I giardini verticali: a cosa servono e come si realizzano
Anche se può apparire strano, ogni giorno scopriamo che ci sono molte più possibilità di far incontrare l’uomo con piante ed animali in città, piuttosto che in un ambiente naturale. Nelle grandi città, sempre più spesso, si creano dei micro ambienti con climi unici che favoriscono la crescita delle piante e la proliferazione di insetti ed animali.
In alcune campagne nel mondo la biodiversità è stata quasi completamente azzerata dalla coltivazione delle monocolture, così come lo è la presenza di animali. L’uso intensivo di pesticidi, diserbanti e concimi chimici hanno completamente alterato gli equilibri naturali dell’ecosistema. In questo articolo vedremo le cose principali relative ai giardini verticali.
Giardino verticale in città: importanza per la salute e non solo
Il giardino in città oggi è uno dei pochissimi luoghi di incontro tra l’uomo e la natura. Lo spazio in cui ancora è consentito sognare, che è disegnato e realizzato per dar vita alla visione del mondo naturale che ognuno di noi ha.
Camminando per le strade più trafficate o per quelle meno frequentate ci ritroviamo sempre più spesso ad osservare un nuovo tipo di paesaggio urbano: piante che si sviluppano nelle piccole crepe dei muri, altre che spuntano dalle spaccature di un marciapiedi o tra le pietre dei selciati, piante rampicanti che si avvinghiano a vecchie strutture industriali abbandonate fino alla loro sommità. In questo nuovo paesaggio urbano si scoprono specie e varietà di fiori e piante che difficilmente vedremo in campagna.
Il giardino verticale come terzo paesaggio
Siamo di fronte ad un “Terzo paesaggio” di cui parla Gilles Clement, paesaggista, agronomo, scrittore, ingegnere, giardiniere. Uno spazio composto da un insieme di luoghi urbani abbandonati, dove la biodiversità trova nuova casa. In questi giorni difficili di limitazioni agli spostamenti individuali e collettivi, la natura diventa parte della vita delle città, dove ognuno cerca di trovare una connessione con le origini primordiali.
Stabilimenti industriali abbandonati, zone cuscinetto tra i quartieri, spazi in un’attesa senza tempo di una destinazione definitiva, potrebbero benissimo essere i luoghi privilegiati dove insegnare ai più piccoli le meraviglie delle scienze naturali. Proprio dove l’uomo ha spazzato via la natura, questa, dopo anni, ricompare spontaneamente più ricca ed agguerrita che mai.
I giardini verticali per la sostenibilità ambientale
In questo quadro di rinascita naturale, di scoperta della sostenibilità ambientale, ci viene in mente un personaggio singolare, eclettico, precursore dei tempi: Patrick Blanc. Botanico e studioso delle piante delle foreste pluviali, nel lontano 1988 “scopre” e brevetta i muri vegetali.
Cosa sono i muri vegetali? Un giardino che si sviluppa in verticale, su una superficie che difficilmente sarebbe sfruttata dall’uomo e dalla natura per far crescere qualcosa. Egli ha preso a modello la natura, ne ha studiato i meccanismi e ha cercato di replicarli con successo in un ambiente fortemente antropizzato, la città. Lo ha fatto sia in interno che in esterno.
Le piante, di diverse specie e varietà, crescono sane e rigogliose in assenza di terreno.
Cosa sapere sulle pareti vegetali
Una parete vegetale può essere autoportante o ancorata ad una parete. La prima ha un telaio che riesce a sostenersi autonomamente, senza la necessità di avere ulteriori aiuti. La seconda è costituita da una struttura metallica, ancorata ad una parete. Un foglio di un materiale tipo pvc isola la parete originale dall’acqua e dall’umidità del muro vegetale. Su di esso viene appoggiato un feltro con delle tasche per contenere le piante. Al suo interno sono inserite le linee del sistema di irrigazione per portare acqua e nutrienti alle piante che vi sono poste a dimora.
Come è fatto un giardino verticale
Questo modello è stato copiato nel tempo con soluzioni tecniche diverse, che impiegano anche materiali e strumenti più disparati, con conseguenti forti differenze nel costo delle realizzazioni e anche nell’efficacia ed efficienza del sistema. Nella soluzione di Patrick Blanc non è presente la terra. Un feltro è bagnato da un impianto di irrigazione integrato che dispensa l’acqua a tempi e con intervalli prestabiliti, gestito da una centralina elettronica che può essere oggi controllata anche da remoto mediante applicazioni wi-fi, installate su tablet o smartphone.
Irrigazione e concimazione delle pareti verdi
All’acqua, con periodicità prefissata, vengono aggiunti dei nutrienti secondo le esigenze delle diverse specie utilizzate. L’acqua scende dall’alto verso il basso per la forza di gravità e si diffonde in orizzontale per capillarità. Alla base della parte è disposta una vasca di raccolta che serve ad intercettare e smaltire o riutilizzare l’acqua in eccesso delle irrigazioni.
Manutenzione delle pareti verdi
Sempre più spesso queste pareti vegetali si possono osservare sulle facciate di palazzi o grattacieli, all’uscita di stazioni della metropolitana ma anche nei tunnel, sulle pareti dei mercati o sui parcheggi. Sembrerebbe che queste soluzioni siano appannaggio esclusivo di architetti e ingegneri ma questi per realizzare lavori funzionanti ed in equilibrio hanno bisogno del supporto anche di giardinieri esperti e di botanici. Un nuovo tipo di giardino sempre in evoluzione, come quello tradizionale, non più chiuso da confini, ma capace di accogliere gli uccelli e gli insetti liberi delle città o i semi portati dal vento, in continuo movimento.
Allo stesso modo è possibile creare un orto verticale, con il quale ottenere tutto quello che può servire in cucina. Una soluzione che può essere adottata in esterno o in interno, in ambiente domestico o lavorativo, come per hotel e ristoranti che hanno un occhio di riguardo per la provenienza delle materie prime per le loro cucine.
I giardini verticali in città
La città appare come un ambiente ideale, con un clima speciale capace di far crescere con successo specie vegetali anche insolite per questi luoghi. Gli architetti propongono con maggiore frequenza ai committenti di coprire anonime pareti di cemento, in interno o in esterno, con multicolori pareti vegetali, ricche di vita e di forme per creare di nuovo una connessione con la natura che è stata allontanata da questi luoghi con prepotenza.
La facciata di un edificio che adotta questa soluzione appare come una parete verde avvolta in una lussureggiante vegetazione. In interno, si utilizza il verde come elemento essenziale per costruire un luogo ospitale, ricco di colori e di forme in movimento, capace di offrire benessere a chi vi abita o a chi vi lavora.
Benefici delle pareti vegetali
Non dimentichiamoci gli effetti benefici anche in esterno. Un giardino verticale è capace di mitigare gli effetti dell’irraggiamento solare sull’edificio e anche dei venti dominanti. Aiuta a ridurre le polveri sottili e gli inquinanti presenti nell’aria, che naturalmente si fissano alle foglie e alle radici delle piante. Offre, come già detto, uno spazio confortevole dove costruire un rifugio sicuro per insetti e uccelli. Decora con colore e forme spazi che diversamente sarebbero piatti e monotoni, contribuendo ad abbellire spazi esterni di per sé privi di attrattiva.
Un modello di riforestazione urbana
Una parete verde è un “nuovo” modello, vecchio quanto le piante che lo popolano, di costruire un verde denso e ricco di struttura e colori nelle città. Uno strumento capace di connettersi naturalmente alla riforestazione urbana o alla gestione sostenibile degli spazi verdi, sempre più necessaria, per le grandi aree urbane o metropolitane. Una parete verde che ha piante che crescono sane e rigogliose offre uno spazio vivibile agli insetti utili che aiutano le piante e agli uccelli che si nutrono di quelli nocivi. Un ciclo in armonia che contribuisce da solo al suo benessere.
I giardini verticali sostenibili
Le diverse specie vegetali impiegate in queste realizzazioni sarebbe auspicabile che seguissero anche loro il succedersi delle stagioni, aiutando ancora di più gli abitanti delle grandi città a riscoprire il naturale lento passare del tempo in contrasto con la frenesia quotidiana della loro vita. Per i giardinieri esperti questa è una sfida per creare giardini verticali sensoriali, capaci avvolgere lo spettatore con sensazioni non solo visive ma anche tattili, per quelle di dimensioni ridotte, ed olfattive.
Una soluzione per la riqualificazione urbana
Una soluzione in grado di conciliarsi con gli altri strumenti della riqualificazione urbana sempre più usati, come i rain garden. Giardini impiegati per attenuare gli effetti dirompenti delle forti precipitazioni piovose che sempre più spesso colpiscono le grandi città. Un aiuto per ristabilire un equilibrio con la natura. Un giardino nuovo, a basso costo di manutenzione, con una forte valenza ambientale.
Un giardiniere esperto per realizzare una parete verde
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