Il giardino inglese, idee e suggerimenti per progettare e realizzare un giardino degno di un antico maniero
Quello che tutti noi conosciamo come giardino inglese, è uno stile di giardino paesaggistico che ha visto la luce in Inghilterra alla fine del XVII secolo. Successivamente, è stato così apprezzato come modo di disegnare e creare giardini che si è diffuso in tutta Europa. In breve tempo ha sostituito stili di giardino più simmetrici e formali dello stesso periodo, come il giardino spagnolo, di origine araba, e il giardino italiano.
Prima dell’introduzione del giardino inglese, la natura viene percepita come un pericolo, dove gli animali e le piante sono elementi selvaggi da mantenere fuori dalle mura domestiche o della città. Con lo stile paesaggistico inglese, questa visione cambia completamente, il mondo naturale viene apprezzato e valorizzato.
Numerosi sono gli spunti che le arti, come storia, pittura e filosofia, e le scienze hanno offerto a questo stile di paesaggio. I principi stilistici, alla base della progettazione del giardino paesaggistico inglese, hanno cambiato per sempre il modo di fare giardinaggio. La natura, da allora, è parte integrante del paesaggio domestico ed è necessario prendersene cura.
I giardini inglesi, in origine, presentavano una visione idealizzata della natura, dove boschi, colline, laghetti, piccoli fiumi sembrano sempre essere nati dove sono, in un’armonia primordiale in cui l’uomo è solo spettatore e non artefice. La loro progettazione è ispirata dai dipinti che ritraevano i paesaggi creati da Claude Lorraine e Nicolas Poussin.
Un lago, una dolce distesa di erba con al margine un bosco di alberi monumentali, una riproduzione di un tempio di origine greco-romana, delle rovine gotiche, ancora, un ponte e molto altro, sono i caratteri utili a progettare un idilliaco paesaggio naturale. Alla fine del XVIII secolo, il giardino francese prende alcuni spunti dallo stile del giardino inglese.
Un po’ di storia del giardino inglese
Se visitate una dimora signorile inglese, troverete alcuni dei migliori esempi delle capacità artistiche di questo antico e glorioso paese: un dipinto famoso di Gainsborough, di Hogarth o di Constable, nella biblioteca, un romanzo di Charles Dickens o una commedia di William Shakespeare o le capacità architettoniche di James Wyatt.
Ma, se veramente volete vedere il miglior contributo offerto dall’Inghilterra all’estetica, dovrete uscire dall’abitazione, passeggiare per il giardino e ammirare il paesaggio circostante. Usando le vanghe come dei pennelli i giardinieri e i paesaggisti inglesi hanno dato vita ad opere insuperabili in Europa. Molti di loro hanno visitato e lavorato anche oltre i confini dell’Inghilterra e tra questi luoghi anche a Firenze e in Toscana.
È evidente che il giardino inglese non è stato inventato nel XVIII secolo. Prima di allora, gli antichi Babilonesi conoscevano già l’arte del giardino (i Giardini pensili di Babilonia) e dopo di loro, i ricchi aristocratici inglesi facevano gran vanto delle loro ricchezze nei giardini, con piante rare e rari ornamenti classici.
Dall’inizio del XVIII secolo alla metà del XIX secolo, nella cosiddetta era Georgiana, lo stile del giardino inglese ha avuto uno sviluppo fondamentale, creando un passaggio dove i giardini perdono le forme geometriche definite per assumere movenze più libere e informali. Queste nuove creazioni avevano l’innegabile pregio di richiedere una minore manutenzione, dai costi più contenuti, oltre a lasciare ampio spazio alla dimensione intellettuale del giardino, aiutata anche dalle costruzioni classiche presenti.
I progettisti di queste opere verdi avevano tutti preso parte al Grand Tour, dove avevano perfezionato le loro conoscenze. Ostentavano il loro buon gusto e la grande cultura accumulata nei giardini che realizzavano.
L’esempio migliore di questa nuova era del giardinaggio è stato William Kent (1686-1748 ca.), un artista e architetto dello Yorkshire, che si dedicò ai giardini solo nella seconda parte della sua carriera professionale. Lavorò in proprietà come Chiswick e Stowe. Anche la regina Carolina, moglie di re Giorgio II, lo volle nei lavori di quello che diventerà poi Kew garden.
Con Kent gli edifici presenti nei giardini e il paesaggio circostante sono l’uno parte ed attore dell’altro, volti entrambi a costruire l’ambientazione immaginata dal progettista. Gli edifici sono disposti in una sequenza composta in modo da svelarsi progressivamente durante una passeggiata preordinata. I corsi d’acqua sono interrotti a formare laghi, gli alberi sono piantati in boschetti e piccoli gruppi isolati, le colline disposte secondo la volontà del paesaggista.
Negli anni successivi, a seguito della diffusione di numerose pubblicazioni sull’oriente, nei giardini iniziarono ad essere realizzati edifici con disegni cinesi o turchi, aggiungendo toni di eclettismo ai paesaggi circostanti. Questo fu il preludio alla comparsa sulla scena di Lancelot “Capability” Brown, uno degli architetti del paesaggio inglese più noti.
Il primo lavoro che dette fama a Lancelot Brown fu quello a Stowe, nel 1740, al quale partecipò con Kent. In pochi anni, divenne uno dei progettisti di giardini più prolifici e più influenti. Nei giardini disegnati da lui il minimalismo formale diventa una regola non scritta. Scompaiono gli edifici decorati, mentre acquistano un ruolo primario i giochi d’acqua, i piccoli boschetti posizionati ad arte nel paesaggio. Brown afferma che le proprietà di ogni cliente avevano “capacità” distinte.
I giardini progettati da Lancelot Brown hanno anche il pregio, non di poco conto, di essere più economici nella realizzazione. Riflettono anche i cambiamenti nell’impiego del tempo libero dei ricchi possidenti del XVIII secolo, come le nuove tecniche di caccia dovute ad armi più leggere e maneggevoli. Allo stesso modo, le carrozze vengono migliorate e rese più veloci. I paesaggisti devono considerare anche che i loro giardini sarebbero stati visti da questi veicoli, oltre che da visitatori a piedi.
I progetti di Lancelot Brown, oltre a renderlo un uomo famoso e con grande disponibilità economica, hanno avuto una grande influenza sulla cultura inglese. Le opere che ha creato, hanno ispirato opere di ogni genere dai dipinti di Turner, alla poesia di Wordsworth.
Alla morte di Brown avvenuta nel 1783, l’età d’oro dei giardini paesaggistici inglesi declinò velocemente. Humphry Repton, grande paesaggista inglese crea giardini inserendo l’uomo e gli edifici come elementi importanti, oltre ad utilizzare molto di più le fioriture. Un nuovo cambiamento nello stile dei giardini che si avvicinano allo stile formale preesistente ma che volgono uno sguardo al futuro. I fiori, per essere coltivati in Inghilterra, hanno bisogno di serre. Catturano molto l’attenzione di chi visita il giardino e ne distraggono lo sguardo dal paesaggio circostante.
Quali sono le caratteristiche comuni di un giardino inglese
I giardini in stile inglese sono stati costruiti grazie a grandi disponibilità economiche e di spazio dei ricchi possidenti terrieri del XVIII secolo. Ma questo non vuol dire che anche oggi sia possibile costruire un giardino in stile inglese nelle moderne abitazioni. Una gran parte del lavoro consiste nel ridimensionare le aree tipiche del giardino inglese in proporzione allo spazio disponibile: un lago, ad esempio, si può sostituire con un piccolo stagno, un ponte può diventare una passerella sopra lo stagno, il boschetto diventa un gruppo di grandi arbusti.
I nuovi giardini inglesi sono progettati per sembrare naturali ed essere un luogo di meditazione e relax. Questo stile pone maggiore enfasi sulla natura e invita i visitatori a passeggiare lungo i sentieri di ghiaia. L’obiettivo di questi giardini è quello di creare un equilibrio tra la formalità della tradizione e la natura.
Di seguito cerchiamo di identificare quali sono gli attributi che devono essere presenti per realizzare un giardino in stile inglese.
- Prati ondulati: la forma del paesaggio consente di creare attese e sorprese mentre si percorrono i sentieri del giardino, con forme morbide. Una piccola area montuosa simula la natura molto di più di un prato piatto ed uniforme.
- Lago: in ogni giardino inglese non poteva mancare un lago. Quasi tutti sono creati dall’uomo ma tutti appaiono come formati dalla mano gentile della natura. I loro bordi sono morbidi, ondulati, mai regolari, con percorsi che procedono vicino all’acqua e tra gli alberi.
- Boschi di alberi: sono presenti in ogni parte del giardino. Sono attraversati da viali o sentieri da dove l’ospite li attraversa, osservandoli con ammirazione. Consentono anche di aprire viste uniche su prati ondulati in contrasto con i folti boschi.
- Muri in pietra: utilizzati per impedire agli animali selvatici di arrivare troppo vicini all’abitazione principale, lasciando, allo stesso tempo, libera la vista.
- Sculture: rovine classiche e edifici in stile sono parte integrante delle vedute che devono impressionare il visitatore. Niente è lasciato all’apparente fato, tutto è progettato ad hoc.
- Grotte: utilizzate come rifugi romantici. Costruiti dalla mano dell’uomo ma con la volontà di essere identiche a oscure cavità naturali, create dalla forza della natura.
Dove è possibile ammirare un giardino inglese
Castello di Kenilworth, Warwickshire
Circa duecento anni prima che si presentassero sula scena del giardino i paesaggisti dell’Era georgiana, Robert Dudley ha realizzato un fantastico giardino nella sua proprietà del Warwickshire. La regina Elisabetta I gli concesse la proprietà nel 1563 e Dudley impiegò i suoi averi per trasformare Kenilworth, in una dimora adatta ad un’altezza reale. Elisabetta I fu ospite di questo maniero più volte nel corso degli anni, durante le “vacanze” estive.
Il castello di Kenilworth è l’unico giardino di epoca elisabettiana ancora esistente, quindi il miglior posto nel Regno Unito dove ammirare l’estetica del giardino Tudor oggi. Un giardino ricco di decorazioni e ravvivato da molti colori. Una grande voliera e una doppia statua di Atlante descrivono due delle passioni della regina, l’amore per il canto degli uccelli e lo studio del mondo classico.
Hampton Court Palace, Surrey
Se state cercando di rivivere i fasti dei Tudor, siete nel luogo giusto. Fate attenzione a non smarrire i vostri figli nel percorrere il labirinto del giardino. Non dimenticate di ammirare il giardino privato restaurato sui disegni originale del 1702.
Questo giardino è oggi un raro esempio dello stile formale del paesaggio inglese prima dell’avvento di Kent, Brown e delle loro idee. Un giardino come questo richiede una manutenzione costante per mantenerne inalterate le forme. Di conseguenza, i costi di gestione sono molto alti. Questo è uno dei per cui molti giardini simili sono lentamente scomparsi.
Stowe Landscape Gardens, Buckinghamshire
Sono dei giardini molto famosi, esempio dello stile classico che si ispirava all’Arcadia. Appartenevano ai visconti di Cobham, una delle famiglie più potenti e ricche di tutto il Regno Unito. Architetti paesaggisti come William Kent, John Vanbrugh e James Gibbs furono selezionati per progettare molti degli edifici presenti nei giardini per decorarli.
Alcuni di queste strutture, oltre ad arricchire i giardini dovevano avere anche un valore politico per il tempo in cui furono costruiti, come ad esempio il Tempio dell’antica virtù, arricchito di statue di eroi classici, eretto nei pressi di un tempio della virtù moderna già decadente.
Come in molti giardini dell’epoca, il sesso e le immagini sessuali sono evidenti a Stowe. Ne è un esempio il Tempio di Venere progettato da William Kent, noto anche con il nome di Dido’s Cave. Oggi, molti degli edifici originari sono andati perduti.
Castle Howard, Yorkshire
Il giardino di Castle Howard fu realizzato tra il 1720 e il 1730. Come per il precedente, la residenza principale è immersa in un ampio parco, adorno di edifici di ispirazione classica. Gli artefici principali dei suoi progetti sono Nicholas Hawksmoor e John Vanbrugh.
All’interno del giardino è presente un grande mausoleo, voluto da uno dei proprietari per celebrare la propria gloria. Progettato da Hawksmoor e completato solo nel 1741 dopo la morte del proprietario e dello stesso progettista.
Rousham Garden, Oxfordshire
William Kent fu chiamato dal generale James Dormer, proprietario della tenuta di Rousham nonché suo amico, a progettare prima la casa e poi il giardino. Anche le dimensioni del parco sono relativamente limitate, il lavoro di Kent in questo luogo è considerato da molti, come una delle sue migliori opere, oltre ad essere una di quelle meglio preservate ai giorni nostri.
Una nota importante su questo lavoro, è che chi visita la casa non può ammirare il paesaggio circostante dalla stessa. Il genio di Kent può essere colto al meglio solo camminando per il giardino, visto che questo si trova tutto ad un livello inferiore.
Giardino di Painswick, Gloucestershire
Nel 1740 Benjamin Hyett creò un giardino piccolo e delizioso per completare la sua dimora a Painswick.
Quando negli anni ’70 e ’80 gli storici del giardino cercarono di restaurare questa opera, il compito non fu semplice. Fortunatamente, all’interno della casa era presente un dipinto del 1717 dell’artista locale Thomas Robins, che mostrava come avrebbe potuto essere il giardino al momento della sua creazione. Grazie a questo quadro, oltre che a studi archeologici e ai discendenti della famiglia proprietaria del sito, Painswick è stato restaurato con successo.
Il giardino contiene un insieme variegato di stili costruttivi. Questo lo differenzia dai progetti a prevalente carattere classico che lo hanno preceduto. In esso si trova una statua del dio dell’amore Pan, vicino all’ingresso, a sottolineare il ruolo del giardino come luogo di piacere.
Petworth Park, West Sussex
Dopo aver lavorato con successo ed ammirazione a Stowe nel 1740, Lancelot “Capability” Brown iniziò a ricevere incarichi per la realizzazione di grandi giardini dal 1750. L’estetica minimalista, di cui si fece portavoce, lo rese ben presto famoso e considerato come il principale paesaggista della sua epoca.
Brown era anche un oculato uomo d’affari, oltre che un abile architetto del giardino. Per assicurarsi di essere sempre pagato per i propri lavori, adottò la politica secondo la quale ogni progetto era composto da una serie di contratti. Al termine di ogni step Brown pretendeva il pagamento di quanto compiuto. Solo al saldo del dovuto procedeva per la fase successiva.
Nonostante i suoi tanti talenti, il soprannome di Brown, “Capability”, non si riferiva a se stesso ma alla sua frase spesso ripetuta con la quale affermava che ogni sito aveva una sua “capacità”.
Petworth contiene tutti i tratti distintivi dei suoi paesaggi: i contorni ondulati, il lago dalle forme tondeggianti e morbide, i piccoli gruppetti di alberi.
Per evitare che il bestiame si avvicinasse troppo alla casa, Brown utilizzava fossati scavati nel terreno, noti come ha-ha, che gli animali non erano in grado di attraversare.
Pensate che Petworth Park aveva un estensione di oltre 280 ettari e che per realizzare il lago è stato necessario spostare circa 60.000 tonnellate di terra.
Blenheim Palace, Oxfordshire
Grazie alla sua vittoria sui francesi nella battaglia di Blenheim del 1704, il governo inglese pagò una nuova grandiosa abitazione al duca di Marlborough. L’architetto scelto per la casa ed il giardino fu John Vanbrugh.
Vanbrugh immaginò un giardino formale che avrebbe ben rappresentato l’orgogliosa carriera del duca, con diversi elementi in stile militare. Il lavoro ebbe molti problemi dati dalle continue incomprensioni tra Vanbrugh e la duchessa. Tutto ciò portò all’allontanamento dell’architetto prima del completamento del progetto.
Nel 1763 il 4 ° Duca diMarlborough si rivolse a “Capability” Brown per portare a termine il lavoro.
Sheringham Park, Norfolk
Il successore di Brown fu il giardiniere paesaggista Humphry Repton. La visione di Repton differiva nettamente dal minimalismo di Brown. Egli si ispirava ai giardini formali del XVII secolo, facendo ampio uso dei fiori e delle loro composizioni.
Per molti aspetti, l’affermazione di Repton segnò il declino dello stile del giardinaggio paesaggistico per il quale l’Inghilterra aveva acquisito fama e notorietà.
Sheringham Park a Norfolk è considerato uno dei più grandi successi di Repton ed è stato uno dei suoi lavori preferiti. Iniziò a lavorare nel parco nel 1812 su commissione dell’abate Upcher. Purtroppo, Upcher morì nel 1817, prima che il lavoro fosse completato, e Repton stesso morì l’anno dopo.