I segreti dell’orto invernale
Con l’autunno e con l’arrivo dei primi freddi l’orto rallenta la sua produzione e molte delle colture estive finiscono con l’esaurirsi: ecco quindi il momento di prepararlo per un nuovo ciclo di vita, in previsione di una pausa produttiva o della raccolta di ortaggi tipici dei mesi invernali.
Ne avevamo in parte già parlato in questo post sui lavori di ottobre ma vediamo più in dettaglio come fare:
Pulizia e preparazione del terreno
- Quando le verdure estive giungono al termine del loro ciclo stagionale, è buona norma estirparle dalle radici – evitando di lasciare residui vegetali appassiti nell’orto – a meno che non vi siano piante coltivate appositamente per arricchire la composizione del terreno in vista di una rotazione colturale successiva. I residui lasciati nel campo infatti potrebbero ospitare i semi delle piante infestanti o, peggio, parassiti e malattie.
- A questo punto la terra andrebbe dissodata e arata, in modo da tornare leggera e aerata. Con la vangatura a mano si può girare il terreno del campo fino a una profondità di circa 25 cm, cercando di eliminare il più possibile anche le radici di quegli ortaggi che arrivano maggiormente in profondità.
- La terza operazione consigliata è quella del livellamento, da fare con l’aiuto di un rastrello.
- Passata una settimana, potrete quindi procedere a una seconda vangatura, più superficiale, in modo da frantumare le zolle e far penetrare meglio nel terreno le sostanze organiche e i fattori nutritivi presenti negli strati più esterni.
- Un’alternativa all’aratura meno “invasiva” per il campo da lavorare e più sostenibile è rappresentata dalla ripuntatura, eseguibile con l’impiego di scarificatori pesanti o anche manualmente con appositi attrezzi. A differenza delle lavorazioni precedenti non altera il profilo del terreno perché non esegue rovesciamento né rimescolamento e a parità di profondità richiede forze di trazione inferiori. Si presta perfettamente per essere eseguita su terreni in cui si vuole evitare l’alterazione del profilo.
In previsione delle nuove coltivazioni potete infine suddividete il campo in aiuole della larghezza di circa 70-80 cm (e di lunghezza a piacere), delimitate da utilissimi camminamenti larghi 30-40 cm.
Negli ultimi mesi dell’anno, anche se pensate di lasciare la terra a riposo e l’orto privo di coltivazioni, è comunque consigliabile preparare subito il terreno per le colture della bella stagione, con l’anticipo necessario per la semina e per le messe a dimora primaverili.
Concimatura e fertilizzazione
A questo punto è facile che la composizione del terreno dell’orto non sia quella ottimale per la produzione di ortaggi e che sia necessaria una concimatura per renderlo fertile, permeabile, ben ossigenato e ben drenato: parliamo di un salutare apporto di fertilizzanti biologici o di sostanza organica, ossia di compost, stallatico maturo, oltre a torba e humus (in caso di terreni sabbiosi), o viceversa di ghiaia o sabbia, se in presenza di terreni argillosi.
Verdure e ortaggi invernali
Di alcuni ortaggi le gelate notturne invernali migliorano sapore e consistenza: si tratta di cavoli, broccoli e verze. Nei primi due mesi dell’anno iniziate a seminare le lattughe, che troveranno collocazione nell’orto invernale assieme a finocchi, cipollotti, aglio, porri e scalogni, ma anche rapa, carote, cicoria, rucola, radicchi e scarole, per i quali utilizzerete tunnel e campane di protezione dal freddo, resistenti alle intemperie e facili da aprire nelle ore più miti. Anche gli spinaci non sopportano a lungo temperature molto rigide e per questo vanno coltivati sotto queste coperture.
Per aiutare la crescita di verdure come sedano e finocchio adottate anche altri accorgimenti, come la pacciamatura con paglia e l’allestimento di barriere frangivento lungo i confini dell’orto.
L’orto in vaso
Terrazzi e balconi d’inverno possono ospitare in angoli soleggiati e protetti veri e propri orti in miniatura, allestiti in cassette profonde almeno 30 cm, il cui terriccio va mantenuto umido ma non fradicio per evitare marciumi.
All’orto in vaso sul balcone si addice la coltivazione di verdure a ciclo breve, come radicchi, lattughe, rucola, rapanelli, piante aromatiche e gli spinaci delle varietà più resistenti al freddo. Gli ortaggi poco amanti delle temperature rigide vanno invece sistemati per il periodo invernale in miniserre o coperte da teli di agritessuto.
Se il fai-da-te in questa fase non vi si addice e avete bisogno di un intervento professionale iniziale, non esitate a contattarci.