto in un luogo sufficientemente aperto e luminoso.
      Buon giardinaggio

  64. David dice:

    Salve, vorrei coltivare dei cipressi macrocarpa goldencrest in vaso, ho adocchiato dei vasi cilindrici di 40cm di diametro e 50cm di altezza, volendo un alberello di massimo 2m, il vaso può essere adeguato?

    • Codiferro dice:

      Per coltivare una pianta con successo occorre fornirle tutto lo spazio di cui ha bisogno. Prima di mettere a dimora qualsiasi pianta in vaso occorre conoscerne le caratteristiche e soprattutto sapere quale sarà la sua crescita negli anni a venire. Scegliere il vaso prima di conoscere la pianta non è proprio opportuno. Il Cupressus macrocarpa ‘Goldcrest’ può raggiungere facilmente un’altezza di almeno 8 mt., con uno siluppo orizzontale di almeno 2 mt. Dedicare ad un albero del genere un vaso così piccolo credo proprio sia una forzatura.
      Buon giardinaggio

  65. Rosaria dice:

    Buongiorno! Ho un cipresso piantato in vaso che viene dalle nuove piantine del cipresso piantato da mio nonno. Visto che ci tengo, vorrei prendermene cura, ma purtroppo al momento ha solo la punta verde. tutto il resto del fogliame è secco. Dovrei togliere i rami secchi?

    • Codiferro dice:

      La sua pianta in vaso potrebbe aver sofferto un eccesso o una mancanza di acqua. Le consiglio di migliorare le cure e le attenzioni per il suo cipresso e vedere come si comporta nei mesi a venire. Eviterei di farmi prendere dalla smania della potatura, del tutto inutile in questo caso. I rami secchi sono secchi e non disturbano la pianta, che li ha già eliminati da sola.
      Buon giardinaggio

  66. Maurizio Vallezza dice:

    Salve anni fa ho piantato 6 cipressi di ca. 1.7 m – 2.0 m , oggi sono alti ca. 5 metri . Siccome vivo in una zona abbastanza ventosa le punte tendono a puntare verso il basso e molti rami pendono verso l’esterno . Per quanto riguarda i rami ho provato legarli per contenerli (niente di esagerato lasciando comunque alla pianta la libertà di crescita ) Quello che più mi preoccupano sono le punte , cosa mi consigliate di fare per rinforzarle e aiutarle a stare il più diritte possibile . Grazie e un saluto. Maurizio

    • Codiferro dice:

      Il cipresso, in natura come quasi tutti gli altri alberi, non necessita di alcun aiuto da parte del giardiniere per crescere sano, vigoroso e con un aspetto ordinato. Spesso, i clienti mi chiedono se può essere d’aiuto potare i cipressi. Io rispondo sempre allo stesso modo: a meno che non ci siao delle necessità specifiche, sconsiglio sempre la potatura del cipresso. Questo perchè una volta che la pianta è stata potata, richiederà interventi periodici per mantenere il suo portamento compatto. Diversamente, non toccando la pianta, crescerà compatta e senza problemi. La potatura porta con sè anche una serie di problemi per la pianta che preferirei non dover affrontare su una pianta così bella e longeva.
      Le punte tendono a piegarsi tendenzialmente solo quando l’albero emette nuova vegetazione e quando produce nuovi frutti, che con il loro peso tendono a far arcuare i rami.
      Le consiglio solo pazienza.
      Buon giardinaggio

  67. FABRIZIO FERRARI dice:

    Buongiorno, le scrivo perché ho una siepe Leylandii che è ammalata. Avrei bisogno di capire cosa fare, sopratutto, per valutare se si stratta di afidi, cancro del cipresso o altro ed eventualmente cosa utilizzare per le cure .. Il mio giardiniere non sta, secondo me, facendo molto e ho una grande paura mi possa morire tutta .. Ho chiesto ovunque ma dopo aver visto solo delle foto ipotizzano e basta. Purtroppo, non trovo nessuno che mi faccia una verifica per capire .. sono davvero preoccupato. Vi ringrazio se potrete darmi un aiuto.

    • Codiferro dice:

      Il Cupressociparis Leylandii è un albero dalla crescita molto veloce, che viene per questo motivo, spesso, impiegato per creare delle folte siepi di confine. Dopo pochi anni dalla messa a dimora, le piante possono facilmente raggiungere i 5/6 metri di altezza, se curate correttamente.
      Purtroppo, qundo questa pianta viene impiegata per realizzare siepi in parchi e giardini, la sua vita utile si aggira tra i 20 e i 25 anni. Passato questo tempo, le piante iniziano velocemente ad ammalarsi e seccare. Uno dei motivi principali di questo fenomeno sono le potature frequanti, effettuate anche con attrezzi di lavoro, come tagliasiepi e forbici, sporche e infette.
      Per ovviare questo problema sarebbe opportuno eseguire dei trattamenti disinfettanti subito dopo le potature e in condizioni di fattori ambientali avversi. Tuttavia, solo pochi committenti e giardinieri seguono questa prassi.
      Per evitare di fronirle indicazioni errate che rientrerebbero nella moltitudine delle cose che già ha sentito, sarebbe opportuno vedere dal vivo le piante per cercare di capire meglio di cosa si tratta e se è possibile intervenire e come. Per maggiori informazioni mi può contattare in privato telefonicamente al numero sotto riportato.
      Buon giardinaggio

  68. Lino dice:

    Buongiorno sig. Tiziano, ho nel mio giardino 5 cipressi piantati una quarantina di anni fa, alti una decina di metri.. Sono stati potati tutti gli anni sia per contenere le dimensioni, che l’altezza. Ultimamente però tendono al aprirsi lasciando cadere i rami e facendo scoprire la parte interna con tutto il suo seccume. Quest’estate, con tutte le “bufere” che ci sono state, il problema si è aggravato e ora le piante sono veramente antiestetiche. Tagliare i rami che si sono aperti peggiorerebbe le cose, abbassare l’altezza non mi sembra una cosa giusta, contenere i rami con filo di ferro a spirale è problematico. cosa mi suggerisce? Grazie

    • Codiferro dice:

      Il cipresso è un albero che in natura non necessita di alcuna potatura per crescere sano e rigoglioso. Molti vivaisti potano le piante in vivaio per consentirne una crescita che produca prodotti esteticamente più attraenti e contenuti per la vendita e il trasporto.
      Una volta messa a dimora, la pianta non dovrebbe essere più potata per consentirle di crescere compatta e senza problemi di rami che si aprono. La riduzione dell’altezza, per una pianta che si sviluppa principalmente in verticale, è un’azione priva di logica.
      Una volta che le piante di cipresso messe a dimora in giardino iniziano ad essere potate, richiedono o stesso trattamento ogni anno. Nel caso venga saltata una potatura le piante iniziano ad avere rami che escono dalla sagoma naturale, appesantiti dall’eccessiva vegetazione.
      Legare i rami con il fil di ferro è una pratica da non seguire per le piante, visto che negli anni a seguire il filo di metallo tenderebbe ad essere inglobato nella pianta, provocando spesso lesioni o altri tipi di danni.
      Buon giardinaggio

  69. Leonardo dice:

    Buongiorno, io ho una siepe leylandii (alta 2,3 m e ha circa 10 anni) nella casa che ho appena comprato. vorrei abbassarla più o meno di 30 cm, posso farlo?come? potrebbe patire?
    grazie

    • Codiferro dice:

      Il Cupressociparis leylandii è un tipo di cipresso che cresce molto velocemente ma che ha una aspettativa di vita piuttosto breve rispetto agli altri cipressi. Uno dei motivi che determina la sua rapida deperienza sono proprio le potature continue alle quali è sottoposto.
      La potatura di questa pianta è possibile, dovrebbe essere fatta tra novembre e febbraio, a seconda della regione e della zona nella quale si trova. Dovrebbe usare attrezzi affilati e disinfettati, prima di potare, dovrebbe eliminare le piante secche o compromesse.
      Le consiglio di tagliare solo la parte verde senza intaccare i tronchi principali, altrimenti le piante potrebbero soffrirne molto.
      Buon giardinaggio

  70. tommaso resta dice:

    Buonasera, scrivete sulla pagina dedicata al cipresso: ” Bisogna evitare le doppie punte dei rami potandoli a 20-30 cm dal tronco centrale e rispettando sempre la punta”. Per non sbagliare, devo tagliare la doppia punta a circa 20/30 cm. dal fusto ma non ho capito cosa vuol dire rispettare la punta. La ringrazio anticipatamente e complimenti vivissimi.

    • Codiferro dice:

      La ringrazio molto per i complimenti e spero continui a seguire il mio blog in futuro.
      L’eliminazone della doppia punta del cipresso, rimuovendo una delle deu alla base, è una pratica che si segue per l’allevamento delle giovani piante. Le nuove piantine di cipresso potrebbero avere una doppia punta o un doppio fusto. Questo, con il passare del tempo, potrebbe portare a far crescere una pianta adulta non equilibrata e dall’aspetto non proprio eccellente. Per eliminare questo difetto si interviene nelle piante di recente piantagione indirizzandone la crescita e migliorandone lo sviluppo.
      Grazie a questo intervento la nuova pianta crescerà compatta, dritta e senza biforcazioni potenzialmente pericolose in futuro.
      Per le piante adulte, che hanno già una forma, con una freccia apicale definita, non si interviene in alcun modo se non in caso di piante con disseccamenti e danni provocati da vento, forte pioggia o neve.
      La potatura del cipresso, come ripetuto molte volte, è una pratica dispendiosa e poco o per niente utile alla pianta e all’estetica del giardino.
      Buon giardinaggio

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