Ho visitato questo splendido giardino durante il periodo di fioritura di oltre 100 varietà di Dalie.

E’ dislocato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra Intra e Pallanza. Il giardino ha preso forma a partire dal 1935, nella proprietà che il capitano scozzese Neil Mc Eacharn aveva acquistato dalla marchesa di Sant’Elia, con l’ambizione di creare un complesso botanico di valore internazionale.

La nascita del giardino di Villa Taranto

Nato nel sud della Scozia nel 1884, Mc Eacharn proveniva da una facoltosa famiglia della nobiltà scozzese. Questo gli permise di dedicarsi a tempo pieno alle grandi passioni della sua vita: la botanica, il giardinaggio ed i viaggi. Mc Eacharn, coadiuvato dal giardiniere inglese Henry Cocker, visse a Villa Taranto sino alla morte, avvenuta nel 1964. Confidando nella bellezza del luogo, nella mitezza del clima e in incredibili lavori di terrazzamento e sbancamento lungo Punta della Castagnola, il Capitano seppe conciliare esigenze estetiche e botaniche.Nel tempo acquistò altri terreni adiacenti alla proprietà e nei 16 ettari della tenuta creò boschi, bordure fiorite e vallette di arbusti, aiuole, parterres, tappeti erbosi, laghetti, serre . Egli mise a dimora piante provenienti da tutto il mondo, creando anche collezioni di grande valore scientifico.

I giardini di Villa Taranto oggi

Dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico, nei mesi da Aprile ad Ottobre. La Villa non è visitabile, poichè è adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano – Cusio – Ossola. Tuttavia, da giugno 2005 ai piani nobili di una palazzina dell’Ente è, invece, visitabile l’Herbarium Britannicum, che espone in 43 teche l’erbario di specie della flora spontanea raccolte nel 1929 dal primo giardiniere del capitano Mc Eacharn.

Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. Tra piante tropicali e subtropicali è coltivata in serra la regina delle piante acquatiche, l’enorme ninfea equatoriale, i cui semi arrivarono a Villa Taranto nel 1956 provenienti dall’orto botanico di Stoccolma.

La Dahlia a Villa Taranto

Per tutta l’estate e parte dell’autunno del 2011, Villa Taranto ha ospitato la mostra permanente sulla Dalia. Nel “Labirinto delle Dalie” si potevano ammirare più di 1500 piante, suddivise in oltre 350 varietà, in un gioco di colori, grandezze e forme, che non avevano paragoni con nessun’altra pianta da fiore.

L’Ente Giardini Botanici Villa Taranto ha fortemente voluto in questi anni dare un maggior risalto a questa pianta dai fantastici fiori. Ha aumentato il numero delle varietà appartenenti ai diversi gruppi botanici, caratterizzati da differenti morfologie ed ha inserito alcune delle specie originarie, dalle quali si sono poi ottenute tutte le varietà orticole attualmente in coltivazione. Dalle Dahlie “Decorative” a grandi fiori, alle Dahlie “Pompon”, i cui caratteristici capolini sferici a nido d’ape, a volte, non raggiungono i 20 mm di diametro, per poi passare ad una serie di tipologie intermedie, le cui peculiarità suscitano nel visitatore un curioso stupore.

 

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