Annaffiature estive: consigli utili per i mesi caldi
I mesi estivi sono alle porte e con essi il momento di godersi le meritate vacanze. Tuttavia, non dobbiamo mai dimenticare delle piante in vaso che ci hanno fatto compagnia durante tutto l’anno, anche nei mesi più bui. Dobbiamo risolvere il problema di come farle sopravvivere durante i mesi caldi e, soprattutto, durante la nostra assenza.
In qualità di giardiniere professionista e di amante delle piante non vorrei mai abbandonarle a se stesse. So bene cosa vuol dire lasciare senza acqua ne cure una pianta anche solo per pochi giorni durante la stagione calda.
La maggior parte delle piante in vaso tollera una mancanza di cure per alcuni giorni senza soffrirne le conseguenze. Ma assenze prolungate di oltre una settimana richiedono alcune misure necessarie per fornire la preziosa umidità, nella giusta quantità, al momento opportuno.
In questo articolo cercherò di mostrarvi alcuni semplici strumenti o tecniche per innaffiare le vostre piante in vaso durante le vacanze o nelle assenze per lavoro. Se seguirete i miei consigli, non dovrete stupirvi di trovarle al vostro ritorno sane e rigogliose, come se non le aveste mai salutate.
Tecniche di innaffiatura adatte a…
Tutte le piante coltivate in vaso, sia da esterno che d’appartamento, trovano giovamento dall’avere disponibile la giusta quantità di acqua durante le vacanze. Perfino i cactus, le succulente e le piante grasse, che possono tollerare periodi di tempo più lunghi senza acqua, in alcune situazioni necessitano di irrigazioni regolari durante i mesi più caldi.
Tipologie di vasi
I vasi che contengono le nostre piante possono essere contenitori in diversi materiali, tra cui plastica, metallo, ceramica, terracotta o materiali biodegradabili con fori di drenaggio sul fondo. I contenitori più comunemente usati in interno, in giardino o su un terrazzo hanno un diametro che può variare tra i 5 e 90 cm. . Vasi più piccoli sono, di solito, usati per le piante grasse o per ospitare temporaneamente piante riprodotte mediante la semina.
Come prendersi cura delle piante in vaso durante le vacanze estive
Se desiderate partire per una vacanza senza una vicina compiacente e senza l’impianto automatico da rubinetto corredato di gocciolatori, chi vi annaffia le piante di casa?
Se vi assenterete da casa solo per pochi giorni durante l’estate, potrebbe essere sufficiente annaffiare abbondantemente le piante in vaso il giorno prima della partenza. Per aiutarle ulteriormente, sarebbe consigliabile spostarle in un luogo riparato dai raggi diretti del sole e dai caldi venti estivi. Questo può aiutare a mantenere più a lungo l’umidità all’interno dei vasi, sia in interno che in esterno.
In caso di assenze prolungate, è necessario adottare delle misure specifiche per evitare che le piante vadano in stress idrico e nel peggiore dei casi secchino.
Una di queste soluzioni consiste nel fornire le piante in vaso di un serbatoio d’acqua che sia a disposizione della pianta in diversi modi. Vediamo come.
Innaffiatura mediante uno stoppino
E’ un metodo valido per innaffiare grandi piante che si trovano ognuna in un singolo vaso. In un ambiente protetto, meglio in interno, è necessario avere un contenitore per l’acqua di dimensioni adeguate a quelle del vaso e della pianta.
Il contenitore e il vaso contenente la pianta si collegano mediante una striscia di tessuto che consenta il passaggio dell’acqua per capillarità, come uno stoppino. Una delle estremità del tessuto deve essere inserita nel contenitore con l’acqua, l’altra deve essere posta alcuni centimetri sotto il terriccio del vaso. In questo modo si permette al terriccio del vaso di attingere alla riserva d’acqua del serbatoio. Lentamente, l’acqua si sposterà per capillarità da un contenitore all’altro portando umidità alla pianta.
Innaffiatura con una stuoia naturale
Questo metodo è utile per le piante in vaso di dimensioni più contenute. Potrebbe non funzionare con vasi che hanno un drenaggio eccessivo sul fondo. E’ un sistema indicato per le piante contenute in vasi di terracotta.
In questo caso è necessario munirsi di un pezzo di tessuto o materiale naturale che permetta all’acqua di spostarsi per capillarità. Posizionate il tessuto su un piano vicino ad una vasca capiente, come potrebbe essere il lavello della cucina. Una parte della stuoia deve essere immersa nell’acqua della vasca. Le piante devono essere appoggiate tutte con il vaso a contatto con il tessuto, assicurandosi che lo tocchino con tutta la superficie del fondo del vaso. Per iniziare, bagnate bene il tessuto. I vasi in terracotta devono essere annaffiati adeguatamente prima di essere posizionati sulla stuoia, così che possano attrarre l’acqua dal fondo con continuità.
Coprire le piante con della plastica trasparente
Vi consiglio di utilizzare questa tecnica solo per assenze di breve durata, per piante non troppo grandi, e solo in interno in ambienti non troppo caldi e protetti dai raggi diretti del sole.
Ponete un rivestimento in plastica trasparente, come un sacchetto, sopra la vostra pianta e sigillatelo. Chiudere la copertura consente all’umidità di rimanere all’interno dello stesso e di non disperdersi nell’ambiente circostante. Fate in modo che la plastica non tocchi mai la superficie fogliare della pianta. Mantenete la copertura lontana dalle foglie con dei tutori. Innaffiate bene prima di coprire la pianta in vaso. La pianta avrà un’autonomia di diversi giorni in condizioni ottimali. In caso di temperature particolarmente alte vi consiglio di non utilizzare questa tecnica, potreste lessare la pianta.
Vasi con riserva d’acqua
I vasi con riserva d’acqua sono progettati per avere al loro interno integrato un serbatoio d’acqua di dimensioni adeguate a quelle del contenitore.
Sono particolarmente indicati per le piante che necessitano di umidità costante nel corso di tutto l’anno e che si trovano in una posizione riparata, dove non arriva l’acqua piovana. Se usati correttamente questi vasi si adattano a quasi tutte le piante da interno e anche a molte altre piante ornamentali coltivate in vaso. Per piante come gli agrumi, che ad esempio in inverno richiedono meno acqua che in estate, è importante limitare il riempimento della riserva d’acqua nei mesi freddi, così da evitare dannosi marciumi radicali.
Quali problemi si possono presentare con sistemi di irrigazione per capillarità
Con i sistemi di irrigazione visti fino a questo momento possono aversi problemi elementari tipo:
- il contenitore finisce l’acqua troppo presto,
- lo stoppino scivola via dal contenitore con l’acqua se non ben posizionato.
Non è possibile calibrare correttamente l’erogazione dell’acqua nel corso della giornata e nei giorni successivi. Se avete delle piante più parsimoniose nel consumo di acqua, potreste incorrere in problemi di umidità eccessiva nel terriccio, con conseguenti problemi di marciumi radicali.
Al contrario, potrebbe essere non sufficiente la quantità di acqua erogata per piate più assetate, determinandone l’appassimento.
Nel caso le vostre vacanze o assenze lavorative si prolunghino oltre la settimana, meglio cercare soluzioni alternative anche integrate, come descritto di seguito.
Semplici accorgimenti per mantenere in vita le piante in vaso
Ecco alcuni semplici accorgimenti ideati per mantenere in vita le piante durante le vostre assenze.
- Il vostro primo obiettivo è ridurre l’evaporazione dell’acqua dai vasi e conservare una certa umidità, quindi, raggruppate le piante in un angolo riparato, vicine le une alle altre, in modo che si facciamo ombra a vicenda. Le piccole preservano dal sole con le loro chiome il terriccio delle grandi e le grandi con le fronde fanno da ombrello alle piccole.
- Collocate accanto ai vasi dei recipienti pieni d’acqua, la cui evaporazione contribuirà a mantenere l’ambiente circostante costantemente umido.
- Ricoprite il substrato del vaso con della torba. Aiuta a ridurre l’evaporazione dell’acqua dal terriccio dai vasi e a mantenerne l’umidità costante.
- In commercio è possibile reperire del terriccio addizionato di fibra di cocco. Questa serve ad aumentare l’assorbimento dell’acqua e a renderla disponibile alla pianta lentamente. Si riesce ad aumentare la quantità di acqua presente nel terriccio del vaso fino al 50% in più di un normale substrato di coltivazione di buona qualità.
- Sempre prodotti con la fibra di cocco sono disponibili nei garden center specializzati dei dischi di copertura del terriccio. Si trovano in vendita di dimensioni e spessori variabili, in funzione della grandezza del vaso. Anche in questo caso, il loro scopo è quello di preservare l’umidità del terriccio del vaso.
- Come visto sopra, se la vostra assenza non è troppo lunga, per aiutare le piante potreste posizionarle in un luogo in ombra e riparato per mantenere l’umidità. In mancanza di acqua e di luce le piante tenderanno a ridurre i processi vitali, entrando in una sorta di dormiveglia.
- Un rifugio efficiente e capiente per le piante d’appartamento è la vasca da bagno: riempitela per circa una spanna, tanto da non arrivare a lambire il fondo dei vasi che avrete appoggiato su contenitori rovesciati. Preparate un numero di bacinelle o secchi colmi d’acqua, proporzionale al numero e dimensione delle piante da annaffiare e posizionateli a un’altezza superiore a quella dei vasi. Tagliate alcune strisce di panno, procuratevi degli stoppini da lampada a petrolio o fate delle strisce dalla stuoia filtrante, inumiditeli bene e annegateli al fondo delle bacinelle; il capo opposto verrà infilato nel terriccio di ogni pianta, a circa 3 cm di profondità, per trasferire gradualmente l’acqua dal contenitore alla terra. Questo sistema può essere preparato anche in assenza di una vasca da bagno, rispettando le differenti altezze per il principio dei vasi comunicanti. Meglio poi collaudarlo qualche giorno prima della vacanza, per capire se la dimensione dei serbatoi e il numero di stoppini di collegamento sono commisurati alle esigenze di ogni vaso.
- In commercio sono disponibili kit già pronti completi di serbatoio, tubicini e funghi in terracotta da inserire nei vasi come piccoli irrigatori. Una soluzione hobbistica dalla quale non aspettarsi miracoli o prestazioni eccezionali.
- Vi sono poi coni diffusori in ceramica da infilare nella terra, sui quali è possibile avvitare la quasi totalità delle bottiglie di plastica presenti sul mercato, dopo averle riempite d’acqua e poi capovolte (ma la durata dell’acqua è molto limitata).
- Per gli amanti delle soluzioni tecnologiche ma non troppo rispettose dell’ambiente, nei garden center potete trovare acqua complessata in flaconi, costituita da un gel di fibre naturali di cellulosa e acqua demineralizzata. I microorganismi presenti nel terriccio ne sciolgono la cellulosa liberandone gradualmente l’acqua. In altri casi potete trovare un gel di acqua gelificata a cessione controllata, che si applica direttamente sul terreno.
Come vedete sono tanti i sistemi di innaffiatura quasi fai da te che si basano sul rilascio graduale dell’acqua, per i quali più che di irrigazione si può parlare di mantenimento di un tasso di umidità nel terreno, sufficiente alla sopravvivenza della pianta.
Si tratta però di metodi indicati per assenze che non superano la settimana. Se pensate a periodi più lunghi e non volete rischiare, meglio rivolgersi ad un giardiniere professionista che sappia studiare per voi e le vostre piante in vaso un sistema di irrigazione progettato e realizzato su misura, capace di soddisfare le esigenze idriche di tutte le piante del vostro giardino, terrazzo, balcone, ufficio o soggiorno.
L’installazione di un impianto di irrigazione costruito su misura, aiuta a bagnare nel miglior modo possibile ogni pianta in vaso, in funzione delle sue dimensioni, di quelle del vaso, delle esigenze idriche e dell’esposizione. Per gli appassionati di piante più attenti ed esigenti, sono disponibili in commercio centraline elettroniche programmabili e gestibili via wi-fi, con un normale smartphone. Gli impianti possono dotarsi di flussometri che rilevano, in caso di guasti, anomali consumi d’acqua o di sonde di umidità per commisurare l’acqua erogata all’umidità rilevata sul terreno in tempo reale.
La tecnologia ha fatto e continua a fare passi da giganti nella gestione delle esigenze delle piante, dall’acqua, all’umidità, ai fertilizzanti, alla luce. Per avere piante sane e rigogliose consiglio sempre di rivolgersi ad un giardiniere esperto che sappia prendersi cura delle vostre piante con attenzione, competenza e precisione puntuale.