Come coltivare e prendersi cura del ciliegio giapponese
Il ciliegio è sicuramente una delle piante ornamentali più belle, ideale sia come pianta da giardino che come frutteto. Una delle peculiarità di tale pianta è la semplicità di coltivazione che unita agli scarsissimi interventi fitosanitari la trasformano nell’albero più facilmente gestibile e coltivabile nel proprio giardino.
Ma cos’è e dove nasce il ciliegio?
Il ciliegio è una pianta appartenente alla famiglia delle Rosacee che nasce in Asia ma che si diffonde successivamente in tutta l’Europa. La sua origine geografica di trova tra il Mar Nero e il Mar Caspio, mentre la sua diffusione in Europa parte dal XVII secolo.
L’albero del ciliegio regala dei fiori spettacolari soprattutto durante la stagione primaverile, un albero a foglie caduche che riesce a raggiungere anche un altezza di trenta metri ed essendo particolarmente longevo potrebbe vivere anche 100 anni. Il ciliegio riesce a raggiungere tali dimensioni proprio grazie al suo apparato radicale così ampio e profondo.
Il suo tronco è particolarmente maestoso e pregiato in quanto spesso utilizzato per la produzione di mobili. Il tronco dell’albero ancora giovane ha una colorazione tendente al marrone mentre solo dopo qualche anno si trasforma in un grigio scuro, tendendo a lesionarsi in maniera superficiale e donando alla corteccia la caratteristiche striature orizzontali.
Le sue foglie si dispongono in maniera alternata sui rami e hanno una forma ovoidale con margine seghettato e possono essere lunghe da 7 ai 12 cm di un colore verde intenso, mentre il fiore del ciliegio è un ermafrodita e di colore bianco.
Il suo frutto ovvero la ciliegia è una drupa di colore rosso che può variare nella grandezza e nell’intensità della colorazione a seconda della varietà, dimensioni che vanno da uno a due centimetri mentre alcune varietà sono di un colore rosso particolarmente intenso tanto da sembrare quasi nere. Internamente al frutto troviamo il guscio che protegge il suo seme.
Esistono due tipologie di ciliegio che possono essere distinte in base al frutto, il ciliegio amaro e il ciliegio dolce, le innumerevoli varietà vengono impiegate sia per il consumo del frutto fresco che per la produzione di liquori e prodotti di pasticceria.
L’albero del ciliegio non teme assolutamente il freddo invernale e riesce a sopportare la siccità estiva, ma di contro non sopporta i terreni umidi, compatti e freddi. La sua esposizione preferita è in pieno sole nonostante riesca e resistere bene con qualsiasi tipologia di clima, dalle basse temperature invernali alle alte temperature estive. La sua varietà dolce però ha esigenze differenti in quanto preferisce terreni profondi e silicei con valori relativi al Ph che si aggirano intorno ai 5-7.
Le caratteristiche del ciliegio giapponese
A differenza dei comuni alberi da ciliegio la varietà giapponese non produce assolutamente frutti, ma è apprezzata particolarmente solo per i suoi meravigliosi fiori di color rosa pastello che produce. L’albero di ciliegio da fiore in Giappone viene chiamato Sakura che tradotto significa “ciliegio giapponese in fiore” particolarmente noto per la sua breve ma meravigliosa fioritura, per i giapponesi il ciliegio simboleggia infatti il decorso della vita umana tramite la crescita, la fioritura e il decadimento che sono parte del destino naturale.
Nel tempo i giapponesi hanno creato un infinità di ibridi e varietà uno più spettacolare dell’altro, diverse tipologie di ciliegio che differiscono per portamento, epoca di fioritura, forma, dimensione e colore dei fiori ma tutte le varietà richiedono poche esigenze e sono particolarmente facili da coltivare. Dal ciliegio selvatico, al ciliegio nano o bonsai una riproduzione del tradizionale albero di ciliegio realmente piccola, che facilmente può essere cresciuta dentro la propria abitazione date le poche esigenze di coltivazione della pianta.
Come coltivare il ciliegio
I ciliegi si sviluppano con maggiore facilità in terreni profondi, fertili e acidi ma si accontentano di poco purché il terreno sia ben drenato in quanto temono i ristagni idrici.
Solitamente il periodo più indicato per il trapianto del ciliegio è fine inverno o inizio primavera, dato che le radici sono superficiali è bene evitare di piantarli in luoghi ventosi e per i primi due anni è consigliabile l’utilizzo di un affrancamento di gomma, per evitare di ferire la corteccia.
La propagazione del ciliegio invece presenta alcune difficoltà in quanto è possibile propagare per talea solamente alcune specie con fiore piccolo. Le talee semilegnose e lunghe 8-10 cm vengono prelevate in estate da un ramo semimaturo e successivamente può essere posto a radicare in un terreno composto da torba e sabbia in parti uguali.
Non appena hanno radicato si rinvasano e si fanno svernare in letto freddo, solamente a primavera potranno essere rinvasati una seconda volta per poi essere trapiantati, e successivamente dopo che siano trascorsi almeno 1-2 anni i giovani ciliegi possono essere posti a dimora.
Purtroppo però capita spesso che le talee muoiano prima di emettere le radici o se riescono ad emetterle magari non attecchiscono, ecco perché spesso le si riproduce tramite innesto a gemma che si deve eseguire durante la stagione invernale. Molti tendono ad innestare l’albero di ciliegio posizionando sul tronco il nesto a gemma che viene inserito tramite un portainnesto che può essere disposto sulle varie altezze del tronco a seconda se si desidera una pianta, un cespuglio o un alberello.
Cura e potatura del ciliegio
Una volta superate le difficoltà della riproduzione i ciliegi giapponesi non presentano particolari difficoltà nella coltivazione, non soffrono di particolari patologie ad eccezione della gommosi, che si manifesta tramite emissione di resina scura e appiccicosa a seguito di un particolare stress subito dalla pianta.
Come tutte le piante ornamentali anche l’albero del ciliegio una volta divenuta adulta non necessita di una potatura regolare e periodica per cercare di non alterare l’aspetto naturale della pianta. In quanto con la potatura invernale è possibile ridurre la fioritura, ecco perché gli interventi devono essere mirati all’asportazione dei rami secchi o molto deboli.
Le radici dell’albero di ciliegio tendono a crescere in superficie quindi sarebbe bene evitare di vangare la terra intorno alla pianta soprattutto se è ancora troppo giovane, cercando di piantare erba e bulbose per evitare competizioni per acqua e nutrimento, ma soprattutto per evitare ferite alle radici che potrebbero essere provocate durante le operazioni colturali.
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