Le caratteristiche dell’Euphorbia e come coltivarla
Il nome comune Euphorbia identifica piante che appartengono al genere Euphorbia, della famiglia delle Euphorbiaceae. Il nome originario di queste piante è stato attribuito per onorare Euphorbo, il medico personale del re Giuba, regnante della Mauritania.
Al genere appartengono circa 2000 specie, molto eterogenee nelle forme e nei relativi habitat vegetativi. Alcune sono grandi alberi, altre piccole piante succulente, altre ancora erbacee perenni sempreverdi o semi sempreverdi, fino ad arrivare a delle erbacee simili ad arbusti.
Sono presenti in quasi tutti i continenti e in tutte le latitudini, con le loro multiformi specie e caratteristiche. La struttura floreale, che le rende molto ben riconoscibili ovunque, è composta da vistose brattee fogliari, con colori che vanno dal rosso, al viola, al giallo, al verde, al marrone, con piccole parti fiorifere sia maschili che femminili, di altrettanti colori. Molte Euforbie sono apprezzate in molte regioni o per i fiori appariscenti, o per il fogliame affascinante o per la loro forma singolare.
Caratteristiche dell’Euphorbia
Le piante di Euforbia che appartengono alle specie erbacee sono molto apprezzate nella realizzazione di giardini rocciosi. Spesso, in queste condizioni, le Euphorbie non hanno nessuna difficoltà a naturalizzarsi e a riprodursi ed espandersi facilmente anche alle aree circostanti.
Le Euphorbie che hanno le caratteristiche delle piante grasse o succulente, sono utili nella creazione di giardini tropicali e si coltivano molto bene, se vi trovate in regioni simili alla mia (la Toscana e Firenze), in una serra calda o in una serra temperata.
Per tutte le specie vale l’elemento comune di avere all’interno delle foglie e dei rami una linfa dalla consistenza lattiginosa, che può essere irritante per la pelle e pericolosa, se ingerita in quantità. Pertanto, per tutti i giardinieri e gli appassionati di giardinaggio, fate attenzione quando la maneggiate.
La gran parte delle varietà appartenenti alle diverse specie di Euphorbia, si adattano bene alle più eterogenee condizioni di terreno. Quelle più comuni alle nostre latitudini, in genere, preferiscono terreni sciolti e ben drenati che evitano il formarsi di ristagni idrici. Preferiscono posizioni ben soleggiate, con una buona esposizione al sole per gran parte della giornata.
La loro riproduzione è preferibile effettuarla per mezzo di talee, all’inizio della primavera. Non presenta particolari difficoltà se fatta con le dovute cure.
L’Euphorbia è indicata per la realizzazione di bordure miste, con fioriture a scalare. Grazie alla grande varietà disponibile di specie, quelle con dimensioni ridotte, possono essere impiegate nella creazione di piccoli giardini di città, o anche nei giardini di zone di mare, poiché alcune varietà tollerano bene anche la salsedine del mare. I giardini informali o i giardini rocciosi sono altri ambienti nei quali usare con facilità e buoni risultati l’Euphorbia.
Come coltivare e crescere l’Euphorbia
Se ancora non fosse sufficientemente chiaro, per quali altri motivi dovreste impiegare l’Euforbia nel vostro giardino?
– Sono piante molto resistenti anche agli animali selvatici, come cervi e caprioli, se impiegate in zone rurali. – Resistono e si adattano alla siccità e alle alte temperature dei mesi estivi.
– Producono una grande quantità di fiori, che persistono sulla pianta per periodi piuttosto lunghi.
– Sono piante che richiedono una manutenzione limitata a pochissimi interventi nel corso dell’anno.
Alcune varietà hanno una breve durata ma nonostante questo, merita lo stesso coltivarle per la loro resa scenica. Queste devono essere riprodotte per divisione una volta ogni due anni o all’inizio dell’autunno o della primavera.
Altre varietà, crescono meglio se potate con vigoria, rimuovendo circa la metà della pianta dopo la sua fioritura. Una potatura del genere ha due benefici, riduce il propagarsi dei semi nelle aree circostanti, che darebbero vita a nuove piante ma con colori diversi. Inoltre, stimola la pianta a emettere una nuova vegetazione con foglie di un colore verde brillante.
La potatura dell’Euforbia deve essere effettuata, all’inizio della primavera, rimuovendo gli steli danneggiati durante l’inverno, per mantenere la pianta in ordine e di bell’aspetto. Subito dopo la fioritura, rimuovere gli steli sfioriti, allo scopo di favorire lo spuntare di nuovi giovani germogli.
Per effettuare la potatura e la pulizia delle piante di Euforbia è sempre consigliato indossare i guanti. Eviterete di far venire a contatto con la pelle la linfa lattiginosa che, come già detto, è un forte irritante. Per gli animali domestici, come cani e gatti, l’Euphorbia non è un pericolo, perché l’odore emesso dalle piante agisce da repellente naturale.
L’Euphorbia, in genere, predilige l’esposizione soleggiata, anche se alcune specie e varietà vivono bene anche in condizioni di parziale ombreggiamento. Le varietà con fogliame di colore rosso scuro o tendente al rosso, avranno colori più intensi se messe a dimora in pieno sole.
Un buon drenaggio è utile alla crescita prosperosa dell’Euphorbia, che tollera facilmente anche condizioni siccitose, anche se alcune varietà prediligono terreni con maggiore umidità. Per quasi tutte le varietà è da prediligere un suolo sabbioso e di medio impasto. In alcune situazioni, un suolo povero aiuta a contenere il naturale diffondersi delle varietà più rigogliose e infestanti. Con terreni ricchi di sostanza organica, la crescita dell’Euforbia è più rapida.
Il genere Euphorbia, tranne le varietà succulente, presentano limitate patologie. Tra queste:
– Per le varietà arbustive, l’ingiallimento e la caduta delle foglie, alle nostre latitudini, può essere causato da forti sbalzi di temperatura, dovuti a correnti d’aria.
– Se le piante presentano macchie di colore marrone scuro o nero, è possibile che si sia in presenza di eccessi idrici.
– La comparsa di macchie scure o ammassi pulverolenti, può essere sintomo di presenza di patogeni fungini. In questo caso, è opportuno eliminare le condizioni che favoriscono il proliferare del fungo.
– Ancora, eccessi di innaffiature possono causare il marciume di foglie e rami, soprattutto nelle specie di Euforbie succulente.
Varietà di piante di euforbia
Le Euforbie hanno una duplice natura, elegante e prosperosa da una parte e resistente dall’altra. In Italia le varietà più comuni sono quelle più resistenti e perenni ma non dobbiamo dimenticare che al genere appartengono anche piante succulente o grasse, tropicali come la poinsettia (stella di Natale), oltre che arbusti dalle lunghe spine appuntite.
Euphorbia fulgens: è una specie arbustiva, a foglia caduca, con fusti sottili che portano foglie a forma di lancia e piccoli grappoli di fiori di colore rosso intenso, che fiorisce in inverno. Per crescere sana a Firenze, richiede posizioni protette e molto luminose. Durante l’inverno, deve essere riparata all’interno, in ambienti riscaldati. Non sopporta gli sbalzi di temperatura che possono causarne seri danni. Per avere una pianta ben accestita è necessario effettuare più di una potatura nel corso della stagione vegetativa. Fare molta attenzione con le innaffiature.
Euphorbia trigona,nota anche come cespuglio o albero del latte africano. E’ una pianta succulenta originaria del continente africano. Può raggiungere un altezza compresa tra i 150 e i 240 cm. . Spesso, la pianta si presenta con gambi a tre lati, con bordi pieni di spine. I rami, che possono sembrare dei cactus, crescono in verticale. Le piccole foglie coprono i bordi e le estremità degli steli. La pianta ha un colore verde intenso, con leggere striature più chiare lungo gli steli. Esiste anche una varietà che ha foglie di colore rosso scuro, l’Euphorbia trigona rubra o Royal red
Euphorbia pulcherrima, comunemente nota come stella di natale. Per maggiori dettagli su questa specie, potete vedere il post correlato sul mio blog.
Euphorbia milii, è una pianta succulenta dal portamento arbustivo e rampicante. Può raggiungere un’altezza di circa 180 cm. Nota comunemente anche con il nome “Corona di spine”, è originaria dell’isola di Madagascar. Anche questa è una specie coperta da spine appuntite, che, di solito, produce pochi fiori. In estate è consigliato ripararla dalla luce diretta del sole per evitare bruciature su rami e foglie ma richiede sempre e comunque posizioni molto luminose. Al di sotto dei 15° C, inizia ad avere dei seri problemi. Prestare molta attenzione nelle innaffiature, che saranno abbondanti in estate e limitate in inverno. I ristagni idrici possono causarle marciumi radicali e danni permanenti.