Chi è Azuma Makoto, l’artista dell’Enciclopedia dei Fiori
Il mercato di Ota, a Tokyo, in giapponese Ota Ichiba, è un mercato all’ingrosso, tra gli altri prodotti, anche di fiori e piante, con oltre 100.00 mq. in più del più rinomato Tsukiji, “il mercato del pesce di Tokyo”.E’ qui che il giovano Azuma Makoto ha mosso i primi passi nel mondo dei fiori come commerciante.
Al centro del pensiero di Azuma risiede la transitorietà e caducità di piante e fiori ornamentali. Tutto nasce e muore in un continuo divenire. Da qui la necessità di cogliere l’essenza del momento. La bellezza e l’armonia pervadono le sue creazioni di artista floreale.
Azuma Makoto e la passione per i fiori
Anche se la sua passione iniziale era quella della musica grunge, ben presto la botanica e le piante ne hanno preso il posto. Le composizioni floreali in Giappone hanno una lunga tradizione e regole ben precise da rispettare nella loro composizione. Da tutto questo Azuma ha sempre preso le distanze con decisione, egli non segue i dettami stabiliti dalla tradizione per evidenziare l’estetica pura della bellezza dei fiori. Egli, con le sue opere, apprezza piante e fiori nel loro complesso, dalla fioritura, all’appassire di petali e foglie. Mette in luce anche la brevità della bellezza e la caducità stessa delle sue creazioni.
Un fiore nasce, sboccia, fiorisce e muore in periodo di tempo definito. Cogliere questo insieme e i singoli momenti nella loro armonia, permette di apprezzare l’essenza profonda del fiore. Makoto ha realizzato un’opera che consiste nel congelare dei bouquet di fiori amazzonici in blocchi di ghiaccio, per osservare con precisione il divenire dei fiori nel loro insieme.
Un’altra sua creazione ha quasi del fantascientifico. Prendere delle composizioni floreali, legarle a dei palloni aerostatici, normalmente usati per lo studio dell’atmosfera. Insieme ai fiori, collegare delle speciali macchine da presa che possano filmare l’ascesa dei bouquet e di un bonsai nell’atmosfera, coglierne le variazioni cromatiche e di stato delle piante, fino alla loro disintegrazione. Il tutto descritto con il nome di “Exobiotanica”. Una fruttuosa collaborazione con una società aerospaziale.
Come un vero appassionato che si rispetti, i limiti non fanno parte del suo vocabolario e del suo pensiero. I viaggi sono un’esperienza fondante della creazione. Dal viaggio in Amazonia ha appreso la semplicità dei popoli nativi, la loro forte connessione diretta con la natura e la infinita abbondanza di forme e colori che questa offre all’interno della foresta. Non solo le tradizionali composizioni floreali create seguendo regole rigide ma creazioni grandiose ispirate alla foresta e alla sua energia avvolgente.
Azuma Makoto, artista giapponese, trae lo spunto per arrivare all’arte attraverso la professione di fiorista, evoluta nella “scultura botanica“, con la creazione di installazioni e performance.
Secondo il suo pensiero, le piante sono uno strumento perfetto per esplorare la natura che passa della bellezza e della decomposizione, ma anche per dar vita a scenari drammatici e surreali nella natura, con lussureggianti arrangiamenti esotici.
Una mente così fervida e attiva, che apprezza l’estetica e di essa ne fa materia di studio, non poteva mancare all’appuntamento con la moda. Azuma Makoto ha instaurato proficue collaborazioni con case di design e di moda, come Hermes, Dior, Helmut Lang e Lego. Le sue istallazioni floreali hanno fatto da cornice a eventi e presentazioni di nuovi prodotti.
Chi è Azuma Makoto
Azuma Makoto è nato nel 1976 in Giappone a Fukuoka. Nel 2002 crea il suo negozio di fiori Jardin de fleurs, con il quale entra nel mondo del flower business. Da qui inizia la sua ascesa come florist artist. Nel 2009 costituisce il suo laboratorio di sperimentazione Azuma Makoto KajuKenkyusho” (AMKK, ovvero “Istituto Botanico di ricerca di Azuma Makoto”). HA anche pubblicato una tetralogia di libri sulla natura Encyclopedia of flowers.
Avete mai provato a spiegare il concetto del tempo che passa, la vita di un fiore dalla nascita alla morte di un fiore ad un bambino di tre anni? Lui ci ha provato e con l’aiuto da altri due professionisti ci è riuscito. Ha realizzato un video illustrato dall’illustratrice naturalistica Katie Scott e montato dal motiongraphic designer James Paulley. Un video senza parole dove i fiori parlano da soli.
Avete mai osservato una composizione floreale in un’ottica diversa? Provate ad immaginare che cosa vi viene in mente. Credo che sarete ancora molto lontani dalla fantasia di Azuma Makoto. Un’altra sua avventura incendia una composizione floreale alta tre metri in una grotta a Tochigi, in Giappone. I fiori ardenti in un bagliore di fiamme, avvolgono lo spettatore, attraendolo in uno scenario di decadenza, con veloci trasformazioni della materia. Il rosso ardente delle braci fa da cornice allo spettacolo e aggiunge enfasi e realismo. Il fuoco libera l’energia contenuta nei fiori, oltre 2.000 pezzi tra cui dalie e celosia argentea, esalta i colori e li trasforma irreversibilmente. Tutto finisce con delle ceneri, che niente ricordano dello splendore passato dei fiori.