Ancora una volta l’aggiornamento è parte integrante della formazione e dell’attività di un giardiniere professionista. Il 15 settembre ho partecipato al corso di formazione professionale “Arboriculture: that’s cool! Radici-Albero: forme e funzioni”, tenutosi a Bergamo Alta in concomitanza dell’edizione 2017 de “I maestri del paesaggio”. L’incontro è stato organizzato da Formazione 3T, per la quale la formazione in materia di arboricoltura, tree climbing e sicurezza sui luoghi di lavoro, sono elementi portanti della propria attività.

Gli alberi come parte integrante del paesaggio

Gli alberi costituiscono una parte integrante del nostro paesaggio. Sceglierli, metterli a dimora e prendersene cura impiega in realtà molte risorse, anche se apparentemente può non sembrare così.

Chi si occupa in modo professionale e responsabile di alberi, come arboricoltori e giardinieri, sa bene come questi si sviluppano, crescono e come rappresentino una risorsa comune molto importante e di grande valore.

Per poterli seguire nel corso della loro vita in modo corretto è necessario avere conoscenze appropriate che spaziano dalla storia del singolo esemplare, alla biologia vegetale, all’architettura del sistema albero per radici e chioma, fino ad arrivare alla biomeccanica e alla relativa sicurezza.

La formazione nel verde è un dovere

Per questo motivo, la formazione è un dovere per un professionista del verde. Presso l’Aula Magna dell’Università di Bergamo, due ricercatori,  Claire Atger e Yves Caraglio,del Centro di Ricerca AMAP di Montpellier, un ricercatore, Jean Garbaye, dell’INRA di Nancy-Lorraine Frederic Danjon, ricercatore dell’INRA di Bordeaux, hanno illustrato i risultati di studi e ricerche da loro effettuati sull’architettura degli alberi e sullo studio della biologia e della biomeccanica della chioma e delle radici degli alberi.

E’ importante conoscere come si costruisce l’albero nel corso degli anni, come si organizza, quali sono le sue possibilità di crescita nel tempo in relazione all’ambiente nel quale vive.

In questo modo potrebbero essere evitati errori grossolani nella scelta delle specie, potrebbero essere ottimizzate le cure da dedicare agli esemplari nel tempo senza sprechi di risorse, evitando interventi sbagliati.

Claire Atger

Claire Atger, lavora a Montpellier con una squadra di ricercatori, insegna alle Università di Montpellier e Clermont-Ferrand ed in altri centri di formazione specializzati. Ci ha raccontato come si muovono le radici nel sistema albero, le loro funzioni primarie, alimentazione e sostegno , oltre a come queste reagiscano alle sollecitazioni esterne.

Yves Caraglio

Yves Caraglio, ha studiato all’Università di Montpellier con Francis Hallè, per conoscere la morfologia e l’architettura degli alberi che si trovano nelle regioni tropicali. Le sue ricerche contribuiscono all’apprendimento di come si costruisce la struttura architettonica di un albero, come si comporta la parte aerea e non solo, nello sviluppo della pianta. I suoi studi sono stati trasposti in software che simulano la crescita e i diversi comportamenti in diverse situazioni. La chioma e le radici sono intimamente connesse.

Jean Garbaye

Jean Garbaye ricercatore presso l’Istituto Nazionale della Ricerca Agronomica di Nancy. Ci ha esposto come si sviluppa e cresce la simbiosi tra le radici di un albero e i funghi presenti nel terreno in ambiente naturale, in bosco. Inoltre, ha spiegato come questi studi possano essere utili nella coltivazione di un albero in vivaio oppure in città. Ha avuto un ruolo molto importante nel far conoscere le micorrize, cosa sono e le loro funzioni, con il libro “La SymbioseMycorhizienne”.

Frederic Dajon

Frederic Danjon, un ingegnere specializzato nel conoscere come si coltivano le piante. Specializzato nello studio del pino marittimo. E’ un ricercatore all’Università di Bordeaux, che ci ha fornito molte informazioni su come sono articolate le radici nelle loro forme e quali sono le loro funzioni nel mantenere stabile un albero nel corso della sua vita.

Egli cerca di saperne sempre più su come si comporta il sistema radicale di un esemplare coltivato in vivaio e nella sua sede definitiva, in relazione alle condizioni del suolo, alle sollecitazioni apportate dal vento, a quali sono le sollecitazioni meccaniche che lo interessano.

Una giornata molto utile per apprendere nuove conoscenze e per confrontarsi con altri professionisti. Chi dice che non si finisce mai di imparare ha proprio ragione. Aspettando la prossima occasione di studio.

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