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L’autunno è arrivato e ci sta già portando nottate fresche, anche se le temperature massime sono ancora alte. Prepariamoci al meglio all’inverno organizzando l’angolo verde di casa, in modo da disporre le nostre piante nel modo migliore. Riportando le piante in casa ricordiamoci le esigenze di luce ed aria di ogni singola pianta; se non le conosciamo è il momento di informarci. Ad esempio le specie di ficus necessitano di molta luce, ma dobbiamo tenerle al riparo da finestre e porte, che potrebbero provocare dannosissimi colpi d’aria; potos e croton invece possono stare anche in un angolino un po’ buio, insieme alle dracene. Provvediamo a che ogni pianta abbia lo spazio necessario per un corretto sviluppo, evitando di avvicinare troppo i vasi: la carenza di luce e di aria, causata dalle scarse distanze tra le piante, è spesso causa di ingiallimenti fogliari. Alcune piante da appartamento non temono moltissimo il freddo e volendo, soprattutto nelle regioni del sud, potremo lasciarle sotto un portico o in zone riparate del giardino o del terrazzo, in modo che si possano sviluppare liberamente.

In generale è sempre bene evitare di porre le nostre piante vicino a fonti di calore, quali termosifoni, stufette o caminetti; è anche bene ricordarsi di evitare i luoghi di transito, in modo da evitare “scontri” accidentali, che molto spesso danneggiano le foglie.

 

Annaffiature
Nel riportare in casa le nostre piante dovremo anche ricordarci che le loro esigenze sono cambiate; aumentiamo l’umidità ambientale vaporizzando spesso le foglie, possibilmente con acqua demineralizzata, in modo da non macchiarle di calcare, soprattutto nei periodi in cui il riscaldamento domestico è in funzione. Ricordiamoci anche che le piante, con il diminuire delle temperature e delle ore di insolazione, tendono ad avere un periodo di riposo, o semiriposo, vegetativo, quindi necessitano di minori annaffiature e di minori quantità di sali minerali, possiamo quindi sospendere, o comunque diradare, le forniture di concime.

Rinvasi
Possiamo approfittare di questo mese fresco per rinvasare le piante che necessitano di contenitori più grandi; in genere si pratica un rinvaso quando si notano radici che fuoriescono dal vaso, o quando il vaso viene eccessivamente riempito dalle radici delle piante; ricordiamoci che le piante a crescita rapida e vigorosa andrebbero rinvasate ogni anno, mentre quelle a crescita più lenta possono rimanere nel medesimo contenitore per 2-3 anni. Utilizziamo sempre un buon terriccio: la qualità del substrato di coltivazione è fondamentale per la crescita delle piante, nel dubbio facciamoci consigliare da un vivaista esperto.

Ciclamini
Ottobre è il mese dei ciclamini, che ci rallegrano con i loro colori brillanti anche quando le giornate fredde e grigie incombono. Per conservarli al meglio ricordiamoci di lasciarli all’esterno nelle ore più calde della giornata, ritirandoli in casa durante la notte; se volgiamo tenerli in casa annaffiamoli regolarmente, evitando ristagni idrici, e cerchiamo di aumentare l’umidità ambientale vaporizzando le foglie quotidianamente. Piccole dosi di fertilizzante per piante fiorite sono sicuramente d’aiuto per prolungare la fioritura.

Bonsai
Acnhe per i bonsaisti è ora di prepararsi per il lungo inverno; molte piante necessitano di trascorrere questa stagione in casa, o in serra temperata, mentre altre possono rimanere all’aperto. Avendo piccoli vasi anche i bonsai da esterno necessitano di protezione, per evitare che durante le giornate più fredde il gelo penetri in profondità nel substrato: possiamo ovviare a questo problema approntando un riparo, una tettoia o una serra fredda di tnt, oppure ricoprendo i vasi, in modo che siano preservati dal gelo. Alcune essenze vanno rinvasate in questo periodo, cerchiamo di farlo prima che le giornate si facciano troppo fredde. Anche nel caso dei bonsai cominciamo a diradare le annaffiature, ed anche le somministrazioni di concime.

Succulente
Molte succulente possono sopportare temperature di molto al di sotto dello zero, purchè siano completamente all’asciutto, se vogliamo lasciarle all’esterno dobbiamo ricoverarle in serra fredda e sospendere già da adesso le annaffiature. Altre succulente, come ad esempio molte euphorbiaceae, necessitano di temperature superiori ai 10-15°C, quindi andranno poste in casa, cerchiamo di trovare un posticino luminoso, come ad esempio il davanzale di una finestra.

Le serre
Chi ha già avuto esperienza con serre fredde o temperate sa che si deve sempre fare attenzione ad alcuni problemi:
– insetti e malattie; il clima troppo secco o troppo umido delle serre favorisce spesso l’insorgere di malattie fungine o lo sviluppo di insetti, ricordiamoci di arieggiare spesso la serra, per aumentare il ricambio d’aria. Ricordiamoci anche di monitorare costantemente lo sviluppo dei parassiti, in un ambiente piccolo e chiuso lo sviluppo è repentino.
– temperature; l’insolazione quotidiana può causare temperature anomale in serra, anche nei mesi più freddi dell’anno; progettando un riparo per le nostre piante ricordiamoci di approntare almeno una finestra, in modo da poter arieggiare spesso, soprattutto durante le giornate di sole: talvolta anche in gennaio la temperatura all’interno di una piccola serra può raggiungere i 30°C, causando svariati danni alle piante in riposo vegetativo che siamo annaffiando con parsimonia.

Giardino 
Durante questo mese sono molti i lavori da fare in giardino, possiamo darci da fare per ottenere un bel giardino già all’inizio della primavera. Se desideriamo porre a dimora nuove essenze in molti casi questo è il mese più adatto, anche nel frutteto, in modo da ottenere una fioritura abbondante già a partire dalla prossima primavera.
Semine e moltiplicazioni
Semine in piena terra: calendula, elicriso, fiordaliso, gypsofila, godezia, papavero, pisello odoroso, speronella. Possiamo provare a seminare anche le camelie, che proprio in questi giorni maturano i loro grossi frutti; teniamo i contenitori all’aperto, ma riparati dal vento. Prepariamo anche le aiole di bulbi a fioritura primaverile, se posti a dimora adesso ci daranno già una bellissima fioritura a partire dal prossimo anno.
Ottobre è anche mese di talee; prepariamo talee di rose, utilizzando il legno vecchio, di bougainville, camelia, lantana e ortensia; prepariamo parecchi contenitori, da riempire con un miscuglio di sabbia e torba in parti uguali, quindi poniamoci le talee, interrandole di pochi cm, dopo averle immerse nell’ormone radicante; nelle regioni con inverni molto rigidi è opportuno conservare i contenitori con le talee in luogo riparato, in modo che il terreno non geli, nelle altre regioni possiamo anche lasciarli all’aperto, ma al riparo dal sole e dal vento.
Se lo desideriamo possiamo approfittare di queste settimane per dividere le piante perenni da fiore, ottenendo nuovi esemplari, che potremo decidere di coltivare in contenitore, oppure di porre subito a dimora.

Lavori vari
In ottobre è bene valutare l’eventualità di riseminare il prato, per riempire eventuali lacune o per rinfoltirlo; il clima fresco e le piogge autunnali ci aiuteranno a far germinare al meglio le sementi, i prati già a dimora necessitano di una concimazione, con concime organico o con concime granulare a lenta cessione. Le prime foglie cominciano a cadere, possiamo raccoglierle e conservarle per le pacciamature protettive invernali.
Potiamo gli arbusti che hanno terminato la fioritura ed anche le piante da frutto, evitando potature troppo drastiche.

Orto
Semine in piena terra: bietole, carote, cicorie, cime di rapa, fave, lattughe, piselli, prezzemoli, ramolacci, ravanelli , rucola, scarole, spinaci, valeriana.
Piantagioni e trapianti: aglio, asparagi (zampe), bulbilli di cipolla, carciofi, cipolle precoci.
Anche dove non seminiamo concimiamo il terreno con concime organico e lavoriamolo bene, sarà già pronto per le prossime semine. Raccogliamo le ultime verdure estive ed estirpiamo le piante che stanno ormai seccando.
Le serre
Alcune delle nostre piante da giardino temono il freddo, soprattutto se viviamo in luoghi con inverni molto rigidi; prepariamo dei ripari in modo che l’inverno non sia un pericolo per la loro sopravvivenza; alcune piante, come ad esempio quelle da terrazzo, non necessitano di grandi protezioni, basta che le avviciniamo ad un riparo, ad esempio ad una parete della casa, e che le copriamo con tnt, in modo che non vengano spazzate dai freddi venti invernali. Chi ha già avuto esperienza con serre fredde o temperate sa che si deve sempre fare attenzione ad alcuni problemi:
– insetti e malattie; il clima troppo secco o troppo umido delle serre favorisce spesso l’insorgere di malattie fungine o lo sviluppo di insetti, ricordiamoci di arieggiare spesso la serra, per aumentare il ricambio d’aria. Ricordiamoci anche di monitorare costantemente lo sviluppo dei parassiti, in un ambiente piccolo e chiuso lo sviluppo è repentino.
– temperature; l’insolazione quotidiana può causare temperature anomale in serra, anche nei mesi più freddi dell’anno; progettando un riparo per le nostre piante ricordiamoci di approntare almeno una finestra, in modo da poter arieggiare spesso, soprattutto durante le giornate di sole: talvolta anche in gennaio la temperatura all’interno di una piccola serra può raggiungere i 30°C, causando svariati danni alle piante in riposo vegetativo che siamo annaffiando con parsimonia.

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