Come coltivare e prendersi cura di una pianta di Hedera
Alcuni credono che l’Hedera sia da considerarsi al pari di un’erbaccia infestante. Inoltre, è ritenuta altamente velenosa e in grado di danneggiare irreparabilmente gli edifici. Ma tutto questo non è proprio corretto. Una pianta di edera non è in grado di distruggere un’abitazione con fondamenta solide. D’altra parte, è vero che ha radici avventizie, con le quali si aggrappa ai muri per arrampicarsi, che possono insinuarsi nelle crepe esistenti di muri fatiscenti.
E’ una pianta rampicante sempreverde, dalla crescita rapida. Se si avvinghia ad un albero, con il passare del tempo, la sua vegetazione cresce in volume e in peso. Alla fine, tutto questo peso in più potrebbe portare l’albero che la ospita a sbilanciarsi e a cadere.
Tuttavia, tutte queste considerazioni sono vere per piante non curate, abbandonate e lasciate crescere senza controllo. Se però, avete intenzione di coltivarla con cura nel vostro giardino o sul vostro terrazzo come rampicante sempreverde in luoghi ben definiti e con le dovute attenzioni, avete trovato una valida alleata per decorare il vostro spazio verde anche in condizioni difficili. Non dimenticate, che l’edera, in alcune sue varietà, può essere impiegata con successo anche come pianta da interno per abitazioni o uffici. Ha prezzi contenuti e offre grandi soddisfazioni se curata a dovere.
L’Hedera è anche una delle piante migliori per filtrare l’aria in casa o in ufficio. Può essere una delle piante migliori da scegliere se si desidera qualcosa che si arrampichi su superfici diverse e che possa rapidamente coprire ambienti spogli, senza alcun aiuto. Un’edera coltivata come pianta da appartamento, in un leggero contenitore di metallo o in un vaso in ceramica, abbinata con del muschio, è una pianta versatile, che necessita di bassa manutenzione, che da grandi soddisfazioni. In cambio, chiede solo un ambiente fresco, oltre ad una ragionevole quantità di acqua. Sembra proprio l’ospite perfetto per una stanza poco riscaldata o per il corridoio dove nessuna altra pianta vuole stare.
Le sue foglie possono essere velenose se ingerite, insieme alle bacche che però sono prodotte solo da esemplari adulti. Il buon senso suggerisce come comportarsi in sua presenza, cioè non mangiare nessuna parte della pianta. In questo modo, non ci avrete alcun problema.
Un po’ di storia dell’edera
L’Hedera helix è originaria dell’Europa, del Nord Africa e del Vicino Oriente. Fu portata in Nord America dai coloni. Durante il XX secolo, è stata ampiamente piantata in tutti gli Stati Uniti, dove si trova comunemente vicino a vecchie abitazioni, dove spesso sfugge al controllo, diventando quasi un’infestante. In Nuova Zelanda, l’Hedera helix è stata introdotta come specie ornamentale alla fine del 1800.Le diverse specie di Hedera, tra le quali molte varietà orticole, si sono diffuse in gran parte dell’Europa e sono note per il loro rapido diffondersi. In Danimarca, ad esempio, i semi delle cultivar da giardino si sono diffusi in comunità vegetali naturali autonome.
Il genere Hedera, appartenente alla famiglia delle Araliaceae, comprende circa 15 specie di piante:rampicanti, sempreverdi, rustiche, facili da coltivare per la loro facilità di adattamento a condizioni di scarsa luminosità e al sole diretto, all’inquinamento atmosferico e del suolo e alla mancanza di acqua. Alcune di queste sono molto indicate per la coltivazione in vaso e in interno. Le Hedere hanno due tipi di rami: quelli giovani e quelli adulti. I primi, hanno una consistenza erbacea o semilegnosa, con radici aeree, che consentono alla pianta di attaccarsi a qualsiasi tipo di superficie, con foglie lobate. I secondi, arborecenti o legnosi, non hanno radici avventizie,hanno foglie intere, con i margini ondulati. Sono questi ultimi che producono fiori e frutti e che sono utilizzati per ottenere il materiale per la riproduzione mediante talee.
Suggerimenti per la coltivazione dell’Hedera
Le diverse specie e varietà di edera crescono bene quasi ovunque. Sopportano bene condizioni di poca luce ma, allo stesso tempo, si sviluppano molto bene anche in pieno sole. Possono essere impiegate con grande successo anche come copri suolo. Riescono a coprire velocemente aree difficili, come ad esempio in condizioni di ombra, su terreni poveri e con poca acqua. Allo stesso tempo, forniscono un consolidamento per il terreno e una ricca vegetazione sempre verde per tutto l’anno. Se impiegata come pianta rampicante, l’edera ha il grande pregio di riuscire ad arrampicarsi senza bisogno di ulteriori supporti che la sostengano. E’ ideale per coprire muri spogli o semplici recinzioni di confine.
L’edera, in genere non ha preferenze particolari per la scelta del terreno di impianto. L’unica cosa che non sopporta con certezza sono terreni carichi di acqua. Se avete dei terreni alcalini, è da preferire l’Hedera helix, con terreni leggermente acidi meglio tentare con l’Hedera colchica o con l’Hedera algeriensis. Le varietà disponibili in commercio sono più o meno tutte resistenti e dai costi contenuti a seconda delle dimensioni richieste e dalle varietà ricercate.
L’Hedera ha due distinte fasi di crescita. Nello stadio giovanile, le piante emettono lunghi steli che cercano superfici verticali, crescendo rapidamente verso l’alto e aggrappandosi con le radici avventizie. Dopo che le piante sono ben insediate (in genere dopo circa 10 anni), la crescita passa alla fase adulta. Le foglie cambiano forma, la crescita della pianta assomiglia più quella di un arbusto piuttosto che di un rampicante. La pianta si copre di fiori in autunno, seguiti da bacche che maturano durante l’inverno e la primavera o l’inizio dell’estate successiva.
Una potatura regolare manterrà l’edera in una condizione di perenne giovinezza, con ramificazioni sempre lussureggianti e fresche, priva di infiorescenze. Se però volete essere di aiuto, con le piante del vostro giardino, alla fauna selvatica, è meglio consentire alla pianta di raggiungere la sua forma adulta. Alcune cultivar sono disponibili in stati particolari, ad esempio l’Hedera Arborescens, sono commercializzate allo stato adulto, con portamento cespuglioso, non rampicante e con fioriture ogni anno.
Guida cura dell’Hedera
Luce
Esistono diverse varietà di edera, da quelle tutte verdi a quelle variegate. Quelle variegate hanno bisogno di una esposizione alla luce solare maggiore, per conservare le variegature che le contraddistinguono. Le varietà verdi preferiscono posizioni più ombreggiate, anche se così avranno una crescita più lenta. In alcuni casi la luce solare, se troppo intensa, potrebbe danneggiare seriamente le foglie ed inibire la crescita della pianta.
Innaffiatura
L’Hedera non sopporta le condizioni estreme, in modo particolare nei primi anni di vita. Preferisce terreni umidi ma mai bagnati e quasi mai secchi. Irrigazioni regolari e con un buon drenaggio, favoriscono una crescita rigogliosa della pianta, sia in piena terra che in vaso. In inverno, per la maggiore umidità dell’aria, è consigliabile ridurre le innaffiature, fino a sospenderle in alcuni periodi, se la pianta è in piena terra. In vaso, ricordate di mantenere il terriccio sempre leggermente umido. Anche l’ambiente circostante alla pianta dovrà sempre mantenere un alto tasso di umidità. Evitare con cura i ristagni d’acqua che potrebbero portare dannosi marciumi radicali alla pianta.
Concimazione
Durante la stagione vegetativa, è auspicabile effettuare concimazioni almeno una volta al mese con concimi ad alto contenuto di azoto, al fine di consentire la formazione di un fogliame ricco e di un bel colore verde scuro o dagli accesi toni del giallo.
Rinvaso
A causa dello sforzo necessario per produrre le radici aeree lungo i suoi gambi contorti, occorre del tempo prima che l’edera riempia un vaso con le sue radici. Ogni due o tre anni, si consiglia di procedere al rinvaso delle piante adulte. Meglio rinvasare in primavera. Se non si riesce ad effettuare il cambio del vaso, è consigliabile sostituire la parte superficiale del terriccio del vaso con nuovo substrato.
Riproduzione
Per la riproduzione dell’edera si preferisce utilizzare le talee. Meglio procedere in luglio-agosto o ottobre-novembre. Le talee prelevate dalla pianta madre, lunghe circa 10/15 cm., devono essere messe a radicare in alveoli con una miscela di substrato per taleaggio, sciolto e ben drenato. Per ottenere edere rampicanti, le talee devono essere prelevate da rami giovani, quelle ottenute da rami adulti, danno origine a piante con portamento cespuglioso.
Potatura
La potatura dell’edera messa a dimora in piena terra,deve essere effettuata, di formazione, in febbraio/marzo, per contenerne la crescita,in estate. I rami adulti dovranno essere potati in marzo e in luglio, allo scopo di mantenere la forma della pianta. Per l’edera coltivata in vaso, la potatura dovrà essere eseguita in marzo/aprile, per contenere la crescita della pianta. Tagliare i rami più lunghi favorisce l’accestimento della pianta.
Nota bene: è consigliabile usare indumenti con maniche lunghe e guanti quando si maneggia l’edera, può essere irritante per la pelle.
Uso in giardino
L’Hedera può adattarsi a quasi ogni situazione: cresce bene come rampicante, tappezzante, pianta d’appartamento e perfino come pianta da arte topiaria.
Le cultivar rampicanti vigorose sono utili per schermare o nascondere parti del giardino, fornendo uno sfondo sempreverde ad altre piante e creando ambienti naturali per la fauna selvatica. Le cultivar a foglia colorata e variegate possono essere utili per dare luce a zone scure e ombreggiate.Le varietà a foglia larga sono utili come pianta tappezzante in ombra. L’Hedera hibernica sopporta bene la salsedine e cresce bene in riva al mare.
Le cultivar di edera a portamento compatto si adattano bene alla vita in vaso, creando piante d’appartamento e anche esemplari da arte topiaria unici.
Problemi e malattie
In genere, l’edera è una bella pianta, facile da coltivare. Quindi, se qualcosa non va, i problemi più comuni che potreste avere sono:
- La variegatura dell’edera sta svanendo, significa che la luce è insufficiente o le concimazioni sono eccessive. Spostate la pianta in un luogo più luminoso, evitando la luce diretta del sole.
- La pianta cresce esile e spoglia, con foglie piccole sugli steli più recenti. Di nuovo, non c’è abbastanza luce. Spostate la pianta in un luogo più luminoso, evitando la luce diretta del sole. Con la potatura, stimolate l’accestimento della pianta.
- Le foglie sono sbiadite. In questo caso, è presente troppa luce. Spostate la vostra edera in un luogo ombreggiato.
- Molte foglie hanno i bordi marroni e gli steli più recenti hanno una crescita sottile. La pianta è in un luogo troppo caldo, cercatene uno più fresco.
- Le foglie diventano nere. Ci sono innaffiature troppo frequenti o è presente una malattia fungina.
L’edera può essere oggetto di attenzioni particolari di tripidi, cocciniglie cotonose, afidi, ragnetti rossi. Non appena notate la presenza dei parassiti provvedete prontamente a contrastarli, rimuovendoli manualmente o a contrastarli con prodotti specifici, meglio se di origine naturale.
Specie e varietà di edera
Hedera colchica: originaria dell’antica Persia, è una specie molto vigorosa e rustica. Ha foglie grandi a forma di cuore, di colore verde scuro. In commercio sono presenti diverse varietà.
Hedera hibernica: specie molto vigorosa, dalle foglie grandi di colore verde, anche macchiate bianco/crema.
Hedera canariensis: proveniente dalle isole Canarie e dall’Africa settentrionale, questa specie è molto vigorosa, ha foglie dalla consistenza cuoiosa, con colori dal verde, in estate, al verde-bronzo, in inverno, con striature verde-grigio e bianche. Gli esemplari più giovani ramificano con difficoltà anche se vengono potati agli apici e non presentano radici avventizie, che compaiono solo successivamente. Può tollerare il gelo, ma non per periodi troppo lunghi. Non è indicata per luoghi riscaldati, dove deperisce in breve tempo. Le piante in contenitore non sopportano il sole diretto. Una delle varietà maggiormente diffuse è la Variegata o Gloire de Marengo, con foglie di colore verde scuro, più chiaro al centro, con i margini bianco-crema o grigio-argento.
Hedera himalaya: originaria dell’Himalaya, è una specie rampicante. E’ contraddistinta da una spiccata eterofillia: sui rami giovani le foglie hanno una forma; mentre sui rami adulti ne hanno una completamente diversa.
Hedera helix, è la specie che ha dato origine alla maggior parte delle varietà in commercio, tra le quali, molte di quelle indicate per la coltivazione in vaso, in interno ed in esterno. E una specie molto diffusa, che in Italia cresce fino a 15-25 m. di altezza. Le foglie sono di colore verde scuro, lucide, con macchie argentee lungo le nervature. Dalle varietà originali ne sono state ibridate numerose per gli usi più disparati coltivazione in piena terra, in vaso e in appartamento.
Tra le tante varietà di Hedera helix ricordiamo:
– “Cavendishii”,dal portamento compatto, che presenta foglie con macchie bianche;
– “Silver Queen”, con le foglie di colore grigio o azzurro-verdastro e con i margini bianco-crema, che in inverno diventano rosa;
– “Digitata”, dalle foglie larghe divise in cinque lobi stretti, che ricordano le dita di una mano;
– “Filigram”,molto resistente alle malattie, con foglie dal margine arricciato e dai piccioli lunghi e rossicci.
Un nuovo spunto per il vostro giardino. Non vi resta che provare. Buon giardinaggio.
Eccezionale relazione per la sua ampiezza di argomenti e dettagli sulle varietà. Al confronto altri siti sul verde sono molto carenti.
La ringrazio molto per apprezzare il mio lavoro di continua formazione ed aggiornamento. Spero continui a seguirmi con passione e a segnalare eventuali apprezzamenti e osservazioni sempre molto utili.
Buon giardinaggio