Come irrigare le piante in balcone o terrazzo
Una delle richieste più frequenti che mi vengono fatte in tema di impianti di irrigazione è l’allestimento dei sistemi per irrigare terrazzi e balconi fioriti.
Per una corretta gestione dell’acqua volta al risparmio idrico, la progettazione e realizzazione di questo tipo di impianti deve tenere conto di una serie di fattori, che vanno dalla zona climatica alla varietà di piante presenti (e loro diverso fabbisogno idrico) all’esposizione del terrazzo, al volume dei singoli vasi, fino alla composizione dell’acqua domestica, che spesso nella rete cittadina (come succede a Firenze dove svolgo prevalentemente la mia attività di giardiniere), ha una forte componente calcarea ed è trattata con il cloro, e per questo prima di essere utilizzata andrebbe fatta decantare una giornata in contenitori predisposti.
Quando parliamo quindi di fioriere in balcone o del sempre più diffuso orto in vaso, dobbiamo pensare a coltivazioni in poca terra e spazi limitati, che richiedono reti di irrigazione automatica programmabile, con getti d’acqua non troppo potenti, funzionanti anche con una bassa pressione d’erogazione, adatti a non disperdere l’acqua in eccesso e ad evitare ristagni.
Ovviamente, con il variare delle specie coltivate nei vasi e della loro diversa esposizione agli agenti atmosferici e ambientali (vento, pioggia, ombra o sole) dovranno variare anche le modalità e la frequenza delle irrigazioni, che vanno di regola evitate nelle ore più calde del giorno e sotto l’azione diretta dei raggi solari.
Per questo tipo di soluzioni gli impianti d’irrigazione certamente più indicati sono la micro-irrigazione (impianti a goccia) e i tubi porosi.
Per entrambe le scelte si parte dalla valutazione della planimetria dello spazio da irrigare, con l’indicazione di quantità, dimensioni e posizione dei vasi presenti, della localizzazione del punto di approvvigionamento dell’acqua (con l’altezza dal pavimento), tenendo conto anche del posizionamento di porte e finestre.
Se i tubi porosi sono apprezzati per l’uniformità con cui distribuiscono l’acqua, il sistema di micro-irrigazione è in genere preferibile in termini di risparmio idrico e utilizzo differenziato, oltre che per il fatto che presenta il vantaggio di funzionare anche in presenza di pressione bassa, quindi è indicato anche per l’utilizzo di depositi di acqua piovana.
Al rubinetto generalmente viene installata una centralina di programmazione con un timer che permette di impostare la frequenza, la durata e l’orario delle annaffiature e un riduttore di pressione che preserva l’impianto da sbalzi pressori. Le centraline installate sulla rubinetteria possono essere due diverse, se lo richiede la presenza di zone del terrazzo con esigenze idriche differenti (sole/ombra ad esempio). In aggiunta alcuni impianti sono dotati di sensori per la pioggia, in modo da potere sospendere l’irrigazione in caso di precipitazioni.
Alla centralina viene collegata la rete di distribuzione portante e le sue derivazioni, che prevedono un numero totale variabile in base alle specifiche dei vasi di “punti bagnati” (dalla portata d’acqua espressa in litri all’ora) collegati all’impianto da microtubi.
Per scegliere l’impianto automatico a goccia (o a tubi porosi) più adatto alle esigenze del vostro terrazzo o del balcone e richiedere la realizzazione di un sistema di irrigazione a regola d’arte, il consiglio è come sempre quello di rivolgersi a un vero professionista che utilizzi materiali e tecnologie di qualità. Vi invito a contattarmi senza impegno per un preventivo.